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Autore: paige95    19/06/2018    2 recensioni
Vi sono piccole e grandi vicissitudini per una giovane coppia, ma qualcosa potrà sconvolgere profondamente la loro vita.
/La loro vita insieme, troppe volte sognata e a un passo dalla realizzazione, stava subendo nefasti colpi. Tutti i pensieri positivi di quella mattina, accompagnati dalla magia dell’alba, svanirono. Ora il sole in cielo era alto e, con esso, erano sorti nuovi problemi. Più che l’alba, in quell’esatto momento, Hermione la percepì come il tramonto del loro matrimonio. Non lo avrebbe lasciato, era stata sincera, ma temeva che con il tempo tutto si sarebbe distrutto da sé, di certo non avrebbero resistito in quel vortice in cui erano inconsapevolmente entrati, non era così sicura che il loro amore fosse talmente forte da contrastare quella nuova minaccia/
Dedicata con tanto affetto a HarryPotter394 e Longriffiths
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Lavanda Brown, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Sensazioni già provate

 

Era assurdo come in quel tragitto non riuscisse a pensare ad altro tranne che alla sua consorte. Quando le aveva riferito la verità, benché il momento non fosse dei migliori, non aveva avuto nemmeno per un istante pensato che Lavanda avesse loro mentito, ma si era preoccupata semplicemente della salute di quel bambino. Forse era stata troppo altruista e probabilmente quel difficile parto aveva accentuato quella sua qualità, il punto era che lui la amava proprio per quello.
 
Era riuscito a rimediare a fatica l’indirizzo di quella villa, anche se infondo era scontato si trovasse proprio in uno dei quartieri più ricchi di Londra. I McLaggen era risaputo fossero una benestante famiglia di alto rango, persino simpatica, se non fosse stato per qualche irritante trascorso ai tempi della scuola … ma era giusto quel tanto per desiderare di disintegrarlo non appena gli si fosse parato davanti, gli unici pensieri che lo avrebbero trattenuto sarebbero stati quelli di Sebastian e le parole di Lavanda che gli ricordavano chi fosse e quanto avrebbe avuto da perdere. In particolare il pensiero della sua piccola Rosie gli avrebbe consentito di mettere a tacere la sua impulsività e provare a ragionare in modo civile. Desiderava solo concludere velocemente quella questione e dedicarsi finalmente e totalmente alla sua famiglia, per troppo tempo e in troppe occasioni trascurata da quando insieme ad Hermione aveva deciso di costruirla.
 
Però sentiva quel nuovo dovere nascere nel cuore e, esattamente come sua moglie gli aveva suggerito di fare, non poteva abbandonare quel bambino a quella triste sorte solo perché era stato un incidente di percorso. Provò ad immaginare, mettendo da parte ogni sorta di astio, cosa avrebbe potuto provare Cormac a quella notizia, probabilmente avrebbe avuto una reazione simile alla sua, si sarebbe sentito mancare la terra sotto i piedi e con essa ogni sorta di certezza, ma contava quantomeno sul suo coraggio, che, essendo un Grifondoro, avrebbe dovuto averne abbastanza da venderlo. Aveva scoperto anche che non era sposato, risultava celibe e … sì, aveva trasgredito qualche regola per avere informazioni su di lui, ma quello era il vantaggio di lavorare al Ministero e di essere sposato con il Ministro della Magia, infondo nessuno a parte lei avrebbe messo mano a quei registri e il beneplacito di Hermione lo aveva garantito.
 
Arrivò con il cuore in gola davanti a quella gigantesca porta, non era per nulla sicuro di riuscire a portare a termine quell’impresa, forse una delle missioni più difficili della sua vita. Era curioso come tra tutti quei ricconi Hermione avesse scelto proprio lui … ma ancora se lo domandava? Non ce n’era proprio bisogno dopo tutto quello che avevano trascorso insieme e le mille dimostrazioni d’amore che gli aveva dato, il resto poco importava purché insieme. Bussò con un mezzo sorriso per quei pensieri e quasi subito un ragazzo biondo e particolarmente euforico si decise di aprire la porta.
 
Vedendolo in uno stato piuttosto alterato, era decisamente l’ultimo suo desiderio iniziare quel discorso, ma non poteva consentire, nonostante non fosse stato lui a metterlo al mondo, che Sebastian morisse. Cormac rimase sulla porta socchiusa e Ron poté notare il delirio che in quel momento stava prendendo piede in quella casa. Il giovane McLaggen non si accorse nemmeno dello sguardo perplesso di Ron e, per la verità, nemmeno gli fu chiaro chi fosse stato ad interrompere la sua festa.
 
 Sì? 
 
 Cormac … ma come accidenti … 
 
 Weasley? 
 
Lo aveva riconosciuto anche se con una certa fatica, ma quantomeno era riuscito in quello stato a mettere insieme tutti i tratti fondamentali. Continuava a non quadrargli come fosse possibile la sua presenza, non si vedevano da qualche anno e il loro ultimo incontro, come tutti gli altri d’altronde, non fu nemmeno così piacevole.
 
 Già 
 
 Perché sei qui? Scusa, non ricordo di averti invitato alla festa. Anzi, per la verità, ora faccio fatica persino a ricordarmi come mi chiamo. Ti ho invitato, vero? Devo aver delirato tanto però in quel momento 
 
E a parere di Ron quel delirio non era nemmeno terminato. Lo stato precario del ragazzo di fronte a lui frenò ogni sorta di istinto aggressivo, un’eventualità che di certo non aveva previsto, ma in quel modo l’importante e vitale impresa diventava ancora più ardua.
 
 Tranquillo che, nel caso, non sarei comunque venuto 
 
 Perché sei qui, allora? 
 
 Possiamo parlare in un posto tranquillo? È una questione seria e molto urgente 
 
Cormac si stava allarmando, quelle parole, a lui totalmente insensate, diedero uno scrollone alla sua coscienza, diventando a sua volta particolarmente serio. Uscì e richiuse la porta alle sue spalle con prudenza, senza farsi sentire da coloro che parevano continuare a divertirsi senza aver notato quella visita.
 
 C’entra con Hermione? So che state insieme 
 
 Veramente siamo sposati e abbiamo anche una figlia 
 
 Davvero?? Già? 
 
Non conveniva a Cormac continuare a trattare quell’argomento, la temerarietà era sicuramente appurata, perché non aveva nemmeno la più pallida idea di quanto avrebbe desiderato mettergli le mani per averla anche solo nominata. Prese un respiro profondo, non ci sarebbe riuscito a fargli perdere la pazienza, se lo era ripromesso … non gli avrebbe lanciato un Anatema Che Uccide solo perché era uno schifosissimo donnaiolo che ogni ragazza che ruotava intorno a Ron doveva essere sua a tutti i costi, non lo avrebbe fatto, perché avrebbe pensato alla sua famiglia prima di agire in un qualsiasi modo, avrebbe pensato a sua moglie che nonostante tutti gli errori commessi aveva scelto sempre e solo lui.
 
 McLaggen, la questione non è Hermione 
 
 E chi allora? Perché a parte lei non abbiamo altro in comune 
 
 Veramente non abbiamo nemmeno lei in comune! E ti sei ridotto in questo stato per lei?? 
 
Il potere di fargli perdere la pazienza però l’aveva ancora e lui non sapeva nemmeno quanto stava rischiando, probabilmente teneva poco alla sua vita.
 
 Mi chiedo come abbia fatto a preferire te 
 
 Certe volte me lo chiedo anche io, ma, ti ripeto, l’argomento non è mia moglie 
 
Sottolineò lo status della ragazza per fargli intendere che su quel punto c’era poco di cui discutere.
 
 Continuo a non capire perché sei qui. E sinceramente mi hai preso in un brutto momento 
 
 Anche tuo figlio sta attraversando un brutto momento, razza di idiota! 
 
Lo aveva totalmente spiazzato e zittito con poche parole, che a Cormac parvero incomprensibili. Gli avrebbe voluto dire benvenuto tra quelli che da un giorno all’altro si vedono la loro vita sconvolta, ma molto probabilmente a lui quel bambino avrebbe solo potuto migliorare la vita e non certo peggiorarla. Infondo gli stava facendo un favore, no?
 
 C-cosa?? Puoi ripetere? Io non ho figli … o-o almeno non credo, li ho? E tu come fai a saperlo? Non capisco però chi … 
 
 Frena, McLaggen. Poco importa chi sia la madre o come io lo abbia saputo. Quel bambino sta male e solo tu puoi aiutarlo 
 
Si sedette sconvolto sugli scalini di casa e rifletté su quell’ultima e totalmente inaspettata notizia. Consolarlo però per Ron non era contemplato e tanto meno gradito.
 
 Che significa che sta male? Weasley, chi è la madre di quel bambino? Io non sapevo nulla 
 
Il ragazzo era estremamente sincero e a tratti impaurito. Ron non fece affatto fatica a credergli, se lui per primo, che Lavanda credeva essere il padre, non era stato informato prima.
 
 Lavanda Brown. Credeva fosse mio figlio, volevo aiutarlo, ma ho scoperto che non sono io suo padre 
 
Forse in circostanze così delicate Hermione sarebbe stata sicuramente più indicata, ma la ragazza non era lì con loro e il tempo residuo era sempre minore. Si sedette accanto a lui e provò, nel limite delle sue capacità empatiche, di spiegargli quella delicata situazione.
 
 Cormac, ascolta, so che è difficile, mi ero appena sposato con Hermione quando Lavanda ha bussato alla mia porta parlandomi di Sebastian. È un bambino adorabile, sai? Merita un sacrificio per lui e il tuo compito è proteggerlo 
 
 Sacrificio? 
 
 Già, dovrai rischiare la tua vita per salvarlo 
 
Cormac cercò di assimilare tutte quelle notizie, ma non fu per nulla semplice riscoprire così rapidamente e lucidamente il suo coraggio.
 
 Hai detto di avere una figlia, tu lo faresti per lei? 
 
 Mi butterei nel fuoco per la mia bambina senza nemmeno pensare un secondo e la stessa cosa farei per Hermione 
 
Cormac lo guardò sorpreso, mentre dichiarava un così grande affetto per la sua famiglia. Era assurdo che stesse seriamente rivalutando un Weasley.
 
 Ora ho capito perché ha scelto te, non so in quanti darebbero la vita per la propria famiglia 
 
 E tu sei disposto per quel bambino? 
 
 Non l’ho nemmeno conosciuto 
 
 Mia figlia è nata neanche un’ora fa, ma mi è bastato sapere che Hermione la stesse aspettando per desiderare di proteggerla 
 
Cormac nemmeno si immaginava quanto aveva lottato per proteggerla persino da sua moglie stessa.
 
 Nel mio caso è diverso, io non l’ho visto nascere … ti stavi sacrificando per lui, ho capito bene prima? 
 
 È uguale, tu resti suo padre. Ho provato la stessa cosa anche io, non è facile diventare padre di un bambino di sei anni, ma alla fine ti affezioni a lui senza nemmeno accorgertene. Se fossi stato il padre di Sebastian a quest’ora starebbe già meglio 
 
 E avresti lasciato da sole tua figlia e tua moglie per salvarlo? 
 
Stava per ribattere, ma quelle parole lo spiazzarono. Aveva ragione, lo stava per fare, stava dando la precedenza a lui perché era Sebastian a richiedere maggiore attenzione in quel momento, sapeva, o almeno sperava, che Rose se la cavasse, tanto lui non avrebbe potuto fare nulla per aiutarla in caso contrario. Si alzò scocciato per quell’ultima invadente domanda e puntò lo sguardo su Cormac.
 
 Allora per fortuna che non sono il padre, così a sacrificarti sarai tu che una famiglia non l’hai 
 

∞∞∞

 
Tornò al San Mungo, Sebastian infondo era in buone mani, Cormac lo avrebbe salvato, benché tutte le titubanze, e lui voleva solo vedere la sua famiglia, dopo una giornata parecchio difficile. Le parole di McLaggen non riuscivano però ad uscire dalla sua testa, non aveva risposto a quella vigliacca domanda, ma infondo sapeva che aveva ragione, lui le stava abbandonando senza troppi indugi.
 
Con quei pensieri e profondi sensi di colpa, nonostante Hermione gli avesse chiaramente detto di averlo perdonato, si informò della stanza dove avrebbe potuto trovare la ragazza e si avviò a passo deciso. Quando però la raggiunse, ricomparve anche quell’incertezza sulla bontà delle sue ultime azioni. Perché quel timore proprio in quel momento? Non era proprio il caso che quei dubbi sorgessero, quando il suo più grande desiderio era solo quello di riabbracciarla. Infondo cos’altro avrebbe potuto frapporsi tra loro e la felicità, cos’altro avrebbe potuto fare per deluderla. Sperò nulla, o almeno non avrebbe sicuramente fatto niente in pieno possesso di tutte le sue facoltà mentali per perderla o rischiare di farla soffrire o, peggio, lasciarla sola a crescere la loro bambina.
 
Si fece forza ed entrò con cautela nella stanza della moglie, trovandola appisolata. Di Rose non vi era nemmeno l’ombra, ma probabilmente la piccola era già stata portata nell’incubatrice e avrebbe potuto farle visita più tardi.
 
Hermione non si era nemmeno accorta che lui si fosse fermato sulla soglia fissandola talmente aveva fatto piano. Era tranquilla, forse sfinita per il parto, ma era comunque bellissima. Teneva gli occhi rivolti alla finestra, ma non guardava realmente il cielo, anzi era quasi certo che le sue palpebre fossero socchiuse. Gli sarebbe piaciuto sapere a cosa stesse pensato, ma conoscendola la sua mente sicuramente saltava dall’ansia per quel bambino e il sollievo per avere nuovamente suo marito accanto e per la riuscita del parto. Quando però si voltò con un gesto spontaneo dalla parte opposta e lo vide sulla soglia ad ammirarla, un grande sorriso si dipinse sul suo volto.
 
 Ron 
 
Ricambiò a sua volta con gioia, tentando di camuffare dubbi e perplessità, ma probabilmente il sorriso che gli aveva regalato Hermione aveva avuto il potere di svuotare la mente da ogni pensiero negativo.
 
 Ciao, tesoro 
 
Si sedette al suo fianco, ma non fece in tempo ad esaminare meglio e più da vicino le condizioni della moglie, che fu preso totalmente alla sprovvista dal caloroso abbraccio della ragazza. Lui non sembrò affatto reticente, anzi sentirla nuovamente tra le sue braccia dopo gli ultimi eventi fu la migliore cura a cui la sua ansia potesse aspirare.
 
Fu la prima a sciogliere quel contatto, ma, prima di farlo, gli lasciò un grande bacio sulla guancia.
 
 Non ho ancora avuto occasione di abbracciarti per dirti quanto sono contenta che tu stia bene 
 
 Sono io felice che stiate bene tu e Rose, nonostante sia nata troppo presto 
 
Il sorriso di Hermione si spense poco più tardi, quando un pensiero tornò ad occupare la sua mente.
 
 Stiamo bene tutti, ma non quel bambino. Hai trovato il padre di Sebastian? Dimmi che ha accettato di aiutarlo, ti prego 
 
 Sì, l’ho trovato 
 
Le sorrise nuovamente per tentare di stemperare la tensione che si era impossessata improvvisamente della moglie. Cercò di farle capire che c’erano buone possibilità che Sebastian stesse bene e sperò infondo che anche Cormac se la cavasse.
 
 E  chi è? 
 
 Ti stupirai, mia cara 
 
La fece stare sulle spine per qualche secondo, ma forse gli stava sfuggendo la poca pazienza della ragazza, specie in momenti come quelli successivi al parto ... avrebbe sicuramente dovuto ricordarsi quel dettaglio nel caso di una nuova possibile occasione, o almeno Hermione gli aveva promesso che ci sarebbe stata prima che Lavanda bussasse alla loro porta mesi prima. Gli arrivò una manata in pieno petto per incitarlo a parlare e a finirla di fare l’idiota, era totalmente fuori luogo. Fece una leggera smorfia di dolore, più per mostrarle disappunto per quel gesto che per reale dolore.
 
 McLaggen 
 
 Cormac?? 
 
Fu una notizia totalmente inattesa, lo fissò con sincero stupore, appena prima di scoppiare a ridere e lasciarlo totalmente perplesso davanti a quel repentino cambio di umore.
 
 È assurdo, Ron 
 
 Già, però ha accettato di aiutare Sebastian 
 
Probabilmente però quell’umore ballerino non aveva ancora esaurito i suoi effetti, perché Hermione tornò inspiegabilmente per il marito seria e a tratti spaventata e malinconica.
 
 Chissà quante cose sarebbero cambiate se tu fossi rimasto con Lavanda ed io mi fossi messa con Cormac, Ron 
 
Era davvero quello che la rattristava? Lui però seppe come colmare efficacemente quei dubbi.
 
 Rose sarebbe nata ugualmente, tesoro 
 
Hermione non capiva cosa intendesse.
 
 Dici? 
 
 Dico che sarebbe stato molto difficile separarci, io direi impossibile 
 
 Allora per fortuna abbiamo avuto il coraggio di rivelare i nostri sentimenti prima di fare qualche sciocchezza 
 
 Io la sciocchezza l’ho sfiorata 
 
Stavolta fu lui a rattristarsi abbassando colpevole gli occhi al solo pensiero di tutti i guai che aveva combinato o stava per combinare, ma prontamente la ragazza lo invitò ad alzare lo sguardo su di lei, posandogli una mano sulla guancia per rasserenarlo.
 
 Ma il destino ci ha aiutati e … 
 
 … e ci ha fatti innamorare? 
 
Gli sorrise, era proprio quello che intendeva.
 
 Ron, da quando sei così romantico? 
 
Hermione aveva davvero avuto il potere di fargli riacquistare il buon umore. Si avvicinò deciso alle labbra della ragazza, ma dei gentili colpi alla porta lo bloccarono un centimetro da lei.
 
 Hermione, ti disturbiamo? 
 
Si voltarono entrambi nella direzione di quella familiare voce ed entrambi avrebbero preferito qualche altro minuto di tranquillità prima di essere inondati da parenti ed amici.
 
 È tua madre, Ron 
 
 E addio privacy, Hermione 
 
Il ragazzo andò ad aprire controvoglia e subito Molly gli si lanciò felice al collo, stringendolo a sé come mai aveva fatto prima, con maggiore enfasi del solito.
 
 Mamma, così mi soffochi 
 
 Congratulazioni, tesoro, abbiamo visto la nostra nipotina ed è davvero graziosa 
 
 Grazie, mamma, ma è tutto merito di Hermione 
 
 Infatti ci sono degli abbracci anche per lei 
 
La donna gli diede un leggero e affettuoso buffetto, prima di dirigersi verso il letto e abbracciare la nuora. Il ragazzo non fece in tempo a chiudere la porta che anche Arthur, inaspettatamente per Ron, comparve sulla soglia.
 
 Ciao, papà 
 
Rimasero in silenzio qualche secondo, prima che l’uomo lo attirò a sé e lo abbracciò, lasciando Ron totalmente spiazzato.
 
 Harry mi ha detto tutto 
 
 Sai che … 

 So che sono orgoglioso di mio figlio 
 
Gli fecero molto piacere le parole del padre, specie dopo il terribile dubbio in quei mesi di averlo profondamente deluso, ma non riuscì a convenire così facilmente con lui, certo non dopo le riflessioni che Cormac gli aveva fatto sorgere.
 
 Io avrei abbandonato la mia famiglia per aiutare quel bambino, non credo di … 
 
 Avrei preso la stessa decisione, quel bambino stava male ed era tua responsabilità aiutarlo. Ron, non sarebbe stato semplice per nessuno una scelta simile e sono sicuro che anche Hermione sia d’accordo con me. Non fraintendermi però, sono felice che non sia tuo e di non aver rischiato di perdere un altro figlio 
 
Le parole del padre furono inaspettate, ma in quel momento di titubanza estremamente gradite e incoraggianti.
 
 



Ciao ragazzi!
 
Prometto che in questa storia da ora in poi sarà tutto in discesa, niente più guai in vista 😊
 
Grazie di cuore a tutti coloro che mi hanno seguita fin qui e hanno atteso i miei aggiornamenti nonostante gli infiniti ritardi <3
 
Alla prossima 😊
Baci
-Vale

 

   
 
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