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Autore: Colarose    16/06/2018    3 recensioni
Quando si perde tutto, non si fa che rimproverarsi di non aver fatto di più per non perdere quel tutto.
E Harry ha perso tutto.
Ma gli verrà data un seconda possibilità.
Un viaggio nel tempo, 27 anni indietro nel passato.
Prima che Voldemort seminasse terrore, prima della Prima Guerra Magica, prima dei Mangiamorte e prima della fondazione dell’Ordine della Fenice.
Prima di quel 31 ottobre, prima di quell’esplosione.
Prima dei Malandrini.
Una nuova responsabilità si fa carico sulle spalle di Harry: vincere la Prima Guerra, prima che ce ne sia anche una seconda.
Ma ci sarà un piccolo imprevisto.
**********
Siete pronti per la lettura?
Ma soprattutto, siete pronti per la storia del quinto Malandrino?
Genere: Comico, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon, Mary MacDonald | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Contesto generale/vago
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Lasciati aiutare!
 

“A proposito, Harry, ma tu già sapevi del… ecco…” incominciò Sirius, per poi fermarsi indeciso su come proseguire.
“Del piccolo problema peloso di Remus” gli venne in aiuto James mentre Remus si sbatteva una mano in faccia mezzo esasperato e mezzo divertito.
“Spari certi nomi James…”borbottò sconcertato. James gonfiò il petto fieramente.
“Lo so, sono geniali”  rispose. Sirius ignorò la conversazione.
“Si, del piccolo problema peloso di Remus, giusto?” continuò, completando la domanda.
Harry annuì.
“Potreste evitare di parlarne in Sala Grande, per favore? Ci sono tanti pettegoli…” sussurrò Remus concitato.
“Già, per esempio, guardate quella lì. Ci sta guardando in modo strano” sussurrò Peter rabbrividendo. La ragazzina, di cui nome Camilla Brown, li osservava con uno sguardo quasi famelico. 
“Ma perché non vuoi far sapere in giro del tuo coniglio, Rem!” esclamò Sirius alzando leggermente la voce per farsi sentire facilmente dalle persone.
“Ma poi non capisco proprio perché insisti a tenertelo! È così violento! E questo si vede già dalla tua faccia” gli diede corda James, fingendosi preoccupato. Remus li guardò incredulo. Sirius gli gettò un’occhiata, e stette al gioco.
“Ragazzi! Sapete che me lo ha regalato mia zia! Mi sentirei in colpa ad abbandonarlo” disse, con uno sguardo categorico.
“Sì ma non capisco proprio perché non ce l’hai detto prima” disse James guardandolo, ritornando a un tono di voce normale.
“Avevo paura di come avreste reagito, ragazzi” rispose Remus, i malandrini capirono che non si riferiva di certo al coniglio  “Soprattutto tu Sirius, a te non ti sono mai piaciuti i conigli” aggiunse, per rendere più credibile la farsa.
“Ma Harry lo sapeva!” esclamò Peter.
“Harry lo ha scoperto” rispose Remus, guardando l’occhialuto in questione.
“Quando lo hai scoperto?” chiese Sirius a Harry.
“A Novembre” rispose, Remus evitò di dire che secondo lui lo sapeva da settembre.
“Perché non ce l’hai detto?” chiese Sirius guardandolo confuso.
“Non mi sembrava corretto nei confronti di Remus, così ne ho parlato prima con lui. E lui mi ha chiesto di non dire niente perché non era pronto” rispose tranquillamente Harry, mettendo in bocca un pezzo di carne.
“Capito. Comunque ora che lo sappiamo ti aiuteremo” disse James deciso. Remus lo guardò sorpreso.
“Ragazzi non c’è cu-“ si interruppe bruscamente “Cura” completò sussurrando. Mai pensassero che il coniglio violento si doveva curare.
“E chi ha detto che ti vogliamo curare?” chiese sussurrando Sirius con un sopracciglio alzato .“Di certo non siamo imbecilli, sappiamo benissimo che non c’è cura. Vogliamo aiutarti, il più possibile. Ad esempio, che ne dici di trovare un modo per stare accanto a te quelle volte?
“COSA?!” Urlò Remus facendo voltare mezza Sala Grande. Poi si rese conto di aver urlato e arrossì fino alla punta delle orecchie guardandosi intorno, notando tantissimi sguardi puntati verso di lui. Si sedette immediatamente imbarazzato.
James quasi cadeva dalla panca, talmente che rideva.
“Ragazzi non pensateci neanche-“  Remus stava già iniziando le sue proteste, ma Harry lo interruppe.
“Non qui. Ne parleremo più tardi” disse categorico
Remus sospirò. Gettò uno sguardo alla Brown, pensando quanto fosse stato assurdo per lei ascoltare stralci delle loro conversazioni. Dopotutto, per lei stavano parlando di un maledetto coniglio violento.
                                                                       
*

“Sapete, si dice in giro che Lupin ha un coniglio chiuso in dormitorio” disse Alice mentre andavano verso la lezione di pozioni.
“Un coniglio?” chiese stranita Marlene.
“Certo! E che gli ha fatto un paio di cicatrici! Un ragazzo ha detto che l’ ha visto per un attimo, lo ha descritto come un coniglio enorme, gli occhi da maniaco e degli artigli affilati e lunghi” continuò Alice felice che fossero interessate all’argomento.
“Come può un coniglio essere così? A me i conigli sembrano tutti puri e innocenti…” commentò Mary  dubbiosa.
“Mia madre dice che puzzano” disse Lily distrattamente.
“Per di più lo ha tenuto nascosto agli amici per mesi, perché aveva paura delle loro reazioni! Soprattutto di Black! Dicono che odia i conigli!”continuò Alice. Marlene sbuffò. Quella storia era totalmente assurda! Remus Lupin aveva un coniglio che gli aveva fatto quella cicatrici?! Era totalmente inverosimile! Ma poi dove si era visto un coniglio con gli artigli affilati e lunghi!? Per non parlare del fatto che condivideva il dormitorio con i suoi amici e quindi sarebbe stato totalmente impossibile nascondere un coniglio del genere.
Altrimenti dove lo teneva nascosto?! Nelle mutande?!
“ Non crederai davvero a queste dicerie, Ali” disse Lily, scendendo le ultime scale per i sotterranei.
“Sì lo so, è un po’ strano questo racconto. Ma un ragazzo ha visto il coniglio” rispose Alice facendo spallucce.
“Il ragazzo potrebbe essere un bugiardo” rispose Marlene con fare ovvio.
“Ok! Va bene gente! Non facciamone una questione di stato!” esclamò Mary  spalancando le braccia per zittirle, in modo alquanto buffo.
“Sempre esagerata!” esclamò Alice scuotendo la testa.
“Ora, Lily, preparati psicologicamente ad affrontare tutti gli elogi e i complimenti di Lumacorno” disse Mary con tono solenne ignorando Alice. Lily sorrise divertita.
Gli piaceva molto il Professor Lumacorno, gli era simpatico ed era un buon insegnante. La cosa che però a Lily non piaceva era il fatto che la riempisse di continui complimenti ogni lezione. Ogni volta che lo faceva non poteva non sentire un certo orgoglio, che però passava subito in secondo piano quando subentrava il terribile imbarazzo e il disagiante disagio (?). A Lily sarebbe benissimo bastano un “Ottimo, Signorina Evans” e ne sarebbe stata contenta. Riempiendola di complimenti la metteva al centro dell’attenzione, si sentiva tutti gli sguardi puntati addosso, e a lei non piaceva questa sensazione.
Entrarono in aula e Lily andò subito a sedersi vicino a Severus, come suo solito.
“Ehi Evans! Vedo che di olio non ne hai mai abbastanza!” esclamò Potter lanciando un'occhiata a Mocciosus. Sia quest’ultimo che lei si voltarono di scatto.  
“ Per fortuna hai la fonte vivente di questo liquido a tua disposizione!” diede man forte Sirius.
“E voi due invece? Di fare la figura delle zucche vuote non ne avete mai abbastanza?” sibilò Sev.
“Parla per te Mocciosus!” esclamò James ghignando.
“E voi che ne dite di tenere le bocche chiuse e non comportarvi da emeriti imbecilli?” ringhiò Harry strattonandoli e lanciando un’occhiata da far impallidire un Basilisco.
“Quante volte deve fare quel maledetto discorso?!” sibilò Remus completamente dalla parte di Harry.
“Date ascolto ai vostri amichetti che hanno ragione!” esclamò Piton ghignando, Harry gli lanciò la stessa occhiata che aveva rivolto ai due. Un brivido corse lunga la schiena dorsale di Severus, quegli occhi erano dannatamente simili a quelli di Lily, ed erano allo stesso modo capaci di terrorizzare chiunque.
“Vuoi unirti al club degli imbecilli?” domandò Harry sarcastico..“Prego prego! Entra pure!”continuò.
“Si può sapere cosa sta succedendo?!” esclamò Lumacorno entrando d’un tratto. Tutti si bloccarono.
“Niente di importante, Signore.” Rispose prontamente Remus con una faccia da bravo studente. Lumacorno li guardò dubbioso.
“Sedetevi e tirate fuori il materiale! Su, veloci!” disse infine lasciando perdere.
 
“Hey Evans!” James corse al fianco di Lily, appena uscirono dalla classe. Lily lo ignorò, cosa che non fece Marlene.
“James!” esclamò “È arrivato il momento di infastidire Lily?”chiese divertita.
Lily notò con una certa esasperazione che li stavano raggiungendo anche gli altri Malandrini.
“Ma che infastidire e infastidire!  Io voglio solo parlare con il mio adorato Giglio!” esclamò James sorridendo.
Alice, Mary e Lily si dovevano ancora abituare al fatto che Marlene era amica dei due Potter, e lo stava diventando a breve anche dei Malandrini. Si ricordavano ancora quando lo avevano saputo, erano in Sala Grande, il primo giorno che erano tornate.
 
Marlene!” aveva esclamato James, sedendosi accanto alla biondina. Tutte le altre lo avevano guardate con uno sguardo accigliato (soprattutto Lily), che poi si era trasformata in uno sguardo sorpreso quando avevano visto Marlene sorridere, mentre Harry si affiancava a James.
“Si ritorna alla vecchia vita, allora” aveva continuato James.
“Eh, si Jamie, pare proprio di si. Non credo Lily apprezzerebbe stare con te più del dovuto” aveva risposto Marlene sospirando, fingendosi desolata.
“Non ti preoccupare Marlene! James sta sempre intorno a Lily! Sono sicuro che possiamo parlarci!” aveva detto Harry ghignando.
“Marlene, ma cosa…?” aveva esalato Lily.
“uuuh uhhh”  aveva fischiato James con un sorrisetto “Hai lasciato senza parole la Evans! Meriti un premio!” aveva continuato mettendo un braccio sulle spalle di Harry, facendogli alzare le sopracciglia.
“Sei diventata loro amica?” Alice si stava piano piano riprendendo.
“Secondo te?” aveva replicato Marlene con un sopracciglio alzato, poi si era sentito Sirius chiamare a gran voce i due che se ne erano andati.
“Come fai a essere amica di James Potter?!” gli aveva chiesto Lily, Marlene aveva fatto spallucce.
“È simpatico” aveva risposto, facendo credere a Lily che fosse uscita di testa. Poi la rossa aveva scosso la testa, abbattuta.
 
Ritornando al presente, Lily si voltò arrabbiata verso Potter-idiota.
“Non permetterti di chiamarmi ‘il mio adorato Giglio!’. Per prima cosa mi chiamo Lily, e per secondo io per te sono solo Evans!”
James rispose con un ghigno che fece irritare ancora di più Lily.
“Ma perché non vuoi essere chiamata ‘Giglio’? Tu sei bella come un giglio, o forse anche di più, perciò ti chiamò così!” la adulò James. Lily arrossì, forse per l’imbarazzo, o forse per la rabbia.
Era la prima volta che Potter gli faceva dei complimenti senza che tenesse i capelli di qualche strano colore o fosse coperta di una sostanza di discutibili proprietà.
E c’era sicuramente qualcosa sotto.
“ Non ti presto gli appunti Potter, sappilo. Non te li ho mai prestati e mai te li presterò.” Se ne uscì Lily, voltando la testa e guardando davanti a sé senza degnarlo di uno sguardo.
“Ma io non ho chiesto niente del genere!” esclamò James indignato. Lily lo guardò scetticamente, come a dire che non lo aveva detto, ma di certo quello era il suo obbiettivo.
“Bene, allora lasciati dire che dei tuoi stupidi complimenti non me ne faccio niente” rispose acida Lily.
James sbuffò. La sfida gli si presentava più difficile del previsto. Ma non si sarebbe arreso, pensò ghignando, James Potter non si arrendeva MAI.
                                                                       
   *

La giornata passò tranquilla (naturalmente se si escludevano alcune cosette fuori dal comune, come trovare misteriosamente delle sanguisughe attaccate al soffitto della Serra numero 1) e i Malandrini, appena poterono, si rifugiarono nel dormitorio, posto dove ormai si discutevano faccende Top Secret.
“Bene!” esclamò James battendo le mani. “Dobbiamo trovare un modo per aiutare il lupastro” continuò sorridendo.
“E il lupastro dice che questa idea è folle!” si adirò Remus.
“Chi è con me?” chiese James, alzando subito la mano seguito da tutti quanti tranne da Remus.
“Ragazzi per Merlino! Cercate di ragionare! Se volete davvero stare con me durante le notti di Luna Piena rischierete grosso! Non solo potrei mordervi facendovi diventare Lupi Mannari per tutta la vita, ma potrei anche uccidervi! Io non sono in me, sarei capace di attaccare persino voi! Per il Lupo basta che siate carne umana, e gli andrete benissimo!” esclamò Remus quasi sull’orlo dell’esasperazione.
“Ci deve essere un modo per non rischiare di diventare Lupi Mannari o essere visti come carne da macello” pensò a alta voce Sirius.
“Il fatto è che noi siamo umani, Sirius, già il fatto di cosa siamo ci dà problemi” disse Peter un po’ mogio.
“Ma io ho trovato un modo!” annunciò Harry sorridendo. Quattro sguardi si voltarono di scatto verso di lui, tre felici e increduli, e uno sempre incredulo ma per niente felice.
“Pure tu Harry! E ti reputavo addirittura più intelligente! Neanche tu capisci che è pericoloso?! Ma perché ho come amici certe teste calde!”
“Su spara il rospo Harry”  lo esortò James ignorando Remus
“Appena ho scoperto che Remus era un Lupo Mannaro, ho cercato subito se c’era un modo per aiutarlo. Mi stavo esasperando dopo aver cercato su libri e libri, ma poi durante una lezione di Trasfigurazione mi è balzata in mente un’idea” Harry raccontò questa storia che non aveva niente di vero. Lui sapeva da anni come doveva essere aiutato Remus e quindi non si era di certo messo cercare su libri e libri.
Gli altri lo ascoltavano attentamente, Remus in particolare pregava che quello che stava per dire Harry si sarebbe rivelata una incredibile cretinata.
Gli faceva piacere che i suoi amici volevano aiutarlo, MA DAVVERO non era proprio necessario. Non voleva essere colpevole delle loro ferite, o addirittura della loro morte. Già era tanto che lo avevano accettato.
“Dovete sapere, che in ogni maledetto testo di cui si parla di Lupi Mannari, si specifica che il morso è letale solo per gli umani, e non per gli animali. Un Lupo attacca un umano per pura sete di sangue, ma non attacca un animale che non si mostra un pericolo, o come una preda succulenta. Quindi, ho pensato… e se diventassimo animali? Se diventassimo anche… amici del Lupo? Tutte le Lune Piene potremmo restare accanto alle versione lupesca di Rem” continuò sorridendo.
“E come diventiamo animali?” chiese Peter ottusamente, aggrottando le sopracciglia. James e Sirius guardavano il vuoto, con un sorriso eccitato che gli si disegnava in volto. Remus, invece, al contrario di tutti, lo guardava orripilato.
“La McGranitt è un Animagus” disse Sirius voltandosi verso James.
“ E quindi dobbiamo diventare Animagi!” lo incalzò James, poi si voltarono entrambi verso di lui.
“Sei un genio, un genio Harry! È assolutamente un’idea fantastica!” esclamò James euforico.
“NON  VI PERMETTETE DI FARE UNA COSA DEL GENERE!” urlò Remus facendo trasalire tutti , poi respirò profondamente per darsi una calmata. Non funzionò granchè.
“Ma perché? Capisci che vogliamo solo aiutarti?!” chiese Sirius contrariato.
“Non potete farlo! Siete minorenni e non si può diventare Animagi se lo si è! E questo non è contro le regole, ma è contro alla legge!  Inoltre dovete essere registrati e quindi questa è un’idea completamente irrealizzabile!” rispose Remus, almeno non aveva urlato, pensò quest’ultimo.
“Ma io non ho certo detto che lo faremo legalmente!” esclamò Harry trattenendo un ghigno.
Remus sbiancò
“Tu sei diventato il mio idolo” sussurrò James a Harry.
“ MA CHE MORGANA STAI DICENDO?! IMPAZZITO IMPAZZITO! COMPLETAMENTE ANDATO! SAPETE COSA SUCCEDE SE VI SCOPRONO? AD AZKABAN FINITE, AD AZKABAN!” urlò Remus perdendo le staffe.
Branco di imbecilli! Stupidi altruisti incoscienti! Come poteva anche solo passare nelle loro teste di fare una cosa del genere?
 Di fronte a questa affermazione gli sguardi di Sirius e  James ghignarono.
“In fondo lo sai, Remus. A noi piace il rischio” replicò Sirius osservando attentamente Lupin. Era strano vederlo così, di solito era sempre calmo.
Il Lupo Mannaro abbassò lo sguardo, poi lo rialzò. Aveva un’espressione un po’ più pacata ma determinata. 
“Io non voglio che rischiate cose del genere per me, ragazzi. Smettetela di fare gli stupidi. Qui non si rischia una semplice punizione, dei punti tolti o delle sgridate dai genitori, qui si rischia l’incarcerazione nella prigione peggiore della Gran Bretagna” disse cercando di farli ragionare.
“Noi siamo tuoi amici Remus, e vogliamo aiutarti. È questo che fanno gli amici, no?” chiese Peter flebilmente, stupendo tutti. James gli diede una pacca sulla spalla.
“Ben detto, amico” disse rivolto al paffutello che arrossì.
“Gli amici aiutano ma solo quando non rischiano di essere uccisi!” esclamò Remus passandosi la mano fra i capelli in un gesto di frustrazione.
“I veri amici si aiutano sempre! Anche quando si rischia grosso!” ribattè Sirius facendo un passo avanti.
“Ma io non voglio che rischiate grosso! Non voglio essere aiutato, non aiutatemi! Non vi ho chiesto un bel niente! Perché cavolo dovete mettervi in mezzo?! A me va benissimo come sto adesso! Facendo questa stupidaggine non farete altro che farmi preoccupare di più! Io non mi perdonerei mai se vi uccidessi, se vi ferissi! MAI! MAI!” Remus alzò il tono alle ultime parole, dando maggior enfasi.
“Allora sarò lo stesso felice, perché l’ho fatto per una buona ragione! Per aver aiutato un mio amico! Ma nessuno ha detto che rimarremo uccisi! Non è detto che vada a finire male! Pensaci bene Rem! Se non ci scoprissero? Se dopotutto, alla fine, andasse tutto bene? Non hai pensato a questa possibilità?! “ domandò James scaldandosi.
“Ma vuoi smetterla di essere così dannatamente ottimista, per favore!? Con la tua dannata positività rischi sempre di oscurare la realtà! Quante possibilità ci sono su 100 che non succeda?! Quante?! Per non parlare della trasformazione per diventare Animagi! Anche qui rischiate! Rischiate di restare con una parte di animale per sempre, di subire conseguenze orribili! Vi rendete conto?! Volete rendervi conto, che purtroppo, non siete capaci di tutto?!” quasi urlò Remus.
“E tu vuoi sperare una volta per tutte?! Se vedi sempre il lato negativo ci credo che dici così!” esclamò James “Se non speri non ti impegni, e se non ti impegni non combini un bel niente! Se non ci speriamo, se non iniziamo a guardare un’altra possibilità di come potrebbe andare, ci abbattiamo fin dall’inizio! Si deve provare e provare, e non c’è niente di cui non si è capaci, si potrebbe riuscire a fare qualsiasi cosa se ci mettessimo d’impegno!” continuò, e ci credeva fermamente a quel che stava dicendo. Glielo avevano insegnato fin da piccolo.
“Per Circe Remus, lasciati aiutare!” insisté Sirius cercando di fargli cambiare idea anche lui.
“Rischiate troppo, troppo, troppo. E io non posso permettervelo”
“Noi ti aiuteremo, e non puoi fare niente per smuoverci” intervenne Harry, dopo aver ascoltato tutto il litigio in silenzio. Remus li guardò uno a uno, ma nessuno cambiò espressione di una virgola.
Scosse la testa.
“Io vi sono grato, ma la mia gratitudine passa in secondo piano in questo momento. Mi importa molto di più che siate al sicuro” disse Remus, uscendo dalla stanza e trattenendosi dallo sbattere la porta.
Perché non capivano? Non capivano che se gli fosse successo qualcosa, lui si sarebbe dato la colpa per tutta la vita? Poteva andare male, rischiavano troppo. Perché dovevano essere così coraggiosi e incuranti del pericolo? Perché dovevano essere così altruisti? Perché volevano per forza aiutarlo? Perché si dovevano comportare così… da migliori amici?
 
 
Angolo Autrice
Ecco a voi un nuovo capitolo! Mezza Hogwarts crede Remus abbia un coniglio violento e James inizia a corteggiare Lily, naturalmente solo per la scommessa (Siamo proprio sicuri?). I Malandrini hanno deciso di provare a diventare Animagi, ma Remus non è per niente d’accordo. Questo porta a una bella litigata, poiché il nostro lupastro non vuole metterli in pericolo solo per aiutarlo.
Remus è un po’ diviso, poiché da una parte è felice e grato che gli amici vogliano aiutarlo, dall’altro è troppo preoccupato per loro. La seconda parte vince, e quindi cerca di farli ragionare. Ma son teste dure! Non ci sta niente da fare!
James e Sirius hanno attaccato briga con Piton (lo so, hanno ‘deciso’ di non esagerare, ma non cambiano da un momento all’altro, ogni tanto scappa qualcosa) ed Harry, naturalmente, li riprende e gli dà degli imbecilli.
Spero che il litigio tra i Malandrini vi sia… piaciuto? Non può piacervi un litigio, intendo come l’ho scritto. Ad esempio Remus, l’ho fatto almeno un po’ comportare come farebbe il vero Remus? Secondo voi è un po’ OOC?
Vi prego recensite, io vi saluto e al prossimo capitolo!
 
P.s. mi scuso per eventuali errori di grammatica o/e battitura





Capitolo gentilmente revisionato da lilyy, grazie!
   
 
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