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Autore: IlCerbiattoVolante    14/06/2018    0 recensioni
[Anybody Killa & Blaze Ya Dead Homie (Killaze)]
"C'è una volta in cui sei serio?" domandò Killa ridendo.
"Perché insomma... Io voglio presente non solo Blaze..."
"Vuoi Chris, James?" Sussurrò Blaze mentre erano vicini ad un muro, sempre tenendo Killa vicino al suo viso.
"Sì, voglio per un giorno vedere Chris e non Blaze... Mi manca tanto quel pazzoide senza maschera, quel pazzoide normale, che sta tranquillo e..." continuò Killa, poggiandosi con la schiena al muro, allontanandosi quindi dalla stretta di Blaze.
"Insomma, a me piace quando interpretiamo i nostri personaggi... Ma mi sembra che siamo più loro che noi, ci pensi mai a questo?".
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: Lemon, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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Killa e Blaze stavano ad un pub una sera da una giornata pesante di prove di testo dalle sale di registrazione (quando ancora stavano alla PSY Records).

C'erano tutti quasi quelli dello staff, e Blaze e Killa erano gli unici degli artisti ufficiali dell'etichetta presenti perché solo loro appunto avevano lavorato sulle nuove canzoni del loro album dove erano conosciuti come un duo, ma presto sarebbero rimasti soli alla chiusura del locale.

"Che giornata lunga anche oggi" disse Blaze.

"Per me è volata in un attimo" rispose James.

"Piccoletto, sei sempre pieno di energie" aggiunse Chris."E tu un grasso e pesante scansafatiche" disse Killa.

Blaze lo guardò sorridendo sotto i baffi di profilo e Killa sorrise a sua volta dopo aver visto il compare.

"Stanno andando via tutti, e per noi ora è il caso di andare a dormire, mio giovane amico" consigliò Blaze osservandosi attorno.

"Vacci tu a casa se sei stanco, io voglio rimanere ancora un po'. Mi piace quando non c'è nessuno intorno a me, quindi puoi anche smammare, se è ciò che vuoi".

"Se è ciò che voglio hai detto..." ripete' Blaze guardando davanti a sé.

Il ragazzo che offriva i drink osservava i due uomini dalla faccia truccata in modo "temibile" con curiosità.

"Sì, non si preoccupi tanto tra poco ce ne andiamo a nanna" rispose Blaze notando il giovane curioso.

"Ho detto che io voglio rimanere, Chris, mi hai sentito?".

"No, perché non si capisce niente di quel che dici, Killa." rispose sorridendo ancora Blaze.

"Quindi ora togliamo il disturbo." finì.

Killa sbuffò storcendo le labbra e alzando la testa esclamò un "Aaaaah" con una risatina sarcastica quasi frustrata.

Blaze si girò appena senti' quella voce.

 Nel suo petto il cuore fece un balzo fluttuante, e continuò a fissare l'amico mentre lo accompagnava alla porta.

Appena usciti fuori, ABK guardò in basso e sbuffò ancora.

"Che io sia tuo amico non significa che debba fare come sempre voglia tu".

Blaze saluto' da fuori la porta che si chiudeva.

"Quindi, mio caro collega, da stasera farò le cose più per conto mio, perché so badare a me ed non ho bisogno di un partner che mi faccia da capo. Io sono il capo di stesso, hai capito?"

"Certo guerriero mio" rispose Blaze apparendogli da dietro le spalle e con la faccia vicino alla sua.

"Ma io ti seguirò lo stesso" rise.

"Se ci riuscirai ancora, grassone." sussurrò Killa guardandolo."Ehi, sono ancora giovane, e poi a te la mia ciccia piace" esclamò e sussurrò Blaze stringendolo ancora di più tra le sue braccia."Infatti mi piace così tanto che se potessi te la strapperei subito" rispose cinicamente Killa."Oooh, mi piace questa fantasia sul "morto" (intendendo sé stesso)"

"C'è una volta in cui sei serio?" domandò Killa ridendo.

"Perché insomma... Io voglio presente non solo Blaze..."

"Vuoi Chris, James?" Sussurrò Blaze mentre erano vicini ad un muro, sempre tenendo Killa vicino al suo viso.

"Sì, voglio per un giorno vedere Chris e non Blaze... Mi manca tanto quel pazzoide senza maschera, quel pazzoide normale, che sta tranquillo e..." continuò Killa, poggiandosi con la schiena al muro, allontanandosi quindi dalla stretta di Blaze.

"Insomma, a me piace quando interpretiamo i nostri personaggi... Ma mi sembra che siamo più loro che noi, ci pensi mai a questo?".

Blaze storse la bocca e riflesse qualche secondo.

Killa guardava in basso e incrociò le braccia.

Blaze tornò indietro e bussò al portone semichiuso. 

Killa non si spostò da dove era ma osservò la scena curioso."Chris sei un fottuto ubriaco. Almeno io queste scemenze insensate non le faccio!" gridò.

Vide Blaze mormorare per poi entrare ed uscire in pochi minuti.

Blaze tornò davanti a Killa con un bicchiere in mano.

"Acqua? Oh allora hai deciso finalmente di mantenerti in salute?" domandò Killa scherzoso.

Ma Blaze fece una cosa inaspettata.

 Mise una mano dentro il bicchiere e si struscio' il viso con l'acqua."Non potevi aspettare di essere nella tua stanza?" Scherzò ancora ABK.

"Bene, James. Adesso sono Chris." gridò Blaze col trucco mezzo sciolto sul suo viso.

Killa si nascose la faccia sotto il palmo della sua mano alzata. 

"Blaze, per favore, ho capito, ora torniamo a casa che sono stanco effettivamente".

"Ma come, ora che sono Chris vuoi Blaze? Non hai le idee chiare, vero stronzetto?" gridò un poco Blaze avvicinandosi molto a Killa quasi da bloccarlo vicino al muro.

"Tu sei folle più di tutti quelli che conosco" esclamò Killa quasi spaventato.

Blaze lo osservò un po' nervoso e fece versare l'acqua rimasta sopra Killa, che non sapeva come fare per calmare l'improvvisa azione dell'amico.

"Adesso non puoi voler più Blaze. Sei James, non A-B-Kahppa. Sei James e James può stare solo con Chris, giusto?"Ad entrambi stava battendo fortissimo il cuore.

"Perché il piccolo James ha paura di amare Blaze, vuol nascondere il suo amore grande a tutti tranne alla persona nascosta dietro Blaze. 

Ma io, Chris, sono sempre io anche quando sono Blaze, James. O mi ami al 100% o non ami niente della mia persona" ansimo' Blaze.

Killa stava tremando e aveva gli occhi lucidi."Chris, ti prego, andiamo a dormire. 

Sei stanco"."Voglio solo che dici adesso di amarmi. Ora sono sia Chris e Blaze assieme. E tu pure sei sia Killa che James. Ed io amo entrambi perché so che sei sempre tu dietro".

Killa tremava ancora di più e fece scappare un gridolino di ansia.

"Chriiiis, per favore, domani tutte queste stronzate!".

"Stronzate? Per te sono stronzate tutto questo? Che devo fare per farti capire che sono serio?".

Killa guardò di nuovo in basso e stava cominciando a singhiozzare per la tensione addosso.

Blaze si allontanò di nuovo lasciandolo singhiozzare e vide Killa mentre si lasciava cadere sul marciapiede.

"Tu sei pazzo. Pazzo!" gridò Killa scalciando i piedi per terra.

Blaze si accovacciò lentamente verso ABK e cercò di scusarsi.

"Scusami James... Andiamo a casa, va bene? Non lo farò mai più... È stato solo un attimo di nervoso, lo sai che ti voglio bene".

Killa lo picchio' sopra il petto con lo sguardo basso e le lacrime agli occhi.

"Se lo rifai di nuovo chiamerò la polizia".

"Ti prego scusami, scusami. Mi sono fatto prendere dalle emozioni e sono stanco. Ti prego scusami, non voglio che la nostra amicizia finisca per questa sciocchezza!" supplicò Blaze abbracciando ancora Killa a sé.

"Ti odio. Ti odio. Sei un coglione e io ti odio." gridò singhiozzante Killa lacrimando sulla maglia del partner.

"Dai, dimentichiamo tutto, torniamo nel nostro nido, va bene? Ma ti prego, non odiarmi... Io ti amo troppo, James...".

Stava piangendo Blaze stavolta, e strinse ancora più forte Killa."Lasciami respirare allora, pazzoide" sussurrò ABK con la sua vocina biascicante.

Killa tirò su lo sguardo e vide Blaze con le lacrime copiose dagli occhi."Blaze... Chris... Dai andiamo a riposarci adesso?".

Si alzarono e si stesero i vestiti per ripulirsi delle polveri delle strade.

"Dai Blaze, è quasi mattino. E meno male non c'era gente in giro... Non mi avrebbe fatto piacere fare il buffone di mattinata".

Blaze prese la mano nella sua di Killa, mentre Killa abbassò di nuovo lo sguardo arrossendo, perché sapeva che Blaze era sicuro di sé e quattro gatti nel percorso verso casa non avrebbero dato fastidio se avessero guardato male loro due come molto più che intimi amici.

"Ciccione pervertito" sussurrò ABK.

"E tu stupido." aggiunse Blaze.

Arrivati alla porta, Killa salutò Blaze con gli occhi semichiusi dalla stanchezza."Okay, ci vediamo domani allora, Chris".

"Aspetta stronzo." disse Blaze tirando verso sé la mano di Killa.Blaze abbassò il capo su Killa, mentre le sue labbra mezze coperte di rossetto nero macchiarono quelle di quest'ultimo.

Con l'altra mano circondò la testa del compagno come se lo stesse cullando, in modo dolce ma veloce.Il cuore di Killa ebbe un altro sobbalzo.

E posò le sue mani alla schiena di Blaze, stringendolo.

"Scusami se mi sono comportato male, Killa. Ti prego perdonami. Non voglio perderti. Morirei davvero" singhiozzò Blaze guardando negli occhi scuri di Killa."No sono stato uno stronzo anche io... È che ho paura della gente lo sai... Ma anche io ti amo troppo... Cerca di capirmi e sopportarmi..." singhiozzò ancora Killa, ribaciando di sua volontà Blaze.

"Non meriteresti uno come me..." finì Killa lacrimando ancora.

"Ed invece sì perché sono un coglione innamorato." aggiunse Blaze baciandolo una seconda volta."Dai, basta baciarmi... Tanto ci vediamo domani, ciccione" rise singhiozzante Killa.

Il cuore di Blaze fluttuo' al suono della voce appena udita dell'amico che stava abbracciando fortissimo, e lo ribacio' una terza volta, ma assaporando la sua lingua nascosta.

"Blaze... Dai, non ricominciare... Lo sai che poi finisce che non si dorme più..." rise Killa baciandolo e sospirando.

"Ma io voglio averti con me..." sussurrò Blaze baciandolo sul collo. 

"Dai vieni con me stanotte... Così mi faccio perdonare".

"Blaaaaaze.... Dai.... Domattina voglio svegliarmi fresco, non sfatto... Oh mamma come mi piace però tanto quando mi baci...".

"Allora altri cinque minuti? Non riesco a smettere, mi sento tantissimo in colpa, mio piccolo guerriero. Mi perdoni se ti bacio ancora... Ed ancora... Ed ancora ed ancora..." continuo' a ripetere mentre baciava più volte tutto il viso di Killa.

Killa rise arrossendo e a sua volta baciò più volte le labbra di Blaze succhiandole.

"Mmmmmmh.... Cazzo Chris mi fai invogliare così... Ti prego fermiamoci..." supplicò a bassa voce Killa mentre ancora lo baciava sulle labbra.

"È quello che vuoi, piccolo mio Killa?" rise Blaze.

"Fanculo, io voglio che mi baci ancora. Vengo su con te".

Blaze sorrise a 32 denti e velocemente aprì la porta mente Killa lo teneva per mano, arrossendo ancora e baciandolo sulle labbra.

Blaze entrò subito così dentro e Killa lo seguì velocemente ansimando. Entrambi avevano ancora le loro lingue l'una contro l'altra e i loro cuori battevano fortissimo, mentre nelle loro parti basse qualcosa stava cominciando a scaldarsi.

La porta si chiuse lentamente, senza far rumore, ma le risatine di Killa e Blaze continuarono a farsi sentire.

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Erano le sette del mattino incombente e le finestre lasciavano traspirare un filo di luce su visi di Blaze e Killa.

Killa era davanti con la schiena a Blaze, che si svegliò per primo"Mmh... Che senso di pesantezza... Ma che è successo ieri?"

"Eri ubriaco fradicio e pure fatto. Mi hai pure fatto prendere un colpo. E poi beh, siamo finiti per dormire assieme. Non voglio dire altro che mi vergogno di questa situazione" rispose Killa

"E perché sono con le mutande mezze calate?" chiese Blaze

"Perché sei un ubriaco del cazzo e ieri volevi fottermi. Ma per fortuna sei cascato dal sonno..." rispose ancora Killa senza girarsi

"Oh." esclamò Blaze

"Ciccione stronzo. Stavi per uccidermi ieri." Aggiunse

"Ti son venuto addosso?" chiese stupito Blaze

"Sì, ed hai provato pure a baciarmi" finì Killa

Blaze si alzò e andò in bagno.

Killa ricordò della serata ieri e aveva gli occhi lucidi perché sapeva che stava nascondendo qualcosa a Blaze"Ubriaco... E quindi ora non ricorderà più niente... Se dicessi ora che cosa mi son lasciato scappare... " Pensò Killa coi suoi occhi scuri traboccanti di lacrime

"Per caso mica ti ho... ehm... Anche penetrato?" Chiese Blaze entrando di nuovo in stanza.

Killa si coprì con la coperta stretta"Sì stronzo, ma per fortuna ti ho fermato finché non ti sei addormentato..."

"E perché stai piangendo adesso allora?" Chiese Blaze fissandolo negli occhi

"Io non sto piangendo... Mi dà solo noia la polvere" negò Killa

"Allora alzati se ti dà fastidio.."

Ma Killa disse che stava bene così e non voleva alzarsi dal letto.

"Fa' come vuoi..." Aggiunse Blaze

"Blaze... O Chris.. Tu non ricordi proprio niente di ieri sera?" Domandò Killa

"No... Però se mi dici altro forse sì..."

"Meglio di no, è stato imbarazzante. Una vera lotta tenerti fermo. Graffiavi come un pazzo."

"Uuuuh allora ieri chissà che tipa mi ero immaginato per farti tutto questo..."

"Ma smettila, ti senti mentre dici certe stronzate?" Disse Killa

"Beh, non ero ubriaco scusa? Per arrivare a questo ero proprio invogliato di qualcuna che credevo di vedere"

Killa stava cominciando a tremare di singhiozzi ma ancora non voleva rivelare niente

"Ed adesso stai piangendo. Okay adesso mi dici cosa è successo ieri. Perché per far piangere un piccolo guerriero significa che io ho fatto qualcosa di brutto e non voglio avere sulla coscienza il tuo rancore. Dimmi cosa è successo ieri, James."

Blaze si accovacciò vicino a Killa che tremava e ansimava

"Non me la sento..."

"Voglio sapere tutto, James. E tu me lo dirai, altrimenti ti butto giù dal letto, hai capito?"

"Ti odio, ti odio. Sei uno stronzo."

Blaze si avvicinò di più a Killa

"Se non me lo dici ti farò vedere io cosa è davvero uno stronzo. Ci tengo a te quindi dimmi cosa ti ho fatto ieri notte."

"Va bene" singhiozzò Killa asciugandosi con il lenzuolo

"Ci siamo baciati dopo che tu ti arrabbiasti... Mi facesti degli strani deliranti discorsi sul tuo personaggio... Sì mi hai baciato più volte, anche in bocca... E dicevi di amarmi..."

"Oh cazzo, davvero ho fatto tutto questo?" Domandò sorpeso Blaze

"Certo. Non ti sto mentendo."

"E tu? Perché nn hai chiamato la polizia?"

"Non me la sentivo... Anche se avevo paura, ho preferito riportarti a casa... Ma poi..." Finì per piangere più forte Killa

"Smetti di fare il piagnone e finisci di raccontare!"

".... Ecco ieri eri così aggressivo... Avevo paura che mi picchiasti... Così ho pianto e tu hai finito per scusarti... Dopo mi baciasti è così ho detto il gioco..."

"La strada da lì a qui è lunga... Dì la verità per caso ti piaceva?"

"Non dire idiozie, Chris..."

"Allora perché tremi?" Domandò Blaze. 

"Devo avere fatto qualcosa di brutto dopo allora."

"Oh sì, appena entrati mi volevi spogliare... Io così continuato a reggere il gioco..."

"Sul serio??? Killa non me la racconti giusta, eh?"

"Vuoi farmi finire?" Rispose nervoso Killa

"Okay finocchietto." Aggiunse Blaze ridendo

"Io non sono gay! Volevo solo evitare che tu mi facesti del male, stronzo!" Gridò Killa con lo sguardo molto arrabbiato e trucco mezzo sciolto via

"Va bene scusami... Ma davvero volevo farti del male? Io... Stento a crederci... Ti considero il mio più grande amico... "

"Forse non sei onesto con te stesso, Chris Roleau."

Passarono alcuni minuti e Blaze si alzò dal letto.

"Senti chi parla. Io ora ricordo e so quel che sono, dentro. Sei tu che non lo vuoi ammettere. Ieri ti avevo dichiarato che provavo qualcosa per te, ora ricordo. Mi arrabbiai perché tu non volevi mostrare l'amore per me come facevo io, nascondendolo."

Killa alzò lo sguardo e spalancò la bocca dalla sorpresa

Blaze si avvicinò furtivo e alzò il lenzuolo

"Che vuoi fare Chris? Non ti è passata la sbornia di ieri?"

"Voglio solo vedere... Ma non hai nessun graffio addosso..." disse Blaze

Killa chiuse gli occhi e si nascose il viso sotto il cuscino

"Killa... Mi vuoi direi davvero cosa è successo?"

Si riavvicino' e tirò via il cuscino da Abk

"Mi vuoi lasciare in pace stronzo?"

"No finché non mi dici cosa è successo."

"E va bene! Hai vinto. Non c'è stata nessuna lotta. Volevo solo allontanarti perché... Insomma dopo la tua dichiarazione mi son dichiarato anche io..."

"Ero stanco e ho detto di amarti e ti ho baciato di mia volontà. Ma tu ovviamente non ricordi quindi ho preferito non rivelare niente per non starci male, tutto qui." 

Singhiozzò di nuovo Abk

"Quindi mi ami?" Chiese Blaze

"N-non lo so... Voglio solo stare da solo. Io non so se avevi le traveggole o se eri davvero innamorato, ma io di te lo sono e ora che lo sai puoi anche lasciarmi stare, tanto lo so che non è una cosa normale..." Pianse Killa

"Guarda, pure io ho paura del giudizio della gente, perché credi che io mi ubriachi sennò? Stavo male proprio per te, perché non riuscivi a dirmi che mi amavi, pensavo la cosa che fosse a senso unico... Se mi ami davvero ti prego, non vergognarti. Io non ho assolutamente intenzione di abbandonarti."

"Io ho paura..."

"Lo so, Killa, lo so... Pure io, ma ci amiamo entrambi e ci può fare solo del male inutile continuare a negarlo.

"Killa si avvicinò a Blaze e lo prese con le mani dietro il suo capo, facendo raggiungere le sue labbra contro le sue

Blaze chiuse gli occhi e lasciò che Killa baciasse le sue labbra. 

Killa aveva ancora le lacrime agli occhi e tremava ed ansimava. 

Mentre baciava ripetutamente Blaze supplicava il suo perdono.

"Sono un vigliacco, Blaze, son un vigliacco del cazzo. Ma perché non credo di meritarmi il tuo amore, ho paura della sofferenza. Mi odio per questo" supplicò ad ogni bacio ad occhi chiusi, a Blaze che sorrideva e finì per abbracciarlo forte.

"Non prendertela con te stesso, già me la prendo io... Sei il mio piccolo James, non hai motivo per essere arrabbiato. Hai me che ti ama, un amore corrisposto. Solo che siamo entrambi molto timidi. Ci vorrà del tempo ma vedrai che andrà tutto bene. Ti amo tanto, James" aggiunse Blaze stringendolo forte sul letto.

"Mi ami davvero Blaze? Mi ami davvero tanto? Ami davvero il mio brutto muso?" Chiese Killa piangendo

"E tu come puoi amare questo grasso pazzoide sempre fatto?" Aggiunse Blaze

"Sì, ti amo tantissimo. Amo i tuoi occhietti scuri ed i tuoi capelli.. E cazzo, la tua risata, i tuoi versi, il tuo difetto nel parlare, la tua voce... Tu non hai idea, James."

"Pure io ti amo, Chris, amo il tuo vocione e la tua simpatia, e le tue guance... E mi piaci tanto fisicamente."

Continuarono a baciarsi lentamente guardandosi negli occhi

"Che ti ho fatto quindi ieri... Killa, dimmi che abbiamo fatto ieri..."

A Killa schizzò quasi il cuore dal petto.

"La porta si chiuse e tu mi buttasti sul letto abbracciandomi e baciandomi. Mi toccasti dappertutto ed io ansimavo" fece ricordare a Blaze, Killa

"Più sorridevo ed ansimavo, più te cercavi di levarmi i vestiti di dosso."

"Accidenti. E poi?"

"Mi andasti davanti facendomi sdraiare a pancia in su, osservandomi per qualche secondo nel viso. Mi toccasti il mento e io risi."

"E poi?"

"E poi mi baciasti, dicendomi che ti facevo impazzire, e con le mani mi tirasti giù i pantaloni e mi alzasti la maglietta, sfiorandomi la pancia e facendomi rabbrividire"

"Cazzo"

"Ansimavi forte e io beh... Ti desideravo tantissimo. Tu notasti la mia 'asticella' e me la pressasti, facendomi tremare e tirare fuori la lingua"

Killa arrossì mentre raccontava cosa ricordava della loro prima notte di passione passata.

"Mi ribaciasti ancora con la tua lingua calda, e io ti sbottonai la camicia e la zip dei pantaloni... Dissi tante volte 'Ti amo, ti amo, ti amo'"

Blaze osservò Killa girarsi e lo supplicò di continuare. 

"Davvero me lo dicesti?"

"SÌ, Chris... E me ne vergogno da morire."

"Oh no no... Mi fa piacere che tu lo abbia detto, finalmente."

"Eravamo in mutande, ma alla fine rimasi solo io senza, perché tu eri così invogliato che non mi lasciasti il tempo di spogliarti del tutto... Sembravi quasi affamato... Mi baciasti il collo e il petto più volte senza lasciarmi respirare"

Blaze arrossì violentemente. 

"Killa, non è che ti stai inventando qualcosa? Magari stai velatamente descrivendo le tue fantasie..."

"No, pervertito. Hai fatto tutto da te." Rise Killa mostrando i suoi canini.

"Comunque dopo mi toccasti dentro le mutande in modo violento quasi..."

"Mica te l'ho rotto, vero? O sei pure masochista?" Scherzò Blaze.

"Coglione. Mi avevi fatto pure gridare dal dolore."

"Oh, mi spiace davvero James. Vuoi che te lo curi?"

Killa lanciò il cuscino alla faccia di Blaze.

"Comunque sia, dopo che urlai forte tu mi presi per i fianchi e cominciasti a fottere... Solo che stavi fottendo la coperta davanti a me"

Blaze divenne bianco. Ma non era il cerone che di solito si metteva in faccia.

"Sì, è più io ridevo ed ansimavo, più tu gridavi col tuo vocione 'Oh sì James continua che cazzo mi fai impazzire così oh sì cazzo'"

"James, non dirmelo..."

"Alla fine venisti urlando il mio nome e ti addormentasti. Fortunatamente il tuo viso era vicino al mio perché continuavi a baciarmi, quindi non mi pesavi molto"

"Che carino, non ti pesavo"

"C-comunque... Io infatti non sentivo niente e lo scoprii dopo perché. Così ti lasciai cadere all'altro lato del letto e stop, fine della storia."

"Quindi..."

"Sì, me la presi perché non avevamo iniziato né concluso niente, coglione."

"Posso rimediare, mio piccolo James?"

"Va bene, ti lascerò un'ultima occasione, ma solo perché sono ABK"

"Bravo il mio ragazzo." Sorrise Blaze baciandolo ancora una volta.

Passarono alcuni minuti e Blaze aprì la porta di casa sua.

"Ti lascio riposare, allora. Puoi rimanere qui quanto vuoi, buon riposo. E... 

Spero di ritrovarti, dopo."

"Chris..." Sussurrò Killa.

"Sì, James?"

"Ti amo." 

Finì ABK, sorridendo da sotto la coperta.

Blaze pure sorrise.

La porta si chiuse e Blaze sentì la risatina di Killa da fuori la porta.

Il cuore dentro Blaze cominciò a battere fortissimo.

E non avrebbe mai smesso, per tutta la giornata.

   
 
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