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Autore: nouv84    17/06/2018    4 recensioni
Si guardò intorno: casa Tendo sembrava letteralmente distrutta. Come se un tornado si fosse abbattuto sulle struttura e l’avesse devastata.
Le decorazioni erano state strappate via, i vestiti erano sporchi, le facce erano desolate.
Dopo il matrimonio fallito si sedettero a tavola, in silenzio e con gli occhi bassi. Nessuno disse una parola.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, ranma/akane
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il dottor Tofu spiegò il piano a Ranma.
Il ragazzo corse velocemente a casa mentre la sua testa era affollata da un milione di pensieri: cosa avrebbe fatto a Tokyo una volta incontrata Akane? Cosa le avrebbe detto? Come avrebbe reagito lei? Sarebbe stato abbastanza forte?
Si tolse le scarpe velocemente e si fiondò davanti alla porta della camera di Nabiki bussando
“Nabiki apri ti prego!”
“Piano, piano: non c’è bisogno di urlare!” disse la ragazza col suo solito tono scocciato mentre si avvicinava alla porta.
“Scusa Nabiki apri, ti devo parlare di Akane, è importante!”
Raccontò alla ragazza tutta quell’assurda storia: dal viaggio organizzato dalla sorella al piano per perdere la memoria, fino al tentativo disperato di Tofu di ritardare l’effetto dello shampoo 110.

Le spiegò tutto ma non le fece leggere la lettera, quella era solo per lui: Akane gli aveva aperto il suo cuore e custodiva gelosamente ognuna di quelle parole. Inoltre non si fidava così tanto di Nabiki da farle sapere della Na Nin Chuan sotto il letto nella camera accanto. Conoscendola avrebbe venduto al miglior offerente quella succosa notizia.

“Cavolo è arrivata a tanto? L’hai fatta arrabbiare sul serio stavolta Ranma!” la ragazza strinse i pugni, preoccupata.
“Ho appuntamento con Tofu domani mattina alla stazione, mi accompagnerà al campus. Lì però non ho la minima idea di cosa fare.”
“Lei non si ricorda di te, non sarà facile: non potrai arrivare lì e dirle Ehi ciao, sono il tuo fidanzato!
“Lo so, cercherò di improvvisare. Ho bisogno del tuo aiuto Nabiki: mi servono alcune cose prima di partire e un po’ di soldi. Poi puoi spiegare tutta la situazione a tuo padre e Kasumi?”
“Ok lo farò, a costo che riporti a casa mia sorella! Ho sentito papà dire a tuo padre che forse potrei essere io la tua nuova fidanzata e non ho nessuna intenzione di sposarti carino!”
“Neanche io, tranquilla!”

Sistemò velocemente lo zaino e aspettò l’alba sul tetto. Tirò fuori dalla tasca la lettera di Akane e la rilesse
Probabilmente, mentre stai leggendo, io non ricorderò più né il tuo nome né la tua faccia né la tua voce e questo ti renderà libero di affrontare la vita senza questo fardello di fidanzata da molti considerata il tuo punto debole.
Ti avrei sposato Ranma, davvero: lo avrei fatto con tutta la felicità del mondo se anche tu avessi provato per me le stesse cose. Perché sì, io ti amo davvero e mi scuso per non avertelo detto in quella grotta.

Ranma ripensò a quegli avvenimenti: al terrore di aver perso Akane per sempre, al panico che lo assalì quando la vide vaporizzarsi sotto l’effetto del kinjakan.
A tutti gli sforzi che aveva fatto per farla tornare normale e alla disperazione del vederla morta tra le sue braccia.
Non hai proprio capito niente, scema.” disse tra sè e sè.

Si alzò e si diresse verso la stazione.
Tofu lo stava aspettando
“potrò solo accompagnarti Ranma: non posso lasciare la clinica per troppo tempo. Ti dirò dov’è e farò in modo che tu possa incontrarla.” “
Va bene Dottor Tofu, grazie infinite”
Salirono sul treno e a Ranma quel viaggio sembrò una tortura. Ogni fermata intermedia era una coltellata nello stomaco, tempo perso tra lui e la memoria di Akane. Provò molta rabbia per tutta quella gente tranquilla e senza pensieri che saliva e scendeva dal treno.
Sentiva gli occhi del Dottor Tofu fissi su di lui
“Tranquillo Ranma, sistemeremo tutto quanto.”
E spiegò al ragazzo come si sarebbe dovuto comportare.

Arrivati nel centro di Tokyo scesero e a Ranma sembrò di essere in un altro mondo: grattacieli altissimi, milioni di persone per strada che lo investivamo. Era tutto molto diverso dalla pace della sua adorata Nerima e non vedeva l’ora che quella storia fosse finita.
Camminarono molto, in silenzio, fino a un bel parco in una zona molto più tranquilla quando il Dottor Tofu interruppe i suoi pensieri
“Eccoci Ranma: siamo arrivati. Quello è il campus, quella laggiù è la scuola e quello là è il dormitorio. Bello vero?” Era tutto molto differente dal Furinkan, era molto più grande e imponente.
Dove avrebbero trovato Akane?
Attraversarono tutto il parco, cercando con lo sguardo di scorgere la ragazza in mezzo a tutti quegli studenti.
“Dottor Tofu? Che ci fa qui?”
Per Ranma fu un colpo al cuore.

Si voltarono e la videro: Akane era arrivata di corsa alle loro spalle.
Indossava la divisa della nuova scuola, sui toni del blu e del bianco. Aveva uno zainetto e dei libri in mano.
Ranma si trattenne: la voglia di gridarle “scema! Che cosa hai combinato??? Ora torniamo subito a casa!” era tantissima ma quando si rese conto del fatto che effettivamente Akane lo guardava come un estraneo si sentì morire dentro.
“Piccola Akane! Ciao, ti stavo cercando. Sai ho accompagnato qui Ranma. Sai lui è…. lui è… IL FIGLIO DI MIA CUGINA, sì, il figlio di mia cugina.” Lui starà qui in questa scuola per un po’ e pensavo che potevo farvi conoscere.”
“Ranma?” la ragazza lo guardò, con aria pensierosa., toccandosi la testa “Ci siamo già conosciuti da qualche parte?”
“Sì forse ci siamo già incontrati a Nerima.”
“Hai già fatto amicizia con qualcuno Akane?” il dottor Tofu cercò di spezzare quell’imbarazzo
“Solo Minami, la mia compagna di stanza. Sembra una ragazza molto simpatica... ah e suo fratello Kentaro. A casa mia stanno tutti bene dottore?”
“Sì, sì, ti salutano tanto. Hai ancora quel mal di testa Akane?”
"Sì, ogni tanto, ma probabilmente è solo un po’ di stanchezza Dottore, passerà presto...”
Continuarono a parlare un po' quando il dottore disse
“Ok ragazzi, io devo tornare indietro in clinica, spero che facciate amicizia e vi troviate bene qui al campus. Ranma, mi raccomando, comportati bene ok? Ci vediamo tra qualche giorno.”
“Certo, stai tranquillo”
“Arrivederci Dottore! E dica a papà di non preoccuparsi!”
Il dottore rise e se ne andò.

I ragazzi restarono soli e a Ranma sembrò di sprofondare. Il panico lo assalì: in treno Tofu gli aveva spiegato di non essere aggressivo, di scavare piano piano nella memoria di Akane senza aggredirla, altrimenti avrebbe ottenuto l’effetto contrario.
Ma ora, lì da solo con lei, non aveva idea di cosa fare.
Fortunatamente la ragazza spezzò il silenzio. “Sai sono qui solo da ieri, non conosco ancora niente però se vuoi possiamo passeggiare un po’ insieme così imparo a conoscere la zona. Non avrò lezione prima di un paio d’ore.”
“O...o...ok”
Ranma e Akane iniziarono a camminare, parlando del più e del meno come fanno due persone che si sono appena conosciute. Ma loro erano tutt’altro che due persone che si erano appena conosciute, almeno per lui. Ranma era distrutto.
Non lo riconosceva davvero, lei non sapeva più niente di lui, non provava più niente. Era un perfetto estraneo.
Non era niente di diverso dagli altri. Tutto questo era insopportabile, persino per lui.
Poi ebbe un’idea “C’è una palestra qui?”
   
 
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