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Autore: terryoscar    20/06/2018    8 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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……di scherzo perisce


E si si … siete stati davvero bravi! E adesso a noi tre.

Entro nella mia stanza vedo la servitù portare un letto e mio padre dare disposizione.

“Padre, ma cosa succede?”
“Figlia mia, ho inteso il tuo problema, e ti capisco. Ho deciso comunque di farti compagnia in questi ultimi giorni che trascorreremo a palazzo.”
“Non Vi capisco padre …”
“Ora ti spiego: Vedi Oscar, immagino che tu sia affranta dopo aver ricevuto tale delusione da parte di Andrè, e sinceramente nemmeno io mi sarei aspettato un simile atteggiamento da parte sua, quindi non posso che darti ragione.”
“Mi fa piacere che mi abbiate compreso, ma, perché il letto?”
“Desidero farti compagnia Oscar, so come vanno queste cose, sicuramente avrai il cuore spezzato per la delusione a causa di quell’imbranato del tuo fidanzato … volevo dire di quello che è stato il tuo fidanzato, quindi a me non resta che starti vicino il più possibile e farti compagnia.”
“Ma no, ma no Padre, io non ho bisogno di alcun tipo di consolazione, Voi lo sapete che sono una donna forte, e non sarà certo una delusione a farmi capitolare.”
“No figlia mia, non in una situazione simile, non posso certo lasciarti sola, non me lo perdonerei.

Vedo la servitù uscire e portare altra roba mia, e continuo: “Bene Oscar, spero che questi ultimi giorni, tra te e me si instauri un rapporto più profondo.”
“Non capisco Padre, perché la servitù ha portato parte dei Vostri indumenti nella mia stanza?”
“Te l’ho già spiegato cara, voglio starti vicino più possibile per consolarti ….”
“Nooo, non ci pensate per niente! Io non sono una bambina, non ho bisogno della consolazione di nessuno e tanto meno della Vostra, sono stata chiara?”
“Suvvia Oscar, non metterti in imbarazzo, lo faccio con tutto l’amore di padre che ho per te!”
“Padre, Vi ho già detto che non è il caso, non vorrei sembrare irriconoscente, ma non ho bisogno di Voi e di nessun’ altro.”
“Oscar è inutile che ti opponi ho deciso che non ti lascio da sola in un momento difficile e così sarà! Adesso vado, tornerò più tardi!”

Vedo mio padre uscire dalla mia stanza e camminare per il corridoio, aspetto che si allontani definitivamente per entrare nella stanza di Andrè.

“Cos’hai Oscar? Ti vedo agitata!”
“Cos’ho Andrè?! Mio padre adesso si è messo in testa che mi deve consolare dopo aver ricevuto una delusione a causa tua.”
“Cosa? Ma stai scherzando? E in che modo?”
“Ha fatto portare il letto e parte della sua roba in camera mia, mi ha detto che il suo è un modo per dimostrarmi il suo affetto di padre.”
“Oscar ma … ora … cosa ha in mente?”
“Non lo so Andrè, ma se crede di piegarmi alla sua volontà, si sbaglia di grosso.”


Sento la voce di mio padre, è tornato.


“Oscar … Oscar … dove sei?”

“E’ lui ti cerca!”
“Andrè, può anche cercarmi, ma io non esco di qui solo per timore di vederlo.”

Sentiamo bussare alla porta.

“Andrè, Andrè …”
“ E’ tuo padre! Cosa facciamo se ti trova qui?!”
“Andrè, mi nascondo nella toilette, tu apri.”

Apro la porta e vedo entrare il Generale.

“Andrè hai visto mia figlia?”
“No Signore.”

Il Generale si siede e mi dice: “Ascolta figliolo, devo parlati … io ti capisco, so che non è facile dividere la vita con una donna come Oscar, lei è forte, decisa, sempre pronta a comandare, anch’io al tuo posto ci avrei pensato molto bene prima di fare un passo importante, quindi non ti biasimo. Però figliolo, tu sai perfettamente che la mia famiglia ha bisogno di un erede, quindi, devi comprendere anche me …”
“Cosa Volete dire Signore?!”
“Se tu proprio non riesci a conquistarla, allora dovrò trovare un’altra soluzione …”
“Quale sarebbe?!”
“Trovarle un marito … magari avanti con gli anni …”
“Co … cosa?”

Ascolto mio padre, non posso credere a ciò che sento.

“Si Andrè un uomo buono, arrendevole, disposto a soddisfare tutti i capricci e le esuberanze di mia figlia … insomma Andrè ad assecondare il suo caratteraccio, e solo un uomo avanti con gli anni e ammaliato dalle grazie di una giovane donna, potrebbe tollerare mia figlia.”
“Ma Signore, cosa dite?”
“Andrè capisco perfettamente che un uomo giovane come te, non si farebbe mai sottomettere da nessuna donna, al tuo posto farei lo stesso ….. quindi l’unica soluzione che mi rimane, è quella di pensare a quali candidati scegliere per mia figlia, naturalmente dovranno essere abbastanza giovani per procreare e abbastanza attempati per arrendersi a lei, magari se fortunata, il tempo di fare un paio di figli, naturalmente maschi, e poi se ci saprà fare, usufruendo delle sue grazie riuscirà perfino a rimanere vedova liberandosi da qualsiasi legame.”
“Ma Signore cosa dite, non potete costringere vostra figlia, a sposare un … vecchio … e … contro la sua volontà.” “Andrè, se tu non la vuoi, e ti è impossibile accettarla così com’è allora devo vedere come provvedere a pensare al suo futuro.”
“Ma Signore e se … Oscar non ….”
“Riusciresse a procreare con l’eventuale marito perché troppo vecchio?!! E’ questo che vuoi dire? 
“Si Generale !”
“Beh in quel caso Andrè, puoi sempre concepire con lei, tanto infondo vi amate, ciò che vi divide è la questione caratteriale, sono sicuro che a lei non dispiacerà procreare con te, poi potrai andartene senza alcun impegno, lei intanto può sfruttare le sue doti amatorie per far morire il marito di crepacuore; io avrei l’erede e lei la sua libertà. Questo è quanto le proporrò. Bene Andrè, ti lascio, vado a cercarla, non vorrei che la disperazione la portasse a commettere una sciocchezza. A dopo Andrè! Devo cercarla per parlare con lei …. A proposito se la vedi, dille che l’aspetto in camera sua!”
“Un momento Signore, ma chi Vi dice che io e Oscar accettiamo una cosa simile, sapete?! Ho l’impressione che Voi stiate parlando non di due persone ma ….. ma …. Di una giumenta e di uno stallone! Vi rendete conto di ciò che mi avete appena detto?”
“Certo che me ne rendo perfettamente conto, ma è soltanto colpa vostra se sono arrivato a questa conclusione: io avrei voluto che voi vi sposaste, ma visto che, come mi avete detto, non è possibile, questa rimane l’unica soluzione.”

Il Generale lasciare la mia stanza in tutta tranquillità, sono senza parole, vedo Oscar uscire dalla toilette: è furiosa, mi dice: “Andrè, ma cosa si è inventato adesso?”
“Non l’hai sentito?
“Andrè ma .. ma … è … lui ha parlato di pretendenti anziani da sottomettere al mio volere, l’importante è che gli dia il tanto desiderato erede e …”
“Siii e soprattutto ha puntualizzato: magari se sarai abile a farlo passar a miglior vita per merito delle tue …. prestazioni, potresti sempre appropriarti della tua vita … aspetta, e non è tutto, se l’uomo o meglio se il nonnino che ti sposerà non sarà in grado di …. di …. Si insomma hai capito benissimo, non sarà in grado di darti un figlio, ci sarò sempre io a provvedere a tale compito …. Certo che tuo padre non si perde mai d’animo e la sa davvero lunga!”
“Non ho più alcun dubbio, ormai sragiona! Questo è diventato un incubo!”
“L’hai sentito? Quindi non rimane che confessargli che era tutto uno scherzo, oppure dobbiamo dirgli che ci siamo riconciliati.”
“No assolutamente, voglio vedere fino a che punto è capace di arrivare, vuole dormire nella mia stanza e controllarmi? Che lo faccia, vedremo chi dei due si divertirà di più!”


“Ho lasciato la porta socchiusa, per ascoltare cosa si dicono, loro neanche se ne sono accorti; ero certo che Oscar fosse nella camera di Andrè. E va bene Oscar, ora vedremo se mi confesserai la verità. Ma veramente quei due pensano che sia uno stupido?! Dimenticano che sono un Generale, uno stratega dell’esercito francese! Mi viene da ridere!!! Non sanno ancora di cosa sono capace!

“Andrè io torno in camera mia, ho bisogno di cambiarmi, e se mio padre oserà soltanto propormi una cosa simile, saprò io cosa rispondergli, a dopo Andrè!”
“Ehi Oscar non mi dai nemmeno un bacio?”
“Nooo sono troppo arrabbiata, per baciarti ….”

La vedo uscire velocemente dalla mia stanza, è bellicosa, agguerrita, spero che tutto questo non degeneri nuovamente.



Mi aggiro pigramente per i giardini, penso a Sabrina, al suo rifiuto, non capisco tutta questa riluttanza, vedo Gerard avvicinarsi.

“Alain cosa ci fai qui tutto solo e con quell’aria da cane bastonato.”
“Gerard ho proposto a Sabrina di venire con me a Parigi e lei ha rifiutato …”
“Cosa hai fatto? Ma Alain come puoi pretendere una cosa simile da una ragazza che ti conosce appena, dico io amico ma sei fuori o cosa!”
“Parli bene tu che hai chi ti aspetta a casa, io invece lascio il mio cuore qui …. Credimi Gerard sto soffrendo moltissimo.”
“Alain, più ti ascolto e più stento a crederci, dici di esserti innamorato in tre giorni e proponi alla ragazza di venire via con te?! No Alain nessuno direbbe che sia possibile una cosa simile. 
Ma poi dico io, sai quanto tempo ci ha messo il nostro amico Andrè per chiedere al nostro Comandante di sposarla? Vent’anni amico! E tu pretendi di … convincere una ragazza in tre giorni? Su Alain mi stai prendendo in giro lo so, e poi io sinceramente non ti ci vedo a … a casa a fare il bravo maritino, tu … tu sei troppo libertino.”
“Quel tempo è finito da un pezzo La Salle, ora è tutto cambiato.”
“Si si ti credo Sassoin, fin tanto che non l’avrai avuta e poi per te quella ragazza non significherà più nulla. Io vado Alain, tanto tu non senti ragione, a dopo!”
“Le chiederò di sposarmi, prima di partire … verrebbe con me a Parigi non come mia fidanzata ma come mia moglie, e vediamo se voi tutti, mi prenderete sul serio!”
“Tu sei pazzo Alain, tu sposarti? E dopo meno una settimana che la conosci? No dai Alain … per me tu non stai bene, è meglio che ti vada a fare un bagno freddo, magari si calmeranno i bollenti spiriti, mi sa che stai ragionando con quelli e non con la testa, anche se dubito che tu ce l’abbia!”

Vedo Gerard allontanarsi, non mi crede, nessuno mi prende sul serio, nemmeno Sabrina …. No forse lei no … altrimenti non avrebbe risposto al mio bacio, sente qualcosa per me e io devo convincerla ….. devo andare da lei.

L’aspetto pazientemente davanti alla porta della stanza dove sta governando, prima o poi dovrà pur finire e uscire di lì.

Eccola là, come sempre è con Marta, mi vede, fa appena un cenno con la testa, mi avvicino.

“Marta permetti?! Debbo parlare con Sabrina …”
“Si certo, vi lascio soli, ma sapete che non potete prendervi molto tempo altrimenti …”
“Sta tranquilla Marta non mi serve molto tempo.”

Sabrina ed io rimaniamo da soli, mi guarda smarrita, rimane in silenzio.

“Sabrina io ti ho chiesto di venire con me a Parigi, e tu non …”
“Alain è inutile tornare sull’argomento …”
“Non ho finito aspetta! Vorrei che tu venisse via con me …. Come mia … moglie. Sposiamoci prima di partire e …”
“Alain … ma cosa … tu mi proponi di sposarmi? Ma è …. È assurdo! Come puoi chiedere a una donna che conosci appena di …”
“So di te quanto basta: sei … sei dolce, sensibile … e … poi … io mi sono davvero innamorato di te …”
“Come fai ad esserne sicuro …”
“Non sono nato ieri, lo sai che di donne ne ho avute tante, proprio per questo ti dico che sono sicuro di ciò che ti propongo ….. allora?”
“Alain come posso …”
“Prenditi il tempo che vuoi per pensare, ma ricordati che tra quattro giorni lascerò Venezia e tu nel frattempo potrai pensarci.”

Le predo le mani, le bacio, le dico: “Ti aspetto stasera al solito posto … ciao!”

Guardo Alain andare via, sono sconcertata, è mai possibile che …

“Sabrina cosa fai così imbambolata? Cosa ti ha detto?”
“Marta, mi ha chiesto di sposarlo …”
“Chee?!! Ma .. se vi conoscete appena!”



Entro nella mia stanza, vedo mio padre orientarsi nel suo nuovo alloggio, fingo di essere serena, voglio proprio vedere se ripeterà a me ciò che ha detto ad Andrè.

“Sei tornata Oscar! Ti ho cercata dappertutto, forse è stato Andrè a dirti che volevo parlare con te?”
“No, non ho visto Andrè, ma Voi cosa avete da dirmi con tanta urgenza.”
“Ehmmm … vedi … ho riflettuto, sai?! Con la mente lucida si ragiona meglio …”
“Quindi?! Su Padre sbrigatevi, ho fretta!”
“Calma … calma Oscar, dobbiamo parlare con calma …. Quindi …”
“Più che parlare con calma, io ho l’impressione che Voi vogliate perdere tempo, allora cosa dovete dirmi, sbrigatevi che devo andare via.”
“Oooh …. Ma quanta fretta! Su figliola calmati … dunque …. Accetto la tua decisione di non voler sposare Andrè, in fondo ti capisco, tu sei così …. come dire …. vivace … e quindi hai bisogno di un uomo docile, gentile, insomma un uomo privo di spina dorsale … un tipo come … il duca di Beaumont! Edmons de Beaumont!”
Inizio a fare fatica a rimanere serio….Il duca di Beaumont…ih ih….sono un genio..
“Co ..cosa?!! Ma Vi ha dato di volta al cervello? Ma sapete che quello … quello ha perfino qualche anno in più di Voi?!! E poi non avete capito che non è mia intenzione sposarmi?!!!”
“Oh si si, certo che l’ho capito, ma se mi lasci finire, e ti calmi, ti spiegherò tutto quanto. Dunque tu sposi il Duca di Beaumont. Come tu stessa hai detto è un uomo ehmm non più giovanissimo, proprio perché anziano, non credo che il matrimonio possa durare molto, se a tutto questo uniamo la tua … avvenenza … non ti sarà difficile farci un figlio … maschio si intende … e poi … come dire … con le tue abilità amatorie lo fai …. Intendi?”
Santo cielo…mi viene da ridere! Solo a vedere la reazione di mia figlia….si sta scandalizzando, è tutta rossa in viso, gesticola, non sta ferma…ih ih ih….capitolerà!!
“Nooo nooo Voi ormai non ragionate piùù!!!!”
“Zitta e lasciami finire di parlare … dunque se poi lui non dovesse riuscire ad adempire al suo dovere di …. marito … non ti rimane che…” e mi interrompe di nuovo, per fortuna, devo fingere un colpo di tosse per coprire il ridolino che ho…..uh off
“Chee?!!”
“Usare Andrè al fine di procreare, e appena sarai riuscita nel tuo intendo lui lascerà Parigi, o meglio la Francia e noi Jarjayes avremo l’erede!”
“Nooo!!”
“Siiii!!” ormai è disperata..ah ah ah….sto per scoppiare a ridere….
“Spiegatemi allora dov’è la differenza, tra sposarmi con Andrè e farci un figlio?!!”
“Un figlio…no no no…..anche più di uno se fosse necessario, tutto dipenderà dalla tua capacità di procreare un maschio, perché voi due vi arrenderete soltanto, se avrete un figlio maschio…….e poi potreste trovare la faccenda divertente…farne anche due di maschi!!! Io non mi accontento!!!”
“Ma …”
“Lasciami finire ti ho detto! Vuoi sapere dov’è la differenza? Che sposando Andrè, secondo le tue visioni, saresti sottomessa come donna, invece sposando il duca …. Sarebbe lui sottomesso a te in tutto e per tutto, accetterebbe perfino che i suoi figli, portino il cognome Jarjayes, un altro nobile non lo accetterebbe mai, l’unico fesso che io conosco è lui il buon vecchio Edmond! Ora hai capito? Anzi….adesso scriverò a tua madre per invitare il vecchio Beaumont da noi, così lo conosci! E poi Marguerite dovrà scusarsi con le loro maestà per il cambio di sposo….si si….adesso le scrivo!!”
“Padre sapete che vi dico!”
“Dimmi mia cara figlia!”
“Vi propongo una cosa, ripudiate mia madre, che credo sarebbe ben felice di vivere senza di Voi, e trovatevi anche voi una Du Barry e fateci un bel figlio maschio: l’erede della famiglia Jarjayes, ora se permettete, io vado, e vi auguro una buona notte!”
“Dove vai?”
“Preferisco dormire nella stanza di Alain e Gerard piuttosto che con Voi, a domani!”
“Fermatiii …”
“Provateci se siete capace, magari Vi sfido a duello!”
“Sfacciata, come ti permetti di parlarmi così??!!!”
“E Voi come Vi permettete di parlare a vostra figlia cose se si trattasse di un animale da riproduzione?!!”
“E allora, visto che stamattina mi hai detto di amare Andrè … sposalo .. e così chiudiamo qui la questione!!”
“Questo è solo affar mio!!”
“No! E’ anche mio, non scordartelo!”

Mia figlia lascia la stanza come una furia, non voglio nemmeno correrle dietro, tanto so dove sta andando, comunque sbircio lo stesso, la vedo, si, è dietro la porta di Andrè, eccola che è appena entrata, e dove se no, solo da lui poteva andare! Ah….ma ormai staranno per crollare! Certo il loro piano era ben congegnato, degno del Colonnello Jarjayes….eh….ma io sono il Generale!!! E poi devo ammettere che mi sto divertendo parecchio…si meritano una punizione….mi ricordano i due adolescenti che erano quando combinavano qualche marachella, ed io, come allora, li ho puniti! Certo, non hanno più l’età per andare a letto senza cena, o essere sottoposti ad allenamenti estenuanti….ma questa punizione che ho escogitato è davvero geniale….al mio rientro a Parigi avrò molto da raccontare alla mia amata Marguerite!! Non ho mai visto Oscar così sorridente come in questo periodo, questa missione l’ha fatta persino ringiovanire!

“Andrè, mio padre mi ha …. Mi ha … detto … tutto…”
“Ora basta Oscar, è inutile che continuiamo con questa farsa, tanto o in un modo o in un altro, tuo padre ci assillerà comunque, tanto vale dirgli la verità, e così non se ne parla più. Ormai siamo coscienti che dobbiamo sopportarlo fino al nostro matrimonio, è una questione di un paio di mesi, poi sarà tutto finito!”
“Ne sei proprio sicuro Andrè?”
“Certo che si!”
“Vorrei avere la tua stessa sicurezza….secondo me lo dovremo sopportare molto più a lungo….almeno fino all’ agognato nipote maschio….” Dico sconsolata, sospirando e scuotendo la testa!

Vedo Andrè uscire, è fuori di sé, sconsolato, lo seguo, va in camera mia, sa di trovare lì mio padre.

“Ma Andrè cosa pensi di fare?”
“Dirgli la verità.”
“Verità?!”
“Si che è tutto uno scherzo e che dobbiamo calmarci tutti, lui compreso.”

Apro la porta, lo vedo seduto, ha l’ aria soddisfatta, ci guarda , ci dice: “Allora vi siete decisi a confessare?”
“Confessare cosa Generale?”
“Non sono io che devo parlare ma voi due, avanti sbrigatevi, chi dei due si fa avanti?!”
“Ma io …”
“Andrè, se siete entrati in questo modo, significa che avete qualcosa da dirmi … su avanti, quale proposta accettate: il matrimonio con il duca di Beaumont, che voi due diventiate amanti giusto il tempo di darmi un erede … oppure? Su avanti … sto aspettando che me lo diciate!”
“Era uno scherzo Signore, un modo per essere lasciati un po’ tranquilli, Oscar e io ci amiamo, vogliamo sposarci, ma desideriamo un po’di fiducia da parte Vostra e un po’ di libertà!” dico a capo chino, sconsolato….davvero mi sento come quando confessavamo di avere rubato la marmellata o avere fatto qualche brutto scherzo al nostro precettore!
“Libertà? Come non ve ne do abbastanza?”
“Certo che no, Padre! Siete petulante, invadente e asfissiante, e questo è intollerabile. Ricordatevi che non sono, anzi, che non sono mai stata una bambina e non intendo essere sorvegliata da Voi, e soprattutto, non voglio che facciate certe insinuazioni. E’ chiaro Padre?”
“Chiarissimo Oscar, ti sei spiegata benissimo, e adesso che tutto si è chiarito, possiamo continuare a pensare come organizzare le vostre nozze e andare a dormire, perché tutto questo chiacchiericcio mi ha stancato! A proposito, ognuno nella propria stanza … naturalmente!”
“Generale permettetemi una domanda ma Voi come …”
“Come l’ho capito? Dimenticate che oltre ad essere uno stratega militare, sono anche un padre, e un padre conosce sua figlia: Oscar ti ama troppo per non sposarti, e poi voi due sarete anche scaltri come soldati ma, la prossima volta che volete farmi uno scherzo, fate attenzione che questo vecchio che tanto si preoccupa per la propria figlia, non ascolti dietro la porta! E adesso se non vi dispiace vorrei andare a dormire!”

Sono furiosa afferro la mano di Andrè e lo trascinino con me nel corridoio, sento mio padre ridere.
“Lo senti?! Si sta burlando di noi.”
“Come noi ci siamo burlati di lui Oscar.”
“E adesso cosa facciamo?”
“Cosa vorresti fare Oscar! Niente, dobbiamo solo sperare che tutto quanto finisca prima possibile!”
E’ una serata molto fredda e umida, la nebbia diventa sempre più fitta, mi stringo nel mio mantello, sono qui nel parco, spero che Sabrina mi raggiunga, che mi dica cosa ha deciso, non sono più quello di prima, ho perso la mia allegria, non mi va di prendere in giro più nessuno, anzi, adesso sono gli altri a deridermi … me lo merito ….. adesso so cosa significa soffrire per amore, è terribile: ti senti logorare l’anima, non mi aspetto che mi dica di si, però in cuor mio ci spero.

“Buona sera Alain …”
“Ciao Sabrina, temevo che non arrivassi …”
“Dobbiamo parlare Alain …”
“Sono qui per questo …. Hai pensato a quello che ti ho detto?”

Siamo di fronte, i suoi occhi sono nei miei, vedo schiudersi le sue labbra, mi dice: “Si Alain ho riflettuto molto, su tutto … ma non posso darti una risposta così all’improvviso … vedi Alain, io diffido degli uomini in genere, non solo di te ….”
“C’è stato qualcuno in passato che ti ha ferito?”

Non reggo più il suo sguardo, mi allontano un poco da lui, gli dico: “Sono stata già sposata … allora ero una ragazzina, fui costretta dai mie genitori perché troppo poveri; lui era un mercante, era un uomo molto più anziano di me, non si è sempre comportato bene con me, non ne voglio parlare Alain … cerco di dimenticare.”
“Non voglio che tu aggiunga altro Sabrina, non voglio sapere nulla del tuo passato se non sarai tu a volermene parlare, mi interessa la ragazza che ho davanti a me, mi interessa sapere se vuoi sposarmi e venire con me in Francia.

Rimango in silenzio, vedo Alain che attende una parola soltanto.

“Sabrina, se vuoi pensarci ancora io … non voglio forzarti, sai che mi rimangono tre giorni, e poi partirò ….”
“Si Alain … sposiamoci … voglio venire con te!”

Le impedisco di dire altro, l’abbraccio, si stringe a me, la bacio.

“Sono felice Sabrina!”



Oscar e io passeggiamo nel parco, vediamo Alain con Sabrina.

“Andrè ma .. quelli sono ..”
“Si li ho visti Oscar, Alain dice di amarla …. e se quei due sono arrivati a questo punto, vuol dire che si unirà un altro viaggiatore con noi.”
“Andrè andiamo, lasciamoli soli.”

Ci allontaniamo dal parco, passeggiamo.

“Andrè mio padre …”
“Oscar è meglio sorvolare sull’argomento, pensiamo a noi e godiamoci la passeggiata, anche se stasera fa freddino.”
“Si è vero, stasera fa davvero freddo, guarda il cielo … è coperto, non si vede nemmeno la luna.”
“Su vieni qui, ti riscaldo io.”

Passeggiamo abbracciati, sento Oscar stringersi a me, la sento mia, Oscar è mia! Camminiamo stretti, le passo una braccio dietro alla schiena e la stringo…mi piace questo contatto, mi piace saperla così vicina, poterla abbracciare, sentire il suo profumo….

Andrè mi accompagna fin dietro la mia camera, mi bacia, una, due volte, non vuole lasciarmi, i primi baci leggeri diventano piano piano più profondi, più esigenti….nemmeno io voglio lasciarlo, continuiamo a baciarci, sono appoggiata con la schiena alla porta quando sento che si apre all’improvviso, quasi cado all’indietro, Andrè mi viene addosso, indietreggiamo barcollando, ci ritroviamo nella mia stanza; ed ecco che sentiamo la voce di mio padre.

“Finalmente siete tornati! Ero stanco di aspettarvi ….”
“Potevate andare a letto tranquillamente, padre, nessuno ve lo impediva!”
“Su su via Oscar … lo sai che se non ti vedo non riesco ad addormentami.”
“Davvero padre! Io invece dormo benissimo senza di Voi.”
“Andrè … sto conoscendo il lato ironico di mio figlia e devo dire che mi diverte un mondo. Andrè, si entra figliolo beviamo qualcosa e scambiamo due chiacchiere.”
“Sissignore.”

Il Generale riempie tre calici, ci sediamo e dice: “Bene Andrè, visto che tutto è stato chiarito, voglio mettere in chiaro delle cose.”
“Quale Signore?!”
“Al riguardo del vostro matrimonio … dunque Andrè … naturalmente vivrete a palazzo, nella stanza di Oscar o in un'altra ala, er me non fa alcuna differenza, tu Andrè dovrai dire addio alle tue vecchie abitudini …”
“Ma Generale vorrei tornare alla vita di sempre e …”
“Cosa intenti con la vita di sempre?!! Tornare a far parte dei soldato della Guardia o continuare ad essere l’attendente di tua moglie?!!”
“Ma io Signore non è una vita che …”
“Si, ma quella vita non ti appartiene più, adesso il tuo ruolo è un altro: diventare il marito di mia figlia … e … concentrarti sugli eredi che dovrai darmi … con mia figlia si intende …”
“Ma Generale io dovrò anche occuparmi di qualcosa, non posso mica stare senza far niente!”
“Ma chi ti ha detto che dovrai stare senza far niente … tu hai il compito più importante che ti possa essere affidato … devi darmi l’erede, quindi per i primi tempi non dovrai fare altro, inseguito, quando … ehmm … mia figlia sarà .. in attesa del suo primo figlio, allora ti affiderò un altro incarico, mi affiancherai nell’amministrazione dei beni di famiglia, dovrai occuparti dei nostri interessi, tutto questo dopo il concepimento. Questo era quello che volevo dirti.”

Vedo Oscar livida di rabbia, sta per esplodere.

“Padre ma Voi non sapete fare altro che pianificare la vita degli altri!! Chi vi dice che Andrè ed io rimarremo a vivere a palazzo!”
“Oscar non fingere di non sapere, lo sai che tu sei il mio erede, e in quanto tale, devi occupare il posto che ti spetta, è tuo dovere rimanere a palazzo, e dopo di te i tuoi figli … se temi che io possa interferire nella vostra vita, non devi preoccuparti: io non interferirò in alcun modo, a me interessano soltanto i vostri figli, i maschi naturalmente.”
“E non Vi sembra che dovrei preoccuparmi della Vostra ossessione?”
“Ma quale ossessione, sei tu che immagini cose che a mio dire non sussistono. L’unica cosa che pretendo è che vengano allevati in modo consono al loro rango e …”
“Padre, Andrè e io non siamo ancora sposati, anzi, al nostro rientro verrà annunciato il nostro fidanzamento e Voi pensate già all’istruzione dei probabili figli che Andrè e io avremo, ma … Padre siete impossibile!”

Oscar mi guarda e mi dice: “Andrè tu non dici nulla?”
“Oscar …”
“Ma cosa vuoi che ti dica Andrè! A lui sta bene già il fatto di sposarsi con te, cosa vuoi che abbia da ridire, qui l’unica che tende a ribellarsi sei tu, non Andrè! Quindi sta calma e sii contenta dei progetti che ho in serbo per voi! E poi pianificare, pesare e soppesare ogni possibilità fa di me uno dei migliori strateghi e generali dell’esercito francese, non dimenticarlo!”
“Padre!”
“Si Oscar!”
"Siete incredibilmente assurdo!!”
“Lo so, altrimenti non ti avrei cresciuta come un uomo, e se i risultati sono questi, allora che ben venga la mia assurdità!”

 

 
   
 
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