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Autore: ReSiLiEnCy    09/06/2018    1 recensioni
la vιтa é colмa dι ιмprevedιвιlι e ѕcoмode ѕιтυazιonι, perѕιno l'anιмo pιυ' ғorтe ed ιnтrepιdo, coмe qυello dι вaĸυgoυ ĸaтѕυĸι, pυo' тrovarѕι ιn dιғғιcolтa'.
annaѕpando тra le ѕυe perѕιѕтenтι paranoιe, вaĸυgoυ ѕι ritroverá coѕтreттo ad aғғronтare la ѕυa pιυ' grande paυra.
"ιl мιo cυore... non é coѕι' vιrιle coмe тe lo aѕpeттavι."
ⓘⓝⓕⓞ
La seguente storia:
✒N O N contiene spoiler anime/manga;
✒non segue l'opera originale, i fatti e gli eventi sono puramente inventati da me medesima;
✒é incentrata sulla ship Bakugou x Kirishima;
✒contiene accenni sulla ship Midoriya x Uraraka;
✒contiene personaggi inventati da me medesima;
✒tratta di personaggi non presentati/ben approfonditi nell'opera (es. I genitori)
✒N O N contiene scene di carattere sessuale.
[Storia pubblicata anche su wattpad. Lo annuncio solo per evitare accuse di copiatura]
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter Five


Aizawa stava facendo lezione da ben 15 minuti, con 10 minuti di ritardo rispetto all'orario scolastico.

Bakugou non ascoltò nemmeno una sua parola; aveva una sensazione di vuoto interiore, qualcosa gli mancava.
Forse non era abituato all'assenza di Kirishima, o data la situazione la cosa gli pesava ulteriormente.

Bakugou era consapevole del fatto di non aver risposto a nessuna delle sue domande. Le aveva ignorate. Se fossero state scritte su fogli di carta, probabilmente le avrebbe strappate o fatte esplodere.

Il tutto creava un peso dentro di lui: non gli aveva dato il rispetto che Kirishima gli ha sempre portato nei suoi confronti. E persino Bakugou si rese conto di non esser stato giusto. Anche se la situazione era difficile doveva pur dire qualcosa. 

La lezione terminò più in fretta del previsto, a causa della poca voglia del professore di parlare; non appena terminati gli argomenti da trattare prese il suo sacco a pelo e lasciò la classe scoperta.

La classe, quindi, doveva attendere l'arrivo del professore successivo per un'altra ora di lezione. Nel mentre però, dato che non erano controllati, gli alunni si presero qualche minuto per andare a prendersi qualcosa per stuzzicare l'appetito o per soddisfare il bisogno di uscire dall'aula e farsi quattro passi. 
Altri invece non si mossero dai propri banchi. E tra questi vi era Bakugou, ed era strano dato che solitamente era il primo al fare quel cavolo che gli pareva.

Tutti notarono questo particolare ma solo uno decise di avvicinarsi. Grosso errore.

«Kacchan...?»

Bakugou sussultò sentendo quella voce che tanto detestava. Infatti lo guardò malamente facendolo trasalire e sudare freddo. Però il ragazzo dai capelli verdi non si allontanò.

«E-Ecco... Volevo solamente chiederti se va tutto bene?»

Se va tutto bene?  si ripeté nella mente Bakugou.

La rabbia lo pervase e non riuscì a trattenersi. Si alzò di scatto e lo afferrò dalla giacca con una mano, strattonandolo e guardandolo con odio.

«CHI TI CREDI DI ESSERE PER CHIEDERMI SE VA TUTTO BENE?!?! CREDI DAVVERO CHE QUALCOSA POSSA ANDARE MALE?! TI SENTI TANTO SUPERIORE, LURIDA MERDA CHE NON SEI ALTRO?!?!»

Quei pochi compagni che erano rimasti in classe, e alcuni che non si erano del tutto allontanati, intervennero subito e tentarono di separare vittima e aggressore.

«K-Kaccha-an... F-Fermati... Calmati per fa-favore...» tentò di parlare Midoriya, che continuava senza sosta a venir strattonato.

«NON DIRMI DI CALMARMI!!! TU NON SEI NESSUNO PER DIRMI COSA FARE!!!»

Era fuori di se. Certo, i suoi scleri verso il povero Midoriya erano frequenti, ma non erano mai risultate così violente.

Iida riuscì dopo diversi tentativi ad aprire le dita ferree di Bakugou che stringevano i vestiti di Midoriya, poi Sero e Kaminari gli afferrarono il braccio. Prima che potesse far qualcosa con l'altro, Oijiro glielo strinse con la sua possente coda. 
Bakugou si ritrovò bloccato e la furia gli passò piano piano.
Midoriya, invece, era circondato dagli altri, che si occuparono subito di verificare la sua incolumitá.

Iida poi si prestò subito a fare il quarto grado a Bakugou, che però non lo ascoltava minimamente. il suo sguardo era ancora fisso sulla sua preda sfuggita.

La ragazza dal viso tendenzialmente tonda e i capelli castani era molto preoccupata per lui, gli parlava con una nota di paura nella voce. Midoriya le ripeteva che non era successo nulla ma nonostante ciò Uraraka non si calmò subito.
Gli sorrise di sollievo, per poi abbracciarlo e facendolo colmare di imbarazzo.

Che cos'ha lui che io non ho??? Si ripeté ancora Bakugou.

Continuò a guardare il suo amico d'infanzia con la sua amica. Sembravano star così bene insieme. Sembravano volersi molto bene. Sembravano non volersi staccare l'uno dall'altra.
Il sorriso di Midoriya sembrava sempre più illuminarsi quando c'era anche lei.

Lui ha lei...
... Ed io chi ho?

Non c'era nessuna in classe che poteva definire sua. Dopo tutto delle ragazze della sua classe a malapena si ricordava i loro nomi.

E se non fosse necessariamente una femmina?

Chi aveva allora? C'era qualcuno che poteva definire solo e solo suo?

Bakugou sussultò, perché sapeva la risposta. L'ha sempre saputa anche se faceva finta del contrario.
Si liberò dalle prese dei compagni e si sedette al suo posto, come se niente fosse successo.
Loro lo tennero d'occhio col timore che potesse perdere ancora le staffe. Ma non fu così, perché Bakugou era in una complicata fase, quella in cui avrebbe deciso tutto.

Doveva rispondersi adesso o mai più.

Alla domanda di prima, se c'era qualcuno che poteva definire suo?
Si che c'era... anche se non gli ha mai dato importanza.

Riusciva a provare almeno la metà della felicità che prova Deku vicino ad Uraraka? 
Sì, lui l'ha più volte provata al suo fianco, anche se l'orgoglio prevaleva su ogni altra cosa.

E quindi... Ricambiava i suoi sentimenti?

...

Era ancora molto confuso sull'argomento. Non poteva promettere nulla, purtroppo. Ma ci avrebbe provato. Perché decisamente era un amico speciale per lui. Era troppo orgoglioso per ammetterlo ma era così e niente l'avrebbe cambiato. Nemmeno la sua presuzione.

Bakugou quindi scoprì che quella strana sensazione, quel disagio che provava al suo fianco, era dovuto a quell'eccessivo affetto che provava nei suoi confronti. Non poteva essere altrimenti.

E con tale consapevolezza, Bakugou guardò fuori dalla finestra verso il cancello d'ingresso della Yuuei, come se lui potesse comparire dal un momento all'altro, ed affermò.

Preparati Kirishima. Domani otterrai una risposta.

 


Ok, avete ben notato accenni sulla ship Izuku x Ochaco... Se vi aspettavate una seconda ship diversa vi chiedo scusa.

   
 
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