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Autore: Il_Signore_Oscuro    12/06/2018    5 recensioni
[STORIA INTERATTIVA - ISCRIZIONI CHIUSE]
(Momentaneamente interrotta per problemi con la connessione internet)
Arcadia, una fra le più importanti scuole di magia e stregoneria di tutta Italia. Eretta su un isola sospesa nel cielo e protetta da potenti incantesimi di occultamento, essa accoglie studenti da ogni angolo dello Stivale e in quelle mura si formano coloro che saranno i maghi di domani. Ma come in ogni scuola di magia, anche qui ad Arcadia si celano dei segreti...
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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 Dante
 
 
Dalla cavità circolare sul soffitto, il sole penetrava in raggi generosi nella presidenza. Sul tavolo, in una tazzina di porcellana priva di decorazioni, il cucchiaino semovente mescolava lo zucchero al caffè. La preside Lunaria era seduta lì, dinanzi a lui: le gambe accavallate sotto la gonna lunga e le mani giunte sopra il ginocchio.
Dante si guardava intorno, un poco spaesato, perdendosi fra gli scaffali delle libreria che ricoprivano le pareti quasi per intero; Riddle, Grindlewald e altri maghi oscuri del ventesimo secolo, I diciassette possibili utilizzi della pietra lunare e La verità su Omero: lo stregone cieco erano solo alcuni fra i titoli che Dante notò, a un primo colpo d’occhio.
«Chiedo scusa per la mia assenza. Incombenze improrogabili mi hanno costretta lontano dalla scuola» esordì la preside Lunaria con tono pacato, ma con voce ferma «mi parli di quanto accaduto ieri con il professor Guerra, signor Alghieri».
Dante tirò un profondo sospiro e abbassò lo sguardo, non trovando il coraggio di fissare quegli occhi d’argento «Il professore si è comportato male con una mia compagna, signora. Le ha rifilato una scopa inutilizzabile… per poi minacciarla di sottrarre punti alla sua casa se non avesse volato durante la sua lezione.».
La preside bevve un sorso dalla sua tazzina «E lei come ha reagito, signor Alghieri?».
In un guizzo d’intraprendenza Dante risollevò il capo e strizzò gli affilati occhi scuri «Me ne sono andato, ecco cosa ho fatto, e ho lasciato a Di Benedetto il mio manico di scopa».
La preside si schiarì lievemente la voce «Mi è stata riferita anche una certa impudenza da parte sua, è corretto signor Alghieri?».
Il ragazzo replicò con un breve cenno del capo.
La donna a quel punto emise un lungo sospiro, alzandosi in piedi e prendendo a camminare avanti e indietro, alle spalle della scrivania «Non approvo i metodi del Professor Guerra: trovo che la sua severità nei riguardi degli studenti sia eccessiva, e che il più delle volte finisca per scadere nel più squallido sadismo. Dunque, signor Alghieri posso comprendere la sua reazione».
«Be-» fece per dire Dante, un po’ più sollevato.
«Pur stando così le cose» la voce di Lunaria si levò di un tono, le sue sopracciglia si crucciarono impercettibilmente «Riccardo Guerra resta un insegnante di questa scuola e, come tale, gli studenti debbono riservargli il rispetto dovuto al suo ruolo» a quel punto la voce di Lunaria s’addolcì «Vostra madre mi ha parlato della sua particolare condizione familiare, signor Alghieri. Io sono una donna paziente e comprensiva, ma la avviso che sono poco tollerante verso chi è indisponente e maleducato. Detto questo, lei sconterà una punizione: dovrà assistere la professoressa Azzurrini nel riordinare le sue carte» la donna gli diede le spalle «può andare signor Alghieri».
«G-grazie, professoressa» replicò Dante, dopo un breve inchino.

Quel giorno, alla fine delle lezioni, quando ormai il sole si apprestava a tramontare su un cielo limpido e terso, Dante bussò alla porta dell’aula di Incantesimi.
«Avanti» replicò una voce dall’interno.
Dante entrò, trovando la Azzurrini china sulla scrivania, fra mille libri e scartoffie.
«Buonasera, professoressa» disse il ragazzo, chinando lievemente il capo.
«Buonasera Dante» replicò la donna con un sorriso «inizia pure a sistemare questa prima pila di libri negli scaffali» disse, indicando una colonna di tomi poggiati sul pavimento.
Dante cavò la bacchetta e pronunciò «Wingradium Leviosa» i libri si levarono in volo come un unico stormo, e andarono a posizionarsi nei posti vacanti all’interno della libreria, quasi avessero una loro volontà.
«Ci siamo esercitati con la levitazione, a quanto vedo» notò la Azzurrini, non senza una nota di apprezzamento nella voce «ma questa, tecnicamente, è una punizione signor Alghieri. Per cui dovresti evitare di usare la magia, altrimenti la Lunaria farà una lavata di testa anche a me» aggiunse, facendo spallucce.
«Mi scusi» disse Dante, rinfoderando immediatamente la bacchetta.
«Non importa, accomodati» lo rassicurò, indicandogli una sedia vuota di fronte alla scrivania. Il ragazzo ubbidì e, tiratosi in avanti, attese che la docente gli desse qualcosa da fare. A guardarla bene non doveva essere poi passato molto tempo dal suo ultimo anno ad Arcadia, invero era la prima volta che vedeva un’insegnante così giovane “Certo sarà per via delle sue abilità”.
«Ho saputo che hai dato da penare al nostro attempato signor Guerra» esclamò la donna, mentre correggeva un tema degli studenti del secondo «quando frequentavo il settimo anno, io e un paio di amici, gli piazzammo delle caccabombe in ufficio. Ti lascio immaginare la sua faccia quando ne uscì coperto di letame dalla testa ai piedi» i due scoppiarono a ridere all’unisono, ma poi l’insegnate si affrettò a schiarirsi la voce «Ma, ehm, che rimanga fra noi, Dante. Sono anni che cerca i responsabili e non credo si sia ancora arreso» gli strizzò un occhio «ma passiamo alla punizione, credo tu possa iniziare col ricopiare questi documenti. Solo le parti contrassegnate» gli porse una penna d’oca e diversi fogli di pergamena, e Dante non esitò a mettersi al lavoro.

Le ore di punizione trascorsero, in realtà, molto più piacevolmente del previsto. Gli appunti da ricopiare erano abbastanza interessanti e alcuni parlavano di certi segreti presenti all’interno di varie scuole di magia, sparse in giro per il mondo. Inoltre Artemisia Azzurrini soleva intervallare il lavoro a piccole pause, in cui raccontava aneddoti dei suoi anni all’Arcadia. Aneddoti tanto divertenti che spesso Dante si ritrovava con le lacrime agli occhi per le risate. Se prima ne aveva solo un sospetto, adesso il sospetto si era fatto certezza: l’Azzurrini era in assoluto la sua insegnante preferita! Ma fu a un certo punto che una domanda sorse spontanea a Dante, mentre copiava un passo riguardante le fonti di magia nascoste ad Hogwarts.
«Mi scusi professoressa, ma anche ad Arcadia esistono dei… segreti? Sì, insomma, misteri non svelati e stanze nascoste?» chiese il ragazzo, posando un attimo la penna d’oca.
La donna lo fissò per qualche istante, assumendo ad un tratto un’espressione pensierosa «Tutte le scuole di magia e stregoneria sparse per il mondo conservano al loro interno dei segreti, Dante. Io stessa nei miei anni ad Arcadia ne ho scoperto qualcuno, ma sono stata costretta a fermarmi una volta diplomata. Agli insegnanti, fra lezioni e impegni vari, non è concesso molto tempo per esplorare il castello e i suoi meandri, dunque la mia ricerca non è più continuata da allora. Tuttavia… se sei interessato, potrei confidarti un piccolo segreto a riguardo».
Gli occhi scuri di Dante si illuminarono e si sporse sul tavolo, quasi si aspettasse che la donna gli sussurrasse quel segreto nell’orecchio.
«Cose curiose si nascondono sui muri nel corridoio ad est della Sala Grande. Cose che ad un occhio attento non sfuggiranno, se ci si ricorderà di accendere la luce» e con un occhiolino la Azzurrini lo congedò, ringraziandolo per l’aiuto e per la compagnia.

L’ennesima giornata di Arcadia si conclude qui. Mentre Dante si beccava una lavata di capo dalla preside e scontava la sua posizione, come hanno impegnato il loro tempo i nostri protagonisti?
a) Compiti, chiacchierate in Sala Comune e poi al letto presto!
b) Ho fatto guadagnare alla mia casa qualche altro punticino, la Coppa delle Case sarà nostra!
c) Ho studiato [Indicare la materia]*
d) Prima di andare a dormire mi eserciterò un po’ con [Indicare un incantesimo che si conosce già]**


*Le materie disponibili sono: Incantesimi, Difesa contro le Arti Oscure, Volo, Pozioni
Inserite la risposta all’inizio della recensione
**Anche “Volo” è da considerarsi un incantesimo

Sperando che questo capitolo vi sia piaciuto
un abbraccio,
Il Signore Oscuro
   
 
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