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Autore: cattero1    04/06/2018    1 recensioni
E se durante una gita due amici decidessero di fare un'esplorazione di conto loro e scoprissero qualcosa che cambierà le loro vite tanto da lasciarsi tutto alle spalle per aiutare uno sconosciuto?
Genere: Avventura, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Quello che ci trovammo davanti non posso che definirlo un mostro, aveva sei occhi, la pelle di un rosa fluorescente e otto dita per mano. La vista di quel mostro fu così tanto orribile che dalle nostre bocche non uscì neanche un suono, ma restarono spalancate come i nostri occhi che venivano attirati come da una forza magnetica da quell’obbrobrio. Esso iniziò a parlare e la sua voce sorprendentemente risultò essere piacevolmente calda e accogliente: “Spiace molto avervi spaventato, ma vi prego non andate via, ho molta fame et ho bisogno di auxilium.” Antonio sembrò riprendere vita di colpo, ma invece di fare una domanda intelligente partì con una delle sue uscite: “ Quindi vuoi mangiarci?” Il mostro sembrò sorridere con quelle sue impressionanti labbra color sangue: “Ma certo che no, giovane umano, qui sulla terra ho sentito che i piccoli umani quando vanno via di casa si portano dietro dei pezzi di pane farciti.” Finalmente mi risvegliai anch’io da quella trance che il terrore mi aveva procurato. Molto lentamente e tenendo il coltello sempre puntato su quello che io avevo capito si trattasse di un alieno, tirai fuori dal mio zaino il mio panino alla mortadella e malamente, per non avvicinarmi troppo, glielo lanciai. Con sorprendente velocità lui lo prese al volo e incominciò a mangiarlo, però senza toglierci la plastica che avevo messo intorno! Impietosita riuscii a spiegargli come si toglieva e lui sembrò molto grato e preso da uno slancio di coraggio protese la mano come per stringermela e disse: “ Io sono Badek e vengo dal pianeta che noi chiamiamo Domus.” Io però non mi sentivo ancora del tutto rassicurata da quella figura, quindi mi ritrassi. Toni finalmente fece un intervento utile: “Alcune delle parole che hai detto sono latine, perché le hai dette e soprattutto, perché sai la nostra lingua?” Il Domusiano fece un profondo respiro, finì il panino e poi iniziò a parlare: “Quello che voi avete rappresentato nei film come federazione o impero esiste, si chiama Unione Pacifica dei Pianeti Indipendenti, e come lingua ufficiale ha il latino. Ma se volete che vi dica altro dovrete aiutarmi, se no ditemelo che mi trasferisco in un altro luogo in cui nessuno possa trovarmi.” Toni ammiccò e gli sorrisi, sapevamo entrambi che non ci saremmo mai fatti sfuggire l occasione di aiutare un alieno.
                
Dalla nave spaziale dell'autrice se ci sono errori di grammatica scusatemi, ho ricontrollato, ma non si sa mai. Sinceramente a questo punto non vi chiedo di recensire (Toni: "Perché sai che sarebbero recensioni tutte negative, suppongo." Ali: "Dai non fare così, in fondo si sta impegnando." Toni: "Ma non eri tu ad avercela con lei la volta scorsa?" Ali:" Le cose cambiano."), non ve lo chiedo perché la storia è così tanto ai suoi inizi che non ha senso, in più credo che non l'abbia ancora letta nessuno perché ha appena tre capitoli. Perciò alla prossima settimana e, per chi la sta leggendo nel futuro, al prossimo capitolo.
   
 
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