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Autore: rhys89    02/06/2018    1 recensioni
Una piccola sfida personale, un esperimento per rendere omaggio alla coppia Barnum/Carlyle (barlyle).
Le storie di questa raccolta seguiranno tre filoni narrativi distinti:
Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto) e P.T. un attore di teatro.
[Dal testo]
Rosso #2 - Perché baciare Philip – e toccarlo, e spogliarlo, e fare l’amore con lui – è naturale e giusto esattamente come farlo con Charity.
Verde #2 - Ma poi P.T. si accorge di te e alza gli occhi fino a incrociare i tuoi, sorridendo di quel sorriso che ti incanta ogni singola volta.
Blu #2 - Incroci il suo sguardo, il tuo sorriso si amplia. E continuate a cantare.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, P.T. Barnum, Phillip Carlyle
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Angolino dell'autrice

Salve di nuovo! \^_^/
E infine eccoci qui, con un ritardo mostruoso dovuto all'influenza e ad ogni tipo di imprevisto potesse capitarmi, all'ultimo capitolo dell'ultimo filone di questa raccolta.
Che dire, da un lato sono felice di averla portata a termine, ma dall'altro ormai mi ci ero tanto affezionata che l'idea di chiuderla mi rende... non triste, quello no, però... malinconica, ecco.
In ogni caso, tutte le cose belle sono tali proprio perché hanno una fine, quindi va bene così.

Voglio ringraziare un'ultima volta AleDic, che con il suo contest mi ha aiutato a ritornare a scrivere, e Fuuma, che con le sue storie prima e con le sue recensioni poi mi ha spronato a cominciare e continuare a scrivere su un fandom che ho sempre adorato, ma che non avevo mai preso seriamente in considerazione per scriverci su. Come avete visto, poi ho cambiato idea.
Grazie anche ovviamente a tutti coloro che hanno seguito questa raccolta: se vi è piaciuta almeno un decimo di quanto è piaciuto a me scriverla, allora potrei ritenermi soddisfatta ^^

Vi ricordo (per l'ultima volta) che le storie di questa raccolta hanno seguito tre filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
- Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto) e P.T. un attore di teatro.

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: Philip Carlyle, P.T. Barnum, Barnum/Carlyle
Prompt: //
Numero parole con Utelio: 500
Note autore: AU; POV Philip; Philip ha diciassette anni, P.T. circa trentadue.

Blu #6

And you know you can’t go back again
to the world that you were living in.
[Come Alive]

 Ti fermi in scivolata davanti alla porta e la apri senza neppure riprendere fiato, irrompendo nella platea quasi deserta.
 «Ehilà, capitano!» ti saluta P.T., venendoti incontro con un sorriso radioso. «Per caso devi dirmi qualcosa?»
 Il sorriso sul tuo volto diventa ancora più ampio.
 «Abbiamo vinto!» esclami euforico, raggiungendolo a mezza corsa. E sei fradicio di sudore e con ancora addosso la divisa con cui hai giocato la finale, ma quando P.T. spalanca le braccia non esiti neppure un istante a buttartici dentro, stringendoti a lui. Affondi il viso nel suo collo e ti crogioli nel calore di quell’abbraccio.
Dio, potresti restare così per sempre…
 «Congratulazioni, Phil» ti sussurra nell’orecchio. Sorridi.
 «Grazie» mormori di rimando. E poi, a malincuore, allenti la presa e lo lasci andare – sulla sua maglia sono rimasti degli aloni umidi.
 «Forse è meglio se mi cambio…» borbotti imbarazzato.
 P.T. sorride divertito.
 «Forse sì» commenta. «Ti aspetto qui.»
 Un ultimo sorriso e corri in camerino.

 Quando ritorni P.T. ti fa cenno di raggiungerlo sul palco.
 «Che ne dici di un duetto per festeggiare?» ti propone. «Solo noi due.»
 «The Other Side?» chiedi, un sorriso che va da un orecchio all’altro.
 Lui sorride malizioso.
 «Ovvio» risponde con un occhiolino. «Immagino che non ti servano i fogli col testo…»
 «Ovvio» ribatti con lo stesso tono.
 P.T. sorride ancora, poi va ad accendere la musica.

 Forse è l’adrenalina per la recente vittoria, forse è perché siete soli, forse è solo perché siete stanchi di fingere… sia quel che sia, oggi è diverso. Oggi ogni sguardo è pura malizia, ogni frase, ogni passo, ogni singola nota di quella che ormai è la vostra canzone è solo un pretesto per provocarvi.
 Al termine dell’ultima strofa, P.T. ti intrappola tra il suo corpo e il finto bancone del bar e abbassate entrambi il braccio del microfono, senza smettere di cantare.
 «We’re going to the other side…» sussurrate all’unisono, le labbra talmente vicine che si sfiorano ad ogni sillaba… e infine si incontrano davvero. E non è un casto bacio a stampo, e nemmeno uno finto da teatro: è un bacio vero, sincero.
 Gli posi una mano sul petto; il suo cuore batte forte quasi quanto il tuo.
 Sorridi nel bacio.
Allora non ti eri immaginato tutto.
 «Credevo che non facessi cose inappropriate con i minorenni…» mormori quando vi separate.
 P.T. sorride e ti scosta dolcemente i capelli dalla fronte.
 «Un bacio d’addio non è mai inappropriato.»
 Lo guardi confuso.
 «Addio? Ma ancora…» ti interrompi notando la sua espressione, e all’improvviso capisci: gli oggetti di scena spariti, i camerini vuoti, i ragazzi ancora assenti… «Ve ne state andando, vero?»
 «Temo di sì. Ho lasciato fuori solo il bancone e le casse, il resto è già nel camion… partiamo stasera.»
 Annuisci, cercando di ritrovare la voce.
 «Questo duetto… eri così sicuro che avrei vinto?» lo provochi, abbozzando un sorriso.
 «Al novantanove percento» ribatte lui. «E per quell’un percento, ho pensato che magari avrei potuto consolarti.»
 Ti accarezza una guancia, sorridendo teneramente.
 «Non chiuderti di nuovo nell’armadio, Philip… si sta molto meglio, qua fuori.»
 Annuisci con un sorriso, ti alzi sulle punte dei piedi e poi, semplicemente, lo baci.
Non potesti tornare indietro neppure se lo volessi, ormai. E lui lo sa.









Angolino dell'autrice bis

Pensavate di esservi liberati di me, eh? E invece no! *muhuhahahahaha* <--(risata malvagia)

Ok, deliri a parte, il finale di questo filone doveva essere esattamente quello che avete letto... solo che poi mi piangeva il cuoricino all'idea di questi due ragazzuoli separati, e così la mia mente contorta ha partorito una specie di epilogo di stampo semi-quasi-forse potteriano: un "10 anni dopo" diviso in due capitoli, che cercherò di pubblicare oggi (entro la fine del contest) ma che, se non ce la facessi, arriveranno comunque entro breve.
Spero sia una sorpresa gradita, in caso contrario sentitevi liberi di ignorarli xD
E ora scappo davvero.

A presto!
rhys89


   
 
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