Quella che state per leggere è la prima raccolta
di poesie che nasce dal Laboratorio Poetico (http://magiesinister.forumcommunity.net/?t=20504695) del Forum Magie
Sinister (http://magiesinister.forumcommunity.net/) dove gli utenti del
forum si sono cimentati nella creazione di brevi composizioni che hanno come
protagonista Severus.
Angeli o insetti
Cristallizzati in una scelta eterna:
Bene o Male.
O capaci di trasformarsi, e di
rinascere, lasciando indietro scorie e vecchie forme.
Angeli o Insetti.
Severus o Severus.
Angeli e Insetti sono creature
strane, diverse.
Che siano ultraterreni o
irrimediabilmente terrestri, sono comunque sempre su un altro piano.
Alati, a volte terribili.
Pericolosi. Persino letali. Messaggeri e testimoni di una realtà “altra”.
Pitonici? Può darsi.
E gli insetti, che lo vogliamo o no,
sono quelli a noi più vicini.
E, insieme, da noi più diversi.
Gli insetti
sono creature anomale, piccole gemme, iridescenti arabeschi volanti. Che
striscino o volino, sono comunque viventi meraviglie.
E ciò che è
diverso, meraviglioso e strano, un’anima pitonica lo capisce bene.
Questa è la catena dedicata a tutte
le creature pitoniche e diverse.
Il titolo è ispirato al doppio
romanzo di Antonia Byatt.
(Aliseia)
La domatrice di pulci (Aliseia)
Voglio scrivere racconti
piccoli-piccoli. Pulci. Voglio fare la domatrice di pulci. Perché i racconti
lunghi non mi ascoltano. Le parole mettono le ali e scappano. I rivoletti
sinuosi delle idee si congiungono in un fiume così nervoso, imperfetto,
sfilacciato, di cui non vedo né fine né sorgente, e per cui non ho né la forza
né la costanza per disegnare un percorso. Non sono capace. A volte dirlo fa
bene. E così, poiché stamattina sono sola a giocare in cortile, ho portato la
mia scatolina magica. Ma oggi neanche le pulci mi ascoltano. Una mi scivola
sotto le dita, l’altra fa un balzo all’indietro e mi ride in faccia. Vi butterò
solo due parole, allora, a pelo dell’acqua. Perché nemmeno la domatrice di
pulci è un ruolo facile.
Luce che brilla della tua Assenza.
Geometrie di Farfalla
tra verde e rosso
cristalli di rugiada
e tenerezza turgida di bacca.
Ricordo panni stesi al sole
di un bianco iridescente
e un ricamo di voli incandescenti.
Mi feriva gli occhi
lasciando la sua traccia anche nel buio
dietro le palpebre vergini,
nel sonno.
Mentre nel giorno il mio sguardo ti sfuggiva
filando nere fantasie nell’Ombra:
una tela infinita di pensieri
sospesi sui pomeriggi inutili di scuola
soldatini abbattuti e prigionieri
piccoli, oscuri, tutti già quasi-morti
penduli dentro un dolore eterno e senza nome
appesi, privi della base
solo incollati a bianche tele indifferenti.
E per ogni scheggia della tua Presenza
Per ogni lama di sorriso
obliqua, noncurante
il cuore nel suo nido traballava
dondolante
sospeso
agli estremi tremolanti.
S'infrange
il canto del grillo
sul verde rifratto di foglie
sotteso al velo dell'acqua.
Frinisce
il tragico grillo
nell'ombra dell'uomo che piange.
Nel suono
s'increspa la pace dell'acqua
s'incrina lo specchio attuale
nei mille frammenti di ieri.
Annaspò nella
pozza di luce.
Boccheggiò, rovesciato, inarcato, con il cuore straziato e ridotto in cenere.
Leggero, consumato, come ali di una falena che ha raggiunto
“Non mi hai ucciso” disse come se fosse un'accusa.
L'altro rise “Magari la prossima volta”.
(Il ragazzo-moscerino)
Amaro.
Verde come di smeraldo.
Lucido,
l'acqua non è così affilata
quando lambisce l'anima.
Ma scivolo
leggero, a fior di lacrima
lama di luce liquida
limpida
tremulo boccheggio e mentre
affondo:
Guardami.
Il
Principe e la Zanzara (Aliseia)
(Angeli o Insetti)
Natura e Poesia sono mondi concentrici.
Esistono nello stesso spazio
respirando insieme
in tempi diversi.
È scritto nei libri
di entrambe le Dimensioni:
“Il Segreto degli Insetti
è nella loro vita trasparente
ma coriacea
nella loro scintillante insignificanza
che li fa messaggeri di Luce
e nello stesso tempo di Niente.
Creature aliene
Mostri dimenticati
che dell’effimero succedersi fanno un
pegno d’eternità
che, della trascurabile piccolezza,
fanno il viatico per un’altra vita.”
Un fruscio di lunghe sottane...
Il Principe si voltò.
Fremettero le ali nervose
d’un riso di zanzara.
«Insignificante?
Io?
Guardami per un attimo.
Fermati e ascoltami.
Sono Bagliore e Musica.
Prova a prendermi.
Vedrai di quanti Mondi
è fatto il mio Nulla »