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Autore: Eternal Fantasy    17/06/2018    0 recensioni
Le vacanze estive erano l’ambito traguardo per Sanji dopo essere sopravvissuto al primo anno di università in Scienze dell’Alimentazione.
Nuova raccolta sequel degli “Episodi forse senza senso della vita da (ormai ex)liceale di Sanji Vinsmoke”! Modern!AU sulle avventure in spiaggia del mio cuoco preferito e delle sue disfunzionali conoscenze!
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Famiglia Vinsmoke, Mugiwara, Un po' tutti | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law, Franky/Nico Robin, Rufy/Nami, Sanji/Zoro
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: Incest, Spoiler!
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Le donne sono creature meravigliose; terrificanti, ma meravigliose

Questo episodio prosegue direttamente quello precedente; perché i Vinsmoke non mi bastano mai ;)

 

Reiju condusse Sanji fino ai tavolini del bar della spiaggia per far riprendere il fratello minore dal trauma indotto dai suoi gemelli. Ovviamente lo fece causandogli un trauma peggiore, dato che esordì con voce innocente chiedendo: “Come va la tua vita sessuale con Zoro?”

Sanji precipitò dalla sedia.

Si rialzò masticando mentalmente una sequela di parolacce che non avrebbe mai osato pronunciare di fronte a una donna, neppure se questa condivideva l’odiato cognome Vinsmoke. Da parte sua la ragazza dai capelli rosati non cedette e riprese, senza perdere per un istante quell’ingannevole sorrisetto dolce e affettuoso:

“Suvvia fratellino, a me lo puoi dire; quali sono le tre cose che ti piacciono di più?”

Il biondo decise di giocare la carta del finto tonto: “Le mie cose preferite sono ovviamente tutte le bellissime donne di questo mondo! Poi viene la cucina e…”

“Il sesso con Zoro.” Concluse per lui Reiju.

“NON L’HO DETTO!”

“Non l’avresti fatto, quindi ti ho aiutato io.”

“Ma ti pare il modo di giocare alle ‘tre preferenze’ questo?”

“Certo! Sei tu che sei troppo represso, Sanji!”

“Io non sono represso!”

“Persino i tuoi fratelli sanno stare al gioco meglio di te!”

«Forse perché per anni li hai costretti a obbedire a ogni tuo capriccio con la scusa di essere la sorella maggiore» voleva essere la replica di Sanji, che prudentemente non espresse ad alta voce; la ragazza dai capelli rosa all’apparenza poteva sembrare una persona simpatica, ma come tutti i Vinsmoke possedeva una vena di estrema bastardaggine: semplicemente, lei era la migliore a nasconderla.

Il biondo rabbrividì al ricordo di quando, da piccoli, lui e i suoi gemelli erano stati costretti da Reiju a vestirsi da femminucce per partecipare al tea party suo e delle sue amichette. Era uno shock che ancora riviveva nei suoi peggiori incubi. Grazie al cielo l’essere scappato di casa a otto anni aveva messo fine alle vessazioni con cui lei lo torturava… I suoi gemelli non erano stati altrettanto fortunati, e questa tremenda epifania lo spinse a ripromettersi di essere più comprensivo verso le probabili psicosi che i tre avevano sviluppato come conseguenza del travestitismo e degli altri ‘giochi’ della sorella maggiore.

Niji! Smetti di bullizzare quei ragazzi e vieni subito qui!”

La voce autoritaria della giovane donna lo riportò al presente: decisa a dimostrare la validità della sua precedente affermazione, Reiju aveva reclutato come cavia molto poco volontaria il secondo gemello, che in quel momento stava terrorizzando una coppia di adolescenti che precedevano lui e Ichiji nella fila al bancone del bar.

Il Vinsmoke dai capelli blu obbedì per riflesso condizionato e si avvicinò al loro tavolo, nonostante la sua espressione tutt’altro che felice.

Reiju lo squadrò compiaciuta: “Forza fratellino, dimostra a Sanji come si risponde: quali sono le tre cose che preferisci?”

“Cioccolato, torta al cioccolato e cioccolata calda.”

“Noioso.” Le labbra della ragazza si piegarono in un grazioso broncetto.

“Giusto un po’ monotematico, eh?” ghignò sarcastico Sanji.

Non potendo prendersela con la sorella maggiore, Niji decise di sfogarsi sul fratello e caricò un pugno folgorante, ma la voce di Ichiji lo fermò in tempo:

“Ti ho preso un gelato al cioccolato.”

Lo sguardo che il secondogenito gli rivolse poteva essere descritto solo come pura adorazione.

Reiju colse la palla al balzo: “Ichi, al volo: le tre cose che ami di più in assoluto!”

“Gli occhi di Niji, la voce di Niji e Niji in generale, direi” rispose impassibile.

Il suddetto divenne rosso come i capelli del gemello maggiore: “Come fai a dire certe cose con quella faccia?!”

“Beh, è la mia faccia; con la faccia di chi dovrei dirle?”

Non sapendo esattamente come reagire, almeno in un luogo così pubblico, Niji afferrò il suo amante e lo trascinò via per… discuterne da soli, mentre la sorella sorrideva compiaciuta commentando con un intenerito “Che carini!”.

Sanji borbottò scuotendo disperato il capo: “Non ho capito se quei due sono idioti o soltanto maniaci ossessivo-complulsivi!”

Reiju ridacchiò: “Sono solo innamorati. Chi si somiglia si piglia, dopotutto!”

Questa era la conferma di ciò che Sanji sospettava già da tempo, e abbassando la voce in un sussurro chiese: “Allora tu SAI di quei due?”

Reiju gli lanciò un’occhiata condiscendente che sembrava quasi compatimento: “Lo so da quando avevano cinque anni, probabilmente persino da prima che se ne accorgessero loro stessi; è così evidente che nessuno dei due può stare senza l’altro! Ichiji e Niji vivono in simbiosi fin dalla nascita, e non solo perché sono gemelli; sono compatibili tra loro molto più di quanto lo siano mai stati con te e Yonji. Quando sono entrati nella pubertà si sono semplicemente accorti che il loro legame poteva estendersi anche sul lato romantico e sessuale, e hanno cominciato a esplorarsi fisicamente.”

“Ti prego non scendere nei particolari, già così dovrò lavarmi il cervello con la candeggina!” Sanji si premette le mani sulle orecchie, serrando forte gli occhi. “Yonji e nostro padre lo sanno?”

Yonji se n’è accorto da tempo, è più acuto di quanto non lasci a intendere, ma è anche fin troppo rilassato: ha accettato il rapporto tra i suoi fratelli dandolo quasi per scontato; ci credi che quando ne abbiamo parlato insieme ha scrollato le spalle e liquidato la cosa dicendo «Sono Ichi e Ni, che altro ti aspettavi»?” e al ricordo Reiju non riuscì a trattenere una risata sinceramente divertita. Poi però ridivenne seria: “Nostro padre probabilmente lo sa, ma non ha mai fatto pressioni su loro due; dopotutto vanno bene a scuola e non si sono mai cacciati nei guai. Penso che finché non creano problemi, a papà non importi se stanno insieme.”

Sanji scrollò la testa: non voleva essere coinvolto ulteriormente nella tragica telenovela della sua famiglia. Si alzò dal tavolo e andò a comprare i gelati che erano il suo obiettivo iniziale: aveva fatto attendere già troppo le sue care amiche.

Reiju si offrì di accompagnarlo dal resto del gruppo per salutare Rufy e gli altri membri della Ciurma, con cui aveva instaurato un buon rapporto. Ma nell’approssimarsi alla meta, costrinse di botto il fratello a fermarsi, quasi facendogli cadere i coni gelato.

“Chi è quella bellezza?” chiese ignorando le lamentele del biondo.

Sanji posò lo sguardo sulla ragazza che stava allegramente chiacchierando con Nami e Robin e la riconobbe come una cara (e temuta) conoscenza: “Si chiama Vivi Nefertari, è una compagna di classe di Nami nonché Presidente del Consiglio Studentesco del liceo. È un’amica che conosciamo di tempi delle medie.”

La luce che si era accesa negli occhi di Reiju non poteva essere descritta se non come predatrice: “Allora devi proprio presentarmela, non credi?”

Un brivido percorse la spina dorsale del cuoco, che tentò di svicolare dalla pericolosa richiesta rivelando: “Forse non è il momento migliore… conoscendo gli argomenti di conversazione delle mie adorate dee, quando sono così immerse nella discussione stanno di certo parlando di yaoi; Vivi è anche l’amministratrice del sito del liceo riservato alle ragazze” ammise.

Se con questa rivelazione sperava di distogliere Reiju dal suo ovvio obiettivo, Sanji si rese subito conto di aver spettacolarmente fallito.

“Meraviglioso! Devo assolutamente conoscerla: voglio condividere con lei qualcosa che attirerà di sicuro il suo interesse!”

L’espressione di Sanji si congelò in una maschera orripilata e balbettò incredulo:

“Tu… saresti davvero disposta a vendere il segreto più scabroso dei tuoi fratelli per ingraziarti una donna???”

Il sorriso della sorella maggiore divenne, se possibile, ancora più ampio e dolce:

“Sono i miei fratelli minori. Non li considero esseri umani.” E con un vezzoso saluto si avvicinò ancheggiando alla preda.

 

 

N.d.A.: Prima che mi lapidiate per come ho rappresentato Reiju, ricordate che in canon lei ha deliberatamente nascosto il piano di assassinio contro la sua famiglia ed era disposta a far massacrare i suoi consanguinei con la stessa giustificazione che le ho fatto pronunciare alla fine. Non è sicuramente una santa, anzi, trovo che lei sia l’esempio più subdolo della crudeltà instillata da Jajji nei suoi figli (eccetto Sanji ovviamente).

Questo è anche l’ultimo capitolo già scritto della raccolta; per il momento la concludo, se mi verranno idee per nuovi episodi (e qualcuna già ce l’ho) riaprirò la serie!

 

  
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