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Autore: Lory221B    15/06/2018    2 recensioni
Nessuna giornata è una giornata qualsiasi a Gotham. Qualcuno recapita messaggi e doni sgraditi, Lee Thompkins è in pericolo e un improbabile trio di eroi cercherà di salvarla.
[light Gobblepot] [light Nygmobblepot] [ambientato dopo la s4]
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Edward Nygma, Jim Gordon, Oswald Cobblepot
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Il Re di Gotham



Gotham cominciava ormai a prendere vita: il fattorino con le prime consegne, il rumore delle serrande dei negozi e dei bar e quel solito tran tran di una città sempre di corsa.

Gordon e Nygma avevamo ormai deciso di cooperare, non sembrava esserci altra soluzione per salvare Lee e scoprire chi li stesse minacciando, ma proprio perché non sapevano cosa aspettarsi non potevano contare soltanto sulle loro forze, non quando c’era in gioco la vita di una persona molto cara.

Salirono sulla vecchia auto di Jim diretti alla villa di Pinguino, con la speranza che il Re di Gotham sapesse cosa stava succedendo o almeno che li potesse aiutare, anche se questa seconda opzione comportava una serie di conseguenze che Gordon non aveva voglia di affrontare, come dovergli un favore.

Parcheggiarono lungo il viale di fronte la villa, ma prima di uscire dal veicolo Jim estrasse il cellulare dalla tasca e cercò in un rubrica un numero di telefono che non componeva da tanto tempo, quello di una clinica privata fuori Gotham.

« Chi stai chiamando? Hanno detto di non avvisare la polizia » chiese Nygma, osservando guardingo le mosse di Gordon.

« Niente polizia, solo un piano B nel caso Oswald non volesse aiutarci spontaneamente » rispose, attendendo che qualcuno rispondesse alla chiamata.

« Detective Gordon, mi stupisci. Cedi al lato oscuro »

« Solo quando serve »

« Quando Oswald lo capirà non ne sarà contento »
 
Jim fece spallucce, non era di certo preoccupato dell’umore che Cobblepot avrebbe avuto alla fine della storia, gli importava soltanto di raggiungere al più presto il bandolo della matassa.

« D’altro canto » aggiunse Edward « Sei l’unico che ha il permesso di tradirlo e manipolarlo senza mai pagarne le conseguenze, per cui non hai da preoccuparti. Chissà perché, in effetti »

« Gli ho salvato la vita, avrei dovuto sparargli e non l’ho fatto. Credo sia riconoscenza »

« Dopo tutto questo tempo? Dopo Arkham, Strange e dopo avermelo quasi consegnato per ucciderlo? » chiese, lanciando uno sguardo quasi infastidito, ma la domanda rimase in sospeso perché finalmente qualcuno dalla Clinica rispose alla chiamata del Capitano Gordon.

***** * *****

Oswald Cobblepot sedeva annoiato al tavolo del salotto con un bicchiere di brandy in mano già alle 9 del mattino, in attesa di ricevere notizie dai suoi sottoposti su un carico in transito al porto di Gotham. Aveva una mezza intenzione di fare un viaggio fuori città per passare un po’ di tempo con Martin ma la tristezza che lo prendeva ogni volta che lo lasciava per ritornare alla villa, così vuota e fredda, lo faceva ritornare sui suoi passi.

In realtà era un controsenso, non voleva passare del tempo con Martin perché dopo si sarebbe sentito solo, ma al contempo non vederlo lo faceva sentire ancora più solo. Dopotutto, riavere il potere, non era esattamente come credeva: gli mancava sempre qualcosa, era costantemente preoccupato di perdere autorità, era diventato ancora più paranoico e passava il suo tempo tristemente in solitudine, convinto di non potersi più fidare di nessuno.

Spostò lo sguardo verso la finestra quando il rumore di un motore, proveniente dal vialetto d’ingresso, attirò la sua attenzione. Trattenne una risata di stupore quando vide l’inconfondibile sagoma dell’auto del Capitano Gordon; sembrava avesse anche un passeggero a bordo, forse Bullock, ma da quella distanza non riusciva a capire con certezza chi fosse.

Se il Capitano della polizia fosse stato lì a causa del carico che Pinguino stava aspettando, sarebbe arrivato con altri agenti, pertanto Oswald convenne che doveva essere per avere informazioni o per un classico botta e risposta sul “so cosa stai facendo ma non posso provarlo”. Nonostante tutto, Oswald era contento di vederlo ma quando la portiera del passeggero si aprì rivelando con chi era in compagnia Gordon, quasi gli cadde la mascella dallo stupore.

Uno dei tanti scagnozzi che si aggirava per la villa a difesa del Re di Gotham corse nel salotto per annunciare l’arrivo degli improbabili ospiti  « Capo, qui fuori ci sono…»

« Li ho visti e ora vattene! »

Li accolse in piedi, incerto su cosa dovesse aspettarsi dallo strano duo che quella mattina aveva deciso di interrompere la sua apparente quiete.

« Ok, non fingerò di non essere stupito nel vedervi arrivare assieme » fece, passando lo sguardo da Jim a Ed, cercando di mantenere una certa sicurezza, anche se odiava le sorprese e quella era decisamente una sorpresa.

Nygma fece per spiegare tutta la vicenda ma Gordon lo anticipò, senza troppi giri di parole « Abbiamo bisogno del tuo aiuto, Oswald. Qualcuno ha rapito Lee Thompkins, ci ha mandato degli sms e un suo dito. Non abbiamo indizi e non possiamo chiamare la GCPD, deve avere delle talpe all’interno del dipartimento »

Cobblepot non trattenne una serie di espressioni tra lo stupito, l’infastidito e un misto di rabbia e frustrazione nel sentire che erano lì esclusivamente per trovare la donna che aveva avuto una relazione con entrambi « Perché vi aspettate che io sappia qualcosa? » sbottò.

« Perché sei il re di Gotham » fece Gordon, mentre Ed alzava appena gli occhi al cielo, cominciando a credere che stessero solo perdendo tempo.

« Invece non so niente, né mi interessa saperlo. Divertitevi e bon voyage » fece, indicando inequivocabilmente la porta.

« Davvero non ti interessa che qualcuno sfugga al tuo controllo e minacci il Capitano della polizia? » fece Nygma, ben sapendo quali erano i punti su cui far leva per farsi aiutare da Oswald.

« Stai cercando di manipolarmi, Ed? Perché dovrai fare di meglio »

Intervenne Jim, che a differenza di Nygma aveva già un piano per manipolare Pinguino « Oswald, ti chiedo solo di fare qualche chiamata. Dacci almeno un punto di partenza, non abbiamo idea di chi possa avercela con noi al punto da iniziare un gioco mortale. Ci sarà qualcuno che ha notato la sparizione di Lee. Se fosse ancora la Regina di Narrows sarebbe più facile ma so che negli ultimi tempi portava soltanto avanti il lavoro in clinica »

Una parte di Oswald avrebbe voluto aiutarli, quella parte che aveva visto un amico in Jim Gordon e un’anima gemella in Ed Nygma, quella parte che cercava costantemente di seppellire sotto strati di ghiaccio per non essere più ferito o tradito. Quell’attimo di esitazione in più fece ben sperare Gordon che provò nuovamente a incalzare Oswald per portarlo nella direzione che voleva.

« Deve essere qualcuno di vendicativo ma che ha un certo potere o che vuole esercitarlo. Perché coinvolgere me e Ed? Perché non ucciderci e basta? Questa mattina avrebbe potuto spararmi appena mi sono affacciato fuori dalla porta. Deve esserci un piano dietro. Siamo venuti da te per avere un semplice punto di partenza, non chiediamo altro »

« Jim, un punto di partenza lo avete già. Mi sembra evidente che si tratta di qualcuno che vuole farla pagare a te, Lee e Ed » fece contando con le dita della mano e agitandole davanti a loro per far vedergli vedere quanto fossero stupidi « Non credo che la lista sia così lunga, insomma una persona che odia tutti e tre e ha agganci in polizia… » si interruppe, come un’improvvisa epifania. Rimase in silenzio mentre collegava alcuni punti nella sua testa « Voi tre, in effetti è strano. Niente effettivamente unisce proprio tutti e tre. Sapevano che sareste venuti da me, potevano averlo previsto » commentò tra sé, e se avesse guardato bene l’espressione di Jim, avrebbe notato che un piccolissimo sorriso di trionfo era apparso sul suo viso, presto sostituito dalla solita espressione seria.

« Io non credo... » fece Ed, tentennante, ma notò che Gordon si era leggermente irrigidito sulla sua osservazione e decise di tacere.

« Sofia Falcone, è sempre in clinica, vero? Sorvegliata e in coma! » chiese Oswald, ora più frenetico.

« Io credo di sì » fece Gordon « Dici che c’entra qualcosa Sofia? »

« Sofia odia te, me e Lee per averle sparato. Forse anche Ed o forse no, magari è solo una pedina » aggiunse, passeggiando su e giù e chiedendosi se fosse già troppe mosse indietro per fermare quello che stava accadendo « Chiamiamo la clinica »

Ora fu il turno di Edward di sorridere senza farsi vedere, mentre il povero Oswald apprendeva dalla segretaria della clinica fuori Gotham, quella che Jim aveva in precedenza contattato, che Sofia Falcone non si trovava più lì ma era misteriosamente sparita da qualche settimana. Seguì il lancio del bicchiere di brandy contro il muro e successivamente l’intera bottiglia, alcune urla e poi Cobblepot prese il bastone e si diresse senza dire altro verso la porta d’ingresso.

« Avete intenzione di venire? » Urlò, quando ormai era già fuori, nel vialetto.

« Brillante Jim, usare la paranoia di Oswald per farci aiutare. L’allievo che supera i maestri » fece strizzando l’occhio « Immagino che Sofia sia sempre in coma »

« Ovviamente. La segretaria della clinica ha recitato bene la sua parte »

***** * *****

Oswald si accomodò sul sedile posteriore dell’auto di Gordon, con la certezza che se Sofia aveva lasciato la clinica da settimane e aveva ideato un piano, probabilmente aveva anche già corrotto alcuni degli uomini attorno a lui, pertanto non poteva fidarsi di nessuno se non di Jim e Ed. Questo era un punto su cui Jim non aveva riflettuto abbastanza ed anzi, quando aveva pensato di rivolgersi a Pinguino, era certo che avrebbe avuto a disposizione il suo esercito per cercare Lee. Invece erano soltanto loro tre. Cominciava quasi a sentirsi in colpa per aver costretto Oswald a seguirli con l’inganno; dopotutto si stava ciecamente fidando di loro, quando nemmeno si fidava dei suoi uomini.

« Narrows non si è mai piegata, ma io ho comunque degli informatori. Inizieremo da lì » fece Oswald, appena Gordon si mise alla guida in attesa di conoscere la destinazione.

Ed emise un flebile lamento « Non sono proprio ben visto a Narrows, magari vi aspetterò in macchina »

« Come mai, Ed? » chiese Gordon, mentre accendeva l’auto e si preparava a quell’improbabile gita nei bassifondi.

« Sì, Ed. Racconta a Jim di come hai pugnalato mortalmente la donna che stiamo andando a cercare, rendendoti antipatico a tutta Narrows » fece Oswald, con un sorrisetto indisponente rivolto allo specchietto, in modo che Nygma potesse vederlo.

« Cosa? Hai cercato di uccidere Lee? » chiese stupito Jim.

« Mi ha pugnalato per prima, se proprio vogliamo essere precisi. E siamo morti entrambi »

Gordon lanciò uno sguardo stranito prima verso Ed e poi verso Oswald che sollevò entrambe le sopracciglia annuendo sardonico. Jim cominciava decisamente a sentire la mancanza di Bullock e per un attimo immaginò la faccia che avrebbe fatto vedendolo in auto con l’Enigmista e Pinguino.

L’idea di andare a parlare con gli informatori di Oswald era comunque buona. Nessuno avrebbe parlato con uno sbirro e viste le ultime rivelazioni nemmeno con Ed. Tuttavia, quanto aveva affermato prima non era del tutto sbagliato. Chiunque li stesse minacciando era una persona vendicativa e sociopatica, restava da capire perché avesse deciso di coinvolgere proprio lui e Nygma.

« Fatemi capire » fece Oswald, interrompendo il flusso dei pensieri di Jim « Alla fine dovrò assistere a una cosa vomitevole alla Dawson’s Creek, con la dottoressa Thompkins che sceglie tra voi due? » chiese con aria disgustata.

Gordon sbuffò, non era certo di come sarebbero finite le cose ma sapeva perfettamente che non sarebbe più tornato con Lee, le aveva fatto troppo male per troppo tempo. Inoltre, dopo le ultime esperienze, non era più certo che esistesse ancora la donna che aveva conosciuto e amato tanti anni prima.

Anche Edward storse il naso, per niente contento di fare team con il grande amore di Lee e al contempo scontento di subire le inevitabili frecciatine che il vecchio amico gli avrebbe rivolto, dato che non si vedevano da quando aveva lasciato lui e Butch dietro le sbarre della banca che stavano rapinando.

« Non sei ancora innamorato di me, vero Oswald? » fece ad un tratto Nygma e Gordon quasi finì fuori strana sentendo quella strana rivelazione. « Aspettate, cosa? » chiese, riprendendo il controllo del veicolo.

« Niente, qualunque cosa fosse è morta nel momento in cui Ed mi ha sparato » rispose Oswald, cercando di apparire neutrale quando in realtà avrebbe voluto mollare un pugno a Nygma per aver tirato fuori un discorso del genere davanti a Gordon.

« Ho dovuto farlo » commentò soltanto Ed, prendendo a fissare un imprecisato punto fuori dal finestrino.

« Gli hai sparato perché si era innamorato di te? Continuo a chiedermi come Lee abbia potuto anche solo pensare di passare del tempo con te » intervenne Jim, guadagnandosi uno strano sguardo da parte di Oswald.

« Ha ucciso la mia fidanzata »

« Se non l’avessi fatto io lo avrebbe fatto lui, perché è questo che fa alle fidanzate » ribatté prontamente Cobblepot, sempre con finta tranquillità, ma a quel punto Edward si era slacciato la cintura e girato verso Oswald per poterlo fronteggiare.

« Non ne avevi il diritto, Oswald »

Gordon lanciò nuovamente gli occhi al cielo, non pensando che si sarebbe trovato a gestire due bambini invece che quelli che dovevano essere due super criminali « In pratica lui era geloso e ha ucciso la tua fidanzata? Strano, mi ricorda qualcosa che hai fatto tu qualche mese fa, cioè mettermi sotto una pressa » intervenne serafico, sperando così di chiudere l’argomento.

Ed boccheggiò un attimo prima di rimettersi composto, riallacciare la cintura e prendere nuovamente a fissare fuori dal finestrino.

Oswald ridacchiò tra sé, dimenticando per un attimo che si trovava in quella strana situazione perché il suo regno era in pericolo « Oh, quindi sono qui anche per guardarti le spalle, Jim? Perché quando questa cosa sarà conclusa, Edward non ti spari sul molo? »

« Sei particolarmente acido oggi, Oswald » commentò soltanto Nygma e Jim pregò davvero di arrivare presto a Narrows e risolvere presto il caso, per Lee e per liberarsi di entrambi.



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Angolo autrice:
Ciao a tutti, grazie a chi sta leggendo :)
Questo capitolo è inaspettatamente virato verso la commedia nella seconda parte, a volte i personaggi fanno quello che vogliono :)
Alla prossima settimana,!

   
 
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