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Autore: Meramadia94    17/06/2018    1 recensioni
Il mondo di Sarah pare ormai perfetto: ha una casa, va a scuola, ha una famiglia e degli amici che le vogliono bene, ed è felicemente fidanzata con il ragazzo dei suoi sogni... ma nulla può prepararla ad affrontare quello che sta per arrivare. Una guerra portata sulla porta di casa, un passato doloroso che si ripresenta prepotente e senza possibilità di appello, la costringeranno in un ballo da cui potrebbe rischiare davvero di non uscire mai più viva.
Genere: Angst, Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leonardo Hamato, Nuovo personaggio, Splinter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il gruppo, con Sarah in testa che camminava quasi al buio,  procedeva verso il regno delle Terre di Sotto.
- Sarah, mi rendo conto che sei agitata e che Leo è in pericolo... ma se rimani nel gruppo abbiamo più possibilità di mettere a punto un buon piano...- tentò Raph - che ne dici?-
- Che ce l'ho già il mio piano!- sbottò Sarah senza fermarsi - Entro, la prendo a ceffoni fino a farle diventare la faccia viola e porto via Leo. Deve ancora nascere quella che mi ruba il fidanzato e la passa liscia.-
- Ehm...- fece Mik all'orecchio di Donatello - è una mia impressione o qui c'è un Raffaello in sottana di troppo?-
Don sgranò gli occhi dal terrore e lo zittì - Zitto, non contraddirla e soprattutto non fare battute... ha una strana luce negli occhi... e mi spaventa.-
- Sarah...- insistè Raph - Sarina bella... se Leo fosse qui ti direbbe che la terza regola del buon stratega dice che le emozioni sono nemiche della vittoria...-
- Se non ci sbrighiamo, Leo al massimo dice di sì sull'altare!- fece Sarah urlandogli quasi addosso per poi riprendere la marcia.
- Scusate... - fece Mik - ma secondo voi come mai Leo avrebbe accettato la mano di questa... Sarah, come si chiama?-
- Ainwen.- ringhiò la bruna.
- Si, insomma.... perchè secondo voi?- fece Mik.
- Beh, se lo conosco bene...- fece Raph - sicuramente ha acconsentito al matrimonio per salvare la persona che ama davvero. Forse l'ha minacciato o qualcosa di simile...-
Ne era certo. Leonardo era innamorato di Sarah, non si sarebbe mai lontanamente sognato di darle il benservito per sposare una che aveva visto per pochissimi attimi, di sua iniziativa.
Non sapeva ancora cosa gli avesse detto e che tipo di arma avesse usato contro di lui, ma di una cosa era certo. Sarah c'era dentro fino al collo.
Sperava solo di arrivare in tempo.
- Per lo meno, potresti rallentare?- fece Mik - non stiamo facendo la maratona di New York.-
- Scusate, se voi non ce la fate, tornate indietro o riposatevi qui... io vado avanti.-
...
...
...
Intanto, Leonardo non se la passava affatto bene.
La principessa Ainwen aveva annunciato a tutto il regno che finalmente aveva scelto colui che avrebbe avuto l'onore di diventare suo sposo, ed aveva ordinato che venisse organizzata subito la cerimonia nuziale per celebrare il matrimonio... in giornata.
Come da regolamento, era stato chiuso in una stanza, dicendogli la solita storiella sul fatto che se lo sposo vedeva la sposa prima della cerimonia la loro unione sarebbe stata tutt'altro che felice.
'' Dite piuttosto che non sono il primo promesso sposo che minaccia di scappare''- perchè ne era certo... un sacco di poveri disgraziati prima di lui erano stati costretti a sposare le precedenti principesse di quel regno ed avevano provato a scappare... magari qualcuno c'era pure riuscito... e quindi avevano preso provvedimenti.
- Devo trovare il modo di scappare da qui, e prima che inizi la cerimonia.-
- Rinunciaci ragazzo...- aveva detto uno dei servitori che lo aveva accompagnato - purtroppo è destino: quando la principessa decide qualcosa allora non c'è storia che tenga. Pensa, che pochi giorni fa ha costretto due giovani innamorati a rompere il fidanzamento perchè secondo lei non erano fatti l'uno per l'altra.-
- E nessuno fa niente per impedirglielo?- fece Leo - Non ha alcun diritto di distruggere la felicità degli altri per i suoi capricci.-
- Lo so, hai ragione, ma che potremmo mai fare?-
- Dalle mie parti si dice che se una situazione ti fa star male, ma non fai nulla per cambiarla, allora perdi il diritto di lamentarti.-
E lui, in un modo o nell'altro sarebbe uscito da quella situazione.
Anche a costo di buttarsi dalla finestra.
...
...
...
- Ecco.- fece Sarah - Siamo arrivati. Questo è il regno delle Terre di Sotto.-
- Terre di Sotto e stanno sotterra... viva l'originalità.- fece Mik - insomma, potevano trovare un nome più altisonante, più indicativo... pure nelle fogne viviamo nelle terra di sotto.-
- Al momento, il fatto che qui manchino di originalità è l'ultimo dei problemi.- fece Raffaello.
Il primo era che tra poco Leonardo sposava un'altra donna, ed erano tutti certi che si trattava di una persona per cui non provava nemmeno un vago sentimento di conoscenza.
Il secondo era che c'erano soldati ad ogni angolo di strada, e negozianti che avevano addobbato case e negozi a festa in occasione del matrimonio.
Ma non tutti festeggiavano il '' lieto evento''.
Uno degli abitanti delle Terre di Sotto era seduto in un angolo, sconvolto e in lacrime.
- E questo chi è?- fece Mik - L'unico fesso che non è stato invitato al matrimonio?-
Raph gli diede una gomitata.
- No, è Fanon.- fece Sarah - è il paggio di corte che ci ha soccorso dopo aver rischiato di affogare.-
Non sapeva però se ringraziarlo o picchiarlo.
- Sei tornata?- fece Fanon smettendo per un attimo di singhiozzare - se sei tornata per farti una risata... complimenti, non hai fatto un viaggio a vuoto.-
- Ma di che parla?- fece Raph.
- La friendzone fa male, sai?- fece Sarah.
- Ho perso l'amore della mia vita!- fece Fanon - ed è tutta colpa vostra.-
- Ma davvero?- fece Sarah sarcastica - beh, scusa tanto se abbiamo rischiato di annegare... e spero che vorrai perdonarmi se la tua amata è un' arrogante viziata maniaca del controllo.-
- Va bene, va bene...- fece Donatello - calmiamoci e pensiamo a cosa fare...-
- Sarah - fece Versalia - se non sbaglio hai detto che la principessa Ainwen ha deciso di sposare Leonardo quando ha saputo che era un ottimo guerriero, giusto?-
- Sì.- confermò la bruna.
Fanon tirò su con il naso e disse - Sì... lei ha sempre amato le storie di eroi che sfidano tutto e tutti per la loro principessa... e diceva sempre che avrebbe sposato solo un valente guerriero, ma io non so nemmeno come si tiene in mano una spada!-
- Quindi, basterebbe presentarle un guerriero molto più bravo di Leonardo, per scioglierlo da questo fidanzamento.- fece Versalia.
- Ok, ragazzi...- fece Raph rivolto ai fratelli - Chi si offre?-
- Alt, non guardate me, io sono già impegnato... ops.- fece Mik rendendosi conto di aver detto troppo.
I due fratelli lo guardarono indecisi se mettersi a ridere, ma si vedeva che erano entrambi tentati di credergli.
- Non ho capito, che ha detto....?- fece Raph.
- Io non ho sentito nulla...- fece Don.
- Non è necessario che ci sia un grande guerriero a portata di mano.- fece Versalia - basterebbe solo che la principessa creda che ci sia un altro pretendente alla sua mano, lui e Leonardo combattono un po', il primo vince... e Ainwen capisce che perdendo Leo non perde nulla.-
- Bel piano.- fece Sarah - ma Leonardo quando combatte ci mette tutto l'impegno possibile, è difficile che qualcuno riesca a fargli le scarpe.-
- E poi, mi spiegate dove lo troviamo uno disposto a farsi comandare a bacchetta tutta la vita, da quella?- fece Raph.
Gli occhi dei presenti si puntarono su Fanon.
Peccato che pure gli occhi delle guardie si erano puntati su di loro.
- Ragazzi, non so voi...- fece Don - ma ho idea che qui non siamo i benvenuti.-
...
...
...
Il tempo era finito. Fuori era tutto pronto per il matrimonio. Mancavano solo gli sposi.
Leo sospirò. Non era riuscito a trovare nemmeno l'accenno di un possibile passaggio segreto, la finestra era sigillata, e c'erano due guardie fuori dalla porta. Aveva anche tentato di parlare con Ainwen, cercato di farla ragionare... in fondo, Sarah doveva già essere lontana da quel posto, anche se si fosse rimangiato il patto, era quasi impossibile che i soldati andassero a cercarla e la ritrovassero.
In assenza di armi di ricatto, aveva tentato di farla ragionare, ma l'unica cosa che aveva ottenuto era sentirsi dire '' Tesoro, per parlare avremo una vita intera''.
Aveva un'unica possibilità. Tentare di scappare una volta fuori dal palazzo... anche se non sarebbe stato affatto semplice con tutte le guardie che c'erano a pattugliare il cortile.
No, non aveva neanche quella. Il cortle era chiuso, e tra invitati e guardie, era impossibile scappare.
'' Ragazzi, sbrigatevi per favore''- pensò Leo.
Nel frattempo, era arrivata anche la principessa Ainwen. Tra la pelle marmorea a causa dell'assoluta privazione del sole e l'abito bianco sembrava quasi uno spettro. I capelli erano intrecciati con nastri bianchi e perline, oltre che di un diadema che sorreggeva un velo ricamato. In mano aveva un bouquet di rose.
Avrebbe anche potuto essere definita una bella sposina... ma c'era un problema.
Lei non era Sarah. E non lo sarebbe mai stata.
Quando gli fu accanto, Ainwen gli mandò un bacio.
Leo impallidì ancor di più pensando -'' Ma che ho fatto per meritarmi questo?''
Il sacerdote prese la parola - Se qualcuno di voi ha da ridire su questo matrimonio, parli ora o taccia per sempre.-
- Obietto io.- fece Leo.
- No, quello che dice lo sposo non conta.- fece il sacerdote.
In quel momento, da fuori delle mura del palazzo, si sentiva una gran confusione.
'' Che siano...?''- pensò Leo speranzoso.
- Leo!- fece Sarah mentre due guardie cercavano di trascinarla via - Riesci a sentirmi?-
'' Sarah...?''- pensò Leo scuotendosi dallo stato in cui sembrava essere caduto - Sarah, sei tu?-
La cercò nella folla di invitati venuti ad assistere al matrimonio, ma non la vedeva... però sapeva che era lì, e questo gli bastava.
- Che sta succedendo?- urlò quasi il Sacerdote.
- L'ex ragazza del mio promesso sposo è tornata per disturbare il giorno più bello della mia vita, assieme ai suoi amici scocciatori.- fece Ainwen - Chiudeteli in prigione e giustiziateli.-
- No, non potete farlo...- fece Leo - quelli sono... sono miei ospiti.-
- Generalmente non è permesso che lo sposo abbia ospiti, ma posso metterli in fila posteriore, a patto che stiano buoni e tranquilli.- fece Ainwen.
Poco dopo, Sarah e i suoi fratelli furono trascinati nel cortile del palazzo, dove le guardie tentarono di metterli a sedere nell'ultima fila. Sarah pestò il piede ad una guardia e morse la mano dell'altra, costringendoli a mollare la presa e iniziò una corsa disperata verso l'altare, bloccata alla fine da due guardie che le ostruirono il passaggio incrociando davanti a lei le lance.
Leo si buttò sulla ragazza, ma riuscirono solo a guardarsi negli occhi per un attimo e stringersi la mano.
Fu in quel momento che i due ragazzi riuscirono a condividere pochi attimi di legame mentale. Pochi, ma abbastanza per dirsi l'un l'altra quello di cui avevano bisogno.
'' Ti amo Leo...''
'' Ti amo anch'io... perdonami''
Forse sperare che arrivassero presto non era stata una grande idea. A che serviva, se non a costringere Sarah a guardare mentre era costretto a sposare un'altra?
Il Sacerdote riprese - Principessa Ainwen, volete prendere quest'uomo come vostro sposo?
La principessa sorrise - Sì, lo voglio.-
Sarah crollò in ginocchio, come se una sanguisuga le avesse succhiato via la forza vitale. Era troppo da sopportare, troppo.
Aveva partecipato a decine di battaglie... era uscita viva da situazioni al limite dell'impossibile... era sopravvissuta ad esplosioni, ad una guerra inter-spaziale, persino dalla morte era riuscita a salvarsi...
Ma la battaglia del cuore, ormai, era perduta.
Curioso come nel mondo tutto facesse rumore.... tranne il rumore di un cuore che si spezzava. Quello non lo sentiva mai nessuno.
Leo però lo sentì.
Perchè era lo stesso rumore che aveva avvertito dentro di lui.
Raffaello non riusciva nemmeno a guardare. Riusciva solo a pregare che Versalia si sbrigasse.
- Leo! Non lo fare!- urlò Raph incapace di assistere a quello scempio senza fare nulla - Non permettergli di farti questo!-
- Credi forse che mi stia divertendo?- fece Leo tenendo gli occhi bassi. Non ce la faceva a vedere Sarah in quello stato.
'' Non ti dimenticherò mai. Questo te lo prometto. Addio, amore mio.''- fu il pensiero di entrambi.
...
...
...
- Un momento!- fece la voce della donna Y'Lintyas facendosi spazio.
- E ora che c'è?!?- fece Ainwen buttando a terra il bouquet per l'ira.
- Vostra Maestà. Mi chiamo Versalia, superstite della grande città di Atlantide. Vengo per ricordare a vostra maestà che chiunque, persino durante le nozze, può sfidare il promesso sposo della principessa per ambire alla sua mano. E il miglior combattente, vincerà il diritto di sposarla.-
'' Fantastico, un'altra società sessista''- pensò Sarah.
Come se non ne avesse già viste abbastanza... ma forse stavolta era disposta a passarci sopra visto che grazie a quell'odiosa credenza che le donne fossero trofei da vincere o perdere forse si sarebbe riportata a casa il fidanzato.
Anche non avrebbe mai creduto di dirlo.
- Poco importa... non c'è guerriero che possa battere il mio tesoro in duello''
- Diglielo pure...- fece Raffaello roteando gli occhi.
- E poi chi sarebbe questo pretendente?- fece la principessa.
Versalia si spostò e Fanon fece la sua apparizione.
La donna gli diede una gomitata come per dire di darsi una mossa nel dire quel che doveva.
- E' così. Sfido il promesso sposo della principessa Ainwen per la sua mano.- fece il paggio di corte.
...
...
...
- Ok, Leo...- fece Raph prima dell'inizio del duello - Adesso vedi di mettercela tutta per far bene... e quando dico bene, intendo dire male.-
- Tranquillo Raph... tecnica ninja della dissimulazione, ricordi?- fece Leo - Stai vicino a Sarah.-
- Tu pensa a tornare da noi. Se ti sposi e rimani qui, io poi con chi litigo?- rise il rosso.
...
...
...
- Che il duello abbia inizio...- fece il sacerdote - e cercate di sbrigarvi, che vorrei celebrare questo matrimonio in giornata.-
I due si misero in posizione per combattere.
- Ok, amico, vediamo un po' che sai fare...- fece Leo preparandosi a parare malamente un colpo.
Che per inciso, sarebbe stato parato persino da una cintura bianca.
Ma in fondo... cos'era una piccola umiliazione se poteva tornare a casa con la persona che amava davvero?
Ormai non attaccava nemmeno. Subiva e basta.
I colpi di Fanon non miravano tanto a fargli male quanto a sbilanciarlo. In fondo, Fanon non aveva motivi veri per volerlo morto.
Allaa fine, finse di scivolare, come un perfetto inetto, mentre Fanon gli puntava la lancia contro il collo.
'' Ottima recita''- si congratulò Fanon.
Leo strizzò l'occhio come per ringraziare.
La loro parte era andata.
Dovevano solo sperare che fosse servito.
...
...
...
- Santo cielo, smettetela!- fece Ainwen per poi correre verso Fanon - Mio eroe!- fece la principessa abbracciando e baciando il paggio.
- Ehm... scusate, posso considerarmi sciolto...?-
Ainwen lo guardò come per dire -'' Ovvio''
- Non riesco a credere di essere stata sul punto di sposare un simile incapace.- fece Ainwen - immagino che la signorina dai capelli orrendi sarà contenta di riprenderti.-
'' Fatemela picchiare, per favore.''- pensò Sarah cercando di avventarsi sulla principessa, trattenuta da Donatello e Michelangelo.
Raph si avvicinò a Leo, dandogli una pacca sulla spalla.
- Peccato, vestito così non stavi mica male.-
Leo lo fulminò - Non dirlo neanche per scherzo, sai?!?-
Raph alzò le mani in segno di resa - Rilassati, stavo scherzando...-
- LEO!- fece Sarah correndo verso l'amato, con le lacrime agli occhi - Leo!-
Il leader splancò le braccia per accoglierla, ma lo slancio della ragazza fu talmente forte che finirono entrambi per terra.
Versalia sorrise, guardandoli, pensando che in quel giorno aveva perso sì il suo mondo... ma che in compenso era riuscita a salvare un grande amore.
'' Eppure quella ragazza mi ricorda qualcuno...''- pensava la donna Y'lintyas.
...
...
...
Versalia decise di restare al fianco della neo regina Ainwen e del suo sposo. In quel regno, le cose funzionavano in modo assai diverso sulla Terra e prevedevano che le decisioni sarebbero state prese dalla regina, ed il suo re sarebbe stato un semplice comprimario.
Decise quindi di restare, in qualità di amica e consigliera, per aiutarla a diventare una regnante più giusta e più saggia.
I cinque tornarono a casa  lieti nel cuore. Versalia non avrebbe passato la vita in solitudine, Ainwen e Fanon sarebbero stati felici, ed anche Leonardo e Sarah si erano ricongiunti, uscendo nel migliore dei modi da una situazione che ormai pareva disperata.
Insomma, tutti avevano avuto ciò che volevano e cosa più importante... non sarebbero mai più dovuti tornare nel sottosuolo, per la gioia di Michelangelo.
Tutti felici... tranne gli Y'Lintyas che avrebbero volentieri affondato metà umanità per ridurre in schiavitù quella rimasta.
...
...
...
'' Io vivo per te.
Io e te, siamo una cosa unica.
Io vivo per te, io e te.
nel centro dell'universo sei tu per me.
Dividerci è impossibile.
Io.
Vivo per te.
Come alba e tramonto... insieme fanno un giorno.
Io e te, insieme siamo due.
Un'alba vista in due che non tramonta mai.
Diversi ma uguali noi.
L'amore di noi due, sogno o realtà.''
Leonardo e Sarah, con la musica nelle orecchi, erano sdraiati sul telo da mare, sulla spiaggia.
Avevano deciso di prendersi un paio di giorni di stacco, solo per loro, in quello che ormai sentivano come una sorta di '' Mondo fuori dal mondo''. Ne avevano bisogno con tutto quello che era successo... le incomprensioni, la paura, il terrore di essersi persi per sempre...
- Secondo te come se la passa Fanon, tra le grinfie di quell'arpia?- fece Leo.
- Oh, non mi è sembrato particolarmente turbato dalla cosa...- fece Sarah accoccolandosi sul petto di Leo - io so solo che un terrore così grande non credevo fosse possibile provarlo... temevo di averti perso per sempre.-
- Anch'io.
Ho dovuto cedere al ricatto di Ainwen, dirle che l'avrei sposata... ma il mio cuore, la mia mente, non seguivano la mia bocca... l'unica cosa che volevo era riaverti accanto a me.
E ti giuro, non l'ho mai baciata. Nè lei nè nessun'altra.-
Sarah sorrise - Beh... questo è un bene.- nel dir così tirò fuori dalla tasca una boccetta blu a forma di cuore.
- Che cos'è?- fece Leo.
- Me l'ha data Ainwen prima di partire.- fece Sarah - Ha detto che secondo lei, eri ancora innamorato di lei.... e mi ha dato una specie di pozione d'amore, per tenerti legato a me per sempre.- Leo sgranò gli occhi quasi sul punto di dirle '' perchè hai accettato, non ti fidi di me'', sguardo che la fece ridere.
Svitò il tappo e fece per rovesciare il il contenuto, ma la boccetta era vuota.
- Me ne sono liberata. Ma la boccetta voglio tenerla... è come un simbolo. Il simbolo che non importa quante difficoltà o quanti momenti bui dovremo affrontare.... in un modo o nell'altro ne usciremo sempre vincitori.-
Leo sorrise attirandola a sè - Sei molto sicura di te, o sbaglio?-
- Forse sì, forse no...
Ma non voglio usare sotterfugi o stratagemmi per tenerti vicino a me. Preferisco conquistarti, giorno dopo giorno.-
- Se ti consola...- fece Leo prendendola in braccio per portarla dentro casa - Non ho intenzione di stancarmi di te tanto presto.-
Nel dir così, la baciò.
Le cose sembravano aggiustarsi.
  
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