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Autore: Hotaru_Key22    21/06/2018    3 recensioni
In un momento di noia il piccolo Percy decide di andare a trovare Charlie e si trova in una situazione che gli mette non pochi turbamenti.
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Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Charlie Weasley, Famiglia Weasley, Percy Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Il dipinto sul muro

Erano pochi i pomeriggi in cui il piccolo Percy non sapeva proprio cosa fare, ma quello era senza dubbio uno di quelli. I gemelli dormivano tranquilli, per cui non c'era bisogno di controllarli, il papà stava leggendo una storia a Ron, che mordicchiava silenziosamente l'orecchio del suo orsacchiotto, la mamma stava facendo addormentare Ginny e Bill era a Hogwarts già da un mese. Improvvisamente un’idea balenò in testa al terzogenito di casa Weasley: andare a vedere cosa stesse facendo Charlie.
Bussò piano alla porta, che venne aperta solo di uno spiraglio poco dopo.
«Percy» sussurrò il maggiore, guardando dietro di sé con aria sospetta.
«Mi annoio...» ammise il più piccolo, facendo sorgere un sorriso sul viso di Charlie, che chiese «Sai mantenere un segreto?».
Veloce il minore annuì e gli fu dato il permesso di entrare. La stanza era come se la ricordava: con le pareti di un leggero azzurro, la scrivania bianca piena di disegni di draghi, una libreria blu colma di oggetti di vario tipo, due letti di cui uno completamente intatto e un armadio. Solo che quest'ultimo mobile era spostato per far spazio al dipinto di un dragone con il corpo di un pallido colore iridescente e occhi di mille altri colori sul muro.
«Stupendo...» sussurrò Percy, ma poi assunse un'espressione corrucciata e chiese «La mamma lo sa?»
«No...» confessò Charlie con la paura di aver fatto uno sbaglio madornale dal momento che, si sa, se c'è una cosa che a Percy non sta bene è il fare le cose senza il consenso delle autorità.
«Io non credo ti darebbe il permesso» decretò infine il minore, suscitando le angosce del maggiore, che si affrettò ad aggiungere «Proprio per questo è un segreto, Percival! Io...mi fido di te, fratellino. L'unico che sapeva di questo disegno era Bill...ma lui è a Hogwarts adesso...».
Percy assunse l’espressione più buffa e combattuta che Charlie avesse mai visto in tutta la sua vita e gli venne quasi da ridere. Infine sospirò, si sedette alla scrivania e incitò il fratellino ad avvicinarsi.
Percy tentò di accantonare tutti i suoi tormenti e sbirciò il libro che il maggiore aveva aperto dinnanzi a sé. Su una delle pagine era illustrato lo stesso drago che era dipinto sul muro. Il terzogenito di casa Weasley, Charlie lo sapeva bene, adorava apprendere informazioni su qualunque cosa esistente al mondo, ma non sapeva ancora leggere e per questo guardava il fratello maggiore con occhi supplicanti.
«È un Opaleye degli Antipodi, tra le più belle razze di draghi esistenti al mondo. Vive nelle valli della Nuova Zelanda e si nutre di pecore» spiegò allora Charlie, sorridendo come se stesse recitando le parole più affascinanti mai udite da persona alcuna.
Percy rimase ammirato dalla conoscenza e dall’amore che il fratello nutriva verso quelle creature, così chiese «Cos’altro sai sull’Opa…Opale…sul drago delle valli della Nuova Zelanda?»
Charlie rise, poi rispose «Che pesa due o tre tonnellate e che è molto docile se non viene attaccato…e comunque si chiama Opaleye degli Antipodi, Percy».
Il minore annuì e sorrise, pensando che avesse fatto bene a passare dalla camera del fratello. Poi si ricordò del delitto che quest’ultimo aveva commesso e sul suo viso comparve nuovamente un’espressione di pura angoscia. Farfugliò delle scuse e scappò via.
Quella sera Percy non disse neanche una parola a tavola. Non poteva tradire la fiducia di Charlie, quando questo gli aveva come chiesto di prendere un posto importante come quello di Bill, ma non poteva neanche permettere che qualcosa venisse fatto di nascosto alla madre essendone lui stesso a conoscenza.
«Mamma» esordì alla fine della cena «Posso trasferirmi in camera di Charlie ora che Bill è a Hogwarts? E, dato che Charlie è tanto bravo a dipingere, può colorare lui le pareti della nostra camera? L'azzurro non mi è mai piaciuto...».
Chiaramente la madre acconsentì alle richieste del suo angioletto, che si diresse felice e contento nella sua nuova cameretta. Ora la mamma aveva dato il consenso alle pitture sui muri e lui non aveva tradito la fiducia del fratello maggiore.
Quando tutti si furono addormentati, Charlie richiamò l'attenzione di Percy e sussurrò «Grazie mille, fratellino! Sapevo di potermi fidare e...sono davvero contento che d'ora in poi passeremo insieme molto più tempo! Buona notte»
«'Notte, Charlie...ti voglio bene».
Percy si arrotolò meglio nelle coperte e sorrise tutto soddisfatto. Adesso il fratellone poteva contare su di lui come faceva con Bill e lui avrebbe imparato tantissime cose sui draghi!
   
 
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