LA CITTADELLA
C'era una volta una terra
dove tutti erano benvenuti,
dove il sole non tramontava mai.
Terra che è così lontana da me.
ma il mio cuore non l'ha scordata,
perché tra quegli immensi prati
C'era una volta una terra
dove tutti erano benvenuti,
dove il sole non tramontava mai.
Terra che è così lontana da me.
ma il mio cuore non l'ha scordata,
perché tra quegli immensi prati
un tempo correva
una giovane donna, audace e spensierata,
una giovane donna che fui...
Ah che paese era il mio!
Spianata si ergeva la valle
dove i fiumi sussurravano nel verde
e gli alberi, compagni d'avventura
orgogliosi crescevano nei boschetti
danzatori al vento del mattino.
E ancora più distante
ecco un laghetto solitario,
che le bambine andavano a trovare
per parlare da sole alla cascata,
che paziente ascoltava
e mormorava contenta.
Poi tra i monti, sempre illuminata
spuntava timida la cittadella
delle feste e delle locande,
La cittadella di pietra e dei balli paesani,
delle castagne calde,
dei sentieri sterrati.
Quella, fatta d'alberi e terra, che fu la mia casa,
quella dai fabbri miei padri
e le lavandaie mie madri.
Mai più bel posto m'accolse...
una giovane donna, audace e spensierata,
una giovane donna che fui...
Ah che paese era il mio!
Spianata si ergeva la valle
dove i fiumi sussurravano nel verde
e gli alberi, compagni d'avventura
orgogliosi crescevano nei boschetti
danzatori al vento del mattino.
E ancora più distante
ecco un laghetto solitario,
che le bambine andavano a trovare
per parlare da sole alla cascata,
che paziente ascoltava
e mormorava contenta.
Poi tra i monti, sempre illuminata
spuntava timida la cittadella
delle feste e delle locande,
La cittadella di pietra e dei balli paesani,
delle castagne calde,
dei sentieri sterrati.
Quella, fatta d'alberi e terra, che fu la mia casa,
quella dai fabbri miei padri
e le lavandaie mie madri.
Mai più bel posto m'accolse...