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Autore: hogvwartss    15/06/2018    1 recensioni
Questa storia descrive la vita di Hermione Granger da quando riceve la sua lettera per Hogwarts fino a quanto viene smistata - con sua grande sorpresa - in Grifondoro e fa la conoscenza di Harry e Ron.
Inizialmente, ricevendo la lettera, la ragazzina è spaventata e felice, non sa cosa fare, non sa cosa sarà della sua vita; i suoi genitori non reagiscono altrettanto bene.
Al Paiolo Magico, fa nuove conoscenze e da lì, la sua storia comincia...
I personaggi potrebbero sembrare OOC.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Neville Paciock, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Hermione avrebbe voluto voluto avere altre mille paia di occhi per poter contemplare tutto quello che c'era in quella che, per ora, sembrava una semplice via piena di negozi. Questi, però, non erano gli stessi che si potevano trovare fuori dal Paiolo Magico: erano magici. Sopra un negozio di abiti volava - esattamente, volava! -  un pezzo di tessuto argenteo e una forbice stava cercando di tagliarlo. Dall'altra parte della strada c'erano vetrine con calderoni, grandi o piccoli e di colori - e quindi di materiali - differenti.

Nella via c'erano diversi maghi e anche alcuni ragazzini della loro età o poco più grandi di loro, gli adulti con vestiti stravaganti, di qualsiasi colore immaginabile, mentre la maggior parte dei ragazzi vestiti con abiti normali. Tutto, però, agli occhi di Hermione era nuovo e differente: anche se quei ragazzi erano gli stessi che avrebbe potuto incontrare per strada e nella sua scuola, sapeva che dentro di loro c'era un potere diverso, uguale al suo. Anche se non li conosceva di persona, sapeva che avrebbe voluto conoscerli tutti e diventare amica loro, per sentirsi parte di qualcosa e per essere accettata come mai lo era stata prima.

"Benvenuti a Diagon Alley!" disse la madre di Hannah, voltandosi per guardare i Granger i quali avevano tre espressioni diverse sul viso: Hermione aveva gli occhi luccicanti ed era ansiosa di correre per quella via piena di negozi magici e di esplorare tutto ciò che poteva; Marylise Granger era pallida e non sapeva cosa dire o fare, sorretta dal marito; Jonathan Granger guardava tutto con incredulità e sorpresa.

"E' magico!" rispose con voce eccitata la ragazzina, scoccando uno sguardo anche alla sua nuova amica, la quale non sembrava per niente sorpresa dalla vista di Diagon Alley. Essendo figlia di maghi, forse per lei non era la prima volta lì, oppure niente la sorprendeva più. Per la piccola Hermione, invece, tutto era una sorpresa: qualsiasi cosa, che si muovesse o no, era fantastica e magica.

La signora Granger guardò il marito, sorridendogli leggermente alla vista della figlia e scoccandogli un bacio sulla guancia. Percependo con la coda dell'occhio quel piccolo momento di affetto tra i genitori, la ragazzina si voltò verso di loro e li guardò. Nei loro occhi, c'erano più parole di quelle che potessero uscire dalla loro bocca: per quanto non capissero quel mondo, erano fieri della figlia e avrebbero fatto qualunque cosa per renderla felice, anche incamminarsi in quella enorme via piena di maghi, vestiti in modo stravagante.

Marylise Granger prese la figlia per la spalla e l'avvicinò a loro, cogliendola di sorpresa in un abbraccio di famiglia: il padre la stringeva forte, mentre dagli occhi della madre scendevano delle leggere lacrime. Quest'ultima sussurrò qualcosa, che però, né il padre né la ragazza riuscirono a percepire.

"Andiamo?" chiese il padre, staccandosi da quel dolce abbraccio e osservando prima la moglie e poi la figlia, per poi posare il suo sguardo alla bizzarra via. Hannah Abbott e sua madre, Amelia, erano lì che li aspettavano, mentre parlottavano tra di loro - o forse discutendo? -. 

Hermione, prima di avvicinarsi alla ragazza, riuscì solo a cogliere un pezzo di conversazione che diceva qualcosa sul calderone da comprare. La ragazza non sapeva nemmeno quale calderone dovesse comprare! Dalla piccola borsa che aveva sulla spalla, tirò fuori la lettera di pergamena che le aveva dato la professore McGonagall. In uno di quei fogli ce n'era uno con una lunga lista di oggetti e libri da comprare per il primo anno di scuola.

"Noi andiamo alla Gringotts, dobbiamo prelevare del denaro... venite con noi?" chiese Hannah, voltando le spalle alla madre e osservando Hermione con un sorriso. 

"Prelevare del denaro?" chiese la signora Granger all'improvviso, non lasciando la parola alla figlia e osservando sia la ragazza sia sua madre, che la guardava con sufficienza. "Noi lo abbiamo portato da casa..."

Hannah li guardò confusi e poi qualcosa cliccò nella sua testa. "Il denaro babbano qui non ha valore, ma potete cambiarlo alla Gringotts." Il capo della ragazza si girò verso un edificio in fondo alla lunga via, bianco e stranamente cadente verso sinistra. 

"E' la banca dei maghi," spiegò Amelia Abbott, senza espressione, ai genitori di Hermione. "voi date il vostro denaro magico e questo verrà cambiato in denaro dei maghi: 5 sterline è un galeone, 29 pence sono una Falce e 1 pence è uno Zellino."

I Granger guardarono la donna confusi, ma annuirono: se glielo avessero fatto ripetere, probabilmente avrebbero capito meno di quanto avevano capito in quel momento, cioè nulla. La madre di Hannah si era incamminata verso la banca, seguita da Hannah stessa e poi dai Granger, che a ogni passo si sarebbero fermati per osservare ogni vetrina, ma che senso avrebbe avuto? Se non potevano pagare con i soldi babbani, non aveva senso neanche fermarsi, non adesso almeno. 

Entrando dentro la banca dei maghi, Hermione notò i goblin che ci lavoravano e pochi maghi, ma in ogni caso tutto di quel luogo l'attraeva e la sorprendeva come mai era successo prima. Tutto sembrava un sogno ad occhi aperti, ma non era altro che la realtà, la nuova realtà in cui avrebbe vissuto per tutti gli anni a venire. Si sarebbe ritrovata a lavorare in quella banca o in uno di quei negozi? Oppure si sarebbe trovata a lavorare nel mondo dei Babbani, come li chiamavano loro? Lasciò fuori dalla sua mente quei pensieri e si godette la vista della Banca dei Maghi.

 

Dopo aver cambiato il denaro, le tasche dei Granger erano piene di denaro dei maghi, di Galeoni, Zellini e Falci, e potevano finalmente girare per Diagon Alley, fermandosi e osservando qualunque cosa; dietro di loro, c'erano madre e figlia Abbott che osservavano i negozi in silenzio. Hermione, ancora con la pergamena in mano, decise di avvicinarsi ad Hannah e di conoscerla un po' meglio: sarebbe stato bello avere una nuova amica ad Hogwarts.

"I tuoi genitori sono entrambi magici?" chiese lei, spostandosi i capelli dal viso e sorridendo ad Hannah. Anche quest'ultima le sorrise, felice che potesse interloquire con qualcuno che non fosse la madre, probabilmente. 

"Sì, da sempre vivo nel mondo magico e perciò tutto questo non mi stupisce, anche se sono emozionantissima di essere qui: ci sono troppe cose da vedere e tante cose che vorrei comprare!"

"Ti..." iniziò a dire Hermione, ma poi si morse la bocca non sapendo se anche la ragazza voleva la stessa cosa, in fondo le due si erano conosciute per sbaglio davanti al pub e magari Hannah aveva qualche altro amico con cui incontrarsi nella via magica. Hermione, però, non riuscì a trattenersi troppo a lungo: "Ti andrebbe di comprare il necessario insieme? Io non so neanche da dove iniziare e sarebbe bello farlo con qualcuno..."

Hannah Abbott sorrise e prese la mano di Hermione, stringendola. "Ma certo! Vediamo cosa ci serve..."

Entrambe le ragazze guardarono i loro fogli di pergamena sorridendo, felici di aver trovato qualcuno con cui passare la giornata e forse - chi lo sa - anche il resto dei sette anni ad Hogwarts.  Hermione si sentiva estremamente felice: non aveva mai avuto molta fortuna nelle amicizie normalmente, ma in quella via, con quelle persone si sentiva a casa, si sentiva una persona normale e sapeva che avrebbe potuto essere una persona amata e con amici simili a lei. 

"Direi di iniziare dalle divise, ti va?" chiese Hannah, mentre ripiegava la pergamena e la metteva dentro la tasca dei suoi jeans. Hermione annuì e guardò i suoi genitori, chiamandoli per seguirle, dentro quel nuovo mondo che l'aspettava. 

 

 

 

  
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