Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: terryoscar    03/06/2018    12 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Vedo Andrè, è uscito dal forte, è lì fuori tutto solo, seduto sulla grande spianata che è rivolta all’alta Valle di Susa. Fa molto freddo, mi stringo nella mantella e lo raggiungo. Il paesaggio è incantevole: ai nostri piedi di stende il piccolo borgo, con le sue baite dai tetti in losa, le facciate in pietra, i comignoli fumanti. C’è odore di legna, legna bruciata nei camini per fare fronte a questo freddo.
“Andrè cosa fai tutto solo, qui si gela!”
“Oscar guarda! Da quest’altura possiamo ammirare un paesaggio che è a dir poco sbalorditivo, non ho mai visto nulla di simile!”
“E’ vero Andrè, è un luogo incantevole, questa missione ci sta dando l’opportunità di conoscere nuovi posti. Sai Andrè, mi incuriosisce molto Venezia, che strano sarà vedere una città nel mare!”
Sento freddo, il mio volto diventa livido, le gote arrossate, temo non solo per il freddo. Ultimamente la vicinanza di Andrè mi rende….strana.
“Oscar stai tremando, il freddo è davvero pungente, credo sia meglio rientrare.”
“Si, hai ragione, è meglio rientrare.”
Uno scambio di sguardi, parole prigioniere, non dette, parole che vorrebbero uscire da sole, ma nulla.
Sapessi Andrè, che non mi sei affatto indifferente, fino ad ora non mi ero accorta di quanto sei importante per me; sei indispensabile come l’aria che respiro, non potrei vivere senza di te. Riuscissi a dirti a parole tutto ciò, o a fartelo capire con i gesti. Ma nulla, mi sento impietrita, impacciata. Sono sensazioni nuove, che non so gestire. Io sono un soldato, sono nata e cresciuta per essere un soldato. È tutto nuovo ora, è tutto così difficile.
Ti vedo avanzare, sei sempre più vicino.



Mi avvicino a lei, la tentazione di abbracciarla e di scaldarla, tenendola tra le mie braccia è tanta, faccio fatica a trattenermi, a lei non sfugge il mio sguardo, nè il mio gesto trattenuto.
“Oscar io vorrei …”
“Andrè io … io …”
“Ehi voi due, finalmente vi ho trovati!”
“Alain …”
“Scusate colombelle se vi ho disturbato, ma vedete Comandante, il Generale Vostro padre Vi manda a chiamare, vuole parlare con Voi.”
“Con me?”
“Si con Voi, comandante Oscar, pare che sia arrivato un ufficiale … si un pezzo grosso dell’esercito italiano vuole conoscervi, per fortuna che Voi almeno riuscite a capire un po’ l’italiano perché io qui comunico appena a gesti, mi pare di stare tra gli scimpanzé!”
“Sai come si chiama?”
“Vostro padre me lo ha detto, ma io non ho capito un bel niente, ma se Vi ho appena detto che non capisco una sola parola!”
“Ho capito Alain, ora vado, grazie.”
Attraversiamo il bastione, fino a giungere al porticato della fortezza, entriamo, Alain ci fa strada, percorriamo l’ampia scala posta all’interno della fortezza, fino a giungere lungo il corridoio. Tutto il forte è costruito in pietra.
Eccoci arrivati, un tocco alla porta, entriamo.
Entro con Andrè e il Comandante, nella stanza c’è il Generale suo padre e un Generale dell’esercito italiano, un ufficiale francese ed uno sabaudo, anche se la divisa è differente da quella francese riconosco i gradi posti sopra le spalline.
Vedo Il Generale Jarjayes sorridere al nostro arrivo, adesso voglio proprio vedere come questi riusciranno a capirsi.
Rimango sbigottito: il Comandate Oscar e suo padre parlano con l’ufficiale italiano senza alcun problema, non avrei mai pensato che conoscessero la loro lingua.
“Generale Bogino, vi presento mio figlio Oscar François, già colonnello delle Guardie Reale francesi ed ora al comando della brigata B della Guardia metropolitana di Parigi”
“Lieto di conoscervi Colonnello, per noi è un piacere ospitarvi nella nostra terra.”
“Il piacere è nostro Generale Bogino.”
“Vostro padre mi ha parlato un po’ della situazione politica francese, a quanto ho capito, la regina Maria Antonietta non è ben vista dal popolo francese!”
“Sembrerebbe di si, signore.”
“Comunque cambiamo discorso, spero che Vi fermerete qualche giorno presso il forte, come sapete i soldati francesi sono ben accolti nel Ducato Sabaudo. Voi ed il Generale potrete alloggiare con i nostri ufficiali, i soldati al Vostri ordini troveranno posto nelle camerate dei nostri uomini.”
“Credo che mio padre il Generale ve l’abbia detto che ci fermeremo per solo per questa notte, domani mattina ripartiremo.”
“Bene, allora dobbiamo salutarci, perché sono impegnato per una missione, vi saluto Generale … Colonnello!”
“Signore!”
Vedo mio padre sorridere, Andrè finirà nelle camerate con Alain e Gerard, mentre per noi ufficiali sono previsti altri alloggi. Saremo separati, Andrè ed io. Sarà soddisfatto. E almeno per questa sera non dovremo sorbirci le sue romanzine.

“Ehi Andrè chissà che accidenti avranno detto quei tre?!”
“Hanno accennato appena alla situazione politica Alain, alla nostra sistemazione e si sono salutati.”
“Allora tu hai capito tutto?!”
“Si Alain.”
“Ma guarda tutto mi sarei aspettato, tranne che tu conoscessi l’italiano.”
“Te l’ho detto già una volta Alain, ho avuto gli stessi precettori di Oscar.”
“Ora capisco perché il vecchio ti ha concesso la mano di sua figlia, hai la stessa istruzione di sua figlia e cosa fondamentale, non essendo un nobile i vostri figli potrebbero ereditare il titolo del vecchio pazzo, così il nome dei Jarjayes, non si perderebbe con il Comandante visto che è una donna … oh beh si intende, sempre che riusciate ad avere figli, sai, io ti vedo un tantino imbranato! Caro mio fraticello!!!”
“ALAIN!!!!”
“Cosa c’è amico, ho espresso solamente le mie impressioni!”
Oscar ed il Generale sono al tavolo degli ufficiali; anche gli alloggi sono stati disposti per grado.
Alain, Gerard ed io stiamo consumando il nostro pasto nella mensa con gli altri soldati, qui ci sono sia soldati italiani che francesi. Quest’ultimi sono incuriositi dalla nostra presenza e fanno un mucchio di domande, ma nemmeno Alain è da meno.
“Salve, io sono Sauveur e lui Pascal, anche noi siamo francesi.”
“Io sono Gerad.”
“Alain.”
“E io Andrè”
“Non capita spesso vedere soldati nuovi da queste parti, a meno che non si arruolino, ma diteci da quale parte della Francia venite?”
“Da Parigi.”
“Noi invece siamo di Lione, sono più di tre anni che prestiamo servizio in questo forte.”
“Dimmi Sauveur, come mai vi hanno mandato tra queste montagne lontani da casa?!”
“Alain, noi dapprima prestavamo servizio “Ancies Fronts” ma poi, il nostro reggimento è stato mandato qui, al di Exilles, in segno di collaborazione, e distensione, con i Savoia.”
“Dimmi amico come sono le Italiane?”
“Alain, ma hai visto dove siamo confinati? E’ così difficile scendere al villaggio, soprattutto con questa neve, le nostre uscite avvengono così di rado! Inoltre Exilles è un borgo piccolo, c’è poca gente e piuttosto anziani!”
“Ehi Alain, allora questi sono segregati come i frati del monastero!”
“Mi sa di si Gerard Ahah!”

E’ sera, siamo stati alloggiati nelle camerate, insieme agli altri soldati, ne io ne Alain riusciamo a dormire. Sono stanze grandi, fredde. Tutte in pietra, sanno di montagna. Solo un grande camino a riscaldare l’ambiente,
E’ da stamattina che non vedo Oscar, è dovuta presenziare con gli alti ufficiali per tutto il giorno; domattina ripartiamo per Avigliana, chissà cosa ci aspetta?! E soprattutto, chissà se arriveremo prima di sera, o dovremo fermarci all’addiaccio?!
“Andrè, neanche tu riesci a dormire, vero?”
“Sono stanco Alain, ma non riesco a prender sonno.”
“Ti capisco, neanch’io riesco ad addormentarmi, questo posto mi ricorda il convento che abbiamo lasciato, l’unica differenza è che qui almeno non ci costringono a pregare.”
“Credi Alain?!! Domani è domenica e se non partiremo presto, dovrai subirti la messa domenicale, dimentichi che qui c’è il cappellano militare che svolge il rito domenicale?”
“Già dimenticavo, allora dobbiamo incoraggiare tuo suocero a lasciare questo posto prima di quell’ora, non voglio sorbirmi anche qui, un’ennesima predica, di quei giorni in convento ne ho avuto abbastanza, non reciterò un Padre Nostro per almeno un anno!”
“Sei esagerato come sempre Alain.”
“Esagerato? Proprio tu parli così, che hai dovuto calarti nelle vesti di frate?!! Io, al posto tuo, ne avrei abbastanza per tutta la vita!”
Silenzio.
“Andrè cambiano le caserme ma la sostanza rimane, sono tutte uguali, non che avrei voluto essere in una locanda confortevole, ma le brande non sono certo migliori delle nostre.”
“Stai sempre a lamentarti Alain.”
“Ma come diavolo fai tu invece, non ti lamenti mai, eppure hai vissuto nelle comodità e negli agi ….. ehi Andrè, a parte stamattina, è tutto il giorno che non la vedi, io al posto tuo andrei a cercarla, e magari mi infilerei di soppiatto in camera sua.”
“Non sai quello che dici Alain, certe volte mi preoccupi: sragioni.”
“Credo che stavolta tu abbia ragione amico, il vecchio sicuramente avrà preteso di dividere la camera con sua figlia, o per lo meno di averne una accanto, per tenerla sotto controllo, per paura che lo facciate diventare nonno anzi tempo ahaha!”
“Non ti stanchi mai, vero Alain?”
“Di cosa Andrè, di dire le cose come stanno? Si, sono felice per te perchè presto sposerai il Comandante, la donna che ami da sempre, ma ….”
“Ma?”
“Andrè, con il suocero ammattito che ti ritrovi, c’è poco da invidiarti, quello secondo me, si è fatto un mucchio di idee sul vostro conto.”
“Secondo te quali?”
“Non ci vuole molto a capire, te l’ho già detto, quello si aspetta un erede da te, da Voi, un maschio, e se così non fosse, matto com’è, sarebbe capace di prenderti a calci, o peggio ancora di appostarsi dietro la porta della camera matrimoniale di sua figlia pur di assicurarsi che suo genero ce la metta tutta, quindi …. mettiti l’anima in pace, dacci dentro per un bel figlio maschio. E se non ti viene al primo colpo…preparati a tante notti occupate!!! Buona notte amico!”
“Alain?”
“Si?”
“Va’ al diavolo!”
“Per aver detto la verità? Io avrò anche il difetto di dire le cose come stanno, ma tu, ti ritrovi un suocero matto come un cavallo, vedrai il tempo mi darà ragione. E aspettati di tutto…..Buona notte Andrè!”
Alain può pensare quello che vuole, ma a me interessa solo che lei mi ami e che diventi mia moglie. Il resto non mi importa!

Mi chiedo se Andrè starà dormendo, non lo vedo da stamattina: eravamo su quella spianata … oddio che emozione stargli accanto … mi manchi Andrè …. Adesso che dormiamo separatamente, sento che mi manchi ancora di più. Mio padre di follie ne ha dette, e ne ha fatte tante, ma devo riconoscere che grazie a lui, mi sono resa conto di quanto amo il mio Andrè. Devo solo trovare il modo di dirglielo… ….

 
   
 
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: terryoscar