Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: blackwhite_swan    12/06/2018    7 recensioni
[Storia Interattiva - iscrizioni chiuse]
Si dice che il vero potere si trovi in una mente brillante.
Cosa accadrebbe se un alcuni brillanti giovani maghi, nati esattamente nello stesso momento in parti diverse del mondo, scoprissero di essere connessi mentalmente e di poter sfruttare liberamente le conoscenze degli altri ragazzi qualora ne avessero bisogno?
Il dono dei sensate, così gli chiamano, è raro, molto raro, e ci sono persone che darebbero qualsiasi cosa pur di carpirne i segreti.
[La storia prende ispirazione dalla serie tv Sense8]
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Capitolo I

 

 

31 ottobre 2018

 

Boston

 

Con grande attenzione Sebastian fece scivolare la ventesima e ultima goccia di sangue di Ungaro Spinato all’interno del calderone che gorgogliò per qualche secondo prima di assumere come da manuale una delicata colorazione azzurrina.

L’ex Serpecorno si concesse finalmente di rilassarsi, abbandonandosi contro lo schienale della vecchia sedia ignorando il sinistro cigolio che seguì la sua azione.

A causa di un errore di uno degli stagisti era stato costretto a ricominciare la pozione da capo, dopo aver passato almeno due ore a ripulire il laboratorio impiastricciato di una strana sostanza appiccicosa simile alla melassa. Probabilmente avrebbe dovuto lasciare che fosse il ragazzo a sistemare ai propri errori ma, considerando che non gli era sembrato un tipo esattamente sveglio, aveva preferito evitare di litigare e aveva fatto uscire tutti quanti dal laboratorio in modo da poter sistemare la faccenda da solo, prima che qualcuno creasse danni peggiori.

Certo, passare la giornata a sistemare i danni altrui non era sicuramente il modo migliore di trascorrere il giorno del proprio compleanno, ma fortunatamente era riuscito a mandare un patronus a sua sorella Lisa avvisandola del cambio di piani e di aspettarlo quella sera nel suo appartamento con Sam. Quale modo migliore di festeggiare il proprio compleanno che passare una serata tra fratelli a guardare vecchi film mangiando uno dei suoi amati cheeseburger?

Sperava vivamente che Lisa scegliesse un bel film…quella in effetti sarebbe stata la serata giusta per vedere qualcosa di adrenalinico…era da così tanto che non guardava più Blade Runner….

 

 

 

Honolulu

 

Con una gambata decisa Hele scese in profondità seguendo con lo sguardo un pesce pappagallo verde che vedendola arrivare si stava allontanando velocemente. Maledisse sé stessa per aver dimenticato la bombola e il resto dell’attrezzatura da immersione: l’acqua era limpida e ormai la stragrande maggioranza dei turisti stava finalmente lasciando le isole e non si sarebbe fatta viva prima delle vacanze natalizie.

Per quanto le facesse piacere che le sue isole fossero così famose e apprezzate, non poteva fare a meno di provare fastidio nel vedere le spiagge invase da vacanzieri chiassosi e spesso maleducati.

Espirò profondamente e una volta risalita in superficie si diresse verso la riva con qualche bracciata. Non appena ebbe recuperato la propria bacchetta si asciugò con un incantesimo non verbale lasciandosi cadere poi sulla sabbia umida con gli occhi chiusi.

Le lezioni non sarebbero iniziate prima di un’ora e mezza e il sole era appena sorto illuminando di una delicata superficie rosata le acque cristalline. Hele amava il mare più di qualunque altra cosa al mondo e, non appena riusciva a trovare un’ora libera cercava una spiaggia poco affollata o meglio ancora deserta in cui rifugiarsi da sola o al massimo in compagnia del fratello e delle tavole da surf.

Rimase almeno mezz’ora sdraiata sulla spiaggia prima di decidere di alzarsi, legarsi velocemente i capelli in una coda alta dopo averli scrollati dai granelli di sabbia e radunare le sue cose pronta per smaterializzarsi nella piccola scuola elementare per maghi nella quale insegnava. L’unica cosa in grado di far passare il mare in secondo piano per lei era il pensiero di quelle ventidue faccette allegre che ogni mattina l’attendevano in classe e che quella mattina le avevano organizzato una sorpresa per il suo compleanno, anche se ovviamente Hele, una volta arrivata a scuola, avrebbe finto di non essersi affatto accorta del bigliettino di auguri che i bambini si erano fatti passare il giorno prima per firmarlo.

 

 

 

New Orleans

 

Blaise drappeggiò con un gesto elegante della bacchetta un festone di velluto scarlatto attorno agli espositori della vetrina, prestando attenzione a non rovesciare le numerose zucche esposte o i calderoni che emanavano sbuffi di fumo violaceo.

Quella sera le strade della città sarebbero stata invasa da un’eccentrica folla scatenata di nomag e maghi con indosso costumi fastosi e assurdi e la giovane voleva a tutti costi che la vetrina del suo negozio risaltasse tra le altre di Bourbon Street.

«Lavorare il giorno del proprio compleanno dovrebbe essere illegale» una famigliare voce alle sue spalle la fece voltare e un ampio sorriso le colorò il volto mentre si sporgeva per abbracciare il suo migliore amico «Ce l’hai fatta a venire!» esclamò allegra.

«Sono in missione speciale al fine di costringerti a divertirti stasera» rispose Hunter ridendo mentre la ragazza scuoteva la testa «No signorino, stasera mi aiuterai qui in negozio»

«Blaise è Halloween e soprattutto è il tuo venticinquesimo compleanno, non vorrai seriamente rimanere dietro al bancone tutta la sera!»

«Proprio perché è Halloween non posso permettermi di sprecare una giornata tanto proficua in un bar! Andiamo, sarà divertente, mangeremo dolci tutta la sera, vedremo gli individui più strani in circolazione e alla fine andremo in spiaggia a guardare l’alba»

Hunter sbuffò «Ho speranze di farti desistere?» chiese passandosi una mano sul volto

Blaise finse di pensarci su grattandosi il mento «No, no direi»

«Va bene, passami quelle ampolle che ti do una mano…» non riuscì nemmeno a terminare la frase che si ritrovò le braccia occupate da un pesante scatolone. Sarebbe stata una lunga serata…

 

 

 

Rio de Janeiro

 

Rafael si rigirò nel letto mugugnando infastidito quando un raggio di sole entrato dalle persiane gli colpì il volto. La sera precedente era rimasto al bar fino a tardi e non aveva intenzione di alzarsi prima di mezzogiorno quella mattina.

Ovviamente però il destino sembrava avere altri piani.

Improvvisamente la porta della sua camera si aprì e un profumo dolce gli invase le narici «Buon compleanno tesoro!» Anita Gomes entrò nella stanza e, dopo aver posato una piccola torta sul comodino si chinò per abbracciare il figlio che continuava a borbottare seccato e assonnato.

«Mamma ti prego sono le sette di mattina…aspetta…come sei entrata in casa mia?»

La donna assunse all’istante un cipiglio severo «Qualcuno che oggi compie venticinque anni ma che evidentemente non è poi così maturo ha lasciato la porta aperta. Ringrazia che non fossi un ladro»

Rafael si passò una mano sul volto scuotendo la testa «Ora, invece di lamentarti perché non dai un bacio a tua madre prima che vada al lavoro e la ringrazi per la torta meravigliosa che ti ha portato» aggiunse la donna con finta aria sostenuta.

Il ragazzo sbuffò non riuscendo a trattenere un sorriso e lasciò un bacio sulla guancia della donna che soddisfatta si allontanò «Domenica mezzogiorno io e tuo fratello ti aspettiamo a pranzo»

«E’ solo una mia impressione o quello non era un invito?»

«No, amorzinho, è un ordine» commentò la donna prima di chiudersi la porta alle spalle.

Rafael si lasciò cadere sul letto, senza riuscire a nascondere un sorriso spontaneo.

 

 

 

Londra

 

«Sono due galeoni e sette falci, vuole un sacchetto per ritirare il libro?» chiese Margaret con un sorriso cortese mentre l’anziana strega che aveva di fronte annuì allungandole il denaro.

L’ex serpeverde ritirò il libro in un sacchetto di carta che porse alla bambina dietro al bancone che saltellava impaziente sul posto con una manina stretta il quella della strega a fianco a lei «Sei a fare spese con la nonna?» le chiese Margaret dolcemente mentre la piccola annuiva facendo ondeggiare le sottili trecce bionde sotto lo sguardo intenerito delle due donne «Spero di rivedervi presto qui al Ghirigoro» aggiunse la ragazza porgendo il resto alle due che salutarono allontanandosi.

Margaret rivolse uno sguardo alle pile di libri al suo fianco sospirando: catalogare tutti i nuovi arrivi era piuttosto faticoso e terribilmente monotono e soprattutto non era certamente il modo migliorie di passare il proprio venticinquesimo compleanno, ma non voleva rischiare di perdere il posto. Lavorare al Ghirigoro le piaceva in fondo e soprattutto serviva a far innervosire i suoi genitori, dettaglio per nulla insignificante dal suo punto di vista.

Armandosi di tutta la pazienza che possedeva cominciò a tirare fuori i libri arrivati quella mattina. Si rigirò tra le mani inarcando un sopracciglio una copia di Luna di Miele con il Lupo Mannaro di un certo Gilderoy Allock indecisa su come catalogarlo. Avrebbe dovuto inserirlo tra i libri sulle creature magiche o tra i romanzi rosa? Ma soprattutto, come mai quel nome non le suonava nuovo? Scosse la testa mettendo il libro da parte; probabilmente era uno di quegli scrittori di romanzetti che piacevano tanto a sua madre.

 

 

 

Barcellona

 

Camila accarezzò con mano leggera il muso di Hector, il suo cavallo, allungandogli un pezzo di mela che l’animale sembrò gradire parecchio. Amava passare del tempo nelle scuderie, i cavalli erano la sua passione fin da quando era una bambina e quella mattina era riuscita a ritagliarsi qualche ora libera, grazie anche ai suoi colleghi che erano stati così gentili da modificare i turni e lasciarle la mattina del suo compleanno tutto per sé.

Il lupo cecoslovacco ai suoi piedi abbaiò indispettito dalle attenzioni che stava ricevendo il cavallo facendo ridere la ragazza «Suvvia Sherlock non c’è alcun bisogno di essere geloso» il cane uggiolò nuovamente sfregando il naso contro i pantaloni della ragazza che lo accontentò grattandogli il capo «Andiamo a casa, su, tra tre ore devo essere al Ministero» Sherlock scodinzolò allegro saltellando verso l’uscita seguito da una sorridente Camila che rallentò il passo per guardarsi intorno.

Trascorreva la maggior parte del suo tempo libero in quelle scuderie da quando ne aveva ricordo, conosceva tutti coloro che vi lavoravano e aveva cavalcato praticamente ogni cavallo che fosse stato lì. La proprietaria ciclicamente le propinava il solito discorso riguardo la possibilità di partecipare a delle gare e quella mattina, in onore del suo venticinquesimo compleanno le aveva rinnovato l’offerta che, come da tradizione, la giovane maga aveva rifiutato.

Dopo aver lanciato un ultimo sguardo ai box la ragazza si allontanò, accelerando il passo per avere il tempo di tornare a casa e cambiarsi o sarebbe stata costretta ad andare al lavoro circondata da un alone di stalla ben poco gradevole.

 

 

 

Mariestad

 

Åke si grattò indeciso la punta del naso con la piuma prima di tirare con decisione una riga sulle parole appena scritte sul blocco, tornando poi ad osservare il lago Vänern. Quando aveva bisogno di stare da solo a riflettere non c’era per lui luogo migliore delle sponde del lago vicino al quale era cresciuto.

Gettò uno sguardo distratto alla lettera aperta abbandonata al suo fianco nella quale Bastian ed Edzard, i suoi due migliori amici dai tempi della scuola promettevano, o forse sarebbe più corretto dire assicuravano minacciosamente, che quella sera l’avrebbero portato volente o no a fare un giro a Göteborg in quanto, a loro parere, festeggiare il proprio venticinquesimo compleanno in una baita in riva al lago era scandaloso.

Da quando era tornato in Svezia i suoi amici l’avevano preso in giro bonariamente sostenendo che andare a ritirarsi sulle sponde di un lago immersi nel silenzio avrebbe dovuto essere legale solo dopo i sessant’anni, ma avevano finito per rassegnarsi all’idea, approfittando della situazione per farsi qualche giro nella zona di tanto in tanto, lasciandogli nella maggior parte dei casi una discreta privacy.

Tutto sommato la prospettiva di uscire e per una sera non pensare a nulla in ricordo dei bei vecchi tempi non era poi tanto male, si disse lo spezzaincantesimi facendo evanescare la lettera, il blocco e la piuma.

A venticinque anni aveva tutto il diritto di divertirsi per una sera con i suoi amici, no?

 

 

 

San Pietroburgo

 

Andriy si alzò il colletto della giacca, infastidito da un’improvvisa folata di vento freddo mentre due ragazze truccate pesantemente lo superarono, affrettandosi verso l’entrata di un locale da cui proveniva una musica assordante. Il giovane medimago corrugò le sopracciglia infastidito; come facessero le persone a sopportare o addirittura ad apprezzare qual baccano per uno come lui abituato alla musica classica o al silenzio dei laboratori dell’ospedale era a dir poco inconcepibile.

Alzò lo sguardo e sorrise istintivamente non appena vide la sagoma del teatro stagliarsi in lontananza: sua madre si trovava a San Pietroburgo per una serie di spettacoli in quei giorni e gli aveva fatto giurare di farsi vivo almeno il giorno del suo compleanno.

Arrivato al teatro fece il giro, ritrovandosi davanti all’entrata degli artisti; quando aprì la porta avvertì una strana sensazione, ma prima che potesse tirare fuori la bacchetta le luci si accesero «Sorpresa!» una serie di voci lo fece sobbalzare ma sorrise non appena vide quattro volti famigliari che si avvicinavano a lui.

«Buon compleanno fratellone!» Anastasia e Svetlana corsero ad abbracciarlo con due sorrisi enormi sui volti identici.

Andriy le strinse a sé ancora stupito dalla situazione «Oh…questa sì che è una sorpresa» mormorò imbarazzato prima di posare nuovamente lo sguardo sulle due ragazze «Di chi è stata l’idea?»

«Di mamma ovviamente» rispose svelta Anastasia «Sostiene che ultimamente stai lavorando troppo e hai bisogno di svagarti un po’» aggiunse la gemella «Quindi ti abbiamo fatto una sorpresa» conclusero in coro. Il ragazzo lanciò uno sguardo carico di gratitudine alla madre che osservava con orgoglio e commozione i figli, abbracciata al marito.

Guardando la sua famiglia riunita in quella piccola stanza Andriy sentì la tensione accumulata a causa del lavoro scivolargli via. In quel momento aveva tutto ciò di cui aveva bisogno.

 

 

 

Entroterra keniano

 

Un rumore alle sue spalle fece bloccare JB che rizzò le orecchie: un inconfondibile scalpiccio sembrò avvicinarsi velocemente ai suoi piedi e sul volto del ragazzo si aprì un ampio sorriso. Quando fu abbastanza certo di avere la sua preda vicina con un balzo fulmineo si girò agguantando un piccolo snaso che cominciò a divincolarsi tra le sue mani.

«Credevi di farmela stavolta, vero?» commentò grattando l’addome dell’animale che aveva visto più volte girovagare nella riserva di famiglia «Mi piacerebbe proprio saper che cosa cerchi qui da noi piccoletto, forse dovrei essere io a venire a sgraffignare qualcosa nella tua tana» commentò scoppiando a ridere e facendo accoccolare lo snaso che continuava ad osservarlo dubbioso sul proprio brava.

«Ragazzo che sussurrava agli snasi perché non lasci in pace quella povera creatura e vieni da darmi una mano? Sono proprio una povera vecchia rimbambita per aver pensato che a venticinque anni saresti finalmente maturato» l’inconfondibile voce acuta di Baba Magia lo fece voltare e trovò l’anziana sulla porta della sua piccola casa che lo guardava fintamente arrabbiata.

«Suvvia vecchietta mi sono distratto solo un secondo» le rispose con un sorriso smagliante «Vado subito a prendere gli ingredienti per i tuoi intrugli»

La donna agitò la mano annuendo profondamente rientrando in casa «Sarà anche meglio» prima di chiudersi la porta alle spalle si girò verso il ragazzo puntandogli contro un dito ossuto «Cerca di tornare entro tre giorni o potrei iniziare a preoccuparmi e pensare che un qualche serpente ti abbia scambiato per un baobab alto come sei e ti abbia strozzato arrampicandotisi sopra»

Il rumore della porta che si chiudeva alle spalle fu sovrastato dalle risate del ragazzo che, con lo snaso ancora abbarbicato sul braccio si incamminò fischiettando senza alcuna fretta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Andriy Mikhail Kolisnychenko – ex studente di Koldovstoretz

Image and video hosting by TinyPic 

 

Åke Sandstrom – ex studente di Durmstrang

Image and video hosting by TinyPic 

 

Blaise Mather – ex studentessa dell’Istituto delle Streghe di Salem

Image and video hosting by TinyPic 

 

Camila Gabriela Rodriguez – ex studentessa di Beauxbatons

Image and video hosting by TinyPic 

 

Hele Mihara – ex studentessa di Mahoutokoro

Image and video hosting by TinyPic 

 

Jamal Bahari “JB” Akili – ex studente di Uagadou

Image and video hosting by TinyPic 

 

Margaret Eleanor Powell – ex Serpeverde

Image and video hosting by TinyPic 

 

Rafael Alves – ex studente di Castelobruxo

Image and video hosting by TinyPic 

 

Sebastian Anthony Baker – ex Serpecorno

Image and video hosting by TinyPic 

 

 

 

 

 

 

 

Eccoci qui con la selezione dei personaggi! Sì, sono in ritardo tragico e mi dispiace tantissimo!!! In questo capitolo ho dato solamente una velocissima presentazione degli oc selezionati mentre nel prossimo (che arriverà agli inizi di luglio) li vedrete cominciare a interagire tra loro.

Mi sono arrivate tantissime schede e ho fatto veramente fatica a scegliere quali personaggi tenere e quali eliminare, al punto che, per un paio di scuole, ho dovuto praticamente fare ambarabaciccicoccò o non ne sarei mai venuta a capo!

Invito chi non è stato scelto a non prendersela e sono disponibile per eventuali chiarimenti via mp.

Chiedo agli autori dei personaggi selezionati di partecipare attivamente anche perché, considerando che i personaggi non sono moltissimi e che non possono essere eventualmente sostituiti, sarebbe davvero un peccato doverne eliminare qualcuno.

 

Okay ora la finisco di tediarvi con le mie note chilometriche. Buona notte a tutti,

Em

 

 

 

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: blackwhite_swan