Quella mattina di metà Luglio un gufo sui toni del marrone scuro planò verso la Tana, nessuno avrebbe mai potuto immaginare cosa sarebbe successo.
Certo, sapevano che portava con sé, come ogni anno, un pacco contenente  le lettere d'amissione alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts per tutti gli adolescenti ( che tra nipoti, figli e amici di nipoti e figli non erano pochi) presenti nella casa.

Quando finalmente il gufo atterrò nel salotto della Tana, i ragazzi corsero a prendere la propria lettera.

Si bloccarono, però, quando notarono il nome presente sulla prima del plico.

"Harry Potter, la Tana."

Il Prescelto, stranito, aprì la lettera e, esattamente come anni ed anni prima, essa recitava:

" SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS

Preside: Minerva McGranitt

Caro signor Potter,

Siamo lieti di informarla che Lei ha il dovere di frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, come imposto dall'emandamento n.° 394. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.

L'anno scolastico avrà inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa del Suo gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.

Distinti saluti,

Neville Paciock
Vicepreside."

《Papà?》Albus, figlio del sopracitato Prescelto, riscosse il padre. 《Che succede?》 Chiese poi.

《Mi sa che frequenteremo Hogwarts tutti insieme...》 rispose egli indicando col capo le lettere ancora poste sul tavolino di fronte.

Ron ed Hermione furono i primi a cercare la propria lettera, che non tardarono a trovare. Insieme ad esse, però, c'erano anche quelle di Ginny e George Weasley che, al vederlà, iniziò ad imprecare contro Merlino e Morgana.

《PENSAVO D'ESSERMENE LIBERATO QUANDO C'ERA IL ROSPO ROSA!》 Esclamò esasperato. 《Però... Potrei acquisire nuovi clienti...》riflettè poi.

《Non costringermi a toglierti punti.》disse, fiera, Rose, figlia di Ron ed Hermione, allo zio mentre indicava la spilla da Caposcuola, brillante come un diamante, già perfettamente appuntata sulla maglia. Rose aveva infatti preso la sua lettera mentre lo zio leggeva la propria e l'aveva poi scartata in silenzio.

Tutti i parenti le si buttarono addosso per festeggiare e a quell'ammasso di corpi presto si unirono anche i gemelli Scamandro, Scorpius Malfoy, Andrew Nott e Alice e Frank Paciock.

Essi erano tutti grandi amici di famiglia  che col tempo erano stati pienamente accettati da tutti, chi più chi meno. La famiglia Weasley-Potter, non senza alcune lotte, aveva infatti capito che il Malfoy e il Nott non erano per nulla malvagi. Erano solo due ragazzino che nulla avevano a che fare coi loro genitori e nonni.

《Questo vuol dire che dovremmo fare i bravi angioletti?》 Chiese, per niente contenta della situazione, Roxanne, figlia di George ed Angelina.

《Ti conviene.》 Commentò amaramente Scorpius. 《E niente più libertà...》 continuò tristemente.

Gli adulti guardarono i ragazzi con un lieve sorriso sul volto.
Nonostante avessero "concluso" gli studi da anni, erano felici di tornare in quelle mura.

Perché Hogwarts ti resta dentro, diventa come una droga.

Con la magia che scorre veloce, gli studenti che correvano da una classe ad un'altra, le pergamene da consegnare, le pozioni da ricreare, le uscite ad Hogsmeade, le fughe nella Stanza delle Necessità...

Tutto, di Hogwarts, era stupendo.

E poi, sarebbe stata anche una possibilità, per i più grandi, di vivere almeno un anno in quella scuola senza il costante terrore di poter esser uccisi da un pazzo omicida.

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Primo capitolo "D'introduzione".
Eheheheh.
Dopo anni che non scrivevo sul Golden Trio alle prese con Hogwarts, eccomi tornata!
A quanto pare iniziare una storia mentre ne ho altre tre mila da continuare è qualcosa che mi piace proprio tanto, lol.
Vabbb, a presto col prossimi capitolo.
All the love,
Anna. XX.