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Autore: Angel_Auro    13/06/2018    2 recensioni
[KiriBaku - 3 anni dopo il diploma alla UA - partners]
Kacchan e Kirishima si ritrovano nella situazione di essere usciti gravemente feriti da uno scontro con due cattivi della Lega, durante una missione svolta come partners. Trovano un nascondiglio in un anfratto di un edificio diroccato, ma la situazione ad un certo punto precipita. Cosa succederà?
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo V: This is how I'v met his mother

 

- KATSUKI! -

- Vecchiaccia SHINEEEEEEE! -

Urla e schiamazzi raggiungono la strada, nemmeno ci fossero due persone con un megafono a testa in quella casetta dalle pareti bianche.

Kirishima non è mai stato lì, ma certamente non ha dubbi sul fatto che quella sia proprio l'abitazione della Bakugou family. L'eroe, nonostante sia bianco come un cencio e se ne vada in giro con i crampi allo stomaco dall'ansia, non può fare a meno di ridere di quella situazione certamente così tipica per chi conosce Katsuki.

Si stringe nelle spalle ed aumenta la presa su quel pacchetto ricoperto di carta colorata che si porta dietro, come se il contenuto o la sua presenza in se potessero dargli coraggio a suonare quel dannato campanello che gli sta davanti al naso da cinque minuti buoni.

"E se disturbassi? Nono, è mio dovere andare a trovare Bakugou, poi voglio vederlo...si ma come mi presento??"

Nella mente di Eijirou sta passando un fiume ininterrotto di pensieri che rendono chiare tutte le sue interiori preoccupazioni, se non che questo si trasformi in totale deconcentrazione per ciò che gli sta intorno e non gli fa realizzare che qualcuno è comparso alle sue spalle.

- Buongiorno, sei qui per vedere Katsuki? -

Il prode Red Riot salta per aria urlando e finendo per voltarsi ed abbracciare quel pacchetto, nemmeno fosse un'armatura.

Quando riesce a focalizzare si rende conto di avere un uomo di mezzetà davanti, con un sorriso bonario e gli occhiali da vista.

- Oh scusami, non volevo farti spaventare. -

- S-Si figuri..! -

- Sei un amico di Katsuki? -

Quello ripete la domanda e Kirishima arrossisce fino alla radice dei capelli affrettandosi ad annuire.

- Sono venuto a vedere come sta. -

- Oh, allora entra pure, io sono suo padre. -

In un momento il giovane è rossissimo, poi sbianca mentre l'ansia della giornata raggiunge probabilmente il suo picco massimo.

- P-Piacere, io sono K-Kirishima Eijirou! -

Si inceppa pure a dire il proprio nome e fa sorridere il genitore altrui che intanto gli ha aperto il cancellino.

- Finalmente ci incontriamo, ero curioso di conoscere di persona il partner di mio figlio! -

Ancora quella parola fraintendibile che da il colpo di grazia al povero Red Riot, che in questo momento è decisamente molto red e poco riot. Infatti, quando l'uomo si gira per percorrere il vialetto, Eijirou si deve appoggiare al muretto di cinta con una mano.

"Muoioooooo. Io qui ci muoiooooo! E' stata un'idea di merda venire!!"

- Kirishima-kun, vieni? -

Incontra ancora quello sguardo gentile non può fare a meno di strisciare con l'aria di uno mandato al patibolo verso l'ingresso e così finalmente entra per la prima volta a casa di Bakugou.

- Mitsuki, amore, sono tornato! -

- Masaru? Vieni a darmi una mano, quel cretino di nostro figlio non vuole prendere le medicine di nuovo!! -

- Non ne ho bisogno. SHINEEEEEEEEEEEE! -

La voce di Kacchan e quella di sua madre arrivano entrambe forti e chiare anche se dal piano superiore, ulteriore segno del fatto che stanno urlando entrambi come ossessi.

- C'è un ospite, potete smettere di urlare? -

Il povero signor Masaru si gratta sconsolato la testa e rivolge uno sguardo di scuse a Eijirou, il quale si sta chiedendo come un uomo così...gentile e calmo possa essere sopravvissuto in quella casa che è letteralmente una tana di lupi casinisti.

- OSPITE?! Potevi dirlo subito! Venite, venite! -

Ottenuto il permesso i due al piano da basso salgono le scale e dopo aver fatto due passi in corridoio arrivano alla porta spalacata della stanza del biondo. Gli si presenta davanti una scena davvero esilarante.

Katsuki è lì steso sul letto con l'espressione di chi sta realmente combattendo per la propria sopravvivenza mentre sua mamma cerca di ficcargli in bocca un cucchiaio che porta una strana sostanza gelatinosa, simile al budino, ma viola shokking.

Quando gli sguardi dei due giovani si incrociano Bakugou ha un cedimento, distrazione che gli è fatale, perché la donna prende subitissimo il comando della situazione e lo obbliga a tradimento ad ingoiare quella cosa facendolo tossire come un dannato.

- Me la paghi, vecchiaccia!!! -

Nemmeno un minuto dopo lui le lancia uno sguardo rovente e lei lo ignora con una tranquillità che fa paura fiondandosi sul nuovo arrivato: lo scioccatissimo Eijirou.

- Oh mio dio, chi è questo carino?! -

Mitsuki gli si piazza in due ampie davanti con lo sguardo scintillante.

- P-Piacere signora...sono Kirishima. -

- E' il partner di nostro figlio, cara. -

- Che ragazzo educato.. quello screanzato di nostro figlio non ti merita come compagno! Ma ti ringrazio lo stesso, mi tranquillizza pensare che non è sempre in giro da solo allo sbando. -

La donna sembra sul punto di mettersi teatralmente a piangere dalla gioia, tutto mentre posa le mani sulle spalle del rosso che non sa assolutamente che espressione fare, preso a metà tra l'ansia di conoscere i genitori di Bakugou in generale ed evitare di fare pessima figura.

- Andate tutti fuori dalle palle! Kirishima vieni qui! -

Katsuki è rosso dalla rabbia.

Suo padre, previdente, trascina via la moglie prima che ella possa rispondere a tono al figlio e i due tornino a litigare.

- Fa come se fossi a casa tua Kirishima-chan! Idiota di un figlio tu finisci la medicina! -

In men che non si dica Eijirou è da solo in stanza con Katsuki e ha davvero la netta impressione di aver vissuto gli ultimi minuti in un ciclone.

- Ce ne hai messo di tempo, idiota. -

Alza lo sguardo e si ritrova Bakugou disteso sul letto che lo fissa con aria spazientita.

- N...non è così facile! -

- Ti ha creato così tanti problemi incontrare i miei? -

- Beh... -

- Okok ho capito. Chiudi la porta e vieni qui. -

Il biondo gli fa segno di avvicinarsi e Kirishima ubbidisce arrossendo.

- Ti aspettavo due giorni fa. -

Il rosso si strozza quasi e prende a tossire quando della saliva gli va di traverso.

- Non è così facile presentarsi a casa dei tuoi, ok? -

Katsuki si lascia scappare un sorriso.

- Mi hai portato qualcosa? -

- Si, è un pensiero di buona guarigione. -

Eijirou lancia il pacchetto al biondo che lo afferra al volo e comincia subito a scartarlo.

- Che cazzo è sta roba... -

- Ma come, non ti piace? -

- Si, ma... -

Kacchan si morde proprio la lingua mentre fissa quel pendente che regge nel palmo della mano.

- Sei un cretino, non devi farmi regali. -

Kirishima legge tra le righe e sorride.

- Non ti piace?. -

- Non ho detto questo. -

Il biondo ha un'espressione difficilmente decifrabile. Niente rossore, solo uno sguardo intenso che studia il pendente.

- Ora ti va di raccontarmi come hai fatto a ridurti così? -

Bakugou schiocca la lingua e si gira sul fianco. Quello che gli permette di guardare quello splendido muro attaccato al letto. Il compagno invece si siede mollemente sul bordo del letto sospirando.

- Non fare quella faccia. -

Sbotta la belva bionda dopo almeno un minuto buono di silenzio.

- Come fai a sapere che faccia sto facendo se non mi stai nemmeno guardando? -

- Perché so come mi guardi quando sono così... -

Kirishima non può fare a meno di cadere in un silenzio pesante mentre osserva il partner. Bakugou indossa solo dei pantaloni da casa scuri e se ne sta steso su quel letto che pare contenere a filo in una condizione che fa stringere lo stomaco. L'addome è coperto da fasciature belle strette, come il braccio destro e la fronte, probabilmente ne ha anche sulle gambe, ma non si vedono per via dei pantaloni. A completare il quadro generale ci sono anche quelle medicazioni adesive rettangolari incollate sulla spalla sinistra.

- Lo faccio perché so che sei stato un cretino... -

Bakugou gli lancia un'occhiata rovente e lo strattona all'improvviso. Kirishima reagisce prontamente puntando le braccia sul materasso e tendendo la muscolatura riesce a non schiacciare l'altro. Quando la scena torna immobile il rosso si ritrova a fissare Katsuki a pochi centimetri dal volto.

- Racconta, voglio sentire anche la tua versione, non solo quella di Deku. -

- Che ti ha detto quello sfigato?! -

- Lo saprai solo se mi racconti perché cavolo ti sei ficcato in testa di agire da solo. Ti sei fatto cogliere alla sprovvista. -

- Io non ho bisogno di nessuno, solo di te. -

Kirishima avvampa ma sbatte comunque una mano sul copriletto.

- Non provare a distrarmi. -

Il biondo grugnisce, simbolo che l'altro ha colpito nel segno.

- Va bene...Volevo chiudere la storia in fretta, tutti gli altri erano degli sfigati incapaci che non stavano facendo un tubo quando sono arrivato. -

Kirishima inarca un sopracciglio.

- Intanto lo stavano contenendo, non li definirei "incapaci".-

- Tsé! Io l'ho fatto fuori in pochi minuti. -

- Complimenti. Però, per quanto ne so io, non è stato quel Nomu a mandarti sotto qualche metro cubo di macerie. -

- Ma quanto cazzo ti sei informato.. chi sei Detective Conan? -

- Può darsi. -

E lì il biono proprio si gira un pezzettino per guardare malissimo il partner. Poi ritorna a mettere il muso nella posizione di prima.

- Quando ho sistemato quel primo stronzo... -

- Eri così esaltato da non renderti conto che ce n'era un altro? -

- NON MI INTERROMPERE! -

Kirishima ridacchia.

- ...ecco che ne compare un secondo e diciamo che ero piuttosto irritato... -

- Perché, cosa sei di solito? -

Katsuki si ritrova di nuovo interrotto da uno scietticissimo Kirishima, cosa che alza il suo livello di nervoso giornaliero in maniera considerevole.

Il suo sguardo si riposa sul rosso e si fa improvvisamente vendicativo. Gli ci vuole un attimo per strattonare Eijirou e fargli perdere l'equilibro.

In men che non si dica sono faccia a faccia. Bakugou disteso sul letto con il suo solito sorriso sprezzante che osserva divertito colui che gli sta sopra mentre puntella le mani sul materasso e resta appena sospeso sopra il petto altrui.

- Avevo fretta di tornare a casa a ricevere il mio premio. -

Gli sussurra con voce calda nell'orecchio mentre gli infila una mano sotto la maglietta andando ne ad accarezzare i dorsali in tensione.

Kirishima avvampa in un colpo e gli torna tutto alla mente.

***

Loro due uniti in una morsa accaldata nell'ingresso di casa.

Bakugou che lo bacia intensamente rispondendo ad una scarica di emozioni così forte da non essere controllabile. Katsuki non riesce e non vuole veramente vincere quel magnetismo, che li tiene incollati contro il muro, per varcare finalmente la porta ed uscire, incapace di scegliere il dovere ad un piacere così forte.

Eijirou lo spinge via appoggiandosi contro alla parete.

- Vai... -

Sussurra ansimando senza controllo.

Katsuki non gli lascia il tempo di riprendere giato, con occhi che sembrano lava è di nuovo addosso. Non si sanno nemmeno loro come, ma improvvisamente entrambi scivolano fino a terra lungo il muro intrecciando le lingue in un altro bacio struggente. Kirishima si ritrova tremante per il piacere tra il pavimento e Bakugou, che ha prontamente ricorso alla maniera più veloce per far godere entrambi. Da lì a poco il piacere di entrambi sporca l'addome del rosso, lasciando per pura fortuna del caso la tuta da eroe altrui intatta.

- Cazzo. -

Ringhia Katsuki ansando sommessamente.

- Esci da quella porta velocemente. -

Non è una richiesta.

- Kir.. -

- Non dire...il mio nome. -

La virilità di Bakugou ha un fremito. Eijirou gli ha posato l'indice sulle labbra mentre lo guarda con occhi languidi e guance arrossate.

- Se farai bene il tuo dovere... -

Inspira profondamente.

- Ti darò...una ricompensa... -

La più grande impresa di Bakugou Katsuki è stata probabilmente alzarsi in quel momento da terra e schiudersi la porta alle proprie spalle senza guardare indietro, certo di non avere la forza di staccare gli occhi dal partner una seconda volta.

***

- Oh-oh...lo sapevo, speravi me ne fossi dimenticato per la botta alla testa, eh? -

Il sorriso ferino di Katsuki si allarga e gli occhi gli brillano di una luce pericolosa...in tutti i sensi.

- Scordatelo, sei ferito! -

Kirishima scuote la testa e prova ad interrompere quel discorso che sa benissimo dove e come andrà a finire tentando di spostarsi da quella posizione, ma ovviamente Bakugou glielo impedisce unendo le braccia dietro schiena altrui.

- Ho solo qualche graffio, posso reggere. -

- Nonononono, non esiste. Siamo a casa dei tuoi. -

- Siamo nella MIA camera e questa è anche casa mia quando non sto da te, fino a prova contraria. -

Kirishima ci prova poi a spostare quella mano che di prepotenza è andata ad arpionargli una natica. La afferra con una delle proprie ma poi si sente bussare alla porta e tutta la scena prende un significato diverso.

- KATSUKIIIIIII, DI AL TUO AMICO DI RESTARE PER CENAAA!! -

La voce della padrona di casa arriva così vicina che Kirishima perde circa cinque anni di vita mentre si tira su rapidissimo, allontanandosi di scatto da Bakugou.

- TI HA SENTITO PURE LUI, VECCHIACCIA! -

Ci vuol poco perché la porta si apra e madre e figlio ripartano ad urlarsi contro per altri dieci minuti buoni. Il tutto si conclude con Eijirou che riceve l'incarico obbligare il partner a prendere ancora la medicina prima di cena.

- Non ha certamente un bell'aspetto... -

Il rosso studia quella sostanza gelatinosa che Kacchan fa ondeggiare sul cucchiaino.

- Fa cagare. -

- Prima la prendi prima finisce. -

Bakugou sbuffa sonoramente e allunga il cucchiaio al rosso.

- Convincimi. -

Lo guarda con provocazione, ma non si aspetta effettivamente che l'altro la colga così velocemente. Kirishima si protende sul letto, prende il bocca la medicina e con un bacio a tradimento che sa di amaro costringe il compagno a prenderla, staccandosi da lui solo alla fine con un sorriso seducente totalmente non previsto .

- Hai ragione, fa cagare. -

 



Ok si lo so, me la sono presa comoda a portarvi questo quinto capitolo ma spero mi perdonerete! (Avevo gli esami sigh..)
Ho realizzato caricandolo...caspita, siamo già al quinto capitolo!
E si, il tema che vi avevo detto è proprio il basico "vado ad incontrare la tua famiglia", ma non me ne pento di averlo usato perché...
daiiiii fa troppo troppo ridere AHAHAHAHAHAH -> perdoname lettor por my vida loca (?)

Chiedo perdono in anticipo se mi sono scappati degli errori nel testo, ho riletto tutto almeno cinque volte ma qualcosa parte sempre @.@

Spero abbiate apprezzato il dramah del povero Eijirou che va per la prima volta a casa di Kacchan e anche tutto il resto *ride maleficamente*
Il prossimo capitolo sarà EPICO. Ho in mente una cosa de-va-stan-te (chissà in che senso poi) AHAHAHAHA
Stay tuned,
Angel
   
 
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