Episodi
forse senza senso delle vacanze estive di Sanji Vinsmoke
Odio
l’estate, il caldo e le maledette zanzare, quindi ho deciso di affrontare i
miei demoni esorcizzandoli con una nuova raccolta degli “Episodi forse senza senso della
vita da liceale di Sanji Vinsmoke”! I ragazzi hanno ormai cominciato
l’università, ma il rating non salirà oltre il giallo, spero, anche se quando entreranno in scena
certi soggetti (*guarda Kidd e Law che fingono indifferenza*) si rischierà di
rasentare l’arancione…
Modern!AU, le coppie le conoscete, ma ci saranno accenni a qualche nuovo pairing!
Etologia
della Ciurma in spiaggia
Le vacanze estive erano l’ambito traguardo per Sanji dopo essere sopravvissuto al primo anno di università
in Scienze dell’Alimentazione.
Prima dell’inizio della sessione d’esami. Scrollò la
testa: meglio non pensarci proprio ora; era una bellissima giornata di sole,
era insieme a tutti i suoi amici e al suo (finalmente!) fidanzato Zoro, e si
stavano recando al mare. Il biondo già immaginava la sabbia dorata con le onde
che lambivano la riva offrendo un panorama paradisiaco e silenzioso…
Col cavolo. Il massimo che le loro finanze potevano
permettersi (a causa della tirchiaggine, ops, dell’adorabile parsimonia della loro tesoriera Nami) era la spiaggia pubblica di East Blue: una striscia
di rena affollata di bagnanti e famiglie con pargoli strillanti che si
litigavano urlando ad alta voce ogni centimetro quadrato di spazio disponibile.
La Ciurma di Cappello di Paglia si lanciò nella
guerra per il territorio e riuscì a ritagliarsi un discreto angolo, grazie al
loro coefficiente caotico persino più alto della media. Fortunatamente l’ira
delle famigliole nei paraggi fu placata dall’allegra musica della chitarra di Brook, che fornì un piacevole intrattenimento a grandi e
piccini.
Rufy
non attese neppure un attimo per tuffarsi in acqua insieme a Usopp e Chopper, lanciandosi schizzi e facendo più baccano
di tutti i bambini sotto i cinque anni della spiaggia messi insieme. Poi i tre
tornarono sul bagnasciuga e Usopp decise di costruire
“il castello dei leggendari Giganti dell’isola di Elbaf
che ho visitato durante una delle mie eroiche avventure” che si dilungò a narrare
agli altri mentre si metteva all’opera con paletta e secchiello, sotto gli
occhi ammirati del piccolo castano e nonostante le dita curiose di Rufy provocassero continui crolli all’ambizioso edificio.
Nami
fissò uno sguardo colmo di sfida sull’ignaro moretto dal cappello di paglia: da
anni ormai cercava di far colpo su Rufy indossando
ogni estate bikini sempre più piccoli, ma ora che era riuscita a far breccia
nell’ingenuità del suo amato e si erano messi ufficialmente insieme, aveva
deciso di giocarsi il tutto per tutto.
La prosperosa ragazza dai capelli arancioni attirò
l’attenzione del suo ragazzo con un piatto di sandwich prontamente fornito da Sanji, dopodiché si levò con movenze seducenti il leggero
abitino prendisole rivelando le sue curve generose coperte unicamente da… un
costume decorato a fantasia di prosciutti!
A Rufy brillarono gli
occhi e le si avvinghiò come una piovra; la fissò negli occhi con sguardo
intenso e le disse: “Nami, devi promettermi che
indosserai quel costume solo per me!”
Lei sorrise trionfante: finalmente, dopo tanti anni,
aveva raggiunto il meritato successo!
Nel frattempo, Franky si
era messo subito all’opera per posizionare le sdraio, innanzitutto quella della
sua amata Robin, che vi si accomodò con un sorriso di ringraziamento; il suo
fidanzato però non aveva terminato le premure: con attrezzi ad alta precisione
che sembravano uscirgli letteralmente dalle mani, cominciò a costruire un
ombrellone automatizzato alimentato a pannelli solari che spostava
automaticamente l’inclinazione a seconda della traiettoria dei raggi solari per
tenere sempre in ombra Robin mentre leggeva.
Sanji
non riuscì a impedirsi di pensare che anche lui avrebbe gradito ricevere tante
cure dalla propria “dolce metà”… che in quel momento,
dopo aver scaricato con la grazia di un elefante i bagagli di tutto il gruppo
per terra, stava usando l’ombrellone di scorta come spada per esercitarsi nei
fendenti. Accidenti, quella testa d’alga non riusciva a smettere di allenarsi
neanche in vacanza! Sapeva che Zoro si era iscritto a Scienze Motorie per
seguire le orme del suo maestro Mihawk, non solo come
miglior spadaccino del mondo ma anche come insegnante nel dojo;
tuttavia il suo animo romantico era assetato di qualche piccola attenzione ogni
tanto; era forse chiedere troppo?
Sanji
si accorse che Zoro aveva interrotto i suoi esercizi e marciava verso di lui
con aria corrucciata; dato che le vecchie abitudini erano dure a morire, anche
la sua espressione s’indurì, pronto a cominciare il consueto scambio di battute
sarcastiche che caratterizzava il loro rapporto fin dal primo incontro. Ma
inaspettatamente lo spadaccino protese il braccio per consegnargli una…
bottiglia di crema solare protezione 50?
L’espressione sorpresa di Sanji
aumentò a dismisura quando vide lo spadaccino diventare rosso in faccia per
motivi che non avevano nulla a che vedere con il sole e borbottare:
“Devi metterti questa, la tua pelle è così pallida e
delicata che si scotta subito, sarebbe un peccato se si rovinasse…” concluse
con la voce che diveniva sempre più sommessa per l’imbarazzo di esporre così
apertamente (almeno per un carattere come il suo) una simile gentilezza.
Intenerito dal goffo tentativo del suo spadaccino
imbranato, Sanji gli sorrise dolcemente e ammiccando
propose:
“Che ne diresti di spalmarmela sulla schiena?”
Zoro, che aveva ormai assunto una tinta quasi bordò,
gli afferrò la mano e lo trascinò verso la sdraio più vicina. Sanji notò che aveva fatto intrecciare le loro dita: forse
c’era ancora speranza di domare il suo selvatico marimo!
NdA: Etologia: disciplina scientifica
che studia l'espressione comportamentale dell'animale e dell'uomo.