Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Sakkaku    04/06/2018    1 recensioni
Qualche tempo fa Kim_Sunshine mi ha lanciato la sfida di pubblicare le storie scritte quando ero piccola, come fa lei nella sua raccolta "Scritti trash di una pseudo-infanzia problematica". Ora, dopo aver riesumato dalla cantina un paio di testi scritti quando ero giovane e semianalfabeta, eccomi qui a pubblicarli. Siete fortunati, perché non ne ho trovati molti... per ora.
Un consiglio: tenetevi alla larga da questa raccolta, perché non solo sarà piena di errori (è il senso della raccolta non correggerli e trascrivere i testi così come sono stati scritti in passato), ma vi porterà in un delirante turbine di demenza. Vi ho avvisato.
Genere: Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

24. Parte XIV

 

Nell’aria si sentiva un’odore acre di sangue, segno che molti erano già passati a miglior vita. Quando giungemmo sul posto non credemmo ai nostri occhi. Era tutto così diverso, le case bruciavano, la gente che correva nel castello in cerca di un riparo, i soldati che partivano all’attacco e che venivano colpiti immediatamente appena usciti dalla loro linea di difesa, era tutto così tremendo e orribile che rimanemmo immobili davanti a quella vista di morti, distruzione e disperazione. – dobbiamo fermare a tutti i costi questo massacro!! – esclamò decisa Polly, così urlò in modo che tutti la sentissero – Statemi bene a sentire. Io sono la guerriera del Lapislazzuli e con me ci sono anche la guerriera Ametista e Rubino. Ma specialmente c’è la vostra Principessa, che suonerà per noi per darci forza e continuare a combattere! CHI DI VOI HA PAURA, CHE VADI PURE AL CASTELLO A RIFUGIARSI, NON CI SERVONO DEI CODARDI CHE HANNO PAURA DI MORIRE IN QUESTA GUERRA. CHI INVECE HA VOGLIA DI SALVARE LA SUA CITTÀ E DI FARLA TORNARE UN LUOGO DI PACE E TRANQUILLITÀ, BENE ALLORA SEGUITECI!! STELLA MARINA NERA PREPARATI, QUESTA SARÀ LA TUA ULTIMA NOTTE!!! - . Trattenemmo a stento le risate, dato che sembrava proprio un vero generale, in questo doveva aver preso da Thomas. Sentendola urlare occorse Kiry dicendoci – Per fortuna siete arrivate!! Chelsy vieni con me, ti accompagno all’arpa d’oro – ed entrambi si allontanarono. Polly aveva raggruppato un bel gruppo di tritoni pronti a combattere ed altri si avvicinavano per sentirla parlare delle sue strategie di battaglia. Solo io e Mery non sapevamo che fare. Vidi un raggio che era diretto verso Kiry e Chelsy e mi affrettai a raggiungerli. Con una codata rispedii il raggio al mittente. Esattamente come aveva detto mia sorella poco prima, chissà come lo faceva a sapere. Decisi che forse era meglio se stavo con Chelsy almeno l’avrei difesa mentre lei sarebbe stata impegnata a suonare, se avessero ancora osato attaccarla. Mery rimase lì da sola a guardarsi intorno smarrita, per niente abituata a un’atmosfera del genere. Lei, la piccola Mery fragile e sensibile almeno quanto Charlotte si trovava a dover affrontare una guerra per salvare un popolo che vive nel più profondo del lago. Una voce alle sue spalle le disse – Oh, guerriera Rubino! Non sai che fare? – era il Re, che si era messo addosso un’armatura dorata, che le stava parlando – Vieni con me, non sembri abituata a un ambiente di battaglia e neanche a far del male a qualcuno. Strano di solito i guerrieri scelti da Rubino sono spietati e senza macchia, ma stavolta è Lapislazzuli ad avere queste qualità. Combatterai al mio fianco, mi sentirò anche più sicuro, ti insegnerò come fare ad attaccare. Pensa coloro che devi colpire non sono le persone che erano un tempo, solo una volta morti saranno di nuovo veramente loro, liberi dal potere di Stella Marina Nera, perché loro non attaccherebbero e distruggerebbero mai il posto in cui sono nati e cresciuti e menchemeno i loro amici e parenti. Con queste parole son riuscito a convincerti a combattere? - . Mery ci pensò su un attimo poi annuì sorridendo, facendo ridere a sua volta anche il sovrano di Simsim. Intanto io, Chelsy e Kiry avevamo raggiunto il castello e stavamo entrando nella stanza dove era situato l’arpa d’oro con incastronata la pietra ancestrale. La mia amica si sedette sullo sgabello e iniziò a suonare una splendida melodia, in quel istante le due pietre che teneva in mano, Occhio di tigre e Smeraldo si unirono alla pietra ancestrale dell’arpa d’oro.
Nel frattempo la guerra era iniziata. Guardando fuori dalla finestra , mi sorpresi che fosse così crudele e spietata, la guerra. La morte si vedeva ovunque, si poteva leggerla negli occhi di tutti, anche se volevano nasconderlo, tutti temevano di non superare la notte. Il suono dell’arpa non era ancora giunto alle orecchie dei nostri compagni, ma neanche a quelle dei nostri nemici. Ero indecisa se restare con Chelsy o andare a dare una mano alle mie sorelle là fuori, perché mi sentivo in colpa visto che io ero al sicuro dentro al castello, lontana dagli attacchi diretti dei nostri avversari. Quella melodia mi sembrava di averla già udita anche se era impossibile, ma proprio in quel momento entrò nella stanza la Regina che rispose alla mia confusione. – Oh, siete arrivate!! Peccato che tu non sappia anche la canzone di questa melodia che stai suonando figlia mia, pazienza la canterò io – e si mise a cantare. La riconobbi subito. Era la stessa identica canzone che avevo cantato quel giorno nel bosco in compagnia di Trevor. La canzone che aveva fatto addormentare l’orso. – Anche io la conosco questa canzone, la cantai in una situazione di pericolo – dissi e a queste parole la Regina smise di cantare, ordinandomi – Allora cantala tu, mia figlia la Principessa Chelsy ti suonerà la melodia all’arpa. Andate di fuori a cantare così i nostri nemici udiranno subito il suono e la primavera verrà prima e i nostri avversari si indeboliranno. Io intanto controllo se tutti si sono messi in salvo - . “Non sarà troppo pericoloso?” pensò Chelsy, ma io le promisi “Non ti lascerò nemmeno un secondo da sola, puoi starne certa! E se oseranno attaccarci rispedirò il loro attacco al mittente, come ho fatto prima! Parola di Ametista!” grazie alle mie parole si rimise a suonare ed io iniziai a cantare, L’arpa e lo sgabello sul quale era seduta Chelsy le sollevai con una specie di tornado d’acqua che si muoveva seguendomi, intanto ci incamminammo fuori dal palazzo. Vedendoci avvicinare al campo di battaglia, Mery ci corse incontro dicendoci – Il nostro Sovrano mi manda a dirvi di rientrare immediatamente al castello, lì sarete al sicuro. Se volete far sentire il suono dell’arpa e il tuo canto sorella aprite le finestre. Non accetta obiezioni. Questo è tutto! – e se ne andò quasi trottellando. Sembrava più sicura di sé, sorrisi tra me e me, era contenta per lei, ma nello stesso tempo ero preoccupata per Polly. Infatti era da un bel pò che era sparita, non la vidi da nessuna parte. “Dove è finita nostra sorella Mery? Spero non si sia cacciata nei guai!” lei mi rispose semplicemente “É andata all’attacco con una squadra di soldati. Fra un pò sarà di ritorno. Non ti preoccupare! Starà sicuramente bene!”. Era incredibile di solito eravamo io e Polly a tranquillizzare Mery, ora invece era lei a calmare me. Nonostante ci avessero detto di rientrare a palazzo rimanemmo di fuori. In quel momento vedemmo rientrare in ritirata la squadra di Polly, ma di lei neanche l’ombra. Con il cuore in gola mi avvicinai ai tritoni chiedendo a tutti – Dov’è finita Lapislazzuli?? – uno mi rispose – Ci ha detto di scappare e di fare rapporto al Re su ciò che avevamo visto. Lei intanto ci copriva le spalle - . – L’avete abbandonata nelle grinfie del nemico?? – dissi incredula – É un guerriero leggendario, se la caverà benissimo anche senza la scorta – mi rispose un altro con un alzata di spalle. Al che Chelsy smise di suonare e chiamò suo padre. Il quale intervenne dicendo – E voi sareste dei miei soldati? Una ragazza umana è più coraggiosa di voi! Siete delle pappette, e io dovrei mettere la mia vita nelle vostre mani? Siete codardi come...come... – lì si interruppe non sapendo più come continuare. Approfittando che era in silenzio a pensare, tutti i soldati che avevano abbassarono lo sguardo gli chiesero perdono – Ci scusi Sire. Adesso andremo indietro ad aiutarla. Le promettiamo che in futuro non accadrà più!! - . – Come dei conigli? Anzi no, loro sono troppo carini! Come delle galline, penso che gli si addica di più!!!! – disse una voce alle nostre spalle. Ci voltammo di colpo. Davanti ai nostri occhi c’era Polly. Il sollievo nel vederla presto svanì. Accanto a lei c’era Riki che la sorreggeva, visto che aveva una ferita profonda nella coda che continuava a sanguinare, in un modo che non mi piaceva affatto. – Ecco il mio rapporto. Stavo rientrando quando ho visto i nostri soldati battere in ritirata. Ero andato in perlustrazione da solo, quindi domandai a loro che ci facevano lì. Loro mi risposero che il guerriero del Lapislazzuli li aveva portati con sé, avevano visto un’arma potente e dovevano subito avvertirla. Mi dissero che Polly era rimasta lì per distruggere quell’arma. Al che mi son insospettito e son andato da lei. Ma quando giunsi da lei, vidi che era circondata da sirene di Stella Marina Nera. Così la afferrai per salvarla visto che come potete vedere anche voi sta perdendo sangue. Ora con il vostro permesso la porto in infermeria – terminò di dire Riki, ma mia sorella volle prima dire – Sire, l’arma attacca con i fulmini è così che mi hanno colpita. Il raggio ti insegue finché non colpisce il bersaglio. Fate molta attenzione, anche voi sorelle mie – detto questo si lasciò portare al castello, senza opporre resistenza. – La pagherai molto cara Stella Marina Nera!! Nessuno può attaccare le mie amiche!! Apri bene le orecchie, la mia musica ti stenderà lasciandoti senza fiato!!! – sbraitò Chelsy, che si mise a suonare furiosamente l’arpa ed io faticai a star al ritmo. Intanto la Regina stava cercando una benda per poter fasciare la ferita di Polly e qualcosa che fermasse il continuo sanguinare della sua ferita. Riki volle rimanere a tutti i costi a fianco a lei. – Perché non vai a combattere? Io me la caverò, è solo un graffio, dopotutto sono abituata a farmi male. Sono una persona combattiva, infatti appena la nostra Regina mi darà il permesso tornerò in campo a combattere!! – disse Polly. Lui le disse – Se la caveranno anche senza di me. Ora il mio unico pensiero è che tu ti riprenda. Se penso che è tutta colpa dei miei soldati... - - Non è mica stata colpa tua! Forse sono io che non so stare lontana dai guai – gli disse Polly tentando di tirarlo su di morale. A quel punto la Regina si intromise nel discorso dicendo saggiamente – Sapete, ora vi svelo un segreto, ma non dovete dirlo a nessuno! Nel buio di questa notte di guerra, si sveglierà l’universo dei nostri destini, che per ora tutti abbiamo ignorato. Il fato ha deciso che ciò che accadrà in questa notte, quando sorgerà il sole, ci batterà forte il nostro cuore per la vittoria ma anche per qualcosa di inaspettato, che ci rimarrà per tutta la nostra vita. E che non scorderemo mai! Scusate devo andare a prendere un’altra benda, torno subito - . Rimasero entrambi in silenzio, pensando intensamente alle parole appena dette dalla Regina, lei era anche una veggente, quindi le sue parole erano veritiere. Dovevano impegnarsi a vincere, anche se il destino aveva già deciso che loro avrebbero vinto. “Impegnatevi al massimo amiche mie, fra un pò verrò a darvi man forte!” ci disse Polly, come se non lo stavamo già facendo. Approfittando del fatto che la Regina si era assentata un attimo Riki gli disse – Sai ti devo dire una cosa, Polly guerriera del Lapislazzuli - - Chiamami semplicemente Polly, in fin dei conti ti devo la vita! Quindi chiamami pure per nome! – gli disse interrompendolo mia sorella sorridendogli. – Ti volevo dire che a me non importa se sei una ragazza umana. Fin dalla prima volta che ti ho vista mi son innamorato di te. Ma pensavo che col tempo mi sarebbe passato. Ma ciò non è accaduto. Anche se tu non contraccambi e lo so per via di quel tipo del altra volta, te lo devo dire lo stesso, così mi libererò un gran peso dall’anima. Vorrei partire da Simsim per poter vivere sulla terraferma come fa Kiry. Il problema è che poi forse non potrei più tornare un tritone... e se nel tuo mondo mi troverei male non potrei più tornare indietro. Potrebbe anche trattarsi dello sbaglio più grande della mia vita... ma io voglio tentare di vivere fuori dall’acqua. Non so se riesci a capire, non sono abituato a vincere proprio per questo motivo sono sempre stato nell’ombra degli altri tritoni, almeno fino a pochi anni fa - - So benissimo cosa intendi dire, Riki. Forse ti sembrerà strano ma anche io mi sentivo come te. Mia sorella Mery del Rubino, è sempre stata la più intelligente di noi tre e tutte la adorano. Il mare ti dirà la via che devi prendere questo l’ho scoperto da poco, anche se noi non ci troviamo in un mare. E se vuoi venire sulla terraferma ti potrebbe ospitare mio fratello Thomas! Per quanto riguarda il ragazzo che hai nominato prima, ti assicuro che tra noi non c’è stato proprio niente! Vale a dire che forse per te c’è qualche possibilità... però non ti prometto niente, andiamo a combattere! - . La Regina sorrise dietro la porta e pensò “Non mi sento di dir loro che ho inventato tutto solo per far dire a Riki i sentimenti che prova per Lapislazzuli. Ma forse la vittoria la porteranno loro con la luce dei loro cuori chi lo saprà mai dire?? Tutti mi pensano una veggente, ma in realtà sono solo una normale sirena”.
La squadriglia del Re e di Mery si preparava ad andare all’attacco avrebbero fatto un’attacco diretto a Stella Marina Nera, passando da tutte le piccole vie, per non dar nell’occhio. Riki li raggiunse appena in tempo, Polly lo voleva seguire ma, io la chiamai e lei accorse subito. – Come va col vostro concerto? - ci chiese curiosa Chelsy le rispose sinceramente – Mica tanto bene! La mia musica sembra non funzionare, qui regna ancora l’inverno e per di più nessun segno di cedimento da parte delle linee nemiche. Anzi pare che quest’ultimi si siano rafforzati per questo abbiamo smesso, io di suonare e Lisbet di cantare - . – Stella Marina Nera forse ha usato qualche sua magia nera per neutralizzare quella canzone, dopotutto la Regina ha detto che solo le sirene della sua generazione la conoscono. Dovevamo pensarci prima! – dissi. – Non penso che ci voglia tanto a cantare un’altra canzone che riesca a indebolire il nemico! – disse una voce alle nostre spalle. Ci voltammo e vedemmo Mery insieme a delle sirene, allora lei ci spiegò – Secondo me Stella Marina Nera si è creata una difesa per tutte le canzoni che sa la Regina, ma non per quelle delle altre sirene canterine. E la mia idea è che se voi cantaste una di quelle canzoni e che tu Chelsy suonassi una melodia che vadi bene con la canzone cantata da loro. Per te sarà facile visto che sei abituata a scrivere canzoni per il piano, non penso che per l’arpa sia più difficile - - Hai avuto una splendida idea Mery del Rubino! Sono meravigliato di te! – esclamò una di quelle sirene che aggiunse – Ti andrebbe di sposare mio fratello? É un bel tritone, si chiama Lucas ed è uno dei tritoni guerrieri che ti accompagnerà in battaglia. Seguimi che te lo presento, sai mi ha detto che gli piaci un sacco Mery del Rubino – così dicendo la trascinò dal fratello. Intanto le altre sirene pensavano a che canzone avremmo potuto cantare, ma senza riuscirvi. Quando Monica tornò ci disse tutta sorridente – Ho fatto da cupido!! Quei due si piacciono credete a me! Non avete ancora iniziato a cantare? Come sarebbe a dire che non avete idea di che canzone cantare?? Principessa Chelsy e anche lei, guerriera dell’Ametista, vedrete che appena sentirete la canzone che ho in mente di cantare la canterete anche voi! – detto questo iniziò a cantare, imitata dalle sue compagne canterine. Aveva proprio ragione, Chelsy si mise subito sia a suonare che a cantare, io la imitai e incredibilmente sentimmo anche la voce di Mery e Polly che cantavano. Il paesaggio iniziò lentamente a mutare, stava per giungere la primavera. - Continuiamo a cantare ragazze, sta funzionando! – disse la mia amica musicista. Non assomigliava affatto alla canzone che avevo cantato io, ma era lo stesso una bella melodia. – É una canzone dedicata alla musica – bisbigliò Mery – Come tutte le nostre canzoni del resto – disse Monica. Una banda di nemici ci si era avvicinato alle spalle e allora riniziammo a cantare a gran voce. Incredibilmente i nostri nemici si piegarono in due, non sopportavano la nostra canzone, il nostro piano era cambiato, ma il risultato era lo stesso. Quando si rialzarono e ci fissarono, capimmo subito anche noi che erano tornati normali, eravamo davvero soddisfatte di ciò. La neve era scomparsa e i fiori iniziarono a sbocciare e gli alberi a dare i loro frutti. Mery, il Re e la loro squadra di guerrieri tritoni stavano partendo e mia sorella ci disse – Continuate a cantare io farò altrettanto! - - Sta attenta piuttosto non voglio rimanere da sola con Polly, non ce la farei mai senza il tuo aiuto! – dissi scherzosamente, lei per tutta risposta mi sorrise e si affrettò a raggiungere gli altri. Polly invece era di nuovo scomparsa dalla mia vista, così le chiesi “Si può sapere dove sei finita?” non ottenni risposta, ma non vi feci troppo caso, si divertiva a nascondersi. Intanto continuavamo a cantare come delle sirene, in fondo eravamo tutte delle sirene.
La Regina guardava tutto dalla finestra, notava con piacere i progressi che stavamo facendo. Quando la sua porta venne aperta di colpo non fece gesto né di muoversi né di difendersi, sapeva benissimo che si trattava di Stella Marina Nera e sapeva anche il motivo della sua inaspettata ma saputa visita, era lì per farla fuori, ucciderla, ma questo non la spaventava neanche un pò, sapeva che prima o poi sarebbe successo e sapeva anche che nessuno l’avrebbe fermata. Se lei sarebbe morta, la guerra che era in corso si sarebbe fermata immediatamente e le persone impossessate da Stella Marina Nera sarebbero tornate normali. – So perché sei qui, Stella Marina Nera. Sei qui per prendere il mio posto, te lo cedo, ma solo ad una condizione, anzi due – disse autoritariamente la Regina senza voltarsi. – Sentiamo cosa mi propone Regina del lago di Oxford! – gracchiò Stella Marina Nera. – Uno: libererai i cuori di tutti gli abitanti di Simsim, facendoli tornare come erano prima. Secondo: lascerai tornare a casa le tre guerriere, visto che appartengono al mondo della terraferma, non le obbligherai a restare qui e menchemeno ruberai loro i poteri di Ametista, Rubino e Lapislazzuli. Ah, e lascerai in pace mia figlia. Queste sono le mie condizioni – disse la Regina, non intendeva voltarsi. Per un attimo, Stella Marina Nera parve esitare, poi ripensandoci decise di accettare le condizioni della Regina, che presto sarebbe diventata la sua schiava personale che avrebbe ubbidito ad ogni suo ordine. – Accetto le tue condizioni, ora fatti da parte e buttati dalla finestra! – disse con un ghigno Stella Marina Nera. La Regina fece per fare ciò che la strega le aveva detto ma una voce la fermò – NNNOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!! – urlò una voce. Solo allora la Regina si voltò e guardò dolcemente Polly che nel frattempo stava attaccando la crudele strega, senza riuscire a colpirla. – Và via, Polly vai a difendere mia figlia e le tue sorelle. Ora fa come ti ho detto – disse in un sussurrò la moglie del Re e proprio in quel momento le scesero due lacrime solitarie dal suo viso, una per ogni occhio. A quelle parole mia sorella smise di attaccare e controvoglia se ne andò. Ci raccontò subito ciò che sarebbe successo a momenti, così io e Chelsy ci mettemmo a nuotare correndo per raggiungerla, perché aveva in mente un piano, non era una ragazza che si lasciava comandare e neanche una che si arrendeva facilmente. – Dite alle sirene di cantare e far tornare come prima il maggior numero di sirene e di tritoni per il mio piano c’è bisogno di molta gente, purtroppo non c’è anche Mery. Fa niente faremo a meno di lei – disse pensierosa mia sorella, chissà che piano aveva in mente!. Tutti fecero come aveva detto. Devo ammettere che era un idea davvero strabiliante. Ci mettemmo a giocare a calcio sotto la finestra, dove si trovavano sia la Regina sia Stella Marina Nera. Attirammo la loro attenzione e la strega disse con voce leggermente infastidita – COSA STANNO FACENDO LE MIE TRUPPE?? DOVREBBERO ATTACCARE E NON GIOCARE A CORRERE DIETRO A UN PALLONE CON I NOSTRI NEMICI!! - . Sentendo quelle parole mia sorella sogghignò contenta di aver escogitato un piano, che stava funzionando alla grande. Come se niente fosse tirò una cannonata che ruppe la finestra e colpì in pieno Stella Marina Nera, la quale iniziò a infuriarsi e ad emanare intorno a sé un’aura nera.
In quel momento entrò nella stanza Chelsy, che anche se non lo si poteva vedere aveva uno scudo che la difendeva, quello scudo speciale l’avevo creato io, per evitare che se qualcosa fosse andato storto la nostra amica sarebbe rimasta illesa. – Posso disturbarla un attimo madre? Le dovrei domandare una cosa – domandò timidamente – Certo figliola, dimmi pure – le rispose sua madre guardandola con aria interrogativa e a quel suo sguardo Chelsy le rispose con un’alzata di spalle – Cosa succederebbe se per caso l’arpa venisse distrutta e insieme a lei la pietra ancestrale? - . – Sarebbe una catastrofe!! I mondi acquatici cadrebbero nel caos più assoluto, non solo quelle dei laghi, ma anche quelli marini e quelli oceanici. Tutte le sirene e tritoni morirebbero, a meno che non scappassero tutti quanti in un mondo parallelo, che solo i tre guerrieri leggendari saprebbero come aprire il portale per questo mondo parallelo. Perché me lo chiedi? - - Perché, madre mia è appena successo! – rispose tranquillamente Chelsy. La notizia sconvolse non solo la Regina ma anche Stella Marina Nera, che disse a Polly, che era entrata dalla finestra per recuperare la palla – Tu e le tue sorelle apritemi subito il portale per il mondo parallelo! Se no faccio fuori la tua amica in un battibaleno! - - Si calmi per favore! Lo faremo. Bene mettetevi in posizione sorelle – le rispose Polly, sembrava quasi che fosse rassegnata, ma in realtà stava procedendo tutto secondo i piani. Per fortuna che tutte avevamo fatto recitazione, altrimenti non so se saremmo riuscite a mentire così spudoratamente senza ridere. – Non vorrai mica lasciare che moriamo tutti quanti?! – urlò indignata la Regina, la sua apparente tranquillità stava per mutare nel panico – A me non interessa il tuo popolo o tuo marito, mi interessa solo comandare il mondo delle sirene! E che sia questo o un altro poco importa! – sghignazzò la strega.
Nel frattempo il Re e Mery stavano uccidendo tutti i tritoni divenuti stregoni. Gliene mancavano solamente uno. Quest’ultimo sapendo che era giunta la sua fine, visto che era circondato decise di fare una pazzia. Creò un’onda di oscurità che colpì direttamente al cuore nostra sorella, che precipitò nel burrone priva di sensi. Il Re colpì mortalmente lo stregone e disse – Torniamo al castello quella strega malvagia non si trova qui. Ci sono dei caduti, ma siamo ancora in tanti e a Simsim ci sono altri nostri compagni pronti ad aiutarci. In quanti siamo rimasti Lucas? Lucas perché non mi rispondi? Non mi dite voi altri che abbiamo perso anche lui in battaglia? – i soldati non sapevano come rispondere al loro sire, sapevano benissimo che si sarebbe infuriato. Uno di loro prese coraggio e disse – Sire, si è buttato nella voragine per salvare la guerriera del Rubino! - . – Sono delle gravi perdite, non nego che mi dispiace molto. Ma non ci fermeremo anche senza di loro. Abbiamo conquistato la base nemica, una battaglia l’abbiamo vinta. Ora non ci resta che vincere la guerra!! – esclamò il Re per dar carica ai suoi guerrieri, che senza il loro capitano che gli aveva addestrati sembravano aver perso la voglia di battersi. - Senza sosta. Come diceva il nostro capitano! – urlarono in coro tutti i soldati. E si rimisero tutti in marcia, il Re pensava “Cosa dirò a mia figlia? A Lapislazzuli ed Ametista?” ma non riusciva a trovare una risposta.
Lucas intanto era riuscito a trovare Mery, ma ora si trovava di fronte ad un problema. Un enorme problema, per dir la verità. Un gigante nero fatto di odio e tenebra gli si era parato davanti impedendogli di passare e di giungere a mia sorella. Ma non si fece perdere d’animo a quella vista, afferrò la sua spada lucente e lo attaccò. La creatura si spostò ed il suo attacco andò a vuoto, ora era il suo turno. Il suo attacco però, non raggiunse mai Lucas. Mery gli si era parata davanti, emanando una luce rossa, fatta di fuoco incandescente. L’essere malefico non sopportò tale calore, si sciolse come un ghiacciolo al sole, sparendo chissà dove. Il ragazzo la prese in braccio, visto che anche Mery esattamente come era successo precedentemente a Polly rimase senza forze, ma portarla in braccio per il giovane tritone Lucas non rappresentava certo un problema. – Non so come ringraziarti Mery, mi hai salvato la vita. E pensare che volevo salvare la tua...Quanto sono stato sciocco! Sei una guerriera prescelta, doveva essere ovvio che te la saresti cavata – disse quasi a sé stesso Lucas, ma mia sorella riuscì a tirarlo su di morale grazie a un suo sorriso e alle sue parole – Non devi dire così!! Sei stato coraggiosissimo a seguirmi nella voragine, non avevi la minima idea di cosa avresti visto, nonostante ciò ti sei buttato per seguirmi. Se non avessi avvertito la tua presenza e del pericolo penso che non mi sarei più risvegliata. Sono io che ti devo la vita Capitan Lucas! – a quelle parole il giovane arrossì ma per nascondere il vero motivo disse scherzoso – Sai che sei pesante? E pensare che non si direbbe - . Stando al suo gioco Mery mise il broncio, però non resistette a lungo ed entrambi scoppiarono a ridere fragorosamente. Purtroppo la creatura delle tenebre si rigenerò e li seguì, sentiva che la sua padrona la chiamava, dicendole di muoversi perché sarebbero andati in un altro mondo visto che quello si sarebbe distrutto. Appena vide sorgere la città di Simsim aumentò la velocità per raggiungere Stella Marina Nera, superò Mery e Lucas senza che essi se ne accorsero. L’essere apparve all’improvviso accanto alla strega, ammetto che ne ebbi paura, ma non potevo rovinare il piano di Polly solo perché temevo la creatura oscura. – Bene, ora che è arrivata anche la mia fidata compagna di stragi, apritemi il portale – ci ordinò Stella Marina Nera. – D’accordo, ragazze in posizione triangolare! Vieni sul tetto del palazzo, troverai il portale già aperto – dissi come se aprire il portale fosse una cosa che facevamo da una vita. “Giocherello quando dirò «incredibile!» aziona la leva, quanto a voi ragazze iniziate a cantare” Polly mandò questo messaggio per avvertire le altre che era quasi ora di far scattare la trappola. Stella Marina Nera ci raggiunse sul tetto del palazzo e vedendo una luce blu si avvicinò pensando che fosse la porta del portale, in realtà si trattava di uno specchio dipinto di blu, cavalcando la sua malvagia creatura ci si buttò a capofitto dicendoci – Ci si vede nell’altro mondo! Ma che dico? Voi non potrete seguirmi! Accettate un mio consiglio, voi che potete tornate sulla terra ferma almeno vi salverete le vostre squame di sirene! AH, AH, AH, AH!!! - . A quel punto mia sorella esclamò – Incredibile! - , al suono di quelle parole il delfino tirò la corda, che fece cadere addosso alla malvagia strega petali di fiori che la fecero barcollare. In quel momento Monica iniziò a cantare, imitata dalle altre sirene, al che Stella Marina Nera sbraitò – Mi avete ingannato!! Brutte sirene piantatela di cantare!!! Non mi fermerete con le vostre stupide canzoni sulla primavera e la musica!! Piantatela immediatamente di cantare, non vi sopporto più!! - - URGH, URGH, URGH!! – ululò l’essere tenebroso prima di sparire per sempre, stavolta. Proprio in quel istante il canto di nostra sorella Mery ci giunse agli orecchi, ci voltammo e con gioia notammo che era finalmente tornata, ci affrettammo a raggiungerla per chiederle dove fosse tutto il resto della loro squadra, ma soprattutto per sapere dove si trovasse il Re. – Piacere di rivedervi sorelle!! Siete pronte per finire quella brutta strega? Che ne dite di unirci? La formula è «non ci fermeremo finché non raggiungeremo l’orizzonte dove nasce l’arcobaleno» sapete che è la frase che disse la prima sirena, ovvero la Regina di tutte le sirene? Bhé ora lo sapete. Grazie per avermi portato fino a qua Capitan Lucas, meglio che vai a far rapporto al sire, vorrà sapere tutto ai minimi dettagli e non dimenticarti di dirgli che hai lottato contro una creatura creata di odio e tenebra! – ci disse sorridendo, il Capitano ci salutò con un inchino, si voltò dirigendosi verso il castello. – Ma il Re non è tornato, voi siete i primi che siete tornati indietro? Che è successo laggiù? Poco importa, ce lo dirai dopo, dobbiamo approfittare ora che Stella Marina Nera è indebolita! – dissi velocemente. Annuimmo ed insieme esclamammo – Non ci fermeremo finché non raggiungeremo l’orizzonte dove nasce l’arcobaleno!! - . Ognuna di noi emanò una luce del colore della pietra leggendaria che ci aveva scelto. Poi incredibilmente tutto si illuminò ed io e le mie sorelle ci unimmo, creando una sola sirena, ma con le caratteristiche di tutte e tre. I capelli erano rosso fuoco, la coda viola e gli occhi blu, al collo avevamo un cristallo, l’unione di Rubino, Ametista e Lapislazzuli. – Preparati è giunta la tua ora Stella Marina Nera. Ora pagherai per tutto il male e dolore che hai causato al popolo di Simsim – feci una pausa - Tornerà il sole nella nostra terra, risveglieremo la libertà del nostro mare che da anni i suoi abitanti hanno perduto. Questa è la promessa che abbiamo fatto al Re e alla Regina ed intendiamo mantenerla, costi quel che costi - . Apparve una spada enorme, sottile ma tagliente, non era poi così pesante come sembrava nonostante le sue dimensioni. L’afferrammo e partimmo alla carica contro il nostro nemico, purtroppo qualcosa ci fermò. O per meglio dire, una di noi venne distratta e perciò il nostro attacco non giunse mai il suo destinatario che intanto si stava già riprendendo. Monica era stata trafitta dalla creatura di Stella Marina Nera.
Tutti i presenti si dimenticarono che eravamo nel bel mezzo di una guerra, corsero dalla leader delle sirene canterine per vedere le sue condizioni. Lei riuscì a bisbigliare – Non pensate a me, è arrivata la mia ora, ma voi continuate a combattere per la pace del nostro popolo, della nostra città, ma soprattutto per la nostra libertà. Per troppi anni siamo rimasti schiavi, sottomessi e timorosi di Stella Marina Nera, ed ora grazie alle trigemine sirene è arrivato questo momento, quello di riscattarci una volta per tutte. Non arrendetevi mai e mi raccomando non smettete mai di cantare – queste furono le sue ultime parole. Lucas vide la sorella in quelle condizioni dalla finestra del castello, ma doveva fare il rapporto e a malincuore rimase nella stanza aspettando l’arrivo del Re. I soldati e le sirene canterine chinarono il capo e sul loro volto scesero le lacrime, per la perdita appena subita. Approfittando della nostra distrazione, la strega ci sferrò un attacco con la sua magia nera alla mano dove era serrata la spada, la quale sprofondò negli abissi. L’odore acre e amaro del sangue si confondeva con l’odore di marcio dei corpi in decomposizione. Questo ci fece venire i brividi di freddo lungo la schiena, in qualsiasi caso non riuscivamo a capire se si trattasse dei morti o per il fatto che ci stavamo per scontrare a faccia a faccia col nostro nemico numero uno, disarmate e sole. Lo spirito combattivo di Polly prese il controllo della sirena, che fischiò, a questo segnale Giocherello ci passò la spada da lui recuperata – Grazie amico mio – gli disse nostra sorella. – Complimenti vedo che ti scegli bene i tuoi aiutanti, peccato che io mi sia liberato dalla vostra patetica trappola. Ora vedremo chi di noi due sirene avrà la meglio. Che vinca la più forte, sottinteso ovviamente che sono io!! – disse in un ghigno Stella Marina Nera. Camminammo in cerchio fissandoci in modo cagnesco, nessuna delle due voleva fare la prima mossa, così studiammo le sue probabilità di attaccarci e in che modo, per riuscire poi ad evitare l’attacco. Facemmo uno finto scatto e Stella Marina Nera alzò il suo bastone magico, quindi fece per lanciarci uno dei suoi incantesimi, ma incredibilmente Riki si mise in mezzo al nostro duello, strappandole di mano il suo bastone - Senza di esso non riuscirà a lanciarvi le sue trappole di magia nera. Sei in debito con me, ora Polly guerriera del Lapislazzuli! – disse facendole un sorriso enigmatico, sentimmo rimbombare dentro la testa il pensiero di nostra sorella “Vedrai che se rimani in vita dopo che ti avrò messo le mani addosso sarà bello! Razza pesce di presuntuoso!” e tanto per contraddirla le dissi a nome anche di Mery “Ma non era proprio questo che ti piaceva Mark?” per tutta risposta ci disse “Care sorelle mie, dovreste saperlo oramai la storia con Mark è finita ancora prima che iniziasse! Meglio per me, e poi Riki non solo è attraente e forte, ma è anche spiritoso! É l’elemento fondamentale per il mio tipo ideale!”. Sebbene avevamo delle discussioni interne non smettemmo neanche per un secondo di tenere sott’occhio la nostra nemica, che alzando le spalle ci disse con disgusto – Pensate di fermarmi solo perché sono senza arma? Siete proprio più stupide di quanto pensassi! Non mettetevi in testa di cantare, ora che non ho più la mia bestia di tenebre su di me non hanno più effetto le vostre canzoncine. Dovrete inventarvi qualcosa d’altro, ed intanto che voi pensate io sferrerò il primo attacco diretto senza darvi il tempo di reagire! - . – Prima dovrai passare sui nostri cadaveri, brutta strega! – dissero determinatamente Kiry, Riki e Lucas mettendosi davanti a noi, creando una specie di barriera. Tutti e tre i tritoni avevano impugnate le loro spade, pronti a combattere anche a costo della loro stessa vita. Noncurante del loro gesto nobile, spietatamente Stella Marina Nera li attaccò con una magia, che li imprigionò in una bolla nera dalla quale non potevano in nessun modo uscirne. Colpirono la bolla con la spada, con la coda e con i pugni, ma ogni loro tentativo di fuga veniva puniti con una scarica elettrica.



------------------------------------------------

Buonasera a tutti, rieccomi con un nuovo aggiornamento di questa schifezza che peggiora di capitolo in capitolo.
C'è una cosa che mi ha lasciata particolarmente perplessa: se le case sotto il lago possono prendere fuoco, per spegnere un incendio usano un estintore? Altrimenti cosa usano?? Vi prego aiutatemi a capire o a trovare una soluzione a questa cosa senza senso XD
A quanto pare Mery ride in qualsiasi circostanza, è nel bel mezzo di una battaglia e lei ride, bah forse ha picchiato una botta in testa da piccola e ha la ridarella facile.
Mi scuso se questo capitolo è un po' più lungo del solito, volevo finire questa "guerra" perché stava diventando un vero un supplizio. Con il prossimo aggiornamento finirà questa parentesi e... niente, i vostri neuroni non saranno pronti per leggere qualsiasi altra cosa potrà mai capitare in questa long nonsense. u.u
Grazie mille a chi ha un fegato, uno stomaco e una mente di ferro e non si lascia scoraggiare da niente e continua la lettura di questa raccolta. Grazie davvero 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Sakkaku