Andarono in un ristorante molto carino e molto frequentato sulla via di Broadway e guarda caso, era uno dei ristoranti in cui il giudice Reynolds e Carly pranzavano quasi ogni giorno.
Mike e Connie erano seduti al bancone davanti l’ingresso.
Ogni tanto buttavano l’occhio nella grande sala affollata e Connie decise di rompere il silenzio.
Lei gli stava dando una mano e forse quello era il momento in cui doveva sciogliere la tensione, dato che trovava che Mike fosse troppo serio e preso dalla “missione”.
«Quanto vorrei non aver saltato quella lezione all’università, quella su come spiare i giudici..» disse scherzando e prendendo un sorso della sua bevanda.
«Dài, te la stai cavando..» rispose guardandola negli occhi per poi tornare a guardare la sala. «Ecco, si sta alzando. Mi raccomando, se necessario chiudila nel bagno.» continuò alzandosi dallo sgabello per andare a sedersi al posto della sua amica.
Ottenuto ciò che serviva loro, uscirono dal ristorante e s’incamminarono verso l’ufficio.
Mike si sentì osservato.
Diresse lo sguardo verso di lei e sfortunatamente immaginava cosa stava per chiedergli, esattamente come se lo avesse scritto in faccia.
Aggrottò le sopracciglia e le rilassò quasi nello stesso momento. «Connie, posso giurarti che non c’è stato e c’è nulla tra me e Carly, chiaro?» disse rispondendo a quello che ipoteticamente stesse pensando la sua migliore amica.
Connie con espressione divertita, alzò una mano «Io non ho detto nulla.. Comunque, già che sei finito sul discorso, posso dirti che io e lei abbiamo avuto un’interessante scambio d’opinioni mentre “la tenevo chiusa nel bagno” e posso dirti con certezza che per lei non è così, soprattutto perchè mi ha confessato che un paio di volte siete anche finiti a..» si fermò un secondo cercando di reprimere la fitta di gelosia provocata dall’immagine di loro due a letto insieme.
Chiuse gli occhi e scosse leggermente la testa «.. E poi non devi giustificarti con me, Mike.» continuò secca.
Lui rimase a bocca aperta, non poteva credere che le avesse raccontato ciò che successe a causa di un bicchiere in più del dovuto.
Imbarazzato, si fermò in mezzo al marciapiede. «Connie, credo che a questo punto ti debba almeno delle spiegazioni e delle precisazioni.»
Lei lo guardò con un mezzo sorriso sarcastico. «Michael, tu non sei tenuto a darmi delle spiegazioni. La tua vita privata è solo tua. Tu sei il mio capo ed io sono la tua assistente, non c’è nient’altro da sapere.» disse con un tono che gli fece capire che la discussione, almeno per quel momento era chiusa, riprendendo poi a camminare verso la loro meta.