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Autore: whiterose21    18/06/2018    0 recensioni
Nathalie o Nathan, ora nei panni di un fantasma vendicativo lascia la sua terra madre per "aiutare" le vittime di torti che richiedono che di lei per le loro vendette personali.
La maledizione è in America dove una studentessa contro gli avvertimenti del suo insegnante, decide di portare con se un ciondolo appartenuto in vita a Nathalie portandosi anche dietro il traghettatore del anima del assassino, il corvo.
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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Dopo la vendetta di Nathalie e le celebrazioni del suo funerale, passarono anni e le voci su di lei si sparsero da per tutto passando anche nei corridoi di un collage, in cui una ragazza di famiglia ricca, non faceva altro che rovinare i suoi compagni di classe, una di loro stufa di questo comportamento disse la sua, allora lei e il suo gruppetto di amiche persero di mira la giovane, che ben presto si rivolse al preside che non potendo fare niente, fece solo un richiamo ma nient’altro, visto che la famiglia della bulla era anche una grossa finanziatrice della scuola.
<< Sono stufa del comportamento di Andrea >> disse la ragazza che veniva tormentata << Cindy non avevi detto che avresti sopportato? >> chiese l’amica << Miky ormai le cose si sono fatte serie non hanno espulso lei, che ho riferito tutto >> disse Cindy << Ti sei rovinata l’ultimo anno facendo così >> disse Miky poco di conforto, le due ragazze dirigendosi in mensa non sapendo cosa la aspettava, mentre le due si sedevano Andrea e la sua compagnia vi entrarono, presero qualcosa da mangiare, poi si diressero alla prossima lezione del professor Worren, il prof era un esperto di occulto e di solito parlava di come le persone potessero credere all’esistenza di oggetti o luoghi maledetti, infatti ora il programma prevedeva cose molto più serie, era un corso facoltativo ma che a molti era piaciuto come a Cindy e Miky che vi si erano iscritte << Oggi parleremo di quella casa maledetta? O della cassetta? >> chiese Cindy curiosa << Non penso, per me oggi parleremo della corrispondenza per l’inferno >> disse Miky eccitata << Sciocche credete ancora a queste cose? >> chiese Andrea presentandosi d’avanti alle due con il solito smacco e arroganza, le due si ammutolirono per poi entrare il professore appena entrò comunicò una cosa << Ragazzi prima di iniziare la lezione di preparazione alla gita voglio che prendiate le autorizzazioni e me le consegnaste con i soldi >> disse il prof tutti gli alunni fecero come detto poi si passò alla lezione << Bene ora passiamo alla lezione, come sapete andremmo in Russia, o più precisamente nella regione nel Uhta, lì vi fu un manicomio che vi ospitò centinaia di persone >> disse il prof spegnendo le luci e accendendo il monitor << è li nasce anche la leggenda di Nathan la squartatrice >> disse mostrando la foto sbiadita di una ragazza vestita in nero << Questa però è solo un immagine su Intenet, se fosse stata quella reale ora saremo tutti maledetti >> disse con una risata << Comunque non andremmo lì per niente, anzi proveremo se la leggenda sia vera o no >> disse lui serio << Un ragazzo di recente è stato trovato assassinato fuori il viale di casa sua e il sangue era riversato tra le righe delle mattonelle di casa sua, esattamente come nella leggenda il direttore sporca la strada di un vicolo ceco formato da sassi, il ragazzo gli fu portato il cuore al esterno e usato come del pongo esattamente come nella leggenda, poi smesso di battere fu lasciato in quello stato fino a quando dei vicini non hanno chiamato la polizia locale, questo caso è il 34 esimo esistente, in passato altri uomini furono uccisi così >> disse cambiando immagine e facendo vedere un cimitero << Tutti fatti nello stesso identico modo, io penso che non sia il killer originale a fare tutto ma dei simulatori, qui potrebbe anche essere sovrannaturale quindi un assassina vecchia di 198 anni potrebbe risorgere quindi state attenti e non fate il rituale >> disse il professore << Prof potrebbe farci sapere come fare il rituale o in quali circostanze Nathan potrebbe risvegliarsi? >> chiese Sara una studentessa che oggi ha 18 anni e sono passati 3 anni dai suoi avvenimenti << Va bene, Nathan può essere evocata tramite una ferita di rabbia verso una persona che ci ha tradito o ci ha fatto del male, come racconta la leggenda omicidio, sopruso, maltrattamenti psicologici o fisici, bullismo, terrorismo sono opzioni per evocare Nathan, questa vendetta viene fatta da coloro che hanno sofferto tramite un grave atto fatto da qualcuno, esempio i nostri genitori, o i ragazzi e le ragazze che vi lasciano o lasciate, fate una vendetta e chiunque sa di questa leggenda evocherà uno spirito di vendetta contro di lui, soprattutto tu Sara, infondo capisco se lo vorrai fare, comunque il rituale si può fare prendendo dal Uhta un oggetto di Nathan, e chiamare il suo vero nome fino a quando non sentirete gracchiare un corvo, allora lei sarà alle vostre spalle vi consegnerà l’ oggetto e scriverete il nome della persona che odiate, allora Nathan si vendicherà per conto vostro uccidendo quella persona, facendo sì che il corpo venga ritrovato con il cuore fuori dalla cassa toracica, quindi a tutti voi soprattutto tu Sara, pensateci bene perché il prezzo da pagare per ciò… è l’inferno se non restituite l’oggetto entro fine rituale >> disse il professore serio, ma Sara non poteva dimenticare cosa fece il suo ex fidanzato a sua sorella e la sua migliore amica, non poteva accettarlo, lo odiava ancora, soprattutto ora che sapeva che sarebbe uscito per una condizionale che gli ha diminuito la pena, non dimenticherà mai però lo shock di sua nipote quel giorno, lui ha rovinato la sua vita solo perché lo ha lasciato per stare con un altro, domani quando andranno in Uhta sarà il giorno della sua vendetta, , lei andò a casa dei suoi genitori, vide sua nipote ormai ha dieci anni ancora scioccata, oggi sarebbero andati dallo psicologo, come sempre ma niente può togliere quello che è successo dalla mente di una bambina, aveva solo sette anni quando Samuel Kortis uccise brutalmente la sorella maggiore di Sarah e basta.
Una volta tornati a casa Sara ebbe l’allucinazione di vedere Samuel fuori da casa sua brandendo un’  ascia imbrattata di sangue, a lavoro non finito le sembrò che la testa le si girò verso di lei << Devi soffrire ancora >> ormai era ciò che sentiva ogni giorno, “quel ragazzo doveva morire, non doveva passarla liscia” è ciò che pensava tutti i giorni, ormai non aveva pace fin che avesse avuto vita, ma era ciò che sperava anche lui.
Quella sera preparò bene i bagagli per l’ Uhta, prese maglioni pesanti, tre giacche a vento, delle tute pesanti, e pantaloni pesanti, però non dimenticò la pala da neve, una torcia e una pala per diseppellire Nathalie, fece un porto speciale per portare la sua nipotina, poi la sua nipote era con lei << Zia Sara, perché portiamo queste cose dietro? >> chiese la piccola in modo innocente << Per vendicare la mamma >> disse la ragazza guardando la bambina di dieci anni, << Da quel cattivone? >> chiese la bambina, << Si, lui non toccherà ne te ne me, nemmeno i nonni >> disse Sarah piena di odio, infondo anche sua nipote Mary era rimasta coinvolta anche lei desiderosa di vendicarsi su quell’uomo.
Il giorno successivo furono le prime a svegliarsi per partire in Uhta, arrivarono al aereo porto dove le aspettava il professore, non vi erano altri in quel momento, poi iniziò a riempirsi di altra gente, tutti quelli che andavano avevano un rancore verso qualcuno, una volta partiti verso la Russia, tutti pensavano a come evocare Nathan, altri a come fare lo scherzo, ma quando arrivarono nella capitale Mosca da lì presero un autobus che li portò in un albergo in Uhta, li poi presero un altro bus che li portò al manicomio abbandonato, dove iniziarono i gruppi di ricerca, già il tempo non era messo bene, però Sara prese Mary per mano e la portò alla ricerca, visto cosa stava succedendo voleva che quel fantasma venisse disseppellito subito, dopo ore con la propria squadra di ricerca iniziarono a raccontarsi storie visto che il tempo non era dei migliori e tutti e cinque avevano un sacco a pelo, << Non ho sonno zia Sara posso andare in giro? >> chiese la bambina, << La accompagno io se vuoi >> disse Cristi una brava ragazza, Sara annui e poi guardò John e Eric << Come mai sei ossessionata nel evocare quella morta? >> chiese John visto che vedeva Sara così decisa << Già sei tipo ossessionata è successo qualcosa di grave nel tuo passato? >> chiese Eric, Sara si strinse e ripensandoci forse davvero non aveva senso, iniziò a raccontare cosa la spingeva a fare ciò << Capisco amica ma non è affatto sano rimanere con questa rabbia dentro, e poi convivere con un simile dramma non è facile ma lui merita di pagare dopo la morte e si spera che venga il più tardi possibile quindi dimentica questa faccenda e basta, divertiamoci siamo qui per questo giusto? >> disse Eric spontaneo << Io in verità appoggio la situazione di Sara, simili soggetti devono solo rimanere per il resto della loro vita dove non possono uscire, invece contano anche le sfumature, se quello esce con vigilazione probabile che tua nipote e la tua famiglia siano i prossimi, quindi approvo che tu lo faccia uccidere >> disse John che ha subito una cosa simile a Sara, << Non vi capisco, così ossessivi con la vendetta >> disse Eric sospirando, Sara ricordò perché era lì in quel momento, poi sentì sua nipote tirarla, ormai era sera ed era scoppiato un temporale mentre si sentì la voce della bambina parlare << Zia Sara guarda >> disse la piccola con un ciondolo in mano poi vide l’ incisione dietro la medaglia recitava “ Nathalie A. Trevel “ tolse la parte con la “Lie” e il resto del cognome cera scritto “Natha” << Abbiamo trovato un oggetto maledetto >> disse vittoriosa Sara per poi correre nel cimitero e iniziare a cercare la tomba di Nathan, cosa possibile conoscendo il nome, fu seguita dalla nipote che vide la zia scoprire una tomba e vedere un corvo appollaiarsi su un ramo Sara recitò il nome fino a quando il corvo non iniziò a gracchiare, allora vide la tomba sollevarsi e uscire una ventenne, i capelli bianchi, pelle bianca come la porcellana, e occhi acqua accesi, vestita con un abito funebre in decadenza << Perché mi hai chiamato? >> chiese guardando Sara << Devi uccidere un ragazzo lui mi ha tolto a me le persone più care >> disse subito Sara riprendendosi dalla trance, << Oh una vendetta, e dimmi chi ha ucciso di così importante? Raccontami la tua vita >> disse Nathalie con decisione Sara iniziò a raccontare tutto singhiozzando e piangendo, anche di sua sorella e di come il suo ex ragazzo l’avesse uccisa come la sua migliore amica << Capisco, farò giustizia a quelle anime >> disse Nathalie << Il nome del ragazzo qual è ? e quando sarà rilasciato? >> chiese subito la donna in bianco << il suo nome è Samuel Kotis, e uscirà il 17 giugno 2018 alle nove di mattina >> disse lei << Siamo già nel 2018 quindi >> disse Nathan calma e di sicuro non sembrava uno spirito arrabbiato, << Cercherò di abituarmi, a vendetta finita voglio che tu dia quel ciondolo a un altro tramite, tanti vogliono vendetta quindi fai così e vedrai altra come te dopo il tutto >> disse lei, andandosene e lasciando il corvo e poi la pioggia aumentò e Sara venne travolta da tutto il vento e la pioggia da rimanere tramortita e svenire in quel gelo.
Il mattino successivo Sara si risvegliò nella sua camera di albergo insieme alla sua nipotina ancora preoccupata, << Per fortuna ti sei svegliata Sara >> disse il professore, << Ti abbiamo trovato a terra bagnata e sporca di fango, abbiamo deciso di portarti qui, hai dormito tutti ieri e l’altro ieri >> disse il professore, sollevato poi si sentì un corvo e Mary iniziò a tirare la manica con il panico, aveva in mano un cellulare e un medaglione << Professore può lasciare me e Mary da sole? >> chiese Sara e il prof se ne andò dalla stanza del ospedale << Oggi pomeriggio ritornerete in Hotel >> disse prima di uscire Mary porse il telefono a Sara che guardò subito cosa non andava, vide i messaggi da parte di uno sconosciuto c’era scritto “Ti sono mancato Sara?” chiedeva e poi vi erano altri messaggi come “Sono Samuel” o “oggi sono uscito” poi vi era un audio spaventoso che diceva che se non gli rispondeva entro oggi avrebbe ucciso i suoi genitori, e lì che cercò di scrivere per spiegare tutto, gli arrivò un immagine della casa e lo sconosciuto scrisse “Brava, hai risposto prima che entrassi in casa tua, non vedo l’ora che torni” scrisse per poi non farsi sentire, voleva fargliela pagare a tutti i costi << Sara anche la signora bianca ha visto? >> chiese la piccola Mary << Si lei ha visto tutto, la pagherà lo giuro >> disse Sara ormai con quel obbiettivo, non riuscì per niente a divertirsi, nemmeno quando furono tornati al albergo, e così per le tre settimane in Uhta, poi tornarono in America, il ciondolo di Mary ha al collo se lo fece ridare ciò che aveva promesso a Nathan, lo avrebbe fatto, infatti a fine della sua permanenza in Uhta, fecero in tempo a tornare a casa dove Samuel era lì ad aspettarla e Sara piena di furia non lo degnò di uno sguardo né di altro.
Tornata a casa propria fece subito una chat con il suo ragazzo, << Samuel per favore non mi contattare più a meno che tu non sia pentito di ciò che hai fatto o scusarti che sarebbe davvero il minimo, se per altro dopo gli scorsi avvenimenti non voglio più parlarti >> scrisse Sara, fu letto subito il messaggio << Perché dici così?  Infondo di cosa mi dovrei scusare? Di aver detto a tua nipote che ho ucciso sua madre? O di aver ucciso tua sorella e la tua amica? >> scrisse lui << Questo sarebbe il minimo >> scrisse lei << Non farmi ridere, anche tu mi hai spezzato il cuore e non ti sei mai scusata >> scrisse lui << Lo sto facendo adesso, ma quello che hai fatto è più di un cuore spezzato, tu hai tolto la vita a persone che non centravano niente con noi due >> scrisse lei << hahaha mi stai solo facendo ridere, io scusarmi di averti fatto soffrire come tu hai fatto soffrire me? >> scrisse lui << Già mai ora io sono fuori quindi inizieremo di nuovo le cose da capo, che ti piaccia no >> aggiunse << Perché cosa mi potrai fare uccidermi? Uccidere mia nipote o la mia famiglia? Già il peggio lo hai fatto se peggiori la tua situazione farò un provvedimento drastico >> scrisse lei << Sara non fare la scema, mi hanno rilasciato dopo avermi tenuto in un istituto psichiatrico per quanto una settimana? Ah poi che provvedimenti prenderesti? Andresti dalla polizia? >> scrisse per  poi sentire un respiro gelido e in sotto fondo il suo nome << Chi ha scritto che avrei chiamato la polizia? >> chiese Sara per poi non ricevere nessun messaggio.
Samuel stava cercando nella sua stanza la provenienza di quel suono, seguendo quella voce gelida per poi ritrovarsi il cadavere di colei che ha ucciso per prima, Nina era d’avanti a lui con la testa rivolta verso il basso sembrava piangere, << Non sei morta vedo >> disse prendendo un coltello per poi caricare la vittima con il coltello ma colpì solo la cucina e sul muro si materializzarono delle impronte di sangue con la scritta insanguinata “Samuel” poi il nome riecheggiò in modo inquietante per la casa, lui con il coltello si precipitò nella sua stanza dove Nina stava camminando provò ancora a ferirla ma finì sopra il letto  con la lama del coltello infilata nel materasso, Nathalie materializzata dietro di lui prese il coltello e  pronunciò il suo nome facendolo girare << Samuel >> disse nel modo inquietante che lui aveva sentito, si girò e vedendola inizi a ridere << Sei un amica di Sara, vero? >> chiese. Nathalie lo fisso e basta << Cosa? Vuoi accusarmi di aver ucciso loro due? Sai i morti non parlano >> disse per poi ritrovarsi pugnalato al petto e a urlare, Nathalie non vi diede colpo incise la cassa toracica la aprì facendolo soffrire, espose le ossa che proteggevano il cuore e le ruppe, poi prese il cuore in mano e iniziò a stingerlo facendo usciere il caldo sangue che già aveva sulle mani, lo allargava e lo stingeva come se stesse giocando, ma la vittima soffriva, lo fece soffrire fino a quando il cuore non smise di pulsare poi passò alla parte finale gli inferse 57 pugnalate come ha sempre fatto, poi sorrise non mise a posto nulla, e lasciò il coltello vicino alla vittima, lasciando che la polizia la famiglia e la polizia lo trovassero in quello stato, mentre un corvo di fuori gracchiava un ufficiale estendeva il rapporto, e la famiglia si disperava, Sara che era lì d’avanti vide il corpo venir portato via, tirò un sospiro nel sapere morto quello psicopatico, poi riguardo alla promessa guardò il corvo mentre gracchiava << Va bene vieni qui >> disse lei prendendo il corvo e consegnandogli il ciondolo che lui afferrò con il becco portandolo via, il corvo percorse molte miglia prima di lasciare cadere il ciondolo vicino a un parco dove un ragazzo dai capelli castani e gli occhi scuri lo prese.   
   
 
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