Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: terryoscar    07/06/2018    10 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Una lunga notte

Finalmente, mio padre ed io ci siamo congedati dalle loro maestà.
I convenevoli mi sono sembrati non terminare mai; ero davanti alle loro maestà, ma la mia testa era altrove, non ho fatto altro che ripensare alla cameriera avvinghiata ad Andrè, dannazione non pensavo di essere così gelosa! Non che non me ne fossi accorta prima, però devo ammettere che Andrè è molto attraente, e non passa certo inosservato, anche prima è stato così, ma adesso è diverso: lui è mio, mi appartiene.
Mi dico: maledizione Andrè so benissimo che le donne ti corteggiano, ma ora basta. Se ti avvicinano devi essere più deciso e mandarle via; prima l’ho sorpreso con Anne, poi con … quest’altra, ora basta, tutto ha un limite.
Adesso Grandièr mi devi dare una spiegazione, a noi due, ora ti vengo a cercare …. 
Ma…… un momento, se continuo a fargli scenate lui mi chiederà il perché, e mi metterà nuovamente in difficoltà, e io cosa gli dico?!! Io … io…… credo di non essere capace di … oddio come è tutto difficile, se solo fosse lui a fare il primo passo!
Mi aggiro per i giardini, ho indosso ancora la divisa, sono alla ricerca di Andrè, spero di trovarlo, altrimenti dovrò andarlo a cercare nella sua stanza, spero che sia qui almeno sembrerebbe tutto casuale. 
Menttre vago per i giardini, incontro due dame, non si accorgono di me, le sento parlare dei nuovi ospiti arrivati dalla Francia, una di loro dice: “Hai visto quel francese che è arrivato alla reggia?!”
“Quale francese, ne sono arrivati cinque, due ufficiali che hanno presenziato davanti alle loro maestà e poi i tre soldati, almeno credo che fossero soldati!”
“Mi riferisco al soldato moro dagli occhi verdi: è bellissimo!”
“Ehi! Cosa fai adesso ti orienti su un semplice soldato?”
“Cosa vuoi che mi importi se non è un nobile, per uno svago va benissimo ahahah!”
“Sei sempre così impudente!”
“La vita è breve mia cara, troppo breve, vale la pena di essere vissuta appieno!”

Quelle due parlano di Andrè, è incredibile, appena vedono un forestiero, le dame di palazzo impazziscono! Versailles o Venaria, non cambia nulla: lo scenario è sempre lo stesso!
Ma dove si sarà cacciato Andrè?!! Devo assolutamente trovarlo, con tutte queste signore pronte a saltare addosso agli stranieri … maledizione, è mai possibile che la gente non pensi ad altro? Continuo a vagare per i giardini, senza una meta precisa. Scendo lo scalone, trovo una grande fontana e poi riprendono i prati, con le bordure delle aiuole, ed il lago artificiale che corre lungo tutto il viale.

“Oscar, Oscar …”
“Andrè!”
“Oscar mi cercavi?”
“S … io? Be si … cioè, ero qui per caso per una passeggiata e …”
Non riesco a fare un discorso logico, vedo Andrè sorridermi e mi dice: “La giornata è gradevole, vogliamo passeggiare?”
“Si si va bene.”
“Come è andata l’udienza con i sovrani?”
“I soliti convenevoli, per fortuna domani mattina partiremo e lasceremo questo posto. Ho parlato con mio padre e abbiamo discusso di come proseguire il nostro viaggio: secondo la mappa, dovremo attraversare la Pianura Padana e ci vorranno due giorni prima di arrivare a Milano, dopo di che faremo tappa a Verona, Padova e finalmente saremo a Venezia.”
“Non c’è che dire, un viaggio davvero lungo, e spero pieno di aspettative.”
“Cosa vuoi dire?”
“Sei tu Oscar che dovresti dirmi qualcosa.”
“Io?”
“Si, tu, cos’hai Oscar, sei agitata?!!”
“Non ho nulla Andrè.”
“Dici? Ti vedo turbata.”
“E’ solo una tua impressione.”
Continuiamo ad aggirarci per il parco, vedo le stesse donne che poco fa parlavano di Andrè, appena passiamo loro davanti si interrompono, lo guardano, mi dà immensamente fastidio; lo ammetto comincio a stuzzicare Andrè.
“Andrè, ho l’impressione che siamo osservati.”
“Dici?”
“Non mi dire che non ti sei accorto che quelle dame non ti tolgono gli occhi di dosso da quando ti hanno visto?!! Certo non guardano me!”
“Ma cosa dici?”
“Vedo che ti piace fare il tonto, e va bene fa pure … vedo che ne sei lusingato. Sai Andre, siamo stranieri, e come sappiamo gli stranieri fanno gola ai degenerati che ormai si riconoscono alla perfezione, e tu lo sai come me avendo frequentato Versailles!”

Non ho più alcun dubbio, Oscar è davvero gelosa di me, devo cambiare discorso.
“Oscar a che ora partiremo domani mattina?”
“Per le otto, avverti Gerard e Alain, io e mio padre ci faremo trovare all’ingresso della Reggia.”
“Va bene ….”
Vedo Oscar guardare lontano.
“Oscar, cosa c’è?”
“Andrè, guarda là!”
“Dove?”
“La oltre il Parterre, Alain e la cameriera che stamattina ti era addosso, si stanno addentrando nel bosco! … Certo che ha trovato immediatamente un ripiego, caspita la ragazza, naturalmente Alain non si è tirato indietro.
E pensare che Alain prima di partire mi ha chiesto se avrà una ricompensa per questa missione, e questa come la chiama?”
Andrè mi si avvicina e mi guarda con insistenza, siamo così vicini che le nostre dita si sfiorano, io ritraggo la mano, il mio è un gesto istintivo, ma perché, perché reagisco così? Accidenti!!!

Continuo a guardarla, aspetto, spero che faccia un passo avanti, ma niente. Ma come è possibile che sia così rigida e non riesca ad esternare i suoi sentimenti?!
E va bene, il viaggio è ancora lungo, aspetterò Oscar ….aspetterò……prima o poi dovrai riuscire ad affrontarmi!

E’ sera, Gerard, Alain ed io, siamo ormai nella nostra stanza, ci apprestiamo a prepararci per la notte.
“Alain, Gerard, partiremo domani mattina alle otto, il Generale e Oscar ci attenderanno davanti ai cancelli della reggia. Alain, ti raccomando, non dare ulteriori motivi di discussione.”
“Tranquillo Andrè, sarò puntuale come un inglese, domani mattina si parte!”

Io e Gerard siamo a letto, invece Alain è davanti allo specchio che si sta imbellettando.

“Cosa fai Alain invece di prepararti per venire a letto, ti stai cambiando per uscire?”
“Si amico mio, esco per un’oretta, ho un appuntamento con una graziosa donzella.”
“Ma Alain, domattina dovremo partire, e non puoi …”
“Oh smettila Andrè, ti ho appena detto che non mancherò per più di un’ora, parola mia, farò più in fretta possibile!”
“E’ la stessa di stamattina?”
“Come?”
“Ti ho visto sai, quando ti sei allontanato con lei nel boschetto, ero con Oscar.”
“Accidenti il Comandante mi ha visto?....uhm….e tu cosa ci facevi con il Comandate nel boschetto?!!! Grandièr!!!!”
“Certo che Oscar Vi ha visti, vedi di essere lucido e riposato domattina altrimenti …”
“No no Andrè, giuro un’ora e sarò nel mio letto. E domattina sarò fresco come una rosa, tirato a lucido, lavato, profumato e riposato! ”

“Andre!”
“Si Alain …”
“Come è finita stamattina con il Comandante, mi riferisco alla scenata di gelosia?! Mi sa amico che a te toccano solo quelle ahahah”
“Invece a te Alain tocca sempre il meglio non è vero?”
“Certo, certo Andrè!”
“Mi fa piacere amico mio, allora hai trovato la donna della tua vita?!!”
“Co … cosaa?”
“Certo Alain, quella graziosa donzella, aspetta qualcuno che la porti a Parigi, e vedendoti diciamo così … con lei, ho pensato che tu forse abbia deciso di accasarti!”
“Mi prendi in giro, sei ammattito o cosa? Cos’è il tuo uno scherzo? Mi ci vedi tu, a farmi accalappiare come uno stupido, e poi so benissimo che Isabella è in cerca diun’ avventura e basta, proprio come me, e tu lo sai benissimo, visto che si è offerta a te per primo e tu, stupidone, l’hai rifiutata. Beh io vado, a dopo.”

Sono le sei del mattino, sono ancora mezzo addormentato, sento la voce di Gerard che mi dice: “Svegliati, svegliati Andrè, Alain ieri non è tornato, non ha dormito nel suo letto!”
Sobbalzo dal letto e sbraito: “Maledizione Gerard, cos’altro ha combinato questa volta? Dove sarà finito?”
“Come dove Andrè, avrà passato la notte nel letto di qualche donzella!”
“Già questo lo immagino, dobbiamo andarlo a cercare, Gerard, prima che se ne accorgano il Generale e Oscar, su presto vestiamoci!”

Gerard ed io, ci rechiamo in cucina, troviamo la cuoca furibonda.
“Buongiorno signora!”
“Buongiorno a voi signori, se volete la colazione dovrete aspettare ancora un po’, Isabelle stamattina sta tardando e mi ha lasciata qui da sola a preparare la colazione per tutti.”

Ascolto la cuoca, e capisco quale contrattempo Isabella ha avuto, ma fingo di non sapere e le chiedo: “Signora per caso avete visto il mio amico Alain?”
“No, anzi mi meraviglio di non vederlo visto che è sempre così puntuale a sedersi a tavola! …..”
Gerard e io ci lanciamo un occhiata e io oso chiedere alla cuoca: “Signora se mi dite dov’è la camera di Isabella, magari io ed il mio amico vediamo cosa le è successo?”
“Mi fareste questo favore? Oh grazie! Allora vi spiego: prendete questo corridoio e proseguite sempre dritto, dopo di che ne troverete altri tre, voi dovete continuare a percorrere sempre dritto, andare a destra, la stanza di Isabella è la seconda a sinistra.”
“Grazie signora, adesso andiamo a cercarla.”

Gerard ed io ci precipitiamo di corsa, percorriamo il primo e poi il secondo corridoio, fino ad arrivare dietro la porta.”

“Senti niente Andrè?”
“Niente Gerard.”
“Vuoi davvero entrare Andrè?”
“Certo, ma prima busso.”

Un tocco, due, tre niente.

“Andrè non c’è nessuno.”
“Gerard, proviamo ad entrare magari, quel cretino di Alain dorme ancora.”
“Va bene Andrè, ti seguo.”

Giro la maniglia e faccio capolino nella stanza, nell’ingresso non vedo nessuno, chiamo: “C’è nessuno?”
Udiamo dei lamenti.
“Ehi Andrè hai sentito? Sarà Alain con quella ragazza!”
“Gerard è affar suo quello che sta facendo, io so soltanto che tra meno di un’ora dobbiamo partire e di lui non sappiamo niente!”

“Insisto: “C’è qualcuno?”
“Ummm ….”
“Andrè a me sembra un … mugolio o cosa, insomma niente di ciò che immaginiamo.”
“Gerard la faccenda non mi convince, entriamo nell’altra stanza.”

Avanziamo con cautela, entriamo e rimaniamo pietrificati davanti a ciò che stiamo vedendo: Alain nudo, imbavagliato, con i polsi e le caviglie legati al letto che appena ci vede si dimena.
La Salle ed io ci precipitiamo immediatamente, lo libero dal bavaglio e Gerard lo libera dalle corde.
“Andrè, Gerard, che fortuna siete riusciti a trovarmi!”
“Si può sapere che diavolo ti e successo? Ti troviamo nudo e legato …”
Mi viene in mente un sospetto, comincio a ridere e gli dico: “Alain, non dirmi che è stata la tua deliziosa donzella?”
“Ridi ridi pure, tanto non è a te che è toccato!”
“Allora è così? Alain prima di raccontarci quello che ti è successo vedi di rivestirti, sei completamente nudo, come mamma ti ha fatto!”
“Rivestirmi? Non mi ha lasciato nemmeno gli abiti quella ladraa!”
“Come? Spiegati!”
“Andrè Andrè come ti invidio, sei così composto con le donne, che a te non succede mai nulla! Vedi Andrè, quell’arpia, è vero che dapprima mi ha deliziato con il suo nettare ed il suo profumo, ma è anche vero, che aveva uno scopo ben preciso …”
“Quale?”
“Quello di venire con noi a Parigi e chissà a fare cosa. Io le ho detto che non era possibile, e quella pazza, con la scusa di un giochetto, mi ha legato mani e piedi al letto, mi ha imbavagliato e derubato! Andrè, si è presa tutto quello che avevo, persino le mutande! Dimmi come accidenti faccio a presentarmi davanti al vecchio pazzo ed al diavolo biondo?”
“Beh amico mio, una soluzione ci sarà, il pazzo e la bionda, stanno già aspettando e se non ci muoviamo, sarebbero capaci di mettere a soqquadro l’intera reggia pur di venirti a scovare, e non è poi tanto difficile, visto che questa reggia è più piccola di quella di Versailles ahahah!”
“Smettila La Salle, non dire idiozie, intanto come diavolo faccio a uscire da qui?”
“Alain, Alain La Salle e io andiamo a cercarti i vestiti di ricambio…ne avrai portati spero!”
“E anche delle scarpe, Andrè, la ladra si è portata via anche quelle!.... Maledizioneeee ….!!!

“Possibile che quei tre non siano ancora arrivati, anche se siamo in anticipo, dovevano essere qui comunque!”
“Avete ragione padre, non è da loro tardare, vado a cercare Andrè!”

Lancio al galoppo Cèsar e arrivo nei presso dei locali della servitù, smonto da cavallo, entro nelle cucine e chiedo alla cuoca : “Buongiorno signora avete visto i miei soldati?”
“I francesi?”
“Si proprio loro.”
“Si certo, due di loro sono stati qui, quasi un’ora fa, cercavano il loro amico, sapete quello più alto e robusto …”
“Alain?”
“Si si, il bel moro lo ha chiamato così, poi sono andati a cercare la cameriera e da allora non li ho più visti. Né loro, né la cameriera….”
“Capisco, ditemi qual’è l’alloggio della cameriera?”
“Ora vi spiego …..”

Mi aggiro per i corridoi e arrivo nella stanza a me indicata, sono nell’ingresso della stanza, sento la voce di Alain: “Andrè, Gerard, siete voi?”
Trovo Alain seduto sul letto, nudo, che si copre appena con un cuscino.
“Co … co … comandante …” balbetta imbarazzato
“Nooo Alain … ma si può sapere cosa diavolo ti è successo adessooo!” Sono arrabbiatissima.
“Ca … calmatevi Comandante, non serve a niente arrabbiarsi, e poi l’unico che dovrebbe arrabbiarsi qui sono io che sono stato derubato, e poi non vedete? Sono nudo vi prego sono in imbarazzo, aspettate prima che Andrè e Gerard mi portano gli abiti, e poi uccidetemi pure, ma adesso vi prego lasciatemi un poco di dignità, almeno quella che mi resta.”
“Dignità Sassoin, dubito che tu ne abbia, sono sicura che è stata quella sgallettata a ridurti così, non è vero?”
“S … si…”
“L’ho immaginato subito, cosa dovrei farti adesso?”
“Ora niente Vi prego, ma non vedete che sono nudo, che a mala pena riesco a coprirmi con il cuscino?”
“Sai che ti dico Sassoin?!! è quello che ti meriti!”

“Alain abbiamo trovato qualcos …”
“Oscar sei qui?”
“Certo che sono qui, non vi ho visti arrivare, ed ho immaginato che fosse successo qualcosa!”
“E tuo … padre?”
“Ci sta aspettando davanti al cancello, sempre che non si stanchi e non ci venga a cercare.”
“No no no datemi la roba che faccio in fretta, vi prego adesso fatemi vestire uscite.”
“Dannazione Alain …sbrigatiiii”
“Agli ordini Comandante!”
   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: terryoscar