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Autore: GattyP    13/06/2018    4 recensioni
Ecco la quarta (e penultima) fanfic della saga, con protagonisti Lily Anderson e Peter O’Neil, ad Hogwarts nello stesso anno in cui è ambientato "Il principe mezzosangue". Ormai si sta avvicinando lo scontro finale e, alla fine dell’anno, anche Lily e Peter saranno impegnati nella prima battaglia di Hogwarts… Intanto però dovranno fare nuove esperienze e affrontare nuove avventure… Viene rispettato integralmente il Canon.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Anderson-O'Neil saga'
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Capitolo 2.

 

Ritorno ad Hogwarts

 

Giungemmo alla stazione quando stava arrivando l’Espresso da Londra e, in un attimo, tutti i ragazzi che avrebbero frequentato, anche quell’anno, la nostra scuola si catapultarono fuori. C’erano i piccoli di undici anni, ancora incerti, che si raggruppavano insieme e si dirigevano verso Hagrid, che con il suo vocione li raccoglieva: avrebbero attraversato il lago e sarebbero giunti poi ad Hogwarts in tempo per lo smistamento; c’erano gli altri, dal secondo al settimo anno che, festanti e allegri, si dirigevano verso i carri che li avrebbero portati al castello.

- Ciao Peter! Ciao, Lily! - ci salutò Astoria Greengrass che, insieme ad un gruppo di Serpeverdi, attraversava la stazione. Dietro a lei la sorella, gentile e sorridente… molto più nervoso (ci degnò solo di un cenno di saluto) Draco Malfoy, che sembrava particolarmente serio…

Incrociammo anche i nostri compagni Corvonero, compresi Betty Miller e Jerry Jordan, che camminavano mano nella mano… Poi Luna Lovegood (sempre bizzarra nel suo abbigliamento) e Dean Thomas, un nostro amico grifondoro del sesto anno), che abbracciava la sua nuova fidanzata, Ginny Weasley (la sorella di Ron, l’amico di Harry Potter): mentre con Dean parlavamo spesso (soprattutto di Quidditch, che a lui interessava molto e a noi molto meno, ad esser sinceri), eravamo meno affiatati con la ragazza, che comunque conoscevamo e salutavamo. Era una bella ragazza con i capelli rosso fuoco, bravissima a Quidditch e aveva sulla spalla una puffola pigmea, cioè un piccolo animaletto tutto peloso, dal visino adorabile, che subito fu adocchiato da Lily: - Ehi, ma è dolcissimo, Ginny? Come si chiama?

- Arnold - rispose lei sorridendo. E poi, dato che Lily lo guardava estasiata: - Guarda, tienilo in mano. E’ molto simpatico…

Lily stava per prenderlo dalle mani della rossa quando una mano spinse con malagrazia quella di Ginny e il povero Arnold cadde a terra. Subito mi buttai, in mezzo alla calca e ai piedi dei ragazzi ancora in stazione, riuscendo a prendere il batuffolo peloso.

- Ehi, sta’ attento, guarda dove passi? - disse arrabbiata Ginny.

- Attenta tu con quel coso - disse con voce canzonatoria Adrian Whye (avevo immaginato che fosse quella Serpe idiota) - E’ così piccolo che potrei calpestarlo senza problemi…

- Idiota - disse Dean tirando fuori la bacchetta. In un attimo sei-sette ragazzi e ragazze, Serpeverde, Corvonero o Grifondoro, tutti intorno a noi sfoderarono le bacchette…

- Calmi, ragazzi - disse una voce autorevole lì vicino.  Era un vecchio signore, grasso, completamente calvo, con due grossi baffi e ben vestito: un professore?

- Vi consiglierei di mettere via le bacchette, ragazzi… Non vorrei cominciare l’anno con il punirvi…  disse; poi, rivolgendosi alle Serpi ed indicando Ginny:  - Questa signorina ha appena fatto la più bella fattura Orcovolante che ho visto…

- Sì, professore - disse servile Whyte. E poi, agli altri: - Dai, andiamo…

- Ci vediamo ad Hogwarts, Weasley - aggiunse il professore, allontanandosi con l’andatura di un tricheco…

- E’ il nuovo insegnante di Pozioni - ci disse Ginny - L’ho conosciuto in treno e gli sono piaciuta… Dai, andiamo, Dean. Grazie per aver ripreso Arnold, Peter.

Lasciati i due, che, abbracciati, si dirigevano verso i carri, incrociammo Hermione che, insieme a Ron, cercava di indirizzare verso i carri i ragazzi del secondo anno, che cercavano di sgaiattolare a destra e sinistra: - Ehi, ragazzi! Tutto bene? Avete visto Harry? L’abbiamo perso di vista…

In effetti non l’avevamo visto scendere…. - Era in treno? - chiesi.

- Sì, sì… - aggiunse Ron,  alle prese con un piccoletto che aveva paura di Hagrid e non voleva unirsi al gruppo dei primini - sarà davanti… sul treno non c’è più nessuno…

Nel frattempo Eliza si era anche lei diretta verso i carri, dandoci appuntamento ad Hogwarts.

- Avvisiamo qualcuno che Harry non si vede, prima di andare via - disse Lily. E, vista poco lontana un’auror, che sorvegliava la scena, una ragazza con i capelli bizzarri di vari colori, andò da lei e le comunico la sua preoccupazione: - Non abbiamo visto un nostro amico, Harry Potter, scendere dal treno, signora… Potrebbe dare un’occhiata?

- Certo, ci penso io: voi intanto salite sui carri - ci disse gentilmente.

 

Finalmente giungemmo ad Hogwarts ed andammo tutti nella Sala Grande. Sulla porta incontrammo la Blockade che, stranamente, era sola: che fine aveva fatto la cricca delle Serpi che sempre la seguiva? Si diresse verso me e Lily e, con un’espressione neutra, ci disse: - Ragazzi, che ne dite di mettere una pietra sul passato? Ho pensato molto quest’estate a quello che vi ho fatto e… ho esagerato…

Toh, questa proprio non me la aspettavo.

- Grazie, Eva, sei molto gentile - disse Lily. E le diede la mano e l’abbracciò. Poi anch’io le strinsi la mano, ma senza particolare convinzione. Non mi fidavo.

- Bene. Volevo porre fine a questa assurda tensione. Ora buona cena, ragazzi - disse la Blockade allontanandosi.

Ero rimasto basito. - Ti aspettavi questo comportamento, Lily? - le chiesi.

- No, veramente - mi disse, e poi aggiunse, sottovoce: - Le piaci.

- Come? - chiesi. Io piacevo a quella vipera?

- Le piaci - disse Lily - … e io sono gelosa!

Toh, anche questa ci mancava. Non è che mi dispiacesse, per la mia autostima, ma non era il mio tipo. Era solo una vipera viziata, una prepotente egocentrica e insensibile… anche se carina, a dire il vero…

- Sì, è una bella ragazza - aggiunse Lily, che evidentemente mi stava leggendo, come faceva abitualmente, il pensiero - ed è anche cambiata ed è cresciuta. Non è proprio il massimo della simpatia, ma è diversa dall’anno scorso. Ma tu non pensare a lei!

- E tu non leggermi sempre nella mente - le dissi. E le diedi una affettuosa  sculacciata.

- O’Neil. E’ questo il modo di comportarsi con una ragazza? - sentii gracchiare dietro le mie spalle. - E lei, Anderson, permette che un ragazzo prenda queste licenze? Mi meraviglio di lei! - continuò la voce…Era quella sessuofoba della McGranitt.

Provai a giustificarmi: - Ma è la mia ragazza… e stavo scherzando!

- Ai miei tempi non si concedeva ai ragazzi il permesso di toccare… certe parti del corpo! - continuò - Dieci punti in meno a Corvonero!

Era sempre simpatica quella professoressa! Ancora con la testa ancorata al XIX secolo, pensai.

- Per me al XVII - sussurrò Lily e, andando via, ridacchiammo insieme.

Entrammo finalmente nella Sala Grande. Ancora non si vedeva da nessuna parte Harry Potter. Ci sedemmo, comunque, alla nostra tavolata, che si era subito riempita di ragazzi festanti. In alto gli insegnanti… tra cui la Cooman con i suoi enormi occhiali, ricoperta di scialli e perline (ci avrebbe fatto anche quell’anno qualche bizzarra profezia?) e il professor Lumacorno, vicino al professor Piton e alla McGranitt. Sempre nella tavolata i vari insegnanti e, in mezzo, il preside Silente che… aveva la mano destra completamente annerita e, sembrava, priva di vita.

- Guarda il Preside, Lily - le dissi.

- Oh… sembra morta… - rifletté Lily - Forse una maledizione… Mio padre non mi ha detto niente…

Comunque, mano a parte, sembrava sereno… Magari era una strana malattia magica e presto sarebbe tornato normale. Subito dopo arrivò Harry Potter (in ritardo e senza divisa, stranamente) e ci fu lo smistamento… Applaudimmo, come il solito, i bambini che erano giunti nella nostra Casa, quindi ascoltammo il discorso del Preside che, serenamente, ci presentò il prof. Lumacorno e disse che al prof. Piton era stata assegnata Difesa (buona parte della classe applaudì, ma non i Grifondoro, che ce l’avevano con quell’insegnante… e non potevo neanche dare loro completamente torto, a quello che avevo sentito).

Poi, come al solito, iniziò il banchetto, quindi ci avviammo verso la nostra Torre…

- Abbiamo avuto già venti punti di penalità… e non è finito neanche il primo giorno - dissi a Lily.

- Beh, ce ne toglierebbe anche di più se sapesse cosa faremo stasera… - mi disse Lily, con uno sguardo birichino.

Ebbi un tonfo al cuore. A cosa stava pensando?

- Mi sei mancato…- aggiunse Lily.

- Anche a me sei mancata - le dissi. Avevo capito.

Più tardi, nella nuova camera, nel mio letto, lanciai un Muffliato, feci scendere le cortine e mi preparai ad aspettare Lily. Poco dopo lei si materializzò, al buio completo e scivolò, in silenzio, sotto  le lenzuola…

- Solo qualche minuto per darci qualche bacetto - mi sussurrò - E basta! Hai capito?

Effettivamente ci abbracciammo forte e, datici i “bacetti”, cominciammo poi a cercarci, a “limonare”. Per quanto tempo saremmo riusciti a resistere? Poi, verso mezzanotte, Lily, che aveva avuto sicuramente più autocontrollo di me, mi diede un ultimo bacio, mi augurò la buona notte e si smaterializzò, tornando nella sua camera. Io rimasi sveglio pensando a lei …

 

Appuntamento a sabato per il terzo capitolo (Consigli di lettura…). Un grazie e un abbraccio a tutti coloro che leggono la storia e, in particolare ad ace95 e a Barbie_Ettelanie_91. Alla prossima.

GattyP :)

   
 
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