Cap.1
Io sono elettrico
Rufy allungò la mano,
avvolta in fasciature sporche di
sangue verso quella abbronzata di Law, coperta da tatuaggi.
< In questa
oscurità dove precipito, più profonda
dell’oceano
in cui questo sottomarino si dibatte, sento un’energia
potente provenire da
lui. Mi viene ancora voglia di provare qualcosa, di assaggiare le sue
labbra.
Solo se lo fisso abbastanza a lungo
riesco a dimenticare la
mia voglia di morire > pensò.
Il cappello di pelliccia candido
leopardato del chirurgo era
abbandonato su un sedile.
Law era intento a controllare i
macchinari a cui era
attaccato Rufy.
< Si può dire sia
elettrico > pensò quest’ultimo.
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