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Autore: terryoscar    05/06/2018    11 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Padre e figlia

Siamo nella locanda, tutti intorno al tavolo a fare colazione.
La tavola è ricca, cioccolata, biscotti, the, latte e brioche. C’è di tutto. Mio padre ha gusto nello scegliere le locande dove soggiornare.
Di fianco a me è seduto Andrè, a capotavola ovviamente mio padre, dall’altro lato Alain e Gerard.
Alain è proprio di fronte a me, ha l’aria stanca ed assonnata, anche se tenta di nasconderlo, con me non ci riesce perché l’ho beccato in fragrante. Sbadiglia e spilucca appena il suo pasto.
“Che meraviglia Alain, mi fa davvero piacere, vederti con noi a colazione! Hai riposato abbastanza? Sembri un poco assonnato….forse hai riposato troppo? O hai avuto un risveglio brusco?”
“Si Comandante Oscar, ho riposato abbastanza.”
“Mi fa piacere Alan, perché tra poco ci rimetteremo in viaggio, e trascorreremo la prossima notte in tenda, con turni di guardia davanti al fuoco. Credo che, visto che sei così ben riposato, potresti fare un doppio turno!”
“Si certo Comandante, non preoccupatevi assolverò il mio dovere come sempre. Voi comandate ed io ubbidisco, se doppio turno deve essere, sarà fatto.”
“Non ne dubito Sassoin!”
Ascolto Oscar e non capisco quel tono sarcastico, anche il Generale rimane interdetto, ma una volta tanto non dice nulla e continua a sorseggiare la sua tazza di latte.
Mio padre l’osserva e dice: “Sasson, sicuro di aver dormito abbastanza?”
“Pe … perché signore?”
“Come perché?! Sei strano, non è che questa notte ti sei dato ai bagordi? Sai, hai un’espressione che mi dice proprio di si! Bada Sassoin se provi solo a disobbedire ai miei ordini sei fuori, non scordarlo siamo in missione, prendi esempio da Andrè, è chiaro?”
“Sissignore!”
Prendere esempio da Andrè, ma sei fuori?!! Piuttosto divento frate! Bel esempio che sei Andrè! Certo che tra padre e figlia…povero Andrè, come farà? E come ha fatto in tutti questi anni. Lui è cresciuto accanto al Comandante….possibile che non sia ancora scappato? Io al suo posto non sarei riuscito a resistere in quella casa di pazzi!
Partiamo, i cavalli sono stanchi per il lungo viaggio, forse sarebbe stato più appropriato rimanere un giorno a riposare ad Avigliana, ma mio padre ha preferito partire, ed io non avevo davvero voglia di discutere con lui. Viaggiamo al passo ed al piccolo trotto, per non affaticare troppo le povere bestie, facendo sovente delle pause. 
Il viaggio è piacevole, Alain è silenzioso, scambio qualche parola con mio padre ed ammiro il panorama. Sono luoghi che non avevo mai visto. Siamo ancora in mezzo alla vallata, ormai prossimi alla pianura. Il cielo è limpido ed il freddo oggi ha lasciato il posto ad una temperatura accettabile, almeno nelle ore centrali. In lontananza vediamo una collina, su cui sorge un castello: è il castello di Rivoli, luogo dinastico di casa Savoia. Lo stanno ampliando, del vecchio maniero è rimasto poco. Dalla nostra posizione oi, vediamo in lontananza una collina, oltre la grande città di Torino, su cui campeggia la basilica di Superga.
Ci accampiamo per la notte prima di raggiungere la cittadina di Rivoli, in aperta campagna. Domani ci recheremo presso la reggia sabauda, alla Venaria Reale, per rendere omaggio ai Duchi, come richiesto dalle regole di corte.

“Signor Generale, siete convinto di farci montare solo due tende?”
“Ma certo, io e mia figlia, dormiremo nella stessa tenda, e voi tre vi dividerete i turni di guardia.
I turni avverranno a due …”
“Due generale?!”
“Si a due, dobbiamo avere gli occhi ben aperti, i primi due sarete proprio tu Sassoin insieme ad Andrè, poi toccherà a me ed al soldato La Salle, intesi? O preferisci fare anche il mio turno di guardia?”
“Nossignore! Sissignore!”

Oscar e suo padre sono in tenda, io e Alain siamo intorno al fuoco a fare da sentinelle. Fa meno freddo dell’ultima volta che abbiamo dormito all’aperto. Il fuoco poi scoppietta tranquillo, la notte è serena, rischiarata da una luna alta e luminosa, così possiamo vedere meglio se qualcuno dovesse avvicinarci.
“Alain è da stamattina che ti vedo molto stanco, ma dimmi la verità, tu non hai riposato abbastanza la notte scorsa, o è più probabile che tu non abbia dormito affatto!”
“Colpito nel segno amico, e secondo te, come avrei potuto dormire tranquillamente, sapendo che una dolce donzella mi aspettava a ….. braccia aperte? Ho dovuto assecondarla e …. Si capito ….”
“C’era da immaginarselo Alain e poi stamattina te lo si leggeva in faccia …”
“Ma leggermi cosa Andrè? Neanche se tu fossi un esperto in materia; piuttosto amico, il Comandate, cioè quel diavolo di fidanzata che ti ritrovi, mi ha beccato ieri sera mentre entravo con la mia accompagnatrice in camera, fortuna che non ha fatto nessuna scenata in corridoio, ma stamattina …. È venuta come una furia a tirarmi giù dal letto strillando, arrabbiatissima! A proposito, sei sicuro di volerla sposare? Sai, io non te lo consiglio amico!
D’accordo sarà bella anzi bellissima, ma quando si arrabbia è peggio del vecchio pazzo, pensa che ero assonnato e mi sono dovuto buttare giù dal letto e non solo io, anche il povero La Salle, che non c’entrava nulla! Ero in mutante e per fortuna che almeno quelle le indossavo, se no … ma lei neanche ci ha fatto caso, ha sbraitato come un’ossessa ed è andata via.
Dopo che è uscita, sai a chi ho pensato?”
“A chi?”
“A te caro il mio imbecille, sapessi che pena!”
“Si, si Alain, continua pure a prendermi in giro, tanto prima o poi toccherà anche a te innamorarti e poi sarò io a prenderti in giro!”
“Chii??Io innamorarmi? Si si aspetta tu caro mio e poi vedrai!!”

“Oscar …”
“Si padre?!”
“Cosa pensi di Andrè?”
“Co … cosa volete intendere?”
“Si … voglio chiederti ecco … ti piace? Lo trovi attraente? Si insomma…hai capito benissimo!!!”
“Ma ma padre … cosa dite?”
“Oh ma per caso è così difficile da capire?! Ti ho chiesto se ti piace il tuo fidanzato, il tuo futuro marito, così è più chiaro?! ”
“La domanda l’ho capita, ma non capisco Voi padre?!”
“Perché? So benissimo che certi discorsi andrebbero fatti da tua madre, ma certo adesso non è qui con noi, e per inciso vuole che sia io ad affrontare certi argomenti con te, sostiene che devo terminare quello che ho iniziato……e quindi tocca a me parlare con te, spero che tu non mi renda le cose difficili, e mi aiuti a capire.”
“Capire cosa padre?”
“Oscar è mai possibile che tu non comprenda?!! Possibile che per te ci sia solo la vita militare e null’altro? Esistono altre cose, per esempio l’amore, la famiglia, i figli …”
Sorrido sarcasticamente a mio padre e ribatto: “Padre, se non sbaglio ve l’ho già detto una volta: oltre che ad usare le armi, il latino, la storia e quant’altro io non ho appreso null’altro dai miei …”
“Basta Oscar!”
“Basta lo dico io padre, non voglio che Voi mi parliate di certe cose, avete pianificato la mia vita, adesso lasciate che decida io del resto e poi perché chiedermi certe cose, qual è la Vostra preoccupazione?”
“Che domande! Gli eredii!!! Il casato!!! La dinastia!!! Tutte cose di cui ti ho sempre parlato!”
“E chi vi dice che sposandomi arriveranno?!”
“Ehi Oscar non vorrai mica tirarmi un brutto scherzo, ti dico ciò che ho già detto ad Andrè ieri sera …”
“Cosa gli avete detto?”
“Che gli eredi mi servono!! Servono alla nostra famiglia! Siamo un’antica dinastia, e tu ne sei l’ultima discendente. Ora tocca a te provvedere in merito. E non pensare di tirarti indietro! Sei ancora abbastanza giovane da poter procreare, ho chiesto al dottor Lasonne! Certo se ci avessi pensato prima…ma non sarà un problema, al massimo dovrete metterci più impegno! E non pensare neppure di venire meno ai tuoi doveri coniugali!!!”
“Noo basta mi rifiuto di ascoltarvi ancora, anche al dottore Lassonne avete chiesto lumi per le Vostre idee! … Però adesso voglio avanzare io un’ipotesi, e se fossero tutte femmine? In fondo a Voi è capitato così!”
“Co .. co ..cosaa?? No noo non dirlo nemmeno per scherzo Oscar, da te voglio i maschi e se possibile tutti maschi, tre quattro, vedete voi quanti farne, insomma più ne sono e meglio è!”
“Basta me ne vado!”
“Dove vai?”
“Preferisco dormire nella tenda con La Salle che con Voi!”


“Ehi Andrè, ma non senti le voci di tuo suocero e della tua fidanzata? Secondo me stanno litigando, non c’è verso ho ragione io “Talis pater talis Filius.
“Alain …”
“Andrè ascolta il tuo amico, scappa sei ancora in tempo credimi!”

“Oscar aspetta, ti proibisco di andare a dormire con La Salle!!”
“Allora dormirò davanti al fuoco, l’importante è che non sia con Voi!!”
“O… Oscar aspetta che succede?”
“Andrè per favore lasciami tranquilla, non è serata!”
“Ma Oscar cosa fai con quelle coperte che hai messo davanti al fuoco?”
“Preferisco dormire qui fuori piuttosto che in tenda con mio padre!”
“Uaooo Comandante, allora c’è qualcuno che riesca a tenevi testa, altro che Andrè!”
“Sasson, una sola parola e sei fuori, TACI!”
“Ssi si Generale.”
“E tu Oscar non essere infantile, non puoi dormire all’aperto torna dentro!”
“Non ci penso proprio padre, rimango qui!”
“Andrè fa qualcosa, questo è un ordine! Fa rinsanire la tua fidanzata, non può dormire qui fuori con questo gelo, è assurdo!”
“Assurdo siete Voi padre, basta non ce la faccio più!”
“Andrè voglio sapere chi dei due riuscirai a riportare alla ragione: il padre o la figlia?”
“Sta zitto Alain!”

Le voci concitate hanno svegliato La Salle che si precipita fuori e assonnato interviene:” Comandante cos’è questa confusione, per caso siamo stati attaccati?”
“Ecco ci mancava solo La Salle che dicesse l’ennesima stupidaggine!”
“Alain ma che dici?!! Che succede?”
“Niente amico, è meglio che torni a dormire, qui si discute sulla discendenza dei Jarjayes, ma ti immagini: altri tre o quattro discendenti simili e non si capirebbe più nulla!”
All’unisono: “ALAIN!!!”
   
 
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