Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: terryoscar    14/06/2018    9 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Il Ballo

“Alain, il nostro Andrè è riuscito a riconoscere la sua fidanzata anche con quella maschera bianca, in pizzo, che porta sul viso…… però che donna spettacolare che si nasconde sotto la divisa! Certo si capisce che è avvenente, però così è tutt’altra cosa, ora capisco il povero Andrè perché non ha mai guardato altre donne, altro che malato come dici tu!”

Prendo due calici uno lo porgo a La Salle e dico: “Su amico, prendi e brindiamo.”
“A cosa Alain?”
“Alle splendide tette che il Comandante nasconde sotto la divisa ahahah!”
“Alain sei davvero incorreggibile!” dico ridendo alzando il calice.


“Su Sabrina sei pronta?”
“Ho quasi finito Marta, il tempo di acconciarmi i capelli e indossare la maschera, ecco fatto … che ne dici, sto bene?”
“Benissimo … io invece come sto?”
“Molto bene Marta, su andiamo a divertirci anche noi, tanto con tutta quella gente che è in sala chi si accorge di due cameriere; di abiti poi, ce ne sono a volontà.”
“Sabrina sai che troveremo i francesi?”
“Ah, se alludi a quel … quel … Alain io …”
“Caspiterina Sabrina, ricordi il suo nome! Vuol dire che non ti è certo passato inosservato.”
“Ma cosa dici Marta, quello è solo uno sciupa femmine.”
“E come lo sai?”
“L’ho sentito dire dalla francese …”
“Quale Francese? Qui a parte quelli che sono arrivati, non ho visto delle donne a loro seguito.”
“Invece ti sbagli, il biondino in realtà è una donna non un uomo come tutti pensano.”
“Cosa? Ma scherzi?”
“Affatto, l’ho aiutata proprio io a vestirsi, e ti dirò di più, è anche molto bella! Infatti questi abiti li ho presi dalla sua stanza, sono quelli che l’Arciduchessa le ha mandato.”
“Ma che strani questi francesi… però, ora che ci penso, ecco perché tra la servitù gira voce che due di loro, siano dei sodomiti.”
“Ma quali sodomiti, te l’ho appena detto, la bionda è una donna e veste come un uomo. Bah, sarà una nuova moda francese.”
“E quindi da quella donna hai sentito parlare di quell’Alain?”
“Si”
“E cosa diceva?”
“Parlava con il Generale suo padre che era alquanto preoccupato: pare che il bellimbusto è un vero veterano a cacciarsi nei guai a causa delle donne …. quindi amica mia, alla larga da quei tipi, stasera pensiamo solo a divertirci.
“Davvero?”
“Si, certo.”
“Sabrina, sto bene con questa maschera?”
“Benissimo Marta!”
“Certo che così conciate, nessuno ci riconoscerà … su andiamo!!”


Il Generale si è riservato il primo ballo con la mia Oscar, li ho osservati.
Oscar appare un poco intimidita, credo che non abbia mai ballato prima d’ora con il padre!
Li vedo scambiarsi qualche parola:
“Oscar, sei splendida, e balli divinamente. Quante cose ti ho negato in questi anni!”
“Padre…vedete, io comunque sono felice della vita che ho vissuto, ma, mi fa piacere poter ballare con Voi, per la prima volta”


La musica è terminata, si avvicino, adesso tocca a me, mi faccio avanti, e gli dico: “Signore, mi permette?”
“Prego Andrè, e mi raccomando, divertitevi, sempre nel consentito naturalmente!”


Sono nuovamente tra le braccia di Andrè, che emozione, stiamo danzando un giro di valzer, non mi sembra vero.
Mi sento davvero emozionata, e poi lui da me stasera si aspetta che io gli dica che l’amo, spero di farcela.
Mi stinge, forse siamo un poco più vicini di quanto la buona creanza permetta. Sento la sua mano destra cingermi la vita e con la sinistra tenere la mia mano. È un gesto di possesso, ma anche di tenerezza, protezione. Mi sento bene, tra le sue braccia. Braccia forti, accoglienti. Una stretta virile, ma gentile.
Mi sento arrossire….ma come sto bene! Vorrei che questo valzer non finisse mai! Se è questo che significa indossare un abito e ballare con l’uomo che si ama, allora vorrei davvero che questa sera non avesse fine, Mi vestirei così ogni sera, solo per lui.

“Oscar, sei bellissima!”
“Perché indosso quest’abito Andrè?”

Non resisto, il piglio del soldato emerge, seppure involontariamente.


“Che sciocca che sei! Te l’ho detto un‘infinità di volte che sei bellissima: in abiti maschili, in uniforme e perfino con il saio! … Oscar, è la prima volta che balliamo, non lo scorderò mai …”
“Andre mi sento a disagio, le loro maestà tra non molto faranno il loro ingresso, e mio Padre ci presenterà come fidanzati.”
“Perché a disagio, dopo tutto lo siamo, anche se …”
“Se?”
“Niente Oscar, lo sai, aspetto che tu stasera me lo dica ….”


“Generale!”
“Cosa c’è Sassoin?”
“Complimenti!”
“Di cosa?”
“Il Comandante, Generale, sapete?! Non mi ero mai accorto che fosse così avvenente, certo anche con l’uniforme si vede che è molto bella, ma così … ora capisco perché quel citrullo di Andrè non mi ha mai voluto seguire nei bordelli ahahah! … Comunque non so come faccia a resistere ancora, io al posto suo altro che ballo, la trascinerei via immediatamente!”
“Sassoin finiscila subito, non è possibile, mi sembra di sentir parlare un maniaco!”
“Ahahah ma Signore che c’è di strano nel desiderare una donna, a voi per caso non succede? Siete lontano ormai da casa da molto tempo, come fate ad avere tutto questo autocontrollo?! .. Ora mi spiego da dove arriva tutta la compostezza di Andrè, lo avete educato a Vostra immagine e somiglianza ahahah!”
“Alain finiscila immediatamente e vedi di non metterti nei guai, e ti avviso che tra non molto saremo al cospetto dei sovrani e dovrete presenziare anche Voi come miei collaboratori.”
“Anche noi?!!”
“Anche voi, certo e sappiate comportarvi, intesi?!”



La musica danza con noi, mi sento inebriato da tanta bellezza che emana la mia Oscar, la porterei via da qui, se non fosse che dobbiamo presenziare al cospetto dell’imperatore, ma appena lo faremo la costringerò a confessare i suoi sentimenti, anche se so perfettamente cosa provi per me voglio che tu me lo dica.


“Andrè, perché sei silenzioso, non dici una parola.”
“Mi inebrio di questo momento Oscar, non avrei mai sperato tanto in vita mia!”


Gli orchestrali sospendono la musica, ecco fare ingresso l’arciduchessa al braccio dell’imperatore.
Si accomodano al posto loro riservato, credo che guardino nella nostra direzione, vedo mio Padre accompagnato da Alain e Gerard, dirigersi verso di noi.


“Oscar Andrè, andiamo a rendere omaggio ai Sovrani.”


Percorriamo l’immenso salone, sono al braccio di mio padre, Andrè è accanto a me, sento gli sguardi di tutti i presenti su di noi, mi sento a disagio, mentre percorro l’enorme sala, il mio sguardo cade sugli splendidi marmi veneziani, siamo davanti all’imperatore ed all’Arciduchessa.
Mi inchino, per la prima volta con un abito femminile, sono impacciata, sto per piegarmi sul ginocchio….per fortuna mi rendo conto che avrei commesso un errore: non indosso l’uniforme, le dame si inchinano diversamente! Accidenti!


“È davvero un piacere per me, contessa Jarjayes, vedervi presenziare al ballo, il giovane che è accanto a voi?!”
“È il mio futuro sposo, Altezza.”
“Complimenti! Avete scelto una sposa davvero molto bella!”
Mi inchino e rispondo: “Grazie Maestà.”


L’imperatore Josefh, prende la parola, guarda mio padre e dice: “Generale, auguro a Voi tutti una lieta serata.”
“Vi ringrazio Maestà!”

Finalmente ci congediamo dalle loro Maestà, ci allontaniamo, gli orchestrali riprendono a suonare, sento le note diffondersi nuovamente nella sala.

Oscar mi dice: Andrè ora che abbiamo presenziato davanti alle loro Maestà vorrei lasciare il ballo.”
“Non ci pensare nemmeno Oscar, proprio adesso che gli orchestrali stanno suonando la “Volta”!!
“Andrè ma stai scherzando?!”
“Non scherzo affatto Oscar, voglio ballare con te!”
“Ma Andrè questo è … un ballo così …”
“Così come?”
“Impudico.”
“E allora? Non siamo a Versailles, qui nessuno ci conosce, per tutti siamo stranieri, e poi tutti ti vedono per la prima volta; al limite potranno dire di me che oltre ad essere un sodomita, sono anche un pervertito, e poi non saremo gli unici … guarda! Gli altri hanno cominciato a ballare, non faranno certo caso a noi.”
“Andrè però io …”
“Tu niente, su vieni.”


Andrè quasi me lo ordina, mi prende per mano, mi porta al centro della sala. Cominciamo a ballare: i passi base, un inchino, i palmi delle mani destre che si sfiorano, i corpi che si avvicinano, poi Andrè mi solleva e mi fa girare, appoggiando il mio corpo al suo ginocchio, una piroetta e ancora un’altra, senza mai lasciarmi, le sue mani strette sui miei fianchi, facciamo una serie di passi, le nostre mani si sfiorano, Andrè mi solleva ancora, appoggio una gamba a quella di Andrè, e ancora le sue mani a cingermi per sollevarmi. Sento il suo sguardo sul mio petto, così esposto come non era mai stato. I suoi occhi sembrano brace sulla mia pelle, il respiro affannato, le gote rosse. Mi mordo le labbra, mi scappa un sospiro, ad Andrè un gemito. È tutto così imbarazzante, ma davvero piacevole. Non credevo che ballare una “Volta” potesse essere così…. Ballare con Andrè, averlo sempre più vicino, i nostri corpi che si cercano, si sfiorano e poi si allontanano. 
Abbiamo fatto a botte mille volte, ci siamo rotolati nei prati, curati le ferite reciproche, puliti dal fango. Siamo stati vicini mille volte, ma mai mi sono sentita così. Così attratta da lui, così desiderosa di sentire ancora le sue mani, il suo profumo. E quello sguardo, che sembra volermi mangiare, che mi riempie di se, mi scalda e mi emoziona.


“Generale, ma quanto potenziale nascosto che hanno quei due!”
“Di chi stai parlando Sassoin?”
“Come di chi?! Non mi dite che non li avete visti?”
“Ma di chi parli?”
“Parlo dei due ex novizi, Andrè e il Comandante … guardateli! Si sono appena cimentati in un ballo ritenuto da tutti impudico, ma in realtà tutti lo ballano ahahah! Però il Vostro posto mi preoccuperei …… fate attenzione Generale, che qui stasera ci scappa l’erede ahahah!”
“Sassoinnn sparisciii!”
“Con immenso piacere Generale … vado anch’io a divertirmi ahahah!”
“Oscar, Andrè dannazione cos’è questo ballo?!! Siete due svergognati!!”
“Cosa avete farfugliato Generale?”
“Sassoinn possibile che tu stia ancora tra i piediii!! Spariscii!!”
“Ahahahah”


Faremo i conti dopo Andrè e anche con te Oscar …..


La sala è gremita dalla gente, siamo stati inghiottiti dal ballo, non ci siamo mai divertiti così tanto: è la prima volta.
Vedo Oscar accaldata, sento il suo respiro affannato, continuiamo a ballare senza fermarci … Dio quant’è bella con quel sorriso e quegli occhi azzurro mare che vedo dietro quella maschera!

“Andrè aspetta, fermati, non ce la faccio più!”
“Possibile che tu voglia fermarti? Eppure quando duelliamo non ti stanchi mai!”
“Andrè, ma i duelli terminano molto prima ahahah!”
“Sei bellissima Oscar, mi fai impazzire stasera! Su vieni con me!”
“Dove Andrè?”
“Da qualsiasi altra parte, ma lontano da qui.”



Sento Andrè afferrare la mia mano e tirarmi dietro di se, lo seguo, lasciamo il salone, la musica, mi sembra di fuggire con lui, ridiamo come due ragazzini, ci allontaniamo sempre di più da tutta quella gente che ormai è diventata di troppo.
Percorriamo in tutta fretta i lunghi corridoi che sembrano non finire mai.
Finalmente siamo arrivati ai giardini che sono completamente deserti.
Fa molto freddo anche se il cielo è limpido e la luna splende in tutta la sua bellezza, rischiarando la notte.
Andrè ed io rimaniamo nell’atrio, mi tira a se, sento le sue forti braccia intorno ai fianchi, mi avvolge, mi stringe, respiro appena, il cuore batte all’impazzata, mi guarda, lo guardo, tremo, le parole rimangono prigioniere.

Le mie mani sfiorano il suo viso nascosto, le accarezzo le gote, con molta delicatezza slego il nastrino blu dietro la nuca che tiene ferma la maschera che nasconde il suo splendido viso, sono stordito da tanta bellezza, mai l’ho vista così bella, respiro mi inebrio del suo profumo, è stretta a me, sento il suo cuore, credo che lei senta il mio, non resisto le chiedo:
“Oscar … aspetto da una vita questo momento … ti prego … tu sai che ti amo … ti amo da sempre ma tu …”
“Andrè…anche io….Andrè…. ti amo anche io … ti amo Andrè … ti amo …”


Il suo è un sussurro, dolce per le mie orecchie, dillo ancora, ancora e ancora, vorrei che lo ripetesse all’infinito! È un poco imbarazzata, intimidita, il respiro affannato, l gote arrossate, il petto che si alza e si abbassa rapido, esponendo sempre di più quella parte di pelle che ha sempre tenuta nascosta. È bellissima, dolcissima. Indifesa e fragile, mentre sussurra quelle parole.
Era tutto quello che volevo sentire, non capisco più nulla, la stringo ancora di più, mi perdo ancora nell’azzurro, mi perdo sulle sue labbra, diventano mie, le mie diventano sue. Ci perdiamo in un bacio appassionato, non esiste più ne tempo ne dimensione, ora so che sei mia, mia soltanto.
Ti bacio una, due, tre volte, non so più quanti baci ti do e quanti ne ricevo, la lascio appena per sussurrarti: “Ti amo Oscar.”
“Ti amo Andrè.”


Questa volta è un suono più deciso, più sicuro….dillo ancora amore mio, dillo ancora!
Le tue labbra diventano nuovamente mie, sono nuovamente mie prigioniere!
Siamo quasi senza fiato, quando ci stacchiamo, la guardo negli occhi, mi inginocchio, le prendo la mano sinistra e dalla tasca estraggo un piccolo sacchetto di velluto blu, contenete un anello semplice, con un unico brillante incastonato. È l’anello che mio padre donò a mia madre quando le chiese di sposarlo. Mia nonna lo ha conservato per me, e me lo ha dato prima della nostra partenza. Aspettavo il momento giusto, questo è il momento.
“Oscar François de Jarjayes, Contessa, Colonnello e Comandante della Brigata B dei Soldati della Guardia Metropolitana di Parigi, vuoi sposare questo povero servo, semplice soldato, che ti ama da una vita? Posso donarti solo il mio amore, lo sai non ho nulla all’infuori di te!”
“Si Andrè, si, mille volte si! Non desidero altro che essere tua moglie.”


Le trema un po’ la voce mentre mi risponde.
Le infilo l’anello al dito, le sorrido felice. Mi alzo e ci abbracciamo, al chiarore della luna. Appoggia il suo viso alla mia spalla e mi stringe forte, sento il suo profumo, i suoi capelli solleticarmi il naso. La bacio tra quei riccioli biondi indisciplinati, che sfuggono alla semplice acconciatura in cui sono raccolti.


Qualcuno da dietro il cespuglio  assiste alla scena: È il Generale.
Sto impazzendo per la gioia, finalmente Andrè ha portato a termine la missione che gli avevo affidato, è riuscito a conquistare la più indomabile tra tutte le fiere: mia figlia. Oh Dio ti ringrazio, non ci posso credere, ed io che pensavo che Andrè con le donne fosse un buon annulla, Dio quanto sono felice di essermi sbagliato!!
Finalmente il mio casato è salvo, posso assicurarmi la discendenza dei Jarjayes …. Però quei due si stanno baciando da un pezzo, credo che adesso stiano davvero esagerando, non vorrei che anticipassero i tempi.
Li vedo ancora baciarsi, accidenti non si staccano più, e no qui c’è proprio da preoccuparsi.
Ancora un po’ e se non la smettono, sarò costretto a intervenire.


“Ti amo, ti amo, ti amo …”
“Ti amo anch’io Andrè …”


Ancora un altro bacio e sempre più appassionato.
 
 
…”


Ora stanno davvero esagerando, ancora un po’ e intervengo … ma no … forse è meglio che li lasci tranquilli, tanto qui non potrebbero combinare nulla!
Però non sopporto più vedere mia figlia avvinghiata ad Andrè, decido di andarmene per non vedere, ma quei due ormai sono al limite della decenza, credo che quell’imbecille di Sassoin abbia ragione, se non intervengo questi due sono capaci di concludere la serata in bellezza.
 
 
Mi abbandono ad Andrè mi lascio baciare ancora, fino a che  sento un fruscio provenire da dietro il cespuglio, mi allontano appena da Andrè, scruto attentamente i dintorni,non vedo nessuno sento lo sguardo di Andrè addosso.
 
“Oscar si può sapere che ti prende?”
“Sccc … zitto Andrè, sono sicura che c’è qualcuno…”
“Oscar ma co …”
 
 
Vedo Oscar alzare la gonna, portandosi la destra tra le gambe, non capisco, sono costernato, ho l’impressione che stia cercando qualcosa, non capisco più nulla.
Non ci posso credere, Oscar ha tirato fuori dalle gonne uno stiletto, lo impugna,  e si avvicina al cespuglio a passo felpato, leggera e agile come un felino alla ricerca della sua preda.
La sento urlare con tono minaccioso: “Chiunque voi siate, uscite fuori da li, altrimenti vi ammazzo!”
 
Rimango allibito, la mia Oscar è passata da baci e carezze, ad armarsi di stiletto e pronta ad attaccare il nemico.
 
“Ho detto di usciree ….”
 
 
Vedo mia figlia gesticolare e impugnare lo stiletto, sinceramente mi intimorisce un poco: è una furia, debbo dire che è davvero sorprendente, è passata dalle braccia di Andrè allo stiletto, pronta a difendersi. Lo ammetto è un ottimo soldato, ho fatto davvero un bel lavoro con lei!
E’ meglio uscire altrimenti mi colpisce davvero.
 
 
“Fermatii ….  Oscar sono io … tuo padre … non colpirmi … FERMATII …”
“Pa … Padre  … ma … si può sapere cosa ci fate nascosto dietro il cespuglio?!!!  E mai possibile che ci dobbiate spiarci continuamente?!!”
 
“Oscar metti giù quell'arma ho detto, sono tuo padre, hai sentitooo!!”

“Certo che ho sentito, ma vorrei sapere quando ci lascerete tranquilli!!”
“Sta calma, e poi, quello che ha da ridire qualcosa, sono io non tu!!”
“Su cosa o su  chi?!!”
“Su di te e soprattutto su Andreèè …”
“Signor Generale, cosa ho fatto?”
“Ora basta Andrè! È più che sufficiente il risultato che ho ottenuto, sei riuscito a conquistarla e questo mi fa davvero felice e mi commuove, ma adesso basta, vi ordino di fermarvi, avete oltre passato il limite della decenza.
 Oscar nessuna delle tue sorelle si è spinta a tanto, e tu Andrè mah...quelle mani....cosa...cosa stanno facendo!!! Eh, no... i baci vanno bene, gli abbracci pure, ma … Andrè, tieni giù le mani da mia figlia!!! I nipoti, solo dopo il matrimonio! Nove mesi dopo!!! Non prima!!!"
“Ma Generale ….”
“Andrè hai fatto il tuo dovere ora basta, tornate a ballare!”
“Padreee ma vi rendete conto?”
“Rendermi conto di cosa Oscar?!” 
“Padre siete … siete invadente!”
“Non è così figliola, io …”
“Ora basta padre, Voi temete che tra me e Andrè accada quello che Avete fatto Voi con mia madre!”
“E … cioè … co ..cosa vorresti dire?”
“Fingete di non capire padre?! Mia sorella Josephin è nata sei mesi dopo il Vostro matrimonio, e non si può certo definire un miracolo, vero Padre?!”
“O .. Oscar ti proibisco di mancare di rispetto a tuo Padre, e poi come ti sei permessa di fare certi calcoli?! Sono cose che riguardano me e tua madre, la cosa non deve interessarti, e soprattutto non è certo un esempio da prendere, chiaro?!!”
“Oh siete davvero esasperante Padre, basta non voglio più ascoltarvi! Andiamo Andrè!”
“Ehi dove andate voi due?”
“A ballare Signor Generale, almeno questo ci è consentito fare?”
“Certo, certo Andrè, andate pure e divertitevi, ma che sia ben chiaro, non cimentatevi più con … la Volta, eravate a dir poco  indecenti, capito?? E adesso andate pure che io comincio a pensare quali nomi dare ai miei nipoti!!”
“Andreeeè ti prego andiamo via di quiii!!”
“Si Oscar!!”
“Oh Signore ti sarò riconoscente per tutta la vita, Andrè ce l’ha fatta, ed io che per un momento ho pensato che non ne sarebbe stato capace, sono felice di essermi sbagliato!!
   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: terryoscar