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Autore: Neko    05/07/2009    5 recensioni
Voglio raccontarvi una storia. La mia e quella di una persona a me cara. voglio parlarvi delle ingiustizie che i capi di un villaggio commettono su esseri senza difese. della lotta di una persona che per 15 anni non ha conosciuto altro che dolore e che era all'oscuro di cosa volesse dire vivere una vita normale. Voglio dirvi come è riuscito, con grande capacità, a lasciarsi il passato alle spalle e a diventare la persona che ora è apprezzata da tutta Konoha
Genere: Generale, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Capitolo 12: il prezzo del potere

 

Speravo davvero che quell’incubo fosse finito e che avrei di nuovo avuto Naruto.

Qualche volta mi sentivo così egoista.

Consideravo Naruto come qualcosa che mi appartenesse, ma il fatto e che ero talmente affezionata a lui…che non accettavo che qualcuno lo portasse via da me, soprattutto per fargli compiere atti spregevoli.

Tutti noi ci mettemmo davanti a Naruto, come se avessimo avuto la possibilità di rendere più difficile la sua cattura.

Avevo piena fiducia nell’hokage e in Kakashi e anche i due ambu nostri alleati sembravano piuttosto potenti, ma davanti a uno schieramento di ninja del genere…anche loro potevano poco.

In men che non si dica, ci ritrovammo tutti imprigionati. Ognuno di noi era stato preso in ostaggio da un ambu diverso.

Erano stati velocissimi, tanto che solo Kakashi e Sasuke, grazie al loro sharingan erano riusciti a prevedere l’attacco.

Non erano però riusciti ad avvertirci in tempo. Provarono a fare resistenza, soprattutto Sasuke che non prestava ascolto agli ordini dell’hokage, ma alla fine anche loro dovettero soccombere.

Per di più loro due vennero poste delle bende sugli occhi, in modo da evitare che facessero scherzi con la loro arte oculare.

Avevano pensato proprio a tutto, come se sapessero chi sarebbe andato a salvare Naruto.

Probabilmente gli ambu che ci avevano precedentemente catturato, avevano avvertito Danzou e preso provvedimenti per ognuno di noi.

Ad Akamaru venne messa una museruola, mentre a Shino era stato preso da un ambu che si era cosparso il corpo di non so di che tipo di sostanza. Si può definire una specie di insetticida che mise i poveri insetti e Shino compreso, fuori combattimento.

A Chouji vennero messi dei guanti di ferro in modo tale che non potesse ricorrere all’espansione del pugno.

Neji e Hinata, furono legati pesantemente, in modo da non poter usare i loro colpi in grado di causare danni al sistema circolatorio del chakra.

Per Shikamaru, me, Ino, Tsunade, Kiba, Yamato e l’altro ambu, non vennero prese particolari provvedimenti, dato che non avevamo abilità speciali come i nostri compagni.

Cioè anche noi potevamo essere pericolosi, ma con le mani legate, non potevamo attuare chissà quale tecnica, dato che dovevamo comporre dei sigilli.

Eravamo in guai seri…ma va? Direte voi.

Cosa volete che vi dica? Ho una dote particolare per cacciarmi nei guai. Il problema è che coinvolgevo gente innocente ad affondare con me.

Naruto, a differenza di tutti noi, non venne nemmeno sfiorato, come se avesse avuto la lebbra.

In realtà per lui i piani erano diversi.

Il ragazzo non venne considerato al momento pericoloso, dato che aveva appena ripreso la sua forma normale, dopo aver sottoposto il suo corpo a una quantità estrema di chakra. che era provato si vedeva da un miglio di distanza.

Naruto osservava tutto con uno sguardo carico di rabbia, ma con occhi sempre azzurri.

Sembrava che stesse aspettando una mossa dal nemico.

Kyuubi, lasceremo andare i tuoi amichetti, solo se farai quello che ti dico io!” disse Danzou con un ghigno sulle labbra.

Cercai di liberarmi dalla presa dell’ambu strattonandolo e urlai “Si chiama Naruto!”

Danzoi non sembrò nemmeno notarmi.

“Cosa ne dici? Accetti o…” cominciò col dire facendo poi cenno a un suo sottoposto di portagli li vicino il primo ostaggio.

Il primo a essere preso di mira fu Shikamaru.

Danzou bisbigliò qualcosa all’ambu che teneva prigioniero il  mio compagno e divertito assistette alla scena che si susseguì subito dopo.

Un potente calcio venne scagliato nello stomaco del Nara, il quale si ritrovò piegato in due.

“Questo è quello che accadrà se non mi darai retta!” disse minacciandolo.

Naruto sgranò gli occhi e ci guardò uno ad uno.

Naruto non farlo!” gli urlai.

L’ambu mi mise una mano sulla bocca per mettermi a tacere. Come reazione lo morsi e per vendicarsi il ninja mi prese per i capelli impedendomi di muovermi.

Quel trattamento nei miei confronti fece agitare non poco Naruto, il quale si mise a mordersi le labbra fino a farsi del male.

Non disse né fece niente. rimaneva immobile ad osservare.

Gli sorrisi, ignorando il dolore, per rassicurarlo che stava agendo bene e che non doveva cedere ai suoi ricatti.

“Vedo che sei difficile da convincere!” disse Danzou facendosi portare una seconda vittima.

“Non sai quanto desideravo vederti strisciare ai miei piedi, Tsunade!” disse Danzou dopo aver fatto colpire più volte Tsunade. 

La mia maestra era a terra e tossiva.

Volevo tanto aiutarla e se in quel momento fossi stata io la forza portante di Kyuubi, sarei esplosa e avrei fatto a brandelli quell’essere schifoso.

I nemici erano  in tanti …ma mi chiedevo come avevano fatto a prenderci così facilmente.

Non mi sembrava molto strano che io e i miei compagni non avessimo avuto speranza contro ninja del livello del nostro nemico, ma Kakashi, Yamato, Tsunade…erano pienamente al livello loro, se non di più, eppure non avevano posto molta resistenza. Solo Kakashi all’inizio, ma dopo un ordine di Tsunade si fece prendere senza battere ciglio.

Non capivo il perché di quell’ordine, poi ad un tratto un’illuminazione.

Se avessimo posto resistenza , sarebbe scoppiata una piccola guerra e oltre a causare danni alle fondamenta del villaggio, Naruto, molto suscettibile alla violenza, si sarebbe nuovamente scatenato e difficilmente saremmo riusciti a fermarlo nuovamente.

La situazione era critica. Sia in un modo che nell’altro pensavo che non saremmo più riusciti a uscire da quel posto vivi.

Dopo Tsunade fu il turno di Sasuke. Il mio compagno non accettò di farsi picchiare senza reagire, ma questo gli costò solo più colpi.

Dopo Sasuke è toccato a Neji.

Mi chiedevo del perché non prendesse me. Doveva aver capito che ero io la persona che faceva scattare qualcosa nel ragazzo.

Sono stata solo una stupida a farmi quella domanda. Era ovvio he Danzou voleva solo divertirsi con noi e vedere come ci prostravamo a lui.

Quando fu il turno di Ino, Naruto reagì.

“No!” disse con tutto il fiato che aveva in gola.

Ino lo guardò shoccata.

Ino mia amica! No male!” disse facendo sorprendere tutti.

Con Ino non aveva allacciato un vero rapporto. Le aveva parlato solo una volta, ma lui considerava amici anche solo le persone che gli avevano rivolto la parola.

“Oh lei è tua amica. Ti dispiace se le faccio del male!” disse Danzou prendendo la palla al balzo. “Se mi obbedirai e ti farai applicare questo dispositivo, la lascerò andare!” disse mostrando un dispositivo di controllo del chakra.

“prima libera!” disse Naruto facendo intendere che avrebbe accettato solo una volta che Ino fosse lasciata andare.

Nonostante non avesse vissuto molto nel nostro mondo, aveva già capito come funzionava e cioè non cedere hai ricatti senza prima aver combattuto.

Però Naruto era leale e dopo che Ino venne messa in salvo, si fece applicare quel dispositivo di controllo del chakra senza dare “noie”.

Quell’aggeggio gli venne applicato in pancia e subito da esso uscirono delle scariche elettriche che fecero urlare Naruto dal dolore.

Danzou si mise a ridere “quel dispositivo si attiva ogni volta che il chakra della volpe non è attivo e non smetterà finchè non richiamerai a te il potere del Kyuubi!”

Naruto che aveva stretto gli occhi per il dolore, ne aprì leggermente uno per guardare con odio quell’uomo.

Danzou sembrava compiaciuto da quello sguardo carico di odio e rosso. Sembrava che volesse proprio quello.

Il ragazzo continuava a urlare e come per proteggersi da quelle scariche elettriche richiamò nuovamente il potere del bijuu, che gli diede l’aspetto simile a una volpe, e subito mise a tacere il dispositivo.

“Bene, molto bene!” disse Danzou. Vedo che hai capito come funziona il nostro gioco!”

Naruto ringhiò. Era in posizione seduta, come un cane, e guardava con astio l’uomo.

Successivamente fummo condotti tutti all’esterno, compreso Naruto ancora avvolto da chakra del demone con una prima coda che sventolava.

Gli abitanti del villaggio vedendolo e sentendo il suo chakra, riconobbero il Kyuubi che  aveva sterminato il villaggio negli anni passati e si diede alla fuga.

Danzou non poteva essere più entusiasta.

“Fonderò il mio regno sul terrore e tutti obbediranno ciecamente ai miei ordini!” disse alzando il braccio sano in aria come per proclamarsi autonomamente il nuovo capo del villaggio.

Noi tutti guardavamo orripilanti la scena.

Questa volta però non rimanemmo fermi a guardare, ma uno per volta ci ribellammo. Ormai Naruto avrebbe perso di sicuro nuovamente la ragione. Non c’era più motivo per rimanere fermi a subire per non scatenare la volpe a nove code. Il dado era stato tratto e ora toccava a noi giocare.

Scoppiò una guerra fra di noi e la radice. Altri ninja dalla nostra parte vennero a darci man forte, ma più ne arrivavano e più comparivano anbu nemici.

Era una lotta che si sarebbe conclusa con un solo vincitore sicuramente, ma con la perdita di molti uomini.

Tutto quello che Tsunade voleva evitare…si era avverato…solo per colpa mia.

Non avevo voluto dar retta all’ordine della mia maestra e ora mi trovavo in una situazione senza via di uscita. L’unica cosa che potevo fare era dare il meglio di me stessa, per evitare danni irrimediabili.

Mentre tutti combattevamo, Danzou ordinò a Naruto “Ora aumenta la quantità di chakra ed elimina tutti coloro che si voglio opporre al mio regno!”

Naruto non obbedì. Era ancora lucido e in grado di capire che quanto gli veniva chiesto era una cattiva azione.

Nel periodo che era rimasto libero, gli avevo spiegato la differenza tra bene e male e fatto capire come riconoscere una cosa dall’altra. Cosa doveva evitare per non essere considerato un mostro.

A quanto pare la lezione era stata bene assimilata, ma quando Danzou aumentò il voltaggio delle scariche elettriche in modo tale che le potesse sentire anche in quelle condizioni, Naruto, non tanto per sua volontà, aumentò il suo potere giungendo nuovamente a tre code.

Naruto ormai avendo perso il lume della ragione, fece quello che il nemico gli aveva chiesto, ma esso non era ancora soddisfatto. Voleva sentire le urla e sentire la gente implorarlo di smettere quella carneficina.

Naruto infatti, anzì no, Kyuubi infatti aveva già fatto fuori parecchie persone innocenti. Il ragazzo che conoscevo io non l’avrebbe mai fatto.

Danzou voleva di più e continuò ad aumentare il voltaggio.

Come dice il proverbio se giochi con il fuoco, rischi di scottarti.

La pelle cominciò a staccarsi da varie parti del corpo di Naruto, lasciando intravvedere un colore misto fra nero e rosso, che lo copriva ovunque.

Poi una palla nera lo avvolse completamente per esplodere successivamente e lasciare spazio a un piccolo bijuu in miniatura con ben 4 code.

Ora Naruto era davvero fuori controllo e niente avrebbe potuto fermalo.

Cominciò a lanciare sfere di chakra, lasciando al suo passaggio solo macerie.

Danzou rideva, ma presto cominciò a tremare quando la volpe si girò verso di lui.

“Tu! Stupido essere, come osi trattarmi come se fossi il tuo animaletto domestico, me la pagherai!” disse la volpe a nove code avvicinandosi minacciosamente verso colui che si considerava il suo padrone.

“Tu non puoi farmi niente. ora sei sotto il mio controllo, o preferisci che continui ad aumentare il voltaggio delle scariche elettriche?” disse

La volpe sorrise. Quel lurido verme attuò  la sua minaccia, ma non successe niente.

“povero illuso. Credevi davvero che quell’aggeggio avrebbe resistito al contatto con tutto il mio bollente chakra? ora non esisterà nemmeno più e ciò sai che significa a parte il fatto che sei morto? Che sono libera!”

La volpe subito dopo si scagliò contro Danzou e di lui non ne rimase traccia. Forse il chakra bollente aveva sciolto anche lui come il suo dispositivo di cui andava tanto fiero.

Una fine orribile, ma se l’era cercata. Mai stuzzicare la volpe che dorme.

Ora la minaccia di Danzou era terminata e la radice, morto il suo capo, smise di combattere e si fece catturare dai ninja contro cui combatteva. Se tutto fosse finito bene, sarebbero stati condannati alle prigioni di Konoha per il loro tradimento.

Ma ora il problema maggiore era li davanti ai nostri occhi: Kyuubi dalle 4 code.

 

 

 

 

Finalmente dopo quasi un mese, aggiorno!!! Perdonatemi se vi faccio attendere tanto. Il fatto e che mi vengono in mente altre ff da scrivere e quindi trascuro quelle che ho già iniziato a pubblicare.

Ma ieri sera mi sono imposta di continuare questa.

Spero che il capitolo vi piaccia, anche se  forse è sempre un po’ ripetitiva sta faccenda della minaccia del Kyuubi, ma credo che sta fanfic sarà concentrata soprattutto su questo, poi non so veramente cosa ne uscirà fuori.

Ringrazio coloro che recensiscono e che mi seguono.

Grazie di cuore e come ultima cosa RECENSITE!!!

Ciaoooooo

Neko =^.^=

 

  
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