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Autore: TheManiae    20/06/2018    2 recensioni
Twilight era destinata a diventare la Principessa dell'Amicizia.
Era destinata a regnare, a governare Equestria.
Ma un destino simile può essere veramente orribile, e lei non intende esserne schiava.
A qualsiasi costo.
Genere: Dark, Fantasy, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Le sei protagoniste, Princess Celestia, Twilight Sparkle, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 2: Nuovi Doveri



«Cosa vedono mai i miei occhi? La giovane Twilight Sparkle tornata a Canterlot, e con lei il suo fedele draghetto. Non vi vedo da mesi.» esclamò Donut Joe. «Sempre il solito ragazzi?» 

«Grazie Joe ma no. Siamo passati solo per salutare»  gli sorrise Twilight. Era bello una volta tanto sentire qualcuno rivolgersi a lei solo come Twilight, non "Principessa" o "Vostra Maestà".

«In effetti io vorrei una ciambella con...»  

«Granelle di smeraldi, vero?» disse il proprietario estraendo una ciambella da sotto il bancone. Sopra brillavano minuscoli frammenti verdi. Spike come al solito rimase a bocca a perta.

«Non capirò mai come fai...»  mormorò il draghetto afferrando il dolce e dandogli un morso. 

«Magia e talento da barista caro Spike» rispose con un sorriso. «Allora Twily, non penso abbiate fatto tutta questa strada per salutare un povero earth pony e  per una ciambella.»  

«Siamo venuti per proporre a Princess Celestia nuove idee per migliorare la vita degli abitanti di Equestria»  

  «Uh, roba grossa. Vedrai che Celestia ti ascolterà, hai sempre avuto idee geniali.»  

Twilight annuì e gli sorrise nuovamente. «Grazie Joe.» Poi si rivolse al piccolo rettile «Andiamo Spike, o arriveremo in ritardo.»  

«An-mmh-mhh-o»  masticò le parole, letteralmente, e seguì la principessa. 

«Buona fortuna e ben tornati a Canterlot!»  gli urlò dietro Joe.

La strada verso il castello era come Twight la ricordasse. La Strada dell'Alicorno era sempre piena di pony altolocati in abiti elegantive coperti di gioielli. Alcuni la salutarono molto gentilmente, inchinandosi fino a terra, ma sapeva bene che quei pony erano solo un nido di vipere. Essere la protetta di Princess Celestia ti faceva imparare molte cose.

Il castello come al solito era pieno di gente. Guardie solari pattigliavano le mura o restavano immobili alle porte, mentre i servitori correvano ovunque per eseguire gli ordini. Infine c'erano i nobili che si spintonavano a vicenda per avere un colloquio con le principesse, che dovessero parlate di problemi seri o di una festa.

Fu con una strana soddisfazione che Twilight superò quegli altezzosi pony nella sala d'attesa, entrando nella sala del trono. Nessuno fiatò, ma i loro sguardi tradivano la loro rabbia, facendola sorridere. Essere alicorno aveva molti vantaggi, ma questo era uno dei migliori.

La sala dei troni era immensa. Due file di enormi colonne bianche e blu con decorazioni rispettivamente dorate e argentate. Le vetrate ai lati lanciavano un'aura rosea sull'intero ambiente. L'immenso salone era chiamato anche Sala dei Ricordi o Sala della Memoria, e mentre camminava le osservò, ricordando storie antiche ed eventi recenti.

La sconfitta di Discord, la guerra contro King Sombra, il tradimento di Nightmare Moon, la guerra dei 200 anni coi grifoni, l'invasione delle zebre e dei minotauri. Aveva studiato a lungo quegli eventi, soprattutto ora che qualche malato autore di fanfiction sembrava scagliare antichi e mostruosi nemici contro di loro come sassi ogni mese.

Le vetrate più recenti tuttavia erano quelle a lei più care. La scongitta di Nightmare Moon, quando aveva trovato le sue amiche e Celestia aveva ritrovato la sorella. Discord e Queen Chrysalis, che avevano cercato di dividerla da loro, fallendo. King Sombra, quando imparò il significato del sacrificio.

L'ultima vetrata mostrava lei trionfare sul mostruoso Lord Tirek. La stavano ancora montando.  Era passata solo una settimana da quello scontro,  e da allora erano cambiate molte cose.

Aveva perso la sua amata biblioteca, ma ora aveva un castello tutto suo, pieno di migliaia di libri. Discord le aveva tradite e si era pentito, di nuovo. Non si fidava ancora completamente di lui, ma volle lasciargli un'ultima possibilità.

Tuttavia, il potere fu il cambiamento più grande. Anche se solo per un paio d'ore aveva avuto in se il potere di quattro alicorni. Questo le aveva fatto venire in mente alcune idee grandiose.

Sul fondo della sala, seduta su uno dei troni gemelli sulla piattaforma rialzata rispetto al pavimento, c'era Princess Celestia. La criniera arcobaleno ondeggiava in vento etereo, con la corona dorata dietro il lungo corno bianco. Sopra di lei era inciso nel trono il suo cutiemark, un sole stilizzato, opposto alla luna argentata della sorella. 

Nonostante la conoscesse da sempre, Twilight restava sempre scioccata dalla sua aura divina. Si inchinò. «Principessa».

La diarca solare ridacchiò. «Lo sei anche tu Twilight. Non servono stupide cerimonie tra noi, lo sai.» 

Twilight arrossì. «È l'abitudine» si scusò.

«Bando ai convenevoli, seguimi. Ho fatto preparare del tè nero e dell'ottima torta al cioccolato.» esclamò la principessa del sole. Le due si diressero nella sala del tè, dove le attendeva un tavolo rotondo apparecchiato a dovere.
Mancava qualcosa però.

«Principessa, manca metà della torta.»

«Mia sorella stamattina aveva molta fame, sai com'è fatta» disse Celestia con un sorriso nervoso.

«Certo. So benissimo com'è "Luna"» commentò Twilight con una risatina.

Si sedettero e presero entrambe un sorso di tè. Princess Celestia parlò per prima. «Nella tua lettera dicevi di volermi parlare di alcune idee».

«Si...» balbettò Twilight Sparkle. Anche se era diventata alicorno si sentiva ancora piccola rispetto alla mentore. Prese un profondo respiro come le aveva insegnato Cadence.

«Vede, dopo gli eventi dell'ultimo anno e soprattutto quelli di una settimana fa, ho ragionato sulla nostra situazione. Equestria è troppo vulnerabile. Ho confrontato i rapporti, e l'esercito effettivo del nostro regno è meno della metà dell'Impero Alato dei grifoni. Inoltre, Equestria non vede una vera guerra da quasi 300 anni. Ci sono pochi veri soldati tra noi.» 

Celestia annuì. «Vero, ma non dimenticare che noi abbiamo gli unicorni e la magia. Inoltre nell'Impero di Cristallo vivono soldati esperti delle guerre di mille anni fa.» 

«Proprio per questo non sono una valida difesa» rispose Twilight. «La guerra si è evoluta mentre loro erano intrappolati. Non nego che restino le truppe più forti del mondo, ma le tecnologie di oggi possono superarli. Uno di quei fucili dei cani può trapassare carne e cristallo, e non immagino cosa possano fare i loro cannoni.» 
«Inoltre, contro nemici come Discord, e Tirek, la nostra magia è servita a poco.» 

«Tirek era un mostro fuori dal comune» rispose la principessa. «E Discord ora è nuovamemte nostro alleato. In più, contro questi potenti nemici gli elementi dell'armonia hanno sempre vinto.» 

«Si ma non ci saranno per sempre...» guardò in basso. Non le piaceva pensare a quell'inarrestabile evento. Le provocava tristezza e rabbia.

La diarca annuì. «E il tuo piano quale sarebbe?» 

«Voglio organizzare una leva militare obbligatoria e un allenamento più severo per le truppe. I Supremi del concilio inoltre insegneranno incantesimi più complessi ed efficenti per gli unicorni in battaglia, e lo stesso faremo coi pegaus e le loro abilità di fanteria aerea.»

«Per quale età questa leva obbligatoria?» 

«Sedici anni. I corpi degli adolescenti si sviluppano meglio.» 

La principessa del sole la osservò per qualche momento, in silenzio. Poi sospirò. «Non sono mai stata abile in fattore di guerra. Secondo Luna ho il cuore troppo tenero. Non mi piace questa idea ma so che hai ragione. Invierò questa idea a mia sorella.» 

«Grazie Principessa» disse. «Tuttavia avrei un'altra idea da proporre.» 

«Parla dunque.» 

«In effetti più che un'idea è un piano, nel caso il peggior scenario diventi realtà. L'ho chiamato Ultimo Volo.» 

«E in cosa consiste questo "Ultimo Volo"?» l'alicorno del sole si stava incuriosendo.

«Nel caso che un nemico, sia esso mostro o esercito, ci sconfiggesse, le quattro principesse si raduneranno nell'Impero di Cristallo e riverseranno la loro magia in una sola. Ho provato di persona quel potere, e so di cosa è capace. Nessuno potrebbe resistere al nostro contrattacco.» 

«No.» rispose la principessa con un secco rifiuto. Twilight rimase leggermente basita.

«Ma... principessa, perché no?» 

«Un tale potere non dovrebbe appartenere a un solo pony. Sarebbe incontrollabile. Nemmeno io saprei mantenerlo troppo a lungo.» 

«Basterebbe un duro allenamento.»

«E in quel caso la portatrice potrebbe diventare una tiranna non dissimile da Sombra o Tirek.» la sua voce divenne dura.

«Ma io...» 

«Tu non sai ancora cosa significa regnare, Twilight Sparkle!» La principessa si sporse in avanti e alzò la voce. La sua ombra sembrò crescere, avvolgendo l'intera stanza in un'aura oscura. La criniera si scurì di colpo, mentre gli occhi violacei brillarono di rabbia. «Non intendo rischiare la sicurezza della mia gente, nemmeno da parte della mia stessa casta!» 

Dopo lo sfogo l'oscurità si ritirò e tutto sembrò tornare alla normalità. Twilight rimase china per una decina di secondi, gli zoccoli in alto a proteggere la testa, prima di trovare il coraggio di rialzare la testa. Alcune lacrime si stavano formando agli angoli degli occhi.

 «Non intendo ripetermi Twilight Sparkle. Abbandona questa folle idea» disse la principessa, la voce dura ma normale. L'alicorno della magia annuì tremando. 

 «Va bene...»  

 «Ora, sono molto occupata. Hai altro da dirmi?» le chiese con una freddezza tale da farle male. Ci vollero alcuni secondi prima che Twilight trovasse il coraggio di aprire bocca.

 «Beh... Sono passati ormai tre mesi dalla mia trasformazione in alicorno, ma non ho ancora ricevuto nessun incarico importante. Ho solo presenziato a feste, cerimonie e inaugurazioni come una statua di cera che la gente si diverte e salutare.»  

 «E cosa vorresti?»  

 «Datemi un pezzo di Equestria come avete fatto con Cadance. Vedrete che saprò regnare al meglio, come voi principessa.»  

Celestia fissò l'ex studentessa per alcuni infiniti secondi, restando in silenzio. 

 «Molto bene. Ti assegnerò Ponyville e i suoi territori fino alla Everfree Forest. Avrai un potere superiore al sindaco, ma non avrai alcuna influenza fuori dai confini o superiori alle altre principesse.»  

 «Veramente principessa...» mormorò girando nervosamente lo zoccolo a terra. «Speravo più in città come Manehattan o Las Pegasus...»

 «Sei troppo giovane Twilight Sparkle. Col tempo migliorerai ma al momento non intendo consegnare migliaia di vite in zoccoli inesperti.»  

 «Ma Cadence...»  

 «Princess Mio Amore Cadenza si è addestrata anni per governare. Inoltre anche tuo fratello è stato un grande leader, mentre tu sei ancora giovane e senza esperienze. Sii grata che che ti ho dato questa possibilità e smettila di insistere.»  

Ancora una volta Twilight chinò il capo e annuì. 

 «Ora devo occuparmi di molte cose importanti» disse alzandosi e dirigendosi verso la sala dei troni. «Invierò la mia assistente Roose Page ad aiutarti nel tuo compito. Buona giornata Twilight.»

«Buona giornata... Celestia» mormorò Twilight Sparkle. L'ultima parola uscì sofferente, arrabbiata.






 

L'angolo del Dio Folle
Ben ritrovati.
Spero la storia vi stia interessando.
Non aspettatevi guerre, miliardi di morti o sesso gratuito.
Quelli arriveranno dopo, ih ih ih.

-La Follia mi scorre nelle vene

 

   
 
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