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Autore: Sakkaku    13/06/2018    1 recensioni
Qualche tempo fa Kim_Sunshine mi ha lanciato la sfida di pubblicare le storie scritte quando ero piccola, come fa lei nella sua raccolta "Scritti trash di una pseudo-infanzia problematica". Ora, dopo aver riesumato dalla cantina un paio di testi scritti quando ero giovane e semianalfabeta, eccomi qui a pubblicarli. Siete fortunati, perché non ne ho trovati molti... per ora.
Un consiglio: tenetevi alla larga da questa raccolta, perché non solo sarà piena di errori (è il senso della raccolta non correggerli e trascrivere i testi così come sono stati scritti in passato), ma vi porterà in un delirante turbine di demenza. Vi ho avvisato.
Genere: Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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25. Parte XV

 

A quella vista facemmo un’altra trasformazione. La collana che avevamo al collo si illuminò come un sole scarlatto, avvolse l’intera città di Simsim. Il nostro aspetto non era cambiato molto rispetto a prima, ora avevamo anche una coroncina di conchiglie sulla fronte e due orecchini a forma di campanellini. La nostra spada venne sostituita da una stella ninja gigante, che ritornava indietro ogni volta che la si lanciava. Accecata dalla luce Stella Marina Nera cercò un posto dove ci fosse ancora traccia dell’inverno, per sua sfortuna, ma nostra fortuna, non lo trovò. – Avanti non ti metterai mica a piangere, ora che ti batteremo. Ti diamo un’ultima possibilità. Lascia liberi Kiry, Riki e Lucas e sparisci per sempre da questa città e avrai salva la vita. Accetti o no? – dissi cercando un modo di patteggiare. – Ve lo potete scordare!! Io non mi arrenderò mai! – ci rispose con voce tremante. Chelsy si avvicinò, vide che Stella Marina Nera la stava circondando con una corda indistruttibile e fece appena in tempo a lanciarci la pietra ancestrale dicendoci – Unitela alla vostra collana, diventerete più forti, è una mia idea, ma mettetela in atto. Buona fortuna! Mi raccomando non rovinatele, dobbiamo riportarle ai loro proprietari dopo! - . Feci ciò che ci aveva consigliato ed anche se il nostro aspetto non mutò, sentimmo una strana energia che ci rendeva più potenti. Lanciammo la stella ninja che colpì in pieno il suo bersaglio, facendogli un taglio profondo. – Questo è per quello che hai fatto agli abitanti di Simsim per tutti questi anni – dissi io, Polly aggiunse rilanciando l’arma – Questo è per aver intrappolato la mia sorellina in un buco nero - . Rilanciai la stella ninja che liberò i tre tritoni, che si allontanarono. Mery chiese “Posso prendere io il controllo?” accettammo, ma sia io sia Polly non avevamo nessuna idea di cosa aveva in mente, pure se condividevamo lo stesso corpo. – Arma, sparisci! Potere delle fuoco vieni a me. Sono il guerriero leggendario del Rubino che ti evoca, per sconfiggere di nuovo il male, vieni fuoco del vulcano più attivo di tutte le terre e di tutti i mari, brucia il nemico e portatelo a casa, nel fondo del tuo cratere! - . – Pensi veramente di poter controllare il potere del fuoco?? Neanche i tuoi predecessori, che erano molto più potenti di voi, ci son riusciti. Pensate che voi prescelte dalle pietre per caso, siate in grado di fare ciò? – commentò acidamente la nostra nemica. Tutti, Mery compresa, rimanemmo stupite del fuoco che circondò Stella Marina Nera, che sparì con le fiamme lasciando solo una nuvola di fumo. Non potevamo crederci, avevamo sconfitto il male, da quel momento la pace avrebbe regnato sulla città di Simsim ed anche sui suoi abitanti.
La nostra fusione si sciolse, ognuna tornò nel proprio corpo di sirena, e le pietre di Smeraldo e di Occhio di Tigre si divisero dalla pietra ancestrale, che tornò al suo posto, sull’arpa d’oro. La Regina ci raggiunse con sua figlia la quale urlò di felicità – LO SAPEVO CHE CE L’AVRESTE FATTA!! SIETE LE MIGLIORI AMICHE MIE!! - - Datti una calmata Chelsy, quel tono non si addice mica ad una principessa!! – la prese in giro Polly, per tutta risposta le tirò fuori la lingua. – Ora faremo una festa in vostro onore, grandi cavalieri leggendari. Prima però dovrete andare nel castello a prepararvi, mentre mia figlia mette in ordine la città con il suono dell’arpa. Se volete gentilmente seguirmi, vi condurrò nella stanza dove le domestiche vi vestiranno, pettineranno, truccheranno - . – Aspetta una attimo cara – si intromise la voce roca del Re – Vorrei prima dir loro una cosa molto importate. Ascoltatemi bene, una volta finita la festa farete un rito per far tornare le pietre leggendarie nella loro grotta segreta. Quindi i vostri poteri svaniranno, come la facoltà di trasformarvi in sirene. Considerate quindi l’ultimo giorno che potrete passare qui nella nostra città. Ora che ho detto ciò che intendevo dire, potete pure seguire mia moglie - . – Ma non è giusto!! Non potete dare uno strappo alla regola? Sono le mie migliori amiche!! – si lagnò Chelsy, ma la sua madre biologica le consigliò gentilmente – Sono queste le regole figliola, non esistono eccezioni. Anche i loro predecessori hanno dovuto fare il rito, nonostante fossero degli abitati di Simsim. É per mantenere il giusto ciclo del nostro mondo. Capisci? – lei annuì. Nuotò verso la sua arpa, rimise a posto la pietra ancestrale ed iniziò a suonare. Ci dispiaceva molto non poter più usare i nostri poteri, anche perché Thomas e Charlotte, avrebbero potuto riavere indietro le loro pietre visto che non erano di massima priorità come le nostre. Ma a Polly dispiaceva moltissimo, nonostante lo nascondesse sotto il suo comportamento, che a volte può sembrare un pò brusco, lei ci teneva molto a saper di essere in grado di aiutare il prossimo. Tanto che si mise a piangere in silenzio, non seguì la Regina come me e Mery, rimase lì, vicino al cancello. Notando che non si muoveva dal cancello, Riki le si avvicinò dicendole dolcemente – C’è qualcosa che non va? É tutto a posto Polly del Lapislazzuli? Guarda che so benissimo che non stai piangendo!! Io direi che sono lucciole terrestri che scendono dagli occhi tuoi, per farmi vedere la loro bellezza. So bene che ti dispiace molto che non potrai più tornare qui né usare più la tua qualità. Ma verrò io a trovarti. Anzi ti dico una cosa. Per me c’è solo un destino, esso a deciso che ci incontrassimo. Il fato a sua volta ci terrà uniti l’uno con l’altra volente o nolente. L’importate è che tu non cambi mai. Promettimelo – con un leggero sorriso Polly gli rispose – Promesso - . Un fulmine apparse dal nulla e stava per colpire Polly, ma Riki la coprì col suo corpo, prendendo lui l’attacco destinato a mia sorella. Morì sul colpo. Lei lo afferrò, lo guardò negli occhi, ed i suoi si riempirono di lacrime. – VIVI! TI PREGO!! – . Cercò di farlo rivivere come aveva fatto poco tempo fa. – Non puoi farlo di nuovo. Puoi salvare dalla morte solo una volta la stessa persona, se lo farai rischierai anche la tua vita – disse la Regina a Polly, che si era girata quando le avevamo detto che nostra sorella era rimasta indietro. Lei non la ascoltò, si concertò e svenne.
L’avevamo persa, per sempre. Non potevo crederci o meglio non volevo crederci. Come lo avrei detto a Thomas? A mamma e a papà? E alle altre? Cosa avrei potuto inventare come scusa, una che fosse plausibile e credibile? Come avremmo fatto a vivere io e Mery senza la nostra sorella? – É morta, vero Lisbet? – disse con gli occhi rossi e pieni di lacrime Mery. Io scossi la testa ma lei contrabbatté – Non mentirmi sorella, non negare l’evidenza!!! Polly non l’accetterebbe!! Mi fai solo più male se mi menti, non sono stupida, le cose le capisco – mi abbracciò e pure io scoppia in un pianto dirotto. Chelsy smise di suonare, ci raggiunse in un secondo e si unì anche lei al nostro abbraccio, piangendo. – Penso che la festa dovrà essere rimandata...voi che ne dite? Faremo prima un funerale per i caduti, specialmente per Lapislazzuli e Riki, due grandi combattenti che non si sono arresi mai durante la battaglia, sebbene eravamo in minoranza. Più tardi faremo la festa. Che tutti gli abitanti di Simsim si preparino per la cerimonia dei caduti – disse come se niente fosse il Re. – Come puoi parlare così, in modo indifferente, come se le persone che sono appena morte erano per te solo dei pupazzetti che ti coprivano le spalle durante la guerra. SEI SENZA CUORE!! Erano anche delle persone non solo dei guerrieri che ti dovevano la vita!! Ma ti sbagli!! Anche se... – disse infuriata Chelsy, poi le parole si smorzarono in gola. I singhiozzi si fecero più forti, la Regina le posò una mano sulla spalla, ma Chelsy si scansò dicendo semplicemente a sua madre – Voi non la conoscevate neanche... - . I suoi genitori si guardarono sbigottiti, noi invece seguimmo la nostra amica. Ognuna di noi prese una via diversa, perché io pensavo che Chelsy fosse andata a sinistra e Mery diceva che era andata a destra allora ci eravamo divise, ma in realtà lei era andata diritto. Senza renderci conto ci perdemmo nelle vie di quella città. Vidi una sirena che mi assomigliava e decisi di inseguirla, ma non riuscivo a raggiungerla, più nuotavo in fretta più si allontanava a grande velocità. Ad un certo punto si fermò, si girò e mi fissò negli occhi. Era identica a me, in tutto e per tutto, mi disse – Sono contenta, finalmente ci incontriamo! Io sono te. O per meglio dire una parte di te, la parte che appartiene a questo mondo a te estraneo ma non più di quel tanto ora. Io ti ho scelta come portatrice del mio potere perché hai le qualità giuste. Anche le tue sorelle stanno incontrando le parti di loro, cioè la parte magica. Sai mi sembra strano parlarti...di solito eri tu che decidevi tutto, ma ora che ho visto come è la tua vita, ho deciso di prendere il tuo posto! – fece una pausa poi riprese dicendo con foga – Sai cosa vuol dire stare chiusa dentro a una grotta per anni se non per decenni aspettando il momento che ci sia una guerra per poter respirare aria fresca e vivere una vita di qualcuno e capire quanto sia bello vivere? Io voglio fare ciò che fai tu, giocare a calcio avere degli amici, ridere e scherzare!! Vi abbiamo scelto non solo perché eravate gemelle ma anche perché siete piene di vita, capisci cosa intendo dire? – un pò confusa annuii dicendole a mia volta – Ma perché vorresti prendere il mio posto? Io dovrei diventare la pietra leggendaria del Ametista. Non ti sembra egoista da parte tua scaricare su di me e Mery la vostra responsabilità?? - . Rimase molto colpita da quelle mie parole, ma d’altronde lo ero anche io. Mery invece al contrario di me, non porse domande alla sua parte magica, ma una soluzione. – Allora perché non rimanete nel nostro corpo, così noi avremo la stessa vita di prima, identica perché ci sareste anche voi. E poi senza i nostri poteri cambieremmo colore degli occhi e non si potrebbe spiegare in nessuna maniera questo fatto. Che ne dici? Lo andiamo a dire anche a Lisbet e ad Ametista? - . Rubino annuì, poi le domandò – Perché non hai detto il nome di Polly e di Lapislazzuli? – abbassando lo sguardo mia sorella gli rispose perché Polly è morta. Non lo avete visto? – scuotendo la testa la pietra leggendaria ribatté – Noi non possiamo morire e neanche chi ha il nostro potere, ferire sì, ma non morire! Solo se si esagera e si spreca troppa energia... NON DIRMI CHE HA VOLUTO FAR RIVIVERE UNA PERSONA GIÀ FATTA RISORGERE UNA VOLTA??? - - Sì l’ha fatto e Lapislazzuli non ha fatto niente per fermarla – disse Ametista alle loro spalle che non sapendo rispondere alla mie domande aveva deciso di andare a cercare Rubino per chiedergli come mi potesse rispondere.
Nel tragitto le avevo detto ciò che era successo a Polly, visto che cercava invano di mettersi in contatto con Lapislazzuli. – Sai Ametista, invece di prendere i loro posti, Mery ha detto che possiamo restare con loro. Anche loro hanno subito una grave perdita, insieme riusciremo a sopportarlo non credi? – disse Rubino, prima di rispondere ci pensò un attimo, poi concluse la sua riflessione dicendo – Abbiamo altra scelta? Non ci vogliamo tornare in quella grotta, ma non possiamo obbligarle a prendere il nostro posto. Facciamo così, ora cercheremo la principessa, diciamo al popolo che vogliamo stare con le prescelte e torniamo sulla terraferma!! - . – Però è meglio se torniate a far parte della nostra anima, altrimenti faremo confondere Chelsy! – disse mia sorella, guardandosi le Ametista e Rubino annuirono e fecero ritorno al loro posto. Nel frattempo Chelsy si guardava intorno, non riusciva a capire dove era finita, o quale fosse la strada giusta per tornare indietro. “In qualsiasi caso anche se non trovo la strada per tornare indietro, se torno in superficie di sicuro ritroverò la strada per tornare all’ AP“ pensò Chelsy senza perdersi d’animo. Quanto toccò la superficie ci picchiò sopra la faccia. Perché la superficie del lago si era ghiacciata “Accidenti!! Ora sono bloccata qua, la strada per ritornare indietro non la so. Che posso fare??” ripensò Chelsy. Io e Mery avevamo raggiunto la piazza dove stavano mettendo dei tavoli per la festa, ci guardammo in giro e chiedemmo se qualcuno avesse viso la nostra amica Chelsy, tutti ci risposero che l’ultima volta che l’avevano vista era quando si era allontanata. Preoccupata provai a chiamarla mentalmente “Dove sei Chelsy? Se mi rispondi io e Mery ti raggiungiamo in un battibaleno!!” lei mi rispose subito contenta di sentirmi “Non so bene dove sono. Mi ero persa, così avevo deciso di risalire per tornare all’accademia, ma la superficie dell’acqua è ghiacciata!!”. Presi per mano Mery, chiudemmo gli occhi e ci teletrasportammo dalla nostra amica. Quando le apparimmo davanti quasi si spaventò – Allora come mai è tutto ghiacciato?? – domandò Mery, fu una voce a risponderci – Perché vogliono impedirvi di tornare a casa. Vogliono che rimaniate qui per sempre!!! – ci girammo e vedemmo... Polly!!! Le corremmo incontro tutte e tre per abbracciarla, ma la oltrepassammo, non era ancora viva, era solo il suo fantasma. – Sono sempre io ragazze!! Anche se non sono più come voi... anzi è l’ultima volta che mi potreste vedere. Ora vi darò il mio potere, metà a te Mery e metà a te Lisbet. Se un giorno vorrete guarire qualcuno dovreste farlo insieme. Per poter uscire da questo posto basta che appoggiate le vostre mani sulla superficie e che tu Chelsy appoggi le pietre di Charlotte e di Thomas. Si dovrebbe sciogliersi – fece una breve pausa, sorrise e poi aggiunse – Aspettate che arrivi Kiry per farlo, anche lui vuole uscire da questo mondo pieno di pesci, me lo ha detto Riki che è andato ad avvertirlo. Ci si vede. Ma che dico?? Mi potreste vedere solo nella vostra mente o nei vostri sogni!! Salutatemi le altre due e anche nostro fratello!! – detto questo sparì come era apparsa. Mery si mise di nuovo a piangere e dovetti essere forte per darle il buon esempio, anche se ne soffrivo molto, poi la voce di Kiry ci raggiunse dicendo – Ora!! - . Ubbidimmo e l’acqua ci buttò sul prato del parco che conoscevamo fin da piccoli.
Il primo a rompere il silenzio fu Kiry che disse – Non ci posso credere!! Sono qui ad Oxford!! Grazie mi avete liberato!! Sapete ora come ora non potrei vivere senza il mio caro fratello!! Ooops, forse non è il momento giusto per dirvi questo vero? – scossi la testa dicendogli – Non ti preoccupare, siamo felici per te, ora però dobbiamo ritornare all’AP prima che si risveglino! Ci vediamo - . – Che ci faccio nel parco? Oh, ciao Chelsy, Lisbet, Mery e Kiry allora come è andata? Scusate la domanda ma dove è Polly?? Non la vedo da nessuna parte – disse mio fratello svegliandosi di colpo appena Chelsy gli aveva riposato la pietra Smeraldo sulla mano. Abbassammo tutti lo sguardo e mio fratello intuì che era successo qualcosa di brutto, ma non volendo subito pensare al peggio, disse scherzando – Non ditemi che è voluta rimanere una sirena perché si diverte a fare il pesciolino!! - - No, Thomas. É morta, ma non in battaglia, una luce strana l’ha colpita. O per meglio dire ha colpito il suo amico di battaglia, per il quale aveva una cotta, ma non come quella per Mark. Si volevano molto bene a vicenda – disse Mery non riuscì a trattenersi e scoppiò in un altro pianto. Thomas ci raggiunse e l’abbracciò. – A me dispiace di non aver potuto far niente, sebbene fossi la principessa di quella città, ma una cosa so di certo. Ci ho pensato fino ad ora, è stato il tridente del mio padre biologico a uccidere Riki, perché non voleva perdere il suo valoroso guerriero per una ragazza umana. Ha preferito farlo morire, ma non aveva previsto che questo suo gesto avrebbe portato la morte anche di Polly e di Lapislazzuli – disse Chelsy singhiozzando ma senza lacrime, aveva rabbia ne suo cuore suo padre aveva ucciso una delle sue migliori amiche e questo non lo avrebbe perdonato mai a nessuno, chiunque si trattassi. – Vedo che hai scoperto ciò che ho fatto, sei proprio una ragazza intelligente!! – disse il Re facendo sbucare in quel momento la sua testa fuori dall’acqua. – Figliola cerca di capire tuo padre, se Riki avesse abbandonato Simsim, presto altri tritoni e sirene avrebbero voluto andarsene per vedere come si vive veramente sulla terra ferma, mettendo a rischio e pericolo non solo la loro vita, ma anche la loro vera natura – aggiunse la Regina. – Non osare parlarmi come se fossi mia madre!!!! Forse lo sei geneticamente, ma per me voi due non siete niente!! Il mio unico vero genitore è mia nonna che mi ha allevata e cresciuta!! – disse scoppiando a piangere Chelsy.
A quel punto non sapendo neanche bene cosa stesse accadendo Thomas si mise a parlare – Sapete voi non mi conoscete ed io non conosco voi. Ma se uno di voi due che sia re o regina di un gruppo di pesciolini questo non mi importa!! Non solo avete sfruttato le mie sorelle per sconfiggere un vostro nemico, ma addirittura ne uccidete una, solo per mantenere il vostro segreto!! Siete viscidi come dei vermi altro che pesci!! - . Scioccato il Re disse – Immagino che Polly guerriera del Lapislazzuli abbia imparato da te gli insulti. Comunque ero venuto per scusarmi del mio gesto e porgervi le mie più sentite condoglianze. Ho rispettato molto vostra sorella. Festeggeremo pure senza di voi. Addio – sparì con sua moglie sotto il fondale del lago. – Ora non li rivedremo più per davvero!! Quando il Re dice addio è davvero un addio, capite quello che intendo dire?? O mi devo spiegare meglio? – disse Kiry – Abbiamo capito al volo ciò che intendi dire Kiry non siamo mica stupidi – gli dissi infastidita. Potevo capire che si sentisse libero dagli ordini del suo sovrano, anzi ex sovrano. – Avanti vi riaccompagno all’AP, però voglio che mi raccontiate tutto nei minimi dettagli, ok? – annuimmo Thomas disse di nuovo, rivolto a Kiry stavolta – Prendi questa è la chiave di casa, sai dove abito vero? Stai attendo solo al cane, magari ti salta addosso, ma solo perché vuole delle coccole. Ci vediamo più tardi. Ah, dimenticavo, dormi sul divano!! - . – D’accordo sei tu il padrone di casa. Buona notte ragazze – disse Kiry lo salutammo e gli augurammo anche noi la buona notte e iniziammo a camminare in silenzio.



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Buonasera a tutti, è il momento di festeggiare, perché con questo capitolo le "vicende" di Simsim si sono concluse. Almeno spero che non riapparirà più avanti, perché a mio avviso è stato scritto fin troppo su questo posto...
Se non fosse per questa raccolta non avrei mai più letto questo scritto e ogni volta che apro il file mi viene male allo stomaco, vedere cosa scrivevo a quei tempi mi fa venir voglia di piangere dalla vergogna! XD
Ci tengo a ringraziare tutti coloro che sprecano (perché siamo onesti, potreste fare molte altre cose invece che leggere questi capitoli) il loro prezioso tempo dietro questa raccolta :3

 

  
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