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Autore: Sakkaku    29/05/2018    1 recensioni
Qualche tempo fa Kim_Sunshine mi ha lanciato la sfida di pubblicare le storie scritte quando ero piccola, come fa lei nella sua raccolta "Scritti trash di una pseudo-infanzia problematica". Ora, dopo aver riesumato dalla cantina un paio di testi scritti quando ero giovane e semianalfabeta, eccomi qui a pubblicarli. Siete fortunati, perché non ne ho trovati molti... per ora.
Un consiglio: tenetevi alla larga da questa raccolta, perché non solo sarà piena di errori (è il senso della raccolta non correggerli e trascrivere i testi così come sono stati scritti in passato), ma vi porterà in un delirante turbine di demenza. Vi ho avvisato.
Genere: Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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23. Parte XIII

 

La guardia davanti al castello era cambiata, c’era il tritone che il giorno precedente aveva fatto il complimenti alla mia sfacciata sorella, la fece passare senza far domande l’unica cosa che fece fu sorriderle da ebete. – Eccoci qui!!! – disse ad alta voce Polly facendo un lieve inchino imitata da Chelsy, che si sentiva un pò a disagio trovandosi di fronte a due sovrani del mare. La Regina si alzò di scatto dal suo trono e correndole incontro disse – Oh, come sei bella figlia mia!! Non pensavo che ti avrei rivista!! - il Re la richiamò all’ordine – Contegno, cara. Prima è meglio che gli raccontiamo i fatti, ma ora è troppo tardi. Ti chiedo perdono figliola, ora ti spiegheremo tutto nei minimi dettagli - .Ed infatti fu proprio così. Terminato il racconto ci furono vari minuti di silenzio, nessuno si voleva decidere a parlare per primo. La terra sotto di noi iniziò a tremare furiosamente e nell’aria risuonò una risata famelica e diabolica. – Ancora lei!! Adesso la farò pentire amaramente di essersi presa gioco di me!! – disse infuriata Polly noncurante del terremoto. Una domanda fattale dalla Regina la bloccò – Conosci, cioé hai conosciuto Stella Marina Nera? – disse molto preoccupata. – Sì, ma ora vi racconterà tutto la mia cara amica Chelsy, io devo andare a vendicarmi – le rispose semplicemente, aguzzò l’udito per capire dove fosse l’origine di quella risata. Chelsy ci spiegò ciò che era accaduto quando mia sorella era giunta in superficie. Proprio quando lei ebbe finito sentimmo un urlo e il sottosuolo smise di tremare e ritornò di botto un silenzio di tomba. Passò qualche secondo, poi nella stanza rientrò Polly con in braccio la guardia e con gli occhi che lanciavano scintille o che si stavano velando di lacrime, non capii bene. – L’ha attaccato alle spalle, che vigliacca!! – disse tremando di rabbia come una foglia, non voleva darlo a vedere siccome era troppo orgogliosa, ma io e Mery capimmo che era molto scossa. Nessuno riuscì a dirle che era morto, lo sapeva già. Ma tentò di fare una cosa che non aveva mai fatto prima d’ora. Chiuse gli occhi, si concentrò, mise le sue mani sul torace del tritone e stupendo tutti i presenti esso riaperse gli occhi lentamente, riprendendo conoscenza. Le sue prime parole furono – É INCREDIBILE!! NON SOLO MI HAI RIPORTATO IN VITA, MA HAI ANCHE COLPITO STELLA MARINA NERA!! NESSUNO PRIMA D’ORA C’ERA RIUSCITO!! - . – Fammi il verbale di ciò che è successo là fuori, Riki – ordinò il Re. – Subito! Stavo svolgendo il mio dovere, quando il terreno iniziò a tremare. Poi è apparsa Stella Marina Nera, che mi ha colpito. Ma è arrivata la guerriera del Lapislazzuli che con una codata di ghiaccio le ha ghiacciato il braccio. A quel punto non so dirvi altro, dato che un suo seguace mi ha colpito mortalmente - . A quel punto la Regina domandò, contenta e incuriosita nello stesso tempo, a Polly – Hai fatto veramente ciò che dice Riki? – lei annuì, era senza fiato infatti faticava a respirava. – Ti sei sforzata troppo sorella mia! – le disse rimproverandola Mery. Il sovrano a sua volta borbottò – É strano, ci vuole molto allenamento prima di riuscire a comandare i poteri delle pietre leggendarie, almeno fu così per i vostri predecessori. Senza contare che come ha detto giustamente Riki, nessuno prima d’ora era riuscito a colpire quella strega. Sei veramente la persona più incredibile che io conosca!! - . “Forse è riuscita a colpirla perché voleva difendere questo qui. C’è una certa somiglianza con Mark, o forse perché ce l’ha con lui o forse perché finalmente gli piace qualcuno che non si tratti di Mark. Chissà, poi forse glielo chiederò” pensai. Nello stesso momento Chelsy pensava “Non so se è una mia impressione, ma sembra proprio che il mio padre biologico preferisca Polly che me” . Una volta ripreso fiato Polly aggiunse qualcosa che Riki non aveva detto – Come ha detto il tritone di guardia, Sire, ho colpito Stella Marina Nera e a quel punto lei ha urlato e i suoi seguaci sono spariti, lasciandola da sola. Stava per afferrare Riki per portarlo con sé, ma non poté avvicinarsi, perché emanavo una strana aurea blu che avvolgeva anche lui. Questa aurea l’ha fatta allontanare. Non so come ci sia riuscita, ma facendo ciò mi son indebolita – ammise con una nota di disgusto. – Non devi sentirti disgustata di te stessa guerriera Lapislazzuli, chiunque si sarebbe sentito indebolito dopo quello che hai fatto – disse per consolarla la Regina - Ha anticipando le parole che voleva dire Riki. Sembra quasi che sappia leggere nella mente e dire quello che la persona non dice, è una ladra di complimenti! - bisbigliò Mery, ma nessuno la sentì. – Ragazze è meglio che torniate subito qui, perché sta arrivando Danielle... – disse preoccupata Charlo. – Scusateci Sire, ma dobbiamo tornare a casa, altrimenti passeremo dei guai. Torneremo a parlare di nuovo di sicuro. Se c’è bisogno di noi mandateci Kiry ad avvertirci e noi accorreremo subito!! – dissi io a nome di tutte, ma prima che ci allontanammo la Regina disse – Vi accorgerete se c’è bisogno di voi, il tempo e tutte le persone intorno a voi si bloccheranno, in modo che voi possiate venire qui tranquillamente. Ora andate guerriere, figlia mia spero di rivederti ancora – l’ultima frase la pronunciò con un tono particolarmente addolcito, Chelsy fece finta di non accorgersene e con un inchino si congedò, seguendoci perché non conosceva la strada di ritorno. Kiry e Riki ci accompagnarono e ci salutarono prima che noi saltassimo fuori dall’acqua, proprio due minuti prima del arrivo di Danielle.
Ci fissò con il suo solito sguardo fulmineo come una saetta imparato da Matematica. – Non avrei mai pensato di vedervi qui. Meglio per me, così mi aiuterete a portare la spesa – disse con una voce odiosa. Giocherello che era lì nei dintorni bagnò Danielle dalla testa ai piedi e poi se ne tornò tutto contento sott’acqua. Trattenemmo le risa, ma vedemmo chiaramente che Polly fece l’occhiolino al delfino. Tornammo a malavoglia all’AP, soprattutto visto che eravamo in compagnia di Danielle. Chelsy non volle parlare della sua scoperta, sembrava che il mondo attorno a lei fosse crollato di botto, non potemmo certo biasimarla.
I giorni passarono, lentamente, ci sembrava di essere a conoscenza delle nostre capacità e del perché da anni, invece si trattava solo di due giorni. Erano passate già due settimane, quando a notte fonda sentimmo una voce roca che ci diceva – É arrivata l’ora, Ametista! Rubino! Lapislazzuli! Anche tu figlia mia! Accorrete qui a Simsim. La guerra è iniziata, non abbiate paura, vi aspettiamo con ansia! – era un comando del Re, che ci stava convocando. Ci vestimmo in fretta, notammo che Sally e Charlo dormivano tranquille, cercammo di svegliarle ma invano. Ci eravamo dimenticate che la Regina aveva detto che il tempo e le persone si sarebbero fermate quando sarebbe giunto il momento di combattere. A pensarci bene non ci eravamo neanche allenate a fare i combattimenti sott’acqua, ci saremmo dovute arrangiare come meglio potevamo. Prima che uscissimo dalla stanza accadde qualcosa di strano. Charlo si sedette sul letto e disse – Principessa Chelsy prenda questo, la proteggerà – parlava come una sonnambula, infatti dopo che una luce piccola come una lucciola si depositò sulla mano di Chelsy, crollò di nuovo nel sonno profondo. Lei fissò incredula la pietra nella sua mano, era l’Occhio di tigre. Le vennero quasi le lacrime agli occhi, perché sapeva bene che in quella pietra c’era la capacità di Charlo di parlare con gli animali, quasi come per promettere all’amica che sarebbe tornata a ridarle indietro la sua capacità le disse – Te la riporterò indietro costi quel che costi, parola d’onore - . – DOBBIAMO MUOVERCI! CI STANNO ASPETTANDO! – disse Mery guardando l’orologio. Attraversammo di corsa le strade, tanto il traffico era bloccato. Giungemmo nel parco e vedemmo una coppietta abbracciata su una panchina. Curiosa di vedere di chi si trattasse, anche se eravamo di fretta, Polly si avvicinò. Quanto non l’avesse mai fatto. Perché seduti su quella panchina c’era nientepocodimeno di Mark ed Emy. Per istinto tirò una sberla a entrambi e ci raggiunse correndo, trattenendosi le lacrime, solo una gli sfuggì lungo la guancia. – Tutto a posto Polly? – chiesi prima che ci tuffassimo nel lago – Sì tranquilla Lisbet, non vedo l’ora di sfogarmi su qualcuno - . – Non possiamo tuffarci, dobbiamo prima sfogarci, il nostro cuore deve essere libero da qualsiasi pensiero negativo, o frustazione o altri pensieri che ci potrebbero distrarre in battaglia, altrimenti come riusciremo a vincere? – domandò Mery, poi aggiunse – Inizio io. Ho paura di non riuscire a combattere contro il nostro nemico, non ho mai fatto male neanche ad una mosca, quindi ho paura di soccombere. Ma prometto di fare del mio meglio, lo farò per tutti gli abitanti che vivono nel lago e per voi! - . Dopodiché parlai io – Invece io, ho paura che forse non sopravviveremo, siamo inesperte di combattimento e non so proprio come faremo. Ma anche io come Mery mi impegnerò al massimo! - . – Io non ho paura di niente! Piantiamola con questa sceneggiata e andiamo a combattere! – sbraitò Polly innervosita – Sono pienamente d’accordo con Polly! – disse a sua volta Chelsy. Io e Mery le fissammo, non avevamo mai la stessa opinione su qualcosa, loro spostarono lo sguardo altrove. – Cosa c’è che vi turba? Non possiamo aiutare il popolo di Simsim se non vi liberate prima delle vostre paure o dei vostri pensieri che vi assillano! Lo volete capire o no?? La nostra Regina ha detto di fare questa chiacchierata ed io e Mery l’abbiamo fatta, perché volete fare le caprone e tenervi tutto dentro? Starete meglio se parlerete con noi. Dopotutto non siamo amiche? Non dovremmo dirci tutto? – dissi – Questo è un ordine! Se non parlate subito vi faccio trasferire nel dormitorio di Danielle!! - . A quelle mie parole entrambe sputarono il rospo, anche se un pò a malavoglia. – Io non penso di essere in grado di poter suonare l’arpa d’oro e il pensiero che mi assilla di più è che il mio padre biologico preferisse avere una figlia combattente come Polly che una come me. L’altro è che ora vostro fratello mi odia per quello che ha detto Rebecca, dopotutto nessuna di noi l’ha più visto dopo quel giorno – disse riluttante Chelsy. Alle nostre spalle sentimmo uno strano rumore e dal cespuglio uscì Thomas con il pigiama, nel quale vi era disegnato un tenero gattino. Anche lui come Charlo sembrava un sonnambulo, ma più lucido e consapevole rispetto alla nostra amica – Prendi la mia pietra Smeraldo, vi proteggerà Principessa Chelsy. Non devi preoccuparti per ciò che ha detto Rebecca, io credo alle tue parole non alle sue! – e con queste parole si riaddormentò beatamente sul prato. Sulla mano di Chelsy apparve anche lo Smeraldo, al che Chelsy disse – Riporterò anche a te la pietra, so che tieni ai tuoi poteri almeno quanto Charlotte - . – Ma nostro fratello non ha nessun potere! – borbottò Polly ma Chelsy contrabbatté – Ti sbagli, lui sa fare una cosa che nessuno è in grado di fare. Capire quale è la verità e... amare i gattini!!! – scoppiò a ridere. – Bene, siamo pronte?? Stella Marina Nera preparati stiamo arrivando!! – ululò Polly ma io la fermai facendole notare – Tu non hai detto ciò che ti affligge, lo sappiamo già, ma devi dirlo tu - . Sbuffò e disse – Non ho paura di morire, ma ho paura per voi. Ma non sono arrabbiata con Mark, lui ed Emy fanno una bella coppia! So che Nick è cotto di Sally! Ecco ho detto tutto! Possiamo andare ora? Mi voglio sgranchire la coda prima di andare da quella strega! Ah, un ultima cosa, penso che anche voi potete usare la coda come arma. Sapete ho ideato delle vostre mosse e spero che funzionino. Mery penso che tu lancerai fuoco e Lisbet penso che tu potresti creare dei vortici e risucchiare i nemici. Per riuscirci concentratevi al massimo ok? E per quanto riguarda a te, Principessa Chelsy, metticela tutta con quell’arpa, fagli vedere chi è la migliore musicista di tutte le terre e di tutti i mari!!! Anche se noi andiamo in un lago, ma fa lo stesso. Sapete che è da tempo che ci pensavo a fare questo discorso?? Specialmente alle tecniche di combattimento! - . Dopodiché entrammo in acqua.


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Buongiorno a tutti, sono tornata per aggiornare questa raccolta.
Ed ecco che ritorna lo “ sguardo fulmineo come una saetta”, mi sa tanto che ero proprio fissata con questa "descrizione" .-.
Mi dispiace per quello che i vostri occhi devono leggere, oltre per i vostri poveri neuroni, ma penso che ormai anche loro hanno capito che qui non c'è speranza e vi pregano di non entrare in questa raccolta xD

  
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