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Autore: PabloX    02/06/2018    0 recensioni
Situato dopo la settima stagione di Buffy e la quinta di Angel, si svolge circa un anno dopo la fine di quest’ultima. Buffy si è ritirata dalla sua attività di Cacciatrice, e bada all’istruzione di Dawn mentre Willow, Kennedy, Xander e naturalmente Faith continuano a vigilare sotto la guida di GIles sull’umanità. Intanto a Los Angeles Lorne ha riaperto la sua attiività di karaoke per umani e non. La Angel investigation è chiusa ma Angel vive ancora all’Hyperion Hotel, pensando ancora a Buffy….
Trama: Dopo essersi svegliata in un luogo a lei sconosciuto Faith non ricorda più chi è. Il suo unico indizio è un biglietto da visita della Angel Investigation e si reca quindi a Los Angeles dove Angel e Lorne avranno il loro daffare a farle tornare la memoria. La Cacciatrice Oscura inizia ad aiutare Angel nella sua missione, ma i due dovranno fare fronte ad una minaccia più grande del previsto. Giles e gli Scoobies saranno chiamati in loro soccorso ed anche una riottosa Buffy li aiuterà. Ma un temibile nemico si profila all’orizzonte….
Genere: Azione, Commedia, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Angel, Faith Lehane, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Riassunto della puntata precedente: Faith si è svegliata in un luogo sconosciuto: trovato un biglietto di visita della Angel Investigations si reca a Los Angeles dove Lorne e Angel si impegnano per farle riavere la memoria.
In questa puntata: Tra Faith ed Angel nascono delle incomprensioni, che rischiano di aggravarsi quando Faith ne combina una delle sue.


 
CAPITOLO 2
L’ANELLO RUBATO


***
Un vicolo buio e senza uscita nella parte messicana della città di Los Angeles.
Due tizi stavano circondando una ragazza.
I due la spintonavano, ridendo oscenamente, e se la passavano l’un l’altro quasi fosse una palla di football. La ragazza piangeva,  li implorava
- Vi prego lasciatemi stare, vi prego!-
- Ah! E perché mai dovremmo, ci stiamo divertendo così tanto!-  disse il primo, un biondiccio dall’aria pallida  e malata.
-  Già siamo solo all’inizio del divertimento, chica, vedrai tra poco!-  sbraitò l’altro, un uomo più robusto dall’aria tipicamente messicana.
-  Sempre che siate ancora vivi, tra poco, gentleman- .
La voce era quella di una giovane donna, Una voce dal tono spavaldo e sicuro, che non nascondeva una nota sensuale e una bella dose di sarcasmo.
I due si girarono-  Chi diavolo sei tu?-
- Mi chiamano Faith, l’ammazzavampiri-
- Non mi è mai capitata una ammazzavampiri tra le mani, sarà un piacere succhiarti via la vita-
disse il messicano, scaraventando la ragazza piangente per terra.
- Forse è per quello che sei ancora in vita! – sibilò Faith nello stesso momento in cui con un potente calcio mandava il vampiro sdraiato vicino alla sua vittima.
Lo slavato si fece sotto cercando di colpire Faith, lei evitò i colpi, lo prese di peso e lo scaraventò addosso all’altro che si stava rialzando. La ragazza intanto si  era alzata  e si  era allontanata dal luogo dello scontro.-
- Ci hai fatto scappare la cena-  si lamentò il biondiccio-
- Già e non è la cosa peggiore che vi possa capitare-  Faith estrasse il paletto e colpì il vampiro polverizzandolo.
L’altro si scaraventò addosso alla cacciatrice bruna, per un attimo la sorprese, la buttò per terra, ma Faith si liberò di lui facendo leva ancora sulle sue gambe. Il vampiro finì contro dei bidoni della spazzatura. Non fece in tempo stavolta a rialzarsi che la cacciatrice gli fu addosso e lo finì.
- E anche questa è andata-  Faith si pulì il giubbetto di jeans e si allontanò verso l’inizio del vicolo dove due figure la attendevano.
Un uomo dal lungo impermeabile scuro stringeva tra le sue braccia la ragazza vittima dell’aggressione dei vampiri.
- Tutto bene?-  domandò Faith-
 - Tutto bene-  rispose Angel
-  L’avevo domandato  a lei-  Faith appariva un poco contrariata. -  ti chiami?-
- Michelle…mi chiamo Michelle-  rispose la ragazza ancora sotto shock per l’accaduto.
-  Ora sei al sicuro-  disse Angel con la sua aria tranquillizzante mentre ancora era abbracciato alla giovane.
-  No, ORA è al sicuro -  replicò Faith prendendo la ragazza sotto braccio e sottraendola con decisione dall’abbraccio di Angel.
-  Ti riaccompagniamo a casa, Michelle. Là sarai al sicuro, Ok?-
-  Ok, tu sei così forte, mi fido di te-
-  E hai proprio ragione, sono veramente forte-  disse sorridendo Faith.
Si girò verso Angel lanciandogli un’occhiata un po’ sospettosa e facendogli segno di seguirle.
La notte a Los Angeles era appena iniziata.

***
Dopo averla riaccompagnata  a casa, Faith ed Angel avevano salutato la ragazza. Faceva la commessa in un grande magazzino e quella sera  si era attardata un po’ nel tornare a casa. La sua era stata un brutta avventura, ma per fortuna finita bene. Michelle ringraziò ancora e chiese a Faith di venirla a trovare, se gli andava di fare due chiacchiere. Faith ringraziò. Era un po’ spaesata, non conosceva nessuno a Los Angeles, ed essere una benefattrice e trovare in più un amica nella persona che aveva aiutato le sembrava una cosa incredibilmente bella. Anche se quella ragazza le sembrava un po’ banalotta, forse non sarebbero mai diventate amiche, ma almeno era un momento di uscita dal suo splendido isolamento.
Mentre tornavano verso casa, o meglio verso il locale di Lorne che la ospitava, Faith si rese conto che qualcosa tormentava Angel.
- Bene, malinconico amico, vuoi dirmi che c’è?-
- Che c’è, dovresti saperlo-
- Dovrei sapere cosa?-
- Perché l’hai fatto. perché ti sei comportata così-
-  Comportata come? Mi pare di essermi comportata bene-
- Sai a cosa mi riferisco, quando hai portato via Michelle da me-
- Ti piace la biondina eh?-  Disse ridendo maliziosa la bruna cacciatrice
-  Figurati, neanche la conosco. Non è che sei gelosa?
- Gelosa?,No. Io non sono gelosa. Sei tu che sei un vampiro.-
- Ecco il punto, non ti fidi di me, avevo capito bene -
- Io ho il compito di tutelare gli indifesi, e scusa, ma non so quanto mi debba fidare di te.
Ok sei un vampiro buono, hai l’anima, un amico demone che è un vero gentleman…non sei mica un tipo male, però…vampiro sei e vampiro rimani. Che ne so io di come reagisci. Magari mentre io accoppo i tuoi …cugini. tu hai una ricaduta e mi vampirizzi mezzo mondo.-
-  Credevo che tu potessi darmi una mano, Faith-
- E te la sto dando. Anzi direi che te ne sto dando pure due, visto che il lavoro lo faccio tutto io.-
-  Beh, ti devi allenare, voglio solo sapere fino a che punto riesci a cavartela dopo quello che ti è successo. La perdita di memoria, e le sue conseguenze.-
- Ok, tu non ti fidi di me come cacciatrice, e io non mi fido di te come “vampiro Angelico”, Siamo pari mi sembra, a parte che la pelle la rischio io-
- Mi sembri un po’ acida-
- Nooo, ma dai, anzi mi sono divertita. Questa serata mi ha fatto venire alla mente dei ricordi.
Si, sono sicura che qualche tempo fa andavo a fare questi pattugliamenti, ma non qui a Los Angeles. E sono quasi sicura che c’era una ragazza bionda con me. Quella Michelle me l’ha fatta ricordare.
- Buffy!-  esclamò Angel quasi tra sé e sé-
-  Che nome hai detto?-  chiese Faith terribilmente incuriosita.
- Niente, ho solo… sbuffato!-
- Come bugiardo sei pessimo, ti ho sentito fare un nome: Buffy. E’ questo il nome di quella ragazza vero?. Allora non mi sbagliavo. E tu la conosci. O sbaglio? -
I due si fermarono sotto il cielo nero della notte losangelina. Una brezza tiepida spirava. Angel si perse un attimo tra i ricordi. Buffy: la cacciatrice. La prima. L’unica. Almeno per lui. Cosa voleva saperne quella impicciona che le stava davanti. E poi se ricordare faceva male a lui a lei avrebbe potuto addirittura uccidere. O far impazzire. Non era proprio il caso. Non ora.
-  Allora. Non mi rispondi?-
- No, Faith, è una vecchia storia, quella di Buffy e me, preferisco non ricordarla e non parlarne.  Credimi, faresti meglio anche tu a non pensarci. Comunque se proprio lo vuoi sapere, tu e lei facevate le ronde insieme. Era tanto tempo fa. Adesso le fai con me. Sempre che non ti dispiaccia.-
Erano quasi arrivati. Angel si avviò in direzione contraria a quella di Faith.
Faith lo rincorse per qualche passo
- Ehi Angel, mi spiace, io non volevo… non volevo offenderti. Almeno dammi la buonanotte. O il buon mattino.-
-  Scusa Faith, certi ricordi per me sono dolorosi. Ci vediamo. Buon Mattino.-
Angel si allontanò scuro in volto, Faith lo guardò allontanarsi rapidamente, poi si avviò con lentezza verso la porta di casa.
Accidenti a lei, alla sua lingua lunga e alla sua impulsività. Ma perché non se la mordeva quella lingua lunga. Perché non si fidava di Angel e perché poi gliel’aveva fatto capire.
Peggio, gliel’aveva detto in faccia, e poi era andata a colpirlo proprio nel suo punto debole. Quella ragazza, quella Buffy.
Quella ragazza doveva averlo fatto soffrire. Doveva essere così. E Buffy doveva anche essere stata amica sua, se era vero quello che Angel aveva detto. Aveva anche detto che era meglio che  pure lei non ci pensasse più a Buffy. Forse Buffy aveva fatto qualcosa che l’aveva ferita.
Forse quei sogni che faceva, quella ragazza bionda col coltello doveva essere lei. Allora sì,era vero, Buffy l’aveva ferita. Ma solo psicologicamente o invece in senso reale?
Avrebbe potuto pensarci tutto il resto della notte. La caccia e la lunga passeggiata l’avevano stancata. E quella discussione. Doveva chiedere scusa, chiarirsi con Angel. Ma ora, voleva solo dormire. Si coricò nel letto e spense la luce.

****

Dopo essersi svegliata e fatte le incombenze mattutine, Faith scese al piano di sotto
Lorne la accolse come al solito con una abbondante colazione. Più tardi le disse che Angel voleva vederli all’agenzia.
- Vederci all’agenzia? Quale agenzia?-
-  La Angel Investigation, quella che hai chiamato quando ti sono venuto a prendere-
-  Ah già-  rise Faith-  mi sto dimenticando anche le cose recenti-  sono proprio un disastro-
-  Consolati, io mi dimentico sempre di pagare i miei debiti-
- Gia. Lo so-  rispose Faith mentre si leccava con gusto le dita sporche di marmellata. Lorne tossì leggermente imbarazzato.
- Ieri Angel mi ha parlato di una certa Buffy, ne sai qualcosa?-
- Buffy? No, mai sentito nulla del genere, proprio è un nome che non mi dice nulla, a parte che è terribile come nome, e già, una volta le ragazze si chiamavano con nomi come Eleanor, Paulette, Scarlett, adesso sono tutte Samantha o Buffy…o magari Paris-  fece Lorne con un sospiro profondo.
Faith sorrise alle considerazioni di Lorne, e cambiò discorso
-  Allora mi preparo e vengo, anzi sono già pronta.-

****

I due entrarono nella grande Hall del vecchio Hyperion Hotel. Angel li aspettava, vestito con il solito maglioncino nero e un’aria molto seria.
- Wow, che bel posto, grande, spazioso…e un po’ polveroso-  esclamò Faith vedendo alcune dita di polvere sulla scrivania occupata da Angel.
-  Salve Faith, salve Lorne, vi ho chiamato qui perché vi devo fare un annuncio importante.-
- Vuoi comprarti un maglione nuovo?-
- No, Faith, voglio ridare vita all’agenzia. Ora ci sei tu, e se Lorne vuole collaborare siamo in tre. Possiamo riprendere la nostra attività-
- Che sarebbe, tanto per essere più chiari?-  chiese Faith con aria sospettosa.
-  Quello che abbiamo fatto ieri sera-
-  Ah, ho capito, io massacro i vampiri e tu abbracci povere fanciulle indifese. Ok ci sto -  disse Faith annuendo vistosamente
- Tra l’altro-  continuò Angel senza prestare attenzione all’ironia della cacciatrice – qui ci sono parecchie stanze vuote. Quindi se vuoi trasferirti qui…-
-  Che bello un hotel tutto per me!.Dov’è la fregatura?-
- Non c’è la fregatura. Sempre che non ti disturbi dormire nello stesso posto dove abita un vampiro che, in un momento di tua distrazione, potrebbe vampirizzare mezzo mondo-  Angel non era riuscito ad evitare di restituire il sarcasmo per la battuta sfuggita a Faith la sera prima.
Faith rimase un attimo senza parole, poi alzò gli occhi al cielo e replicò – Oh insomma, ancora con quella storia, lo sai ieri ero un po’ sovraeccitata per via della caccia e mi è scappata quella battuta. Quante volte ti devo dire che non lo penso davvero-
- Una volta. Basta una-  disse Angel agitando il dito indice sotto il naso di Faith.
- Non lo penso davvero-  mormorò Faith, guardando il dito di Angel,
Poi si allontanò verso le scale,  si voltò e disse-  Comunque, cercherò di non distrarmi-
Fece qualche gradino e poi si voltò nuovamente,-  Dov’è esattamente la tua stanza?-
- La 312, terzo piano a sinistra.-
Ok, allora io vado a destra-  fece una smorfia e salì le scale.
Lorne aveva assistito a tutta la scena senza dir parola. Guardò Faith salire le scale, poi si voltò con aria interrogativa verso Angel – Allora. Cosa sta succedendo tra te e Faith?-
- Niente, assolutamente.-
- Per favore, io non sarò un grande lottatore, o un ammazzavampiri o queste cose qui, ma amico mio, tu lo sai bene che certe cose le capisco al volo. La tensione tra te e Faith si avverte anche senza che parliate. Figuriamoci se poi vi lanciate frecciate e frecciatine.-
Angel fece una sorta di profondo respiro, se così lo si poteva chiamare, guardò verso terra e poi verso l’amico demone – Non si fida di me.-
- Ah no?
- No, ieri notte stavo soltanto rassicurando una ragazza, e lei me l’ha portata via, come se… fossi un assassino. Poi mi ha anche detto che magari potrei impazzire, o avere una ricaduta e…assassinare mezzo mondo.
- Capisco non ha avuto molto tatto-
-  No per nulla, io ho fatto molto per lei, Ha cercato di ammazzarmi per tre volte eppure io l’ho perdonata. E l’ho aiutata.-
- Anche lei ti ha aiutato, ricordi? Io c’ero.-
- Certo, non ce l’ho con lei per il suo passato ma…non si ricorda più niente. Forse dovrei raccontarle tutto-
- Oh, no, no, no , amico mio, attenzione a quello che può uscire dalla tua cadaverica bocca. Non vorrei che combinassi qualche disastro, La ragazza mi pare tutt’altro che preparata a sapere chi è lei veramente.-
Angel lo guardò perplesso, Lorne non sbagliava mai. O quasi mai.
- A proposito, mi sa che qualcosa ti sei già fatto sfuggire-
- Cosa?-  domandò  Angel
- Faith stamane mi ha accennato a Buffy, o meglio mi ha detto che tu le hai parlato di Buffy.-
-  E tu? Non le avrai detto che…-
- No, no, stai tranquillo, ho fatto cadere il discorso con un’abilità da premio Oscar. Eh Scarlett, Scarlett O’Hara,-  sospirò il demone guardando quasi estasiato in lontananza.
Angel lo scrutò preoccupato.  Lorne se ne accorse-  Niente, ricordi da cinematografo-
Una cacciatrice smemorata e villana e un demone totalmente fuori di testa, pensò Angel, forse l’idea di ripristinare l’agenzia non era stata molto saggia.
-  Cosa ti ha detto di Buffy?-  Riprese Angel.
- Niente, piuttosto cosa le hai detto tu?
-  Poche cose, Lei mi ha detto che la ronda di ieri le ha fatto venire in mente altri tempi, quando le ronde le faceva con una ragazza. A me è scappato il nome di Buffy-
- E’ incredibile.-  disse Lorne
- Cosa?-
- Ancora la ami. Tu sei ancora innamorato di Buffy.-  Lorne sottolineò con enfasi l’ultima frase scandendo le parole una ad una.
Angel non sapeva più che cosa dire. Farfugliò alcune parole sconnesse. Ancora una volta Lorne ci aveva preso.
Un rumore li distrasse dalla discussione. Faith stava scendendo le scale.
- E’ veramente un posto fantastico. Dio Mio, abitare qui è come aver vinto la lotteria-
- Sono contento che ti piaccia-  fece Angel nascondendo l’imbarazzo per la discussione precedente.
-  C’è un posto per allenarsi?-
- C’è tutto lo spazio che vuoi. Diciamo il giardino di fuori, forse è il posto migliore.
-  Vado a dare un’occhiata-  Faith si allontanò verso una parte della hall che dava su un giardinetto interno
- Allora? Riprese Lorne-  Tu non vuoi parlare più di Buffy, ma continui a pensarci, e quindi al primo accenno, fai il suo nome.  E poi che altro le hai detto?-
- Che non avevo voglia di parlarne e di ricordare Buffy, e che anche lei avrebbe fatto bene a non parlarne-
- Per tutti i diavoli di Pylea, veramente le hai detto questo?-
Angel rimase in silenzio per un attimo
 -  Sì -
- Ma te l’hanno mai detto che la curiosità è femmina? Sono sicuro cha adesso la nostra piccola smemorata inizierà a tempestarti di domande, tanto più se teniamo conto che…mi sa che le piaci, e che non c’è nulla che incuriosisca di più una donna di una ex- fidanzata di uno su cui si sono messi gli occhi-
- Ah, smettila Lorne di dire assurdità. Faith non mi ha affatto messo gli occhi addosso. E’ solo un’amica –
- Per te, ma per lei?-
Angel rimase in silenzio,  poi si mise nervosamente a rimettere a posto la scrivania , buttando cartacce e scartoffie dentro un cestino che si riempì rapidamente.
- Avete smesso di confabulare voi due?-  Faith era tornata dal suo giro di ispezione-
Allora Faith, ti piace il posto?. Le chiese Lorne con aria innocente.
- Sì è fantastico, veramente.-
- Allora se hai deciso di trasferirti qui, andiamo a prendere le tue cose-
- Ok, ciao Angel, ci vediamo più tardi-

****

Più tardi, Faith aveva sistemato le sue poche cose nella nuova stanza, e scese nella Hall. Angel leggeva un grosso volume, dall’aspetto molto antico.
-  Sistemata nella nuova stanza?-
-  Sì-
-  Che numero hai-
-  Ti interessa?-
-  Era solo per parlare-
-  Il numero 204-
-  Sta al lato opposto alla mia-
-  Lo so-  disse Faith con un leggero sorriso –c’è un sacco di spazio.
Angel continuava a leggere senza dare segno di alcun tipo di interesse rispetto all’oggetto della conversazione. In realtà stava pensando che Lorne stavolta non ci aveva azzeccato, Non le sembrava proprio che Faith potesse avere un debole per lui, né pensava che le avrebbe fatto chissà quali domande sul suo passato sentimentale. Caso mai sentiva una certa palpabile diffidenza verso di lui. D’altro canto c’era abituato, Tutti diffidavano di lui. Anche Buffy all’inizio, Già, Buffy….
-  Di cosa avete parlato mentre io ispezionavo la casa, Tu e Lorne?
Angel fece finta di niente e continuò a leggere. Allora Faith si sedette sulla scrivania proprio davanti a  lui e gli chiuse il libro sotto il naso.
Angel, la guardò severamente. –Non è educazione chiudere un libro ad una persona mentre sta leggendo, e neanche sedersi come fai tu in quel modo su una scrivania. Generalmente le persone a modo usano le sedie-
- Si vede che io non sono una persona a modo -  replicò Faith-  E se è per quello non è nemmeno educato far finta di leggere mentre una persona ti parla. Del resto se io accetto che tu sia un vampiro, tu dovresti poter accettare la mia scarsa educazione.- concluse con una smorfia.
Angel la guardò allibito. Cribbio, non se la ricordava così sfacciata. D’altro canto non è che si fossero frequentati molto. Lei era stata in carcere, poi era uscita per aiutarlo, ma lui era Angelus in quel momento, poi era partita per Sunnydale, e da allora si erano visti un paio di volte di sfuggita. E c’era con lei il gruppo di Sunnydale, Giles, e Xander e Willow. Che fine avevano fatto? Forse li doveva trovare e riaffidare quella ragazza a loro. Lui in fondo aveva altro da fare che l’assistente sociale. E’ vero che voleva aiutare il prossimo, e questa era la sua unica ragione di vita. Aiutare il prossimo e tornare umano, anzi per tornare umano. E anche Faith era il suo prossimo. Ma con lei bisognava sempre iniziare da capo.
-  Cosa stai pensando?-  Gli chiese Faith.
-  Stavo pensando…a un sacco di cose…a te, al fatto che ti vorrei aiutare ma non so bene da che parte iniziare…ai tuoi amici –
- Amici?-
-  Sì, ti parrà strano, ma avevi anche degli amici, hai fatto una certa fatica a farteli, d’altro canto, sai, non sono l’unico ad avere notato la tua…scarsa educazione.-
Faith fece un sorriso forzato, poi domandò a bruciapelo-  O stavi pensando a Buffy?-
Lorne aveva ragione, Lo conosceva da anni e ancora si stupiva del suo intuito.
-  No stavo pensando a…Scarlett O’Hara-
- Chi?
-  Ricordi di cinematografo…
- Ah si via col vento…senti mi pare che mi pigli in giro…tu dici che mi devo fidare di te, che sei una brava persona, un bravo vampiro, buono intendo, sei mio amico. Questo è five by five per me ma…mi pare che sei tu che non ti fidi tanto di me, mi nascondi qualcosa, Se vuoi che siamo amici, penso che tu debba cambiare atteggiamento-  scese dalla scrivania con un elegante saltino.
- Adesso mi vado a comprare un po’ di cose, sai fare shopping mi serve a rilassare i nervi..sperando che mi facciano credito.-
Angel portò la mano nella tasca dei pantaloni, tirò fuori il portafoglio, ed estrasse qualche bigliettone – Vedi di farteli bastare.-
- Grazie, Angel. Ma allora è redditizio uccidere vampiri!-  esclamò Faith prima di uscire dalla porta.
Angel rimase a fissare l’entrata del vecchio Hotel per un po’, perdendosi dietro mille pensieri e ricordi.
Sentiva qualcosa di strano nell’aria, non riusciva a capire cosa fosse. Poi lo comprese. Ecco cosa stava sentendo. Puzza di guai.

*****

Faith girò per i negozi del quartiere, fece un salto a trovare Michelle, che lavorava in una profumeria, ne approfittò per comprarsi un paio di rossetti con quei colori forti e scuri che le piacevano tanto. Michelle le fece avere uno sconto. Girare così, senza una meta precisa la fece stare meglio. Tutto quello che le era successo l’aveva scombussolata. Aveva ripreso coscienza di chi era, del suo compito, tuttavia c’erano ancora un sacco di cose che non si ricordava, elementi importanti del suo passato che le rimanevano totalmente oscuri. Ed Angel non contribuiva di certo a chiarirglieli, anzi, con tutto quel dire e non dire da un lato la incuriosiva, ma dall’altro le metteva anche una certa ansia, se non proprio paura. Doveva esserci un motivo per cui Angel era così reticente, e se aveva capito un po’ di che pasta fosse fatto il suo tenebroso amico, i motivi non dovevano essere squisitamente egoistici. Già Angel era un vampiro, una creatura delle tenebre, ma era anche una persona molto altruistica, in fondo la stava aiutando, le aveva dato un appartamento (e che appartamento) e anche i soldi per le spese. E lei lo aveva trattato male, prima con quella battuta sull’uccidere il mondo e poi con i suoi atteggiamenti scostanti. Perché agiva così? Forse aveva sempre agito così. Angel aveva detto che si era fatta degli amici, ma che c’era voluto tanto tempo. E’ probabile che avesse ragione, se trattava tutti a quel modo.
Intanto che era immersa nei suoi pensieri non si era accorta che si era spinta in una zona della città a lei sconosciuta. Non capiva più  bene dove fosse, si guardò attorno, poi una cosa attrasse la sua attenzione. Si trattava di un negozietto di antiquariato. Si avvicinò alla vetrina. E se entrassi? Si chiese. Ho già fatto un sacco di spese, comprato vestiti e due CD-  mi sa che non ho più un soldo.
Stava per desistere quando il suo occhio si posò su un anello, su cui era montata una pietra verde che splendeva in modo quasi ipnotico. Entrò nel negozietto. L’antiquario era un tipo anziano e minuto, poco più alto di un metro e mezzo.
- Desidera?-
-  Sono entrata per dare un’occhiata.-  Disse sorridendo Faith. Poi incominciò a distrarre il vecchietto tempestandolo di domande e richieste  del genere “cos’è quello, che bello quello, posso vedere quell’altro” ma intanto continuava a guardare l’anello che l’aveva attratta nel negozio, Finalmente riuscì a far andare nel retro il proprietario e fulmineamente allungò la mano. prese l’anello,  lo buttò nel sacchetto che conteneva i vestiti e sparì velocemente dalla vista.
Corse a perdifiato, poi si fermò. Ma che cosa aveva fatto? Aveva rubato e non certo per bisogno ma per puro sfizio, l’impulso fu di tornare indietro e restituire il maltolto sperando che il vecchio non avesse chiamato la polizia. Poi frugò nel sacchetto per vedere cos’era quell’oggetto che l’aveva spinta a diventare ladra. Se lo girò tra le mani. Era veramente bello, aveva una bella fattura e poi, quella gemma… quella gemma le faceva perdere la testa. Sì, aveva fatto bene a prenderlo, chissenefregava di tutto quanto, Se una cosa la vuoi, la prendi e poi ce l’hai, è così che funzionava il mondo, almeno per lei.
Si mise in tasca l’anello e se ne tornò alla sua nuova dimora, l’Hyperion hotel. Era stata una bella giornata, una nuova bellissima casa e tanti acquisti e un bellissimo anello. Cosa mancava? Mancava una cosa, ma a questo avrebbe pensato più tardi.

****

Quando Faith entrò nel locale di Lorne, ebbe come l’impressione che tutti gli sguardi si posassero su di lei. Era veramente elegante, con un vestito lungo e dei sandali alti, e poi aveva un bellissimo anello  al dito che splendeva in modo incredibile, aggiungendo ulteriore fascino alla donna che lo indossava.
Lorne la vide e si fece incontro.
-  Faith, sei incantevole, l’ho sempre pensato che, con l’abito adeguato, avresti fatto scomparire tutte queste sciaquette-
-  Ti ringrazio, Sei sempre così  gentile e  galante. - Rispose Faith. Poi si guardò attorno, scrutando tra  i presenti –Non c’è Angel?-
- Non l’ho ancora visto, oh, eccolo, parli del diavolo e …spuntano i canini-
Angel arrivò con la sua solita aria malinconica e con aria quasi indifferente salutò i suoi due amici
- Ciao Lorne, ciao Faith-
Si fermò un attimo sorpreso alla visione di Faith, e alla sua inedita eleganza. Che gli era successo?
-  Vedo che hai speso bene i miei soldi-
- Tutto qui?-
- Volevo dire, sei …bellissima-
Faith fece un sorriso compiaciuto. Stava funzionando.
Poi lo sguardo di Angel si posò sull’anello. Le prese la mano e lo fissò attentamente.
-  Ti piace?
- Quest’anello, deve costare una fortuna….-  disse sospettoso Angel
-  No. era in liquidazione-
- In liquidazione un anello così?-  Chiese interdetto il vampiro
- Ehm, insomma me l’hanno regalato, sì sai sono andata trovare Michelle e me l’ha regalato- .
- Ah, bene, pensavo fosse solo una commessa-
- Sì ma è una commessa molto potente-  Faith cercava di essere convincente
-  Non l’avrei mai detto -  Bene è bello avere degli amici che ti fanno regali, oggi mi pare che tu ne abbia avuti parecchi-  Disse Angel cercando di apparire convinto della storia raccontatagli da Faith.
-  Sì in effetti, è stata una bella giornata, Ah, a proposito, volevo scusarmi con te, per oggi,-  aggiunse Faith facendo gli occhi più dolci che potesse fare-  sono stata veramente villana. – Poi aggiunse - Io vado un attimo al karaoke, a sentire cosa cantano, Ci vediamo più tardi -  e si avviò lanciando un ultimo sguardo invitante al vampiro.
-  Che ti avevo detto Angel?, quella ragazza ha occhi solo per te. E che occhi!-  disse Lorne con aria divertita battendo con una mano la spalla dell’amico.
- Sono preoccupato-  replicò Angel.
- Certo hai ragione, una bella ragazza ti fa gli occhi dolci…c’è da essere seriamente preoccupati-  
- Non hai avvertito qualcosa di strano? Quell’anello…dice che gliel’hanno regalato. Non mi convince.-
-  Si certo, hai ragione, la ragazza è bugiarda.  E anche ladra. Quell’anello l’ha rubato, ma sai come dice il saggio, quando il dito indica la luna, l’imbecille guarda il dito. E l’anello che porta.-
- Secondo te allora, lei l’ha rubato quell’anello-  
-  Certo, gliel’ho letto dentro, e poi lo hai capito anche tu-
- Ma…mi stai dicendo che Faith è una ladra, e che dovrei passarci sopra, solo perché …-
-  Solo perché è pazza di te….- Lorne fece spallucce,-  Boh, il moralista sei tu, caro mio, io sono il viveur-  e se ne andò lasciando Angel ancora più confuso di prima, se mai fosse stato possibile.
Angel aveva due scelte davanti. Andare da Faith, prenderla da parte, fargli un interrogatorio e dargli una strigliata, col risultato di farla scappare via, forse per sempre. Oppure andare di là e seguire il consiglio di Lorne, con il rischio…. Lui conosceva quel rischio, e senza considerare che era evidente che Faith aveva dei problemi, soffriva di cleptomania o qualcosa di simile, e far finta di nulla voleva dire rinforzare questo atteggiamento della ragazza, lasciarle intendere che tutto fosse permesso e che poteva mentire e rubare tranquillamente. Questa era la cosa che aveva già perso Faith una volta, non era proprio il caso. La soluzione migliore era quella di ritirarsi in buon ordine, e pensare a cosa fare con calma.
Angel si avviò all’uscita del locale e fece ritorno all’hotel.

****

Era ormai notte fonda ed Angel non aveva chiuso occhio, cosa per lui abbastanza normale. Il fatto non normale è che non l’avesse chiuso non a causa di qualche investigazione notturna o qualche ronda, ma per i pensieri che li si affollavano nella mente, senza che riuscisse a trovare una soluzione.
Come comportarsi con Faith?Forse il fatto che se ne fosse andato  piantandola in asso poteva farle capire che loro due dovevano essere solo amici, o colleghi, niente di più. D’altro canto questo poteva anche far saltare il fragile equilibrio su cui poggiava la serenità della ragazza. Certo era strana Faith, il giorno prima sembrava che lo volesse impalettare, e il giorno dopo si vestiva bene e rubava un anello per fare colpo su di lui.
Di colpo fu colto da una illuminazione. La chiave di tutto stava proprio lì e non c’aveva pensato!
Accese la luce, si rimise il suo fedelissimo maglioncino nero e scese nell’atrio. Si diresse verso la piccola biblioteca dove Wesley, il caro Wesley, teneva tutti i suoi libri di magia e stregoneria. Cercò  un volume che aveva visto una volta, e per un colpo di fortuna lo trovò quasi subito.  Si trattava del libro “Anelli e pietre magiche”
Lo aprì e si mise a sfogliare velocemente le pagine, poi finalmente il suo occhio captò qualcosa,
La figura era quello di un anello finemente intarsiato e con una gemma di colore verde. Era proprio quello che aveva visto al dito di Faith. Lesse avidamente il testo.
“ Anello di Endemol, completo di gemma di Mercurio. Questo anello fa perdere la testa a chi lo indossa, e spesso, a chi soltanto lo vede. Le persone sensibili, o reduci da shock emotivi, ne sono particolarmente attratte, e sovente, non riescono più a controllare i propri desideri più reconditi.
Inoltre, se indossato da una persona che combatte abitualmente le forze del male, può attrarre il demone Thanaurus,  un terribile  ed enorme demone. Per uccidere il demone….”
La porta si aprì ed entrò Faith, accompagnata da Lorne.
-  Ecco dove eri finito, a leggere libri come un topo da biblioteca-  disse Faith con una voce leggermente alterata-
- Salve Angel, la signorina qui ha bevuto qualche bicchiere di troppo mentre ti aspettava, e così l’ho riaccompagnata-
- Vi devo parlare-  disse Angel
Faith si avvicino barcollando leggermente, poi mise la mano sulla bocca di Angel
- Basta parlare, non abbiamo parlato già abbastanza io e te…-  gli circondò il collo con le braccia-  adesso è giunto il momento di agire, non ti pare? – e iniziò a baciarlo con passione
- Faith-  la chiamò Lorne, - guarda che forse Angel…
Angel approfittò dell’interruzione per staccarsi da Faith
- Faith, ti prego, non sei in te, quell’anello…
-  Cos’è che non va nel mio anello?-
- Ecco, sentite qui-  Angel rilesse il passo del libro.
Poi guardò prima Faith e poi Lorne. Quest’ultimo scosse il capo – Certo se quello è veramente l’anello di cui parla il libro…potremmo essere in un mare di guai.-
-  Ci siamo già-  replicò Angel-
- Sai, non pensavo che arrivassi a tanto-  disse Faith-  se non ti piaccio puoi dirlo chiaramente, non me la prendo mica-
Angel tirò un sospiro di sollievo
- Ti uccido soltanto!-  Faith si stava avvicinando all’armadietto delle armi.
Lorne si frappose
- Calma, cara, parliamone, vediamo di non trascendere oltre, vedi Angel non…-   con un pugno Faith lo mise KO. Facendo questo però Faith aveva girato la schiena ad Angel e questi la colpì con un grosso volume che aveva raccolto dal tavolo.
Faith piombò a terra e rapidamente Angel le tolse l’anello dal dito. Intanto Lorne si era rialzato.
- Che destro, diamine, in futuro devo ricordarmi di non litigarci più.-
-  Ecco qua il famoso anello di Endemol-  Disse Angel facendo rimbalzare l’oggetto sul palmo della sua mano. -  La causa prima dello strano comportamento di Faith-
- Scusa posso?-   Chiese Lorne prendendo in mano il manufatto. - Adesso che lo sento devo dire che emana una potenza indescrivibile, come ho fatto a non accorgermene prima?-
- Forse eri distratto da Faith e il suo nuovo vestito-  sorrise Angel
-  Beh, sono un essere umano, quasi umano, anch’io in fondo…-  poi si girò verso Faith-  Oh Faith povera cara, spero che tu ti senta bene -  
La aiutò ad alzarsi.
- Insomma, mi sento come se qualcuno mi avesse colpito con un peso da 50 chili in testa e se avessi scolato un’intera bottiglia di wishki…-
- Il volume pesava solo 10 chili-
- E il wishki…era poco meno di una bottiglia…Ah l’ho segnato sul conto di Angel naturalmente-
- E il mio anello? Ce l’hai tu il mio anello!-  Sul volto di Faith era comparsa un’espressione furiosa che aveva colto totalmente impreparati sia Lorne che Angel
- Presto Angel, il librone, daglielo in testa-  Urlò Lorne
Faith si girò e lo rimise al tappeto, questa volta con un sinistro.
Faith avanzava minacciosa verso Angel-  Il mio anello,restituiscimi il mio anello!-
-  No, Faith, è pericoloso, devi credermi cerca di rientrare in te stessa-
-  Se mi consegni l’anello, vedrai che rientrerò in me stessa…Insomma lo vuoi capire che solo io posso avere quell’anello!-
Un rumore assordante li interruppe. I due si girarono.
Un gigantesco demone era entrato nella Hall dell’Hotel, senza bussare, aveva tirato giù la porta dell’albergo ed ora avanzava verso Faith.
-  Il mio anello, voglio il mio anello-  disse con voce sepolcrale.
- Chi è quello?-  
- E’ il demone Thanaurus-
- E che vuole ?-
- Il tuo anello, a quanto pare-
- Guai a te se lo glielo dai!-  urlò Faith rivolta ad Angel
- Sarà un problema spiegarglielo-
Il demone si avvicinò. Il suo aspetto era grottesco. Aveva un corpo massiccio e bitorzoluto, era dotato di arti possenti. Il capo era massiccio e le due corna erano divise da una criniera di capelli, se così si potevano definire. Le mani erano dotate di possenti dita che  terminavano con artigli affilati Tuttavia aveva un punto debole, pareva piuttosto lento ed impacciato.
Nonostante la sua lentezza fu addosso ad Angel e Faith in un baleno ma i due lo schivarono. Angel abbracciò Faith e i due rotolarono a qualche metro di distanza
Faith sorrise compiaciuta-  Finalmente ti sei deciso, eh?-
- Faith, non è il momento!-
- Per te non è mai il momento!-
- Cazzo! C’è addosso!!-  urlò Angel. Il demone si stava avvicinando i due si rialzarono e si separarono.
Il demone fronteggiava Angel, mentre Faith si trovava quasi alle spalle del mostro.
- Faith! Cerca di procurarti un’arma mentre lo distraggo. Lorne, guarda che nel libro c’è scritto come ucciderlo-
Lorne si era ripreso, ma era ancora intontito dal duplice colpo che Faith gli aveva inferto. Si tirò su e si mise a cercare sulla scrivania - Il libro sì, il libro dev’essere questo-
Intanto il mostro cercò di colpire Angel, Faith era lontana dall’armadio delle armi, né aveva sedie o altro da trasformare in paletti, ammesso che quel mostro si sarebbe potuto fermare con metodi così artigianali.
-  E’ chiaro che costui vuole l’anello!-  esclamò Angel. Si fermò un attimo-  L’anello! Che fine ha fatto?-
In effetti nella confusione gli era caduto. Subito gli arrivò la risposta di Faith-  Dadada! C’è lo ho io!-
Il mostro si girò verso Faith-  Il mio Anelloooo!-  Gridò con voce sepolcrale.
- Mi sa che te lo devi venire a prendere!.-  
Il mostro avanzò, Angel cercò di colpirlo da dietro ma questi reagì mandando il vampiro lungo disteso.
- Presto Lorne, come si uccide??-
-  Ecco qui per uccidere il demone Thanaurus, bisogna o farlo a pezzetti….
- Ipotesi scartata.-
- Oppure fargli ingoiare l’anello di Endemol, gemma compresa-
- Ehi Faith! Fagli ingoiare l’anello!- Urlò Angel rivolto alla cacciatrice. Intanto il demone era addosso alla ragazza che si difese come poté ma l’abito da sera e i sandali le erano di impiccio.
Il demone ormai stava stringendola nel tentativo di stritolarla.
Faith, riuscì a togliersi l’anello e gridò
-  Ho capito! Bestione vuoi l’anello, eccotelo! - E introdusse coraggiosamente l’avambraccio nelle fauci del mostro, infilando la mano su su fino in gola, poi la ritrasse un attimo prima che il mostro gliela troncasse. Faith guardò terrorizzata il mostro che si era fermato-
- E ora che cosa succede?? - Chiese con voce tremante.
La risposta non si fece attendere. Il mostro si dissolse quasi all’istante, tramutandosi in una quintalata di liquido verde, appiccicoso e puzzolente
- Adesso succede che il mostro si dissolverà in una gran quantità di sostanza verde, appiccicosa e puzzolente-  spiegò tardivamente Lorne-
- Merda! Me ne sono accorta!-
 Angel si era avvicinato e tirò su da terra Faith, che era inzaccherata da cima a fondo di una specie di crema verdastra.
-  Il mio vestito nuovo!-  esclamò la ragazza guardando disperata Angel.
- Me lo sono meritata vero?-  Disse con aria triste e contrita.
Angel la abbracciò-  Non ci pensare, è tutto finito ora.-

****

Sul tardo pomeriggio i tre si ritrovarono nella Hall. Angel aveva appena finito di pulire i resti del mostro da terra e Lorne di riordinare. Faith scese le scale stavolta vestita nel suo classico jeans e maglietta.
I due la guardarono in un modo che a Faith sembrò di rimprovero
-  Ragazzi, so a  cosa state pensando-
- Davvero?-  La interruppe Lorne.
- Sì. Mi sono comportata molto male, ho trattato male Angel, poi mi sono persino messa a rubare, e poi.. insomma ho attirato quel mostro orribile, ho rischiato di farci ammazzare tutti quanti…. Per non parlare di quel bel vestito che mi ero comperata…è conciato da buttar via!-
I due la guardarono in silenzio.
- E poi…non ho avuto fiducia in Angel, per non parlare di quei patetici tentativi di sedurlo. Mi vergogno veramente tanto.-
Ci fu un attimo di silenzio, che fu presto rotto da Angel
- Faith, non devi scusarti –
- Però è meglio se lo fai..-  aggiunse Lorne – TI sei dimenticata quei due pugni che mi hai rifilato, mi duole ancora la mascella.-
-  Scusa Lorne, ero fuori di me-
- Va bene, piccola, sei perdonata-  le sorrise Lorne
-  A tutti può capitare di sbagliare e poi sappiamo tutti che è quell’anello maledetto che ti faceva agire in un certo modo-  aggiunse Angel
- D’accordo però l’anello l’ho rubato io, e in quel momento non lo indossavo, non ero sotto la sua influenza!-
-  Ti sbagli, quell’anello ha poteri sulle persone che sono in difficoltà, che sono fragili psicologicamente, basta poco per esserne preda-
- Bene, non sono responsabile perché sono un po’...psicolabile…-  un sorriso amaro si dipinse sul volto di Faith
-  Non è esatto, diciamo che stai attraversando un periodo di incertezze, e quindi,in questo momento sei più vulnerabile. Però hai dimostrato grande coraggio e prontezza di riflessi quando hai fatto ingoiare a Thanaurus il gioiello.-
-  Ok, mi sono riscattata allora?-
-  Più o meno-  disse sorridendo il vampiro-  E comunque questa storia credo che ci abbia insegnato a tutti qualcosa-
- E cioè?-
- Che bisogna fidarsi l’uno dell’altro, se vogliamo superare le difficoltà che incontreremo strada facendo…e che il possesso di cose materiali, come quell’anello, spesso può mettere a rischio le cose più importanti, come l’amicizia, il rispetto reciproco…-
-  …Il senso della misura…-  concluse Faith guardando in basso. -  Caspita! Oltre che vampiro dotato di anima sei pure un filosofo di prima grandezza-  proseguì la ragazza, poi rivolgendosi verso Lorne
 - Sai, credo  di non sopportarlo -
- Eh sì ti capisco, questi suoi tentativi di filosofeggiare…-
-  Scusa sto parlando col filosofo della luna, del dito, dell’imbecille che guarda il dito- disse sarcasticamente Angel-
-  Cosa?-
- Oh niente, niente, stupidaggini che si dicono fra amici-  disse con nonchalance Lorne,
- Però vi dirò ragazzi, quell’anello era proprio bello, vediamo se qui c’è qualche altro anello incantato da rubare-   
Faith aveva preso il libro e aveva iniziato a sfogliarlo, i due la guardarono atterriti.-  Eddai, sto scherzando!-
Faith posò il libro e  prese sottobraccio i suoi due amici-  Sapete che vi dico, dobbiamo andare a festeggiare la conclusione di questa vicenda, anche tu, Angel-
- Ma io veramente avrei qualche libro da leggere, delle cose da sbrigare.-  Rispose imbarazzato il vampiro.
-  Dai non farti  pregare, voglio sentirti cantare anche a te, anzi ti voglio veder ballare, dai forza non fare il musone come al solito-  lo incitò Faith mentre lo trascinava via tenendolo per il braccio.
-  Far divertire Angel? E un’impresa quasi disperata la tua, Faith-  commentò Lorne.
-  Sai com’è, non mi arrendo tanto facilmente – rispose Faith mentre i tre uscivano dall’Hotel e la porta si chiudeva alle loro spalle.

Fine della puntata








 
   
 
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