Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: terryoscar    16/06/2018    9 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Di gondole, di calli e di sestieri


Il mio risveglio ha un sapore diverso. Quella di ieri è stata una serata indimenticabile, è successo di tutto: ho partecipato per la prima volta ad un ballo in maschera, come invitata e non come soldato, ed ho indossato un abito da donna, bello, sobrio anche se troppo scollato….e poi io ed il mio Andrè abbiamo ballato, sono stata così bene tra le sue braccia, mai avrei immaginato che ballare con l’uomo che si ama potesse dare sensazioni così….così….sento ancora i brividi lungo la schiena…….Il ricordo delle sue mani a stringermi la vita, i palmi che si sfiorano, la sua voce come un soffio sul mio collo…..arrossisco al solo pensiero!
E poi… finalmente sono riuscita a dirgli che lo amo … come è stato bello! Questa volta i nostri baci non sono stati timidi come il primo, no … Andrè mi ha baciata con tanta passione che solo all’idea rabbrividisco, non ho mai provato nulla di simile … 
E poi Andrè si è inginocchiato e mi ha chiesto di sposarlo, ed io ho accettato, non perché lo abbia ordinato mio Padre! Ci sposeremo perchè ci amiamo, perché vogliamo sposarci. Peccato però che mio Padre ha rovinato tutto come sempre. Mio Padre….non so come faccia a seguirci sempre! È ingombrante!
Questo viaggio non lo scorderò mai! Mi ha fatto scoprire un lato nuovo di me…e di Andrè!

Sono ancora a letto, quando un bussare alla porta interrompe il filo dei miei pensieri.
“Avanti!”
“”Buongiorno mademoiselle, vi ho portato la colazione!”
“Buongiorno a te Sabrina! Lasciala sul tavolo, arrivo subito!” Mi stiracchio e mi alzo, raggiungo Sabrina.
“Dormito bene mademoiselle?”
“Si grazie, vorrei fare il bagno, ti dispiace far preparare la vasca?”
“Certo signorina.”
“Sabrina parli molto bene il francese, da quanti anni lavori a palazzo?!”
“Beh vedete signorina, sono dieci anni che presto servizio qui, ne avevo appena quattordici quando sono arrivata, è naturale che conosca altre lingue, sapete, qui arrivano ospiti da svariati posti che sarebbe impossibile non imparare altre lingue e, poi come avrete notato, molte volte mentre parlo il francese mi viene fuori qualche parola di italiano!”
“Si si ho notato, ma comunque sei molto brava.”
“Vado a dare ordini per farvi preparare la vasca mademoiselle, a dopo.”
Indosso una vestaglia sulla semplice camicia da notte di foggia maschile e mi appresto a fare colazione. Su un vassoio sono posati una tazza di cioccolata calda e dei biscotti.

Sabrina esce dalla mia stanza, e vedo entrare Andrè con il vassoio della sua colazione in mano, già vestito, con un abito verde come i suoi occhi, pantaloni scuri, e giacca con i polsini ricamati da cui escono i voulant della camicia, è pronto per la giornata, oggi per fortuna non avremo impegni ufficiali, ci aspetta solo una splendida giornata di riposo e svago….sempre che mio Padre non si inventi qualcosa!

“Buongiorno Oscar!”
“Buongiorno a te Andrè!”
“Non mi andava proprio di fare colazione da solo, e così mi son detto che sarebbe stato più piacevole farla in tua compagnia, e poi avevo una gran voglia di vederti….”
La vedo sorridere ed arrossire un poco, è di una tenerezza disarmante, sempre un po’ imbarazzata. Decisamente per lei è difficile lasciarsi andare alle emozioni, ma lo capisco, le hanno insegnato che le emozioni indeboliscono gli uomini…che stupidaggine!

Poggio il vassoio sul tavolo e le do un bacio leggero, casto, e la abbraccio. Ci sediamo a tavola, lei è ancora in vestaglia, una castigatissima vestaglia che nasconde tutto il suo splendido corpo, e nel camino scoppietta una bella fiamma, a scaldare l’ambiente. Facciamo colazione, seduti vicini, con le dita delle mani che si cercano, fino a sfiorarsi.

“Oscar che ne dici di trascorrere l’intera giornata fuori, andiamo in città, siamo in pieno carnevale, sai che allegria per le strade di Venezia.”
“Si si Andrè, è davvero una magnifica idea!”
“Però Oscar …”
“Cosa c’è Andrè?!”
“Vorrei che … che non indossassi i tuoi soliti abiti maschili ma un bel costume ed io farei lo stesso, così potremo passeggiare tranquillamente, senza correre il rischio di essere scherniti o peggio ancora di essere arrestati.”

Lo guardo in silenzio, riconosco che Andrè ha ragione, gli dico: “Andrè dobbiamo lasciare il palazzo senza farci vedere da anima viva, sai cosa facciamo? Usciamo con i soliti abiti, così passiamo inosservati, soprattutto da mio Padre, mettiamo i nostri costumi in una borsa, prendiamo una stanza in una locanda e ci cambiamo lì senza dare alcun sospetto.”
“Ottima idea amore, facciamo colazione, mi porto il tuo abito in modo che se incontri tuo Padre nel palazzo non veda nulla, io ti aspetterò appena fuori dal cancello.”
“Va bene Andrè, dovrai darmi il tempo per il bagno, farò subito … adesso sbrighiamoci Andrè desidero andare via da qui!”

Torna Sabrina con le altre cameriere, mi riempiono la vasca con i paioli d’acqua, Sabrina rimane con me per riordinare la stanza, mentre tutte le altre escono.
Lascio scivolare sul pavimento la camicia da notte, raccolgo i capelli e mi infilo nella vasca.
Sono completamente immersa nell’acqua, mi sento felice e rilassata, mi lavo in tutta fretta, voglio raggiungere quanto prima Andrè, l’idea di trascorrere una giornata con lui per le vie di questa meravigliosa città, mi entusiasma.



“Buongiorno monsieur Alain, buongiorno monsieur Gerard, vi ho portato la colazione!”
“Buongiorno madame Marta, sola?”
“Certo monsieur Alain, io basto e avanzo.”
“Oh ricominciamo madame Marta!”
“Non vi capisco monsieur.”
“Lasciate stare tanto è inutile, ditemi piuttosto ma .. la vostra amica … aspettate come si chiama ….”
“Sabrina monsieur.”
“A si … Sabrina … lei non si occupa delle stanze?”
“Le è stata assegnata quella della … francese.”
“Del Comandante?”
“Beh si, di madame che veste con i panni di un uomo. Bene ora vi lascio, buongiorno monsieur.”

“Ehi Alain l’hai sentita la cameriera, La ragazza che ti piace si occupa del Comandante, puoi sempre fare da sentinella e aspettare quando arriva.”
“Oh smettila Gerard!”
“Ahahah puoi anche fingere indifferenza, ma sono sicuro che andrai a cercarla ahah”
“Sei uno stupido Gerard, però riconosco che hai ragione. Sai che faccio? La vado a cercare, voglio che mi dia una spiegazione!”
“Ahahah lo sapevo ahahah… povero Alain, mi sembri un’anima in pena ahahah …”



Mi appresto a uscire dalla mia stanza, con indosso un comodo completo con pantaloni azzurri e giacca blu scuro, calze e scarpe da uomo, gilè lungo e camicia bianca con i polsini guarniti di voulant in pizzo, ma perfetto per nobile in viaggio di piacere, quando vedo entrare mio Padre.
“Buongiorno Oscar.”
“Buongiorno a Voi.” Sorrido…neppure la vista del mio amatissimo e ingombrante padre può togliermi il sorriso dal viso oggi!
“Hai già fatto colazione Oscar?”
“Si Padre.”
“Oscar, ho ricevuto una missiva da parte di tua Madre.”
“Sta bene? Cosa manda a dire?”
“Sta organizzando il tuo fidanzamento, così al nostro rientro sarà tutto pronto, per l’occasione naturalmente ci saranno le tue sorelle. Faremo subito dopo Pasqua, o se preferisci proprio il giorno stesso!”
“Vedo che avete pensato a tutto, mi complimento con Voi Padre, a quanto pare non Vi sfugge niente, ogni cosa è tutto sotto controllo, vero?”
“Cosa fai, cominci con il tuo umorismo già in prima mattina? Io mi preoccupo per te, per Voi! Insomma!!! Potresti almeno sforzarti di apprezzare un poco il mio interessamento! A proposito, Andrè?”
“Non so niente di lui, Padre, forse è nella sua stanza. Di sicuro non è qui.”
“Ho capito Oscar, passo da Andrè, vado a salutarlo, a dopo figliola.”
“Buona giornata Padre.”


Busso alla porta di Andrè ed entro senza aspettare, vedo Andrè, adagiare una borsa sul letto, e dopo averlo salutato gli chiedo: “Come mai quella borsa Andrè?”

Maledizione …. Rischiamo di essere scoperti, non mi perdo d’animo e gli dico:” Ecco Signor Generale, metto via gli indumenti che non mi servono, così almeno sono già pronti per quando partiremo.”
“Ah giusto Andrè, bravo.”
“Avete bisogno di qualcosa Signore?”
“No, sono solo passato a salutarti, bene ci vediamo dopo Andrè.”
“A dopo Generale!”

A salutarmi….o a controllarmi?! Meno male che non ha fatto altre domande. Ora devo solo uscire dal palazzo con la borsa senza essere visto.


Mi aggiro in tutta fretta per i corridoi, spero di non incontrare nessuno, altrimenti …


“Ciao Andrè, dove vai così furtivamente e con quella borsa in mano? Parti forse, oppure ti vai a fare un bel viaggetto con il nostro Comandante?!”
“Alain, ti prego sta zitto.”
“Tranquillo Andrè, lo sai di me ti puoi fidare, e se avete deciso di squagliarvela tu e il Comandate, sai che ti dico?! Era ora! Come avete fatto fino ad ora a sopportare il vecchio, io al tuo posto l’avrei mandato a benedire da un pezzo.”
“Parli bene tu, perché non sei nella mia situazione.”
“Ehi ehi amico! A ognuno i suoi problemi, cosa credi che non ho a che vedere anch’io con tuo suocero? Quello si sa è fuori di testa, per questo che ti dico che se vuoi fuggire per almeno un giorno dal matto, fa pure, io ti appoggio e come! Anzi ti faccio strada su vieni con me, io vado avanti vedo se il nemico è in agguato … su forza andiamo .. poi scorterò la tua fidanzata tranquillo, altrimenti a cosa servono gli amici! Su andiamo!”
“Alain, ma si può sapere tu che ci facevi davanti alle stanze della servitù? Scommetto che stavi aspettando quella ragazza, non è vero?”
“Ti prego Andrè, non ti ci mettere anche tu. Riconosco che ti ho preso in giro innumerevoli volte, però adesso ti prego non infierire su un cuore innamorato.”
“Aaaaah finalmente lo hai ammesso! Ti sei innamorato!”
“Ti prego Andrè, non dirlo a Gerard, almeno per il momento.”
“Ahahah sta tranquillo, una cosa mi fa piacere, almeno hai finito di aggirarti tra i bordelli, e spero che tu non mi prenda più in giro! … Però Alain cos’hai, mi sembri un’anima in pena?!!”
“Non riesco a capire, ma Sabrina è prevenuta nei miei confronti, mi deride, e poi mi ha preso in giro, mi ha fatto intendere che non capiva il francese e invece non è così lo intende benissimo. Appena vi avrò scortati, andrò a cercarla, e dovrà spiegarmi perché ce l’ha con me!”
“Alain va pure, io ormai sono fuori dal palazzo, Oscar non ha bisogno di essere scortata, lei non ha alcuna borsa con se.”
“Come vuoi amico, ma dimmi non vorrei farmi i fatti vostri ma … ve andate a spassarvela?”
“Si ma non come intendi tu, abbiano i costumi, ci aggireremo per la città mascherati, voglio che la mia Oscar si diverta e che non dimentichi queste giornate a Venezia.”
“Come sei romantico Andrè ahahah!”
“Cosa fai Alain, ricominci? Guarda che se non cambi atteggiamento, non conquisterai mai quella ragazza. Ciao Alain!”
“Divertiti amico”

Sono al cancello, finalmente la vado arrivare, avanza verso di me, appena è davanti a me l’abbraccio e le do un piccolo bacio, siamo felici.


“Andrè hai preso i nostri costumi?”
“Certo, sono tutti in borsa, ti ha visto qualcuno allontanarti?”
“Intendi mio padre? No Andrè, sono stata attenta, adesso non perdiamo tempo, voglio allontanarmi quanto prima da qui!”
“Su Oscar andiamo!”



Sono qui da un pezzo davanti alle stanze della servitù, spero che prima o poi passi di qui.
Ho l’impressione che il tempo non passi mai, che i minuti diventino ore, l’attesa diventa sempre più estenuante.
Eccola! Finalmente la vedo arrivare, e con le altre cameriere, percorre il corridoio, avanza verso di me, ride con loro ma appena mi vede il suo viso cambia espressione, non ride più, finge di non vedermi, mi passa davanti, la guardo, mi ignora, non resisto, avanzo di un passo, le dico: “Buongiorno mademoiselle Sabrina!”

Mi guarda appena, continua a camminare, e mi risponde con freddezza: “Buongiorno monsieur.”
“Aspetta! Ti stavo aspettando … devo parlarti …”
“Non ho niente da dirvi … signore.”


Almeno il significato Signore lo capisco, ma continuo a non capire lei.

“Invece si … devi spiegarmi perché ce l’hai con me!”
Con voi monsieur?!! Ma se ci conosciamo appena, come potrei avercela con voi! E poi siete Voi che ce l’avete con me, non fate che perseguitarmi, e noi nemmeno ci conosciamo, siete appena arrivato ieri a corte e sinceramente non ho capito a ancora cosa vi siete messo in testa, perché io non ho ancora capito, se non che siete un gentil uomo che va a caccia di avventure, e io non sono certo la vostra preda, cercate altrove, con il Vostro permesso.”
“Ma si può sapere chi ti ha messo in testa certe cose?”
“Ma si può sapere cosa Volete da me?”

Continuo a guardala, le sue parole mi confondono, non so cosa risponderle.

“Allora monsieur! … Non sapete cosa rispondermi?”

La vedo allontanarsi, non voglio, con un gesto istintivo le prendo la mano e la tiro a me. Lei la ritrae immediatamente, mi guarda e mi colpisce in pieno volto.

“Non permettetevi più di prendervi certe libertà con me! Chiaro?”

Rimango interdetto, la vedo allontanarsi, ma non mi arrendo la raggiungo, le sbarro la strada.

“Un momento Sabrina, se averti preso la mano ti ha offeso, ti chiedo perdono, non era mia intenzione offenderti. Però adesso devi spiegarmi perché tutta questa avversione nei miei riguardi.
Da te non voglio niente, desidero solo fare amicizia.”
“E nient’altro?! Ne siete sicuro?”
“Si, è così.”
“Bene se è amicizia, amicizia è fatta, adesso posso tornare al mio lavoro.”
“Si… ma .. possiamo vederci dopo che avrai finito?”
“Guardate che io …”
“Non ti chiedo che una passeggiata per il parco …”

Lo guardo con diffidenza, ma al contempo vengo attratta dai suoi modi, la parole mi vengono fuori senza pensarci.

“E va bene ci vediamo alle cinque al parco adibita a noi della servitù.”
“Mi va benissimo, grazie Sabrina a dopo!”

Sono felice, percorro il corridoio che quasi saltello come un ragazzino, fischietto, mi sento rincuorato.
Lascio i corridoi della cucina per percorrere quelli centrali.
Sento giungere alle mie spalle la voce del Generale.


“Sassoin …”
“Agli ordini Generale! Dite pure.”
“Sto cercando Andrè e Oscar, li hai visti per caso?”
“No Signore, ma saranno nelle loro camere, andate a cercarli lì.”
“Ma se ti ho appena detto che non li ho trovati, e li sto cercando, non pensi che ci sia già stato lì? Mi chiedo, ma dove si saranno cacciati!”
“Da qualsiasi parte, l’importante che sia lontano da Voi ahahah!”
“Cosa fai cominci a prendermi in giro Sassoin?!”
“Io … me ne riguarderei Signore.”
“Sassoinnnn …”
“Signore calmatevi che alla Vostra età potrebbe farvi male ahahah!”
“Sassoinnnn ….”
“Si lo so … verrò punito … con permesso signore.”


Ci aggiriamo per Venezia, alla ricerca di una locanda in cui cambiarci, in città si respira un’aria festante, vediamo aggirarsi per strada gente in maschera, la musica è ad ogni angolo, vediamo i bambini felici scorrazzare per le vie. E’ così tutto meravigliosamente gioviale, ci mette allegria, forse siamo noi che siamo felici e tutto ci sembra così bello!


“Vedi Oscar, poco più avanti c’è una locanda, prendiamo una camera.”

Entriamo nella locanda, Andrè porta la borsa con i nostri costumi e chiede all’oste.

“Buongiorno signore, vogliamo una stanza.”
“Dunque una stanza con due letti singoli, vero signori?”
“Si …. Si …”
“La stanza che posso darvi è di sopra percorrete il corridoio la prima a destra … ecco la chiave.”
“Grazie!”


Percorriamo la scalinata, il corridoio siamo davanti alla nostra camera, l’apriamo, ed eccoci dentro.
La stanza è modesta, ci sono due letti, un tavolo e due sedie, un piccolo paravento dietro cui si trova la brocca ed il catino, c’è una finestra, mi avvicino, si affaccia nel cortile, vedo le donne stendere il bucato e alcuni uomini chiacchierare animatamente.
Sono pensierosa ad Andrè non sfugge.

“Oscar cos’hai, ti vedo preoccupata.”
“Andrè, non ci abbiamo pensato ma … il locandiere ha visto entrare due uomini dalla porta e adesso vedrà uscire una donna.”
“Uff … accidenti Oscar, quante complicazioni! L’unica cosa da fare e che tu esca in costume con la maschera sul viso, magari non farà caso a te, nella locanda abbiamo visto alcune persone con indosso dei costumi.”
“ Si ma erano tutti uomini, ma non una donna!”
“Oscar aspetteremo che non ci sia molta gente, io distrarrò il locandiere in qualche modo e tu uscirai di qui.”
Faremo così Andrè adesso pensiamo a cambiarci.


Oscar ha indossato un abito bordeaux, scollato, con sotto una camicia bianca con le maniche che fuoriescono dall’abito, a coprirle le esili braccia. Le maniche terminano con dei polsini di pizzo bianco. La gonna è ampia, con innumerevoli strati di tessuto al di sotto per mantenerla gonfia, ma senza l’utilizzo del panier. Calze di pizzo bianco legate sopra alle ginocchia con un nastro bordeaux come il vestito, scarpine scure, più comode comunque di quelle da ballo. 
Per fortuna ho indossato la biancheria femminile a palazzo, altrimenti sarebbe stato imbarazzante chiedere aiuto ad Andrè…..in compenso deve aiutarmi a chiudere il vestito ed allacciare le gonne…sento le sue mani chiudere i bottoncini nelle loro asole:
“Andrè, ma non potevi trovare un vestito meno scollato? Accidenti a te!”
Sento Andrè ridere di gusto….si certo….non è lui a doversi muovere con questo coso addosso! Accidenti. Metto sopra una cappa, corta, coordinata con l’abito, per ripararmi dal freddo e dall’umido della città lagunare, ed una maschera a coprirmi il viso.
Anche Andrè indossa un mantello corto ed una maschera….

“Sei bellissima con questo costume, con la maschera in volto sei irriconoscibile se non fosse per il biondo dei capelli!”

Non resisto e ti bacio, mi allontani e mi dici: Andrè su dai, scendi di sotto e cerca di distrarre il locandiere.

Si Oscar, vieni con me, tu rimani nel corridoio, con una scusa porterò l’oste in strada e tu esci di qui. Su dai andiamo!”

Oscar rimane nel corridoio, percorro la scalinata e raggiungo l’oste, mi appoggio al bancone e gli dico: “Come avrete capito sono un forestiero, sareste così gentile da indicarmi le strade di questa città?”
“Ma certo signore, usciamo fuori dalla locanda che vi spiego.”


Vedo Andrè uscire con l’oste, in punta di piedi percorro le scale, fino a raggiungere il piano inferiore, sono quasi sull’uscio della porta quando alle mie spalle sento una voce di un uomo che parla italiano mi dice: “Ehi bellezza, da dove sbuchi? Perché non vieni con me a divertirti stasera?”
Lo guardo appena e gli rispondo: “Andate a cercarvi compagnia altrove!”
“Ehi, da quello che vedo sarete anche bella, ma siete alquanto indisponente bellezza!”

Non resisto a tanta sfrontatezza, devo immediatamente metterlo al suo posto, mi alzo le gonne, vedo l’uomo deliziarsi dal mio gesto, ma lui non sa che tra un po’ avrà poco da guardare.

“Uaooo che spettacolo!! Che gambe stupende, mai viste di più belle in vita mia!! Tu si che non ti fai pregare e vai direttamente al sodo bambolina! Neppure nei miei incontri nei bordell…..

Non finisce la frase, che tiro fuori lo stiletto e glielo punto alla gola.

“Allora cosa dicevi? Non ho capito di cosa parlavi: delle mie gambe, della bambola o delle … come avete detto?”
“Vi prego … io … io … non volevo … perdonatemi signorina …. “
“Accetto le vostre scuse e adesso sparite immediatamente prima che vi infilzi!”
“Si …si…”


Vedo un uomo uscire correndo dalla locanda, non capisco cosa stia succedendo, comincio a preoccuparmi. Oscar ancora non esce, tra un po’ l’oste rientra devo ancora intrattenerlo qui fuori ….. eccola finalmente è uscita, adesso posso anche lasciarlo andare.

“Bene Vi ringrazio signore, siete stato molto gentile.”
“Di niente signore, vi auguro di divertirvi!”
“Grazie!”


Vedo Oscar aspettarmi poco più in là, la raggiungo.

“Oscar ma cosa è successo? Ho visto un uomo uscire di corsa dalla locanda …. Ma … ma cosa ci fai con lo stiletto in mano?!”
“Parli di questo? Ah si, l’ho puntato alla gola di quel tizio che hai visto uscire ahahah!”
“Ma cosa dici?”
“Nulla di grave Andrè, ha detto qualche parola di troppo ed io l’ho messo immediatamente al suo posto! Adesso se non ti dispiace vorrei aggirarmi per Venezia!”

Guardo Oscar basito, come sempre è sorprendente.

“Cosa c’è Andrè! Non vorrei che tu ti sia così spaventato per così poco, e magari adesso ci hai ripensato e non vuoi più sposarmi ahahah”
“Dammi la mano sciocca e andiamo via!”
“Dove?”
“Ti va di fare un giro in Gongola?!”
Andiamo verso il Canal Grande e chiediamo ad un gondoliere per fare un giro, su questa strana imbarcazione, tra tutti i canali della città. In realtà di gondole ce ne sono anche a Versailles, volute dalla Regina, ma qui è tutta un’altra cosa! Saliamo sull’imbarcazione, il gondoliere ci fa sedere su due sedie ancorata alla struttura lignea della gondola e partiamo per la nostra esplorazione!
Sono seduto su una panchina in riva al Canal Grande, sono stanco, li ho cercati dappertutto e non li ho trovati da nessuna parte …. ma dove si saranno cacciati?!! Non vorrei che si fossero rinchiusi in qualche locanda a … nooo … non voglio nemmeno pensarci!
Quei due me l’hanno fatta!

Però debbo ammettere che il paesaggio è davvero stupendo, se non fosse stato tanto pericoloso questo viaggio, mi sarebbe piaciuto portare con me la mia Margherite!! Venezia è una città davvero romantica!
Sto per andare via quando una gondola con due figure a bordo, un uomo ed una donna dagli abiti, lui moro e lei bionda, esile, ho l’impressione di riconoscere i due passeggeri , non ne sono certo ma … si non mi sbagliavo … quello è Andrè … e Oscar …. Ma dove andranno?!! E poi … si stanno baciando così davanti a tutti che vergogna! Appena vi avrò di fronte .. altro che passeggiata romantica! Ormai sono senza vergogna!!

Dovranno tornare prima o poi, sarò qui ad aspettarli.


“Oscar che ne dici di girare l’altra parte della città, e dopo ripartiamo!”
“Va bene Andrè scendiamo”
“Su dammi la mano ti aiuto, non vorrei che inciampassi nella gonna.”
“Ma dai Andrè ahah”
Dico al gondoliere porgendogli le monete:” Tenete, queste sono per voi, aspettateci qui.”
“Certo signore.”
Oscar ed io ci passeggiamo per questo sestiere, lo scenario non cambia di molto, c’è meno gente ma, anche questa parte della città è stupenda, il tempo trascorre in fretta ed è quasi buio.

“Oscar io direi di unirci ai festeggiamenti nel sestiere centrale della città.”
“Va bene Andrè torniamo indietro.”

Siamo risaliti sulla gongola, lo scenario è cambiato: siamo partiti con la luce del sole e rientriamo con la luna che si riflette nel mare … e il cielo stellato … è bellissimo! … Continuo a perdermi nell’azzurro dei suoi occhi, sono così luminosi. E poi sorride….sorride sempre! Sono davvero felice!

“Andrè guarda la luna com’è bella stasera!”
“Non quanto te Oscar …”

La bacio ancora…


Non ho voluto attenderli ancora, ho preso anch’io un’imbarcazione, spero di raggiungerli, sto attraversando il Canal Grande, è sera, si vede poco, si riesce appena a vedere le imbarcazioni che rientrano, magari su una di quelle che incrociamo ci sono loro, spero di riuscirli a vedere, ma è davvero difficile.



“Finalmente Andrè siamo tornati!”
“Oscar vedi quanta gente in piazza … e quante maschere .. e la musica poi … che allegria! Su dammi la mano e uniamoci anche noi alle danze ..”
“Andrè è la prima volta che vediamo danzare per le strade e le piazze; è bellissimo! E tutta questa gente in maschera!”

Andrè sembra un ragazzino, è felice, anch’io lo sono, non ci fermiamo un attimo, ci lasciamo condurre dalla musica, balliamo per tutta la notte senza stancarci!


“Alain, ehi Alain, non ti prepari? Non vieni anche tu?”
“No per favore Gerard lasciami stare, non sono dell’umore.”
“Ummm per caso il tuo malumore si chiama Sabrina?!!”
“Ohh … ti prego Gerard non cominciare …”
“Come vuoi, io prenderò parte al ballo in maschera che anche stasera daranno a palazzo … tu sei proprio sicuro di non voler venire?”
“Nooo …”
“Alain, non so cosa ti sia successo, ma se è per …”
“Gerard se proprio lo vuoi sapere, Sabrina continua a prendermi in giro!! Mi aveva dato appuntamento nel pomeriggio e non si è presentata!”
“Te l’ha fatta di nuovo … ti consiglio di levartela dalla testa, quella ragazza è troppo seria per te, sicuramente avrà capito che tu sei un cacciatore da strapazzo e allora ….”
“Smettila di dire stupidaggini … io … io … non … non è mia intenzione prendermi gioco di lei e poi …”
“Basta tergiversare Alain, quella è un osso duro, c’è troppo da faticare se mai riusciresti a conquistarla, fai prima ad andare in un bordello per lo meno lì non dovrai faticare tanto per avere una donna ahahah!”
"Gerard chiudi quella boccaccia!"
"Cosa c'è Alain, se non ti conoscessi direi che tu abbia la stessa malattia di Andrè ... aspetta come lo chiamavi ad Andrè ... fraticello ..."
"Piantala stupido!"
"Io sarò anche uno stupido, ma almeno io vado alla festa e non mi rodo certo l'anima come te! Ciao Alain a domani.!"
"Sai che ti dico?! Che la donna che mi deve prendere per i fondelli non è ancora nata quindi ..."
"Ti sei deciso allora, vieni con me?"
"Con te stupido, ma non ci penso nemmeno ... vado a cercare Sabrina, vedremo se ha ancora voglia di scherzare con il fuoco!"
"Ahahahah Alain sei proprio disperato, non ti riconosco più ... finalmente l'hai trovata la donna che ti tiene sulle righe ahahah!"
"Chiudi il becco imbecille!"
"Ahahah!
   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: terryoscar