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Autore: Fanta Gaia    03/06/2018    1 recensioni
Severus ha davanti due scelte vivere o morire
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Harry si sveglio nel cuore della notte non aveva preso la pozione sonno senza sogni, ed uno dei suoi incubi ne aveva approfittato, impegno un paio di minuti a capire dove fosse, era tutto sudato ed aveva il fiatone si mise seduto sul bordo del letto cercando di calmarsi, dopo qualche minuto si alzò e scese al piano di sotto con la bacchetta si fece luce voleva dare meno fastidio possibile sapeva che Piton non lo voleva li, prese un bicchiere d'acqua, mentre tornava verso la sua camera si fermò ad osservare lo studio di Piton, gli sembrava di essere tornato ad Hogwarts entro con passo felpato non era molto diverso dallo studio che aveva ad Hogwarts, inzio a guardare i titoli dei libri della sua biblioteca la maggior parte dei libri riguardavano le pozioni ma c'erano anche alcuni libri di difesa contro le Arti oscure tra tutti quei libri c'erano degli album, Harry ne prese uno lo apri, le pagine erano ingiallite le foto erano state scattate con una fotocamera magica perché i soggetti si muovevano, c'erano un Piton adolescente e sua madre Harry la riconobbe subito aveva alcune sue foto nell'album che Hangrid gli aveva regalato, erano ad Hogwarts è stavano mangiando caramelle in una, in un altra studiavano insieme nel giardino, in un altra c'era solo Piton che riceveva un premio ed in un altra solo Lily che sorrideva felice, Harry guardo il sorriso di sua madre allungo era così bella, solo allora si accorse che in quelle foto Piton sorrideva, Harry fu scosso da un colpo di tosse che veniva dalla stanza di Piton rimisse l'album a posto e torno a letto, si addormentò ma non ebbe incubi questa volta quando si risvegliò era mattina inoltrata. Scese di sotto dopo essersi vestito, Piton era già sceso e con un espressione di disgusto lo guardo << sapevo che fossi un dormigliona ma non immaginavo così tanto >> << non ho dormito molto sta notte >> << la colazione è li >> fece un cenno con il capo, Harry mangio nel più totale silenzio, Piton era in salotto stava leggendo un libro che aveva appellato con la magia, inziava a stare meglio anche se ancora aveva difficoltà nei movimenti, Harry si mise a leggere il giornale, guardo per lo più le immagini e qualche titolo, la sua mente era altrove. Piton verso l'ora di pranzo andò verso la cucina e stava per mettersi ai fornelli prima che Harry lo fermasse << faccio io >> << non ho bisogno >> << lo so ma voglio farlo >>, Harry si mise a cucinare era più bravo a cucinare nella maniera babbana, preparo il pranzo e provo più volte a fare conversazione ma Piton rispondeva sempre a monosillabi quando lo faceva mangiarono ancora in silenzio Harry cominciava a stufarsi di quel silenzio voleva quasi urlare ma continuava a controllarsi, nel pomeriggio scesero in laboratorio e fecero le varie pozioni ciò mese a dura prova i nervi di Harry la sera salto la cena e si stesse sul divano davanti al cammino, il suo elfo gli porto un panino Harry lo mangio con calma, Severus stava per andare a letto ed Harry lo vide di nuovo salire su per le scale arrampicandosi ma ancora una volta non voleva aiuto. I giorni passavano lentamente Harry aveva ricevuto anche qualche lettera da Ron ed Hermione che gli chiedevano perché mai passasse del tempo con il cattivo e burbero professore di pozioni, Harry non rispondeva mai alle loro domande ma cercava sempre di informarsi sui cambiamenti nel mondo magico, arrivo il gufo che aspettava dalla McGranitt, Harry riuscì a convivere Piton a seguirlo ad Hogwarts, uscirono dal cammino nell'ufficio del preside Piton si dovette appoggiare per mantenersi in equilibrio Harry si era sporto verso di lui ma Piton lo aveva guardato male Harry si era voltato verso la McGranitt che si stava avvicinando a loro << mio caro ragazzo >> disse abbracciando Harry, saluto con una cordiale stretta di mano Severus poi lo fece sedere su una sedia vicino la scrivania << bene siete qui perché volevamo omaggiare con questo quadro Severus tobbias Piton >> Piton guardo la McGranitt senza far trasparire la più che minima emozione, quando il quadro è per un attimo resto stupito il quadro a differenza di lui aveva una luce che si poteva intravedere nei suoi occhi non erano solo neri e buoi. Dopo aver chiaccherato un po' con la McGranitt che aveva preparato un piccolo banchetto per loro tre, rimettendo un po' di buon umore Harry che aveva proprio bisogno di parlare con qualcuno che non rispondesse a monosillabi la McGranitt gli disse della possibilità di diventare auror, anche se prima doveva dare alcuni esami per prendere i mago, Harry le ripose semplicemente che ci avrebbe pensato. Rientrarono che era quasi ora di cena Harry andò dritto in cucina Piton ora riusciva a camminare tranquillamente anche se zoppicava ancora, si sedette al tavolo in cucina e guardo Harry che preparava il tutto mangiarono in silenzio poi tornarono in salotto ormai Harry si era abbituato a questa routine, ma quella sera Piton non si mise a leggere guardo per un po' Harry incapace di parlare poi disse << puoi andartene >> Harry non capi cosa voleva dire << non ho più bisogno di te, tu hai altri progetti vattene >> disse con voce dura << no >> urlo Harry non voleva farlo ma non riuscì a trattenersi << vattene stupido moccioso, non rovinerò anche la tua vita >> << rovinare la mia vita? >> Disse Harry con tono stupito, lui aveva paura di rovinare la sua vita, Piton teneva a lui << tu vuoi diventare un aurou devi dare degli esami non hai tempo da perdere con un vecchio, hai degli amici ed una ragazza che ti piace che altro aspetti ad andartene? >> << Tu ti sei preso cura di me >> << no non l'ho fatto ho soltanto cercato di rimediare ad un errore >> << sa che non è vero perché si ostina a non ammterlo, l'ha fatto per mia madre ed anche per me, per la pace può essere che non capisce probabilmente lei è una Delle poche persone che può Parlami ancora di lei, e poi non rovinerà la mia vita posso studiare qui e lei potrebbe aiutarmi nelle materie nelle quali avevo qualche problema, perché non la smette di essere così duro con se stesso? >> << Perché tu fai lo stesso? >> Harry non rispose dopo qualche minuto di silenzio disse << io resto >> << sei come lei Harry, non c'è bisogno che io te ne parli tu sei come lei, ti prendi cura dei deboli, credi nel bene e sei pronto a tutto per le persone che ami ma stai facendo il suo stesso errore Harry ti stai fidando del male >> << non credo professore lei si è fidata di te e ciò mi ha salvato la vita, ciò l'ha resa di nuovo quel bambino che era una volta ha fatto scomparire tutto il male che aveva dentro lasciando posto solo alla luce >> << ed al dolore >>
   
 
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