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Autore: bbhyung    03/06/2018    0 recensioni
ll padre di Baekhyun era uno scienziato, forse il più capace ed eccezionale di tutta la Corea. Il ragazzo non potrà mai più godere della sua presenza, l'unica cosa che gli rimarrà saranno i ricordi. Baekhyun è cresciuto ed è diventato quasi pienamente indipendente, a suo parere ha superato la perdita del padre - tuttavia prova ancora difficoltà a convivere con i suoi sentimenti. Non è interessato a scoprire il perché della sua morte, vuole solo riacquistare la tranquillità. Eppure, un giorno tutto ciò che credeva fosse sparito per sempre ritorna più forte che mai.
O, dove Baekhyun si risveglia più di duemila anni prima.
Genere: Angst, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quando Baekhyun si svegliò sentì la differenza - nell'aria, nei suoi vestiti, sulla sua pelle, quello non era il suo letto. Si alzò di scatto, spostava velocemente la testa a destra e a sinistra, quella non era nemmeno la sua stanza. Saltò giù da quel materasso scomodo spaventato, poi si fermò a pensare a una cosa. E se fosse un sogno? Provò a pizzicarsi ma sentiva solo dolore, inoltre non gli sembrava affatto un sogno, le sensazioni orribili che stava provando erano reali. Aprì la porta facendo rumore e vide suo fratello in piedi davanti a lui, lo riconobbe subito e a dir la verità un po' si tranquillizzò nel vedere un viso familiare. Era suo fratello, era vestito in maniera strana ma il viso era quello, i tratti che lo avevano da sempre distinto erano i suoi. "Spiegami che succede." disse ad alta voce, usò entrambe le mani per afferrargli la camicia e spingerlo contro il muro. "Dimmi dove sono!" urlava, e l'altro non diceva niente. "Ti ho detto di dirmi dove sono, cazzo!"

"Mamma, Baekhyun sta avendo un attacco." si limitò ad urlare il ragazzo, si liberò con facilità dalla presa del fratello e fu lui a bloccare le mani del maggiore, nonostante fosse più piccolo di Baekhyun era più forte e più robusto, era facile per lui controllarlo in quei momenti.

"Lasciami stare!" gridò cominciò a dimenarsi, non appena vide sua madre andare verso di loro con una siringa piena di chissà cosa, spalancò gli occhi. "Lasciami! Lasciami, pezzo di merda! Che cosa state -." stava dicendo, ma la donna cominciò a iniettare il liquido trasparente nel braccio magro di Baekhyun, che si sentì subito girare la testa. Le gambe cedettero e per fortuna c'era suo fratello a tenerlo, lo adagiò sul suo letto, Baekhyun si sentiva più calmo, come se avesse smesso di pensare a tutto, gli occhi si stavano chiudendo e aveva sonno. L'ultima cosa che vide prima di addormentarsi furono i visi di sua madre e suo fratello, uno più deluso dell'altro.

Si svegliò a causa della luce, una luce forte che gli dava fastidio e che un medico gli stava proiettando direttamente sulle palpebre abbassate, si sentiva ancora stordito infatti si guardò intorno per cercare di comprendere, non era la sua stanza, bensì quella in cui si era risvegliato quella mattina, la situazione non era cambiata. "Come ti senti?" domandò l'uomo, la sua barba era folta e grigia e la pelle secca e piena di rughe, Baekhyun non vedeva una persona così poco curata da anni.

"Io non ti conosco." sputò, cercò di alzarsi ma l'uomo lo fermò con la sua mano.

"Per favore." disse piano, guardandolo dritto negli occhi. "Sto cercando di aiutarti e non posso farlo se non mi dici come ti senti, tua madre è preoccupata come al solito quindi sforzati per lei e dimmi dettagliatamente cosa stai provando." finì la frase e guardò il petto di Baekhyun contrarsi a ritmi più veloci, i suoi battiti stavano diventando accelerati e il panico stava tornando. "Baekhyun, se sarò costretto a iniettarti un'altra dose di calmanti lo farò, ma potrebbe anche ucciderti vista la tua condizione quindi te lo ripeto, cerca di smetterla."

A quel punto il ragazzo scoppiò a piangere, non sapeva cos'altro fare, il dottore era sollevato - almeno non si era messo a urlare e sbraitare, chiamò sua madre che non appena raggiunse Baekhyun lo abbracciò. "Va tutto bene ora." disse lei, accarezzandogli la schiena. "Non piangere." provò a farlo calmare ma naturalmente Baekhyun prese solo a frignare in maniera più rumorosa, voleva dire qualcosa ma a causa dei singhiozzi non ce la faceva, lei si staccò un attimo per prendere delle pillole, ne porse subito una a suo figlio - che reagì scostando la mano di sua madre e facendo cadere a terra la medicina.

"Stai cercando di uccidermi?" urlò arrabbiato e impaurito. "Prima mi inietti chissà cosa endovena, ora mi dai questa pastiglia senza dirmi di che si tratta, spiegami che stai facendo!"

"Signora, posso parlarle un attimo?" chiese il dottore, la donna lasciò stare suo figlio e ordinò al fratello di controllare che non facesse niente di strano, poi andò a parlare col medico. "Lo ha già portato da un prete?" domandò, vista la situazione riusciva solo a pensare al fatto che fosse opera del demonio.

"Mio figlio non è posseduto." rispose a bassa voce la donna, per non farsi sentire. "Come le viene in mente? Ora vado a preparargli un tè, mi scusi." disse, passando oltre. L'uomo salutò cordialmente e recuperò la sua roba, poi se ne andò, riferendo alla donna che sarebbe stato disponibile nel caso fosse servito ancora. Mentre sua madre preparava la bevanda calda, Baekhyun doveva ancora smettere di piangere, o meglio - si era calmato, ma ogni tanto qualche singhiozzo lo faceva sobbalzare.

Suo fratello lo guardò con gli occhi pieni di pietà, gli accarezzò la gamba pallida e parlò. "Ti senti meglio? Ho avuto paura come al solito."

Come si sentiva Baekhyun? Male, dannatamente male, perché si era risvegliato in quel posto che non era il suo, in un'epoca che non era la sua. Era tutto così vecchio, gli sembrava di essere finito nelle pagine di storia che aveva studiato. "In che anno siamo?" chiese, Baekbeom - suo fratello - non diede molto peso a quella domanda, Baekhyun ne diceva di cose senza senso, non lo sorprendevano più.

"Millenovecentosessanta, Baek." rispose sorridendo, il maggiore invece lo guardava con un'espressione sconvolta, sentiva di stare per impazzire.

"Ti prego colpiscimi, ammazzami, spiegami che cosa è successo, dammi una botta in testa -."

"Ecco il tè." la madre entrò nella stanza, ovviamente Baekhyun smise di imprecare, prese la tazza bollente e realizzò che le sue mani stavano tremando, anzi, facendo più attenzione capì di stare tremando tutto. "Io devo andare a lavoro - Baekbeom, resta a casa e fa' attenzione, ci vediamo per l'ora di pranzo, per qualunque cosa sai dove trovarmi, stasera farai compagnia a Baekhyun, non me la sento di lasciarlo a casa da solo e sicuramente non potrà venire con noi, io me la caverò." disse, detto ciò posò la mano sulla fronte del figlio maggiore. "Cerca di riposare." disse, lo salutò e andò via. Baekhyun lasciò la tazza sul comodino, lo stomaco gli si era chiuso, figuriamoci se aveva voglia di bere quell'acqua zuccherata.

Non si era calmato ma aveva capito che calmarsi sarebbe stata l'unica cosa possibile da fare in quel momento. Le immagini nella sua testa erano sbiadite, non sapeva perché ma ricordava di quando quegli uomini erano andati a casa sua a prendere suo padre, non lo aveva visto per più di un mese, lui era morto e sua madre gli aveva detto che aveva avuto un infarto - non ci aveva mai creduto, forse solo nei primi tempi - e poi avevano prelevato i suoi appunti, gli appunti riguardanti la sua invenzione, quella pericolosa, l'invenzione pericolosa che lui aveva sperimentato la sera precedente - improvvisamente si sentiva male di nuovo. "Baekbeom." disse piano, cercando di controllare il suo respiro. "Che cosa è successo a papà?"

  
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