♦ Scorci di vita ♦
10. Il dolore di un ninja

 

Gli avevano sempre insegnato che un ninja era chi, con le sue sole e uniche forze, sopportava il dolore, portando quell'opprimente sentimento sulle proprie spalle senza esalare alcun genere di lamento. E lui, scegliendo di proteggere il villaggio dal suo stesso Clan — dalla sua famiglia, aveva spontaneamente preso quella strada, aveva deciso di vivere assuefatto ad esso, pur di salvare persone innocenti. 
Perché lui, ogni singola volta che si trovava a ripensare a sua madre e a suo padre, ai bambini e alle altre famiglie che aveva dovuto assassinare o all'unica ragazza per cui aveva mai nutrito dei sentimenti — quei sentimenti che non aveva ancora scordato e che forse non l'avrebbe mai fatto — non poteva non percepire quel logorante dolore che gli lacerava l'anima.