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Autore: terryoscar    24/06/2018    8 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Tisana corretta laudano
 


Entriamo nella locanda, il Generale è fuori di se, mi guarda e con tono severo mi dice: “Dannazione Sassoin sempre a caccia di guai, vuoi metterti in testa che fin tanto che non saremo arrivati a Parigi, la vita personale passa in secondo piano! Ti è così difficile da capire?”
“Signore, devo darvi ragione, mi rendo conto di essere soltanto un uomo … vi prometto che non succederà più una cosa simile.”
“Lo spero Sassoin! E adesso va a medicarti, hai il volto sanguinante.”

Sabrina ed io andiamo al piano di sopra siamo dietro la porta della mia stanza.

“Alain, vorrei medicare le tue ferite, però …”
“No, lascia stare Sabrina penserò io a curarmele, in camera c’è Gerard che sta riposando ed è meglio che …”
“Si capisco Alain, vado in camera di Madame, ho bisogno anch’io di riposo, sono stanca … allora a stasera Alain.”
“Aspetta Sabrina, te ne vai senza darmi neppure un bacio?!”

Sabrina si abbandona tra le mie braccia, la stringo a me, la bacio, ci sciogliamo dal bacio, dall’abbraccio, le nostre mani si intrecciano. 
Lei mi sussurra: “Ciao Alain … a stasera!”
“A stasera Sabrina.”


Entro nella mia stanza, vedo madame dormire profondamente, è sotto le coperte, le ha tirate su fino al mento. Certo fa molto freddo, però credo che stia poco bene, c’era d’aspettarselo, dopo che è finita nel fiume con tutto quel freddo, forse è meglio che parli con Andrè.
Busso alla porta di Andrè.

“Avanti.”
“Andrè posso entrare?”
“Certo Sabrina, entra.”
“Ci siete anche Voi Signor Generale! Ecco vedete, sono tornata in camera e ho visto madame Oscar dormire profondamente, ho l’impressione che non stia bene, credo che dopo essere caduta nel fiume si sia infreddolita.”
“Si lo so, quando l’ho accompagnata in camera sua, lamentava di sentirsi poco bene, spero che non le sia salita la febbre, vado a vedere!”
“Vengo con te Andrè.”
“Andiamo Generale.”

Percorriamo il piano di sopra, Sabrina è avanti a noi, spalanca la porta, entriamo.
Mi avvicino al letto, vedo Oscar dormire, poso la mano sulla sua fronte.

“No, signore Generale, non ha la febbre, però si è raffreddata!”

Sabrina rimane in camera, il Generale ed io lasciamo silenziosamente la stanza.

“Andrè, se Oscar non starà bene del tutto, dovremmo fermarci per qualche giorno, fin tanto che non si sarà ristabilita.”
“Si Signore, lo penso anch’io.”

E’ sera, tra un po’ è ora di cena, vedo scendere tutti al piano di sotto per riunirsi a tavola.
Manca Oscar, mi precipito di sopra, vedo uscire dalla stanza Sabrina.
“Andrè, madame Oscar è rimasta a letto, mi ha detto che non se la sente di scendere, preferisce cenare in camera.”
“Sabrina, per favore fa portare anche la mia cena in camera di Oscar.”
“Si certo Andrè, te la faccio portare subito.”

Entro in camera, la vedo, è sveglia, è seduta sul letto, appena mi vede mi sorride.

“Andrè, su vieni accanto a me!”
“Come ti senti? Sabrina mi ha detto che non te la senti di unirti a noi.”
“Diciamo che sto abbastanza bene, è solo che ho un po’ di mal di testa e sento il bisogno di starmene a letto.”
“Ho chiesto a Sabrina di farci portare la cena in camera, così almeno abbiamo modo di rimanere da soli.”
“Si, ma non credo di essere molto di compagnia Andrè.”
“Non fa nulla, l’importante è starti vicino.”

Guardo Andrè, dai suoi occhi traspare dolcezza, e amore: che uomo meraviglioso che sei, e io sono davvero una donna fortunata.
Bussano alla porta.

“Avanti.”
“La cena è servita signori.”
“Grazie.”

La cameriera esce dalla stanza, Andrè prende il vassoio per portarmelo a letto.

“No Andrè, lascialo pure lì, preferisco alzarmi e venire a tavola.”
“Sei sicura di farcela? Attenta a non prendere freddo!”
“Ma si certo Andrè, ho solo bisogno di riposo e nient’altro.”

Oscar e io siamo a tavola, le verso da bere, mi sorride, ceniamo, mangia sempre poco, le dico: “ Tuo padre ha deciso che partiremo dopo domani mattina …”
“Ma io pensavo che partissimo domani!”
“Ascoltami Oscar, non è il caso che ti metta in viaggio così, è meglio che ti ristabilisca del tutto, potremmo trovare mille difficoltà durante il tragitto e tu devi sentirti al meglio.”
“Si Andrè, hai ragione, adesso su mangiamo.”

Dopo aver cenato, mi rimetto a letto, sento la testa confusa, ho bisogno di dormire, mi sento stanca, ho solo voglia di abbandonarmi sul letto.

“Andrè, è inutile che tu rimanga, va a riposarti in camera tua.”
“Finché non torna Sabrina preferisco rimanere con te … mi sdraierò su questo divano e …”
“Ma no Andrè, quel divano è scomodo, vieni a metterti qui, accanto a me, su dai!”
“Oscar non vorrei …” 
“Volere niente Andrè, su non farti pregare e poi non è la prima volta che dividiamo il letto! E se arriva mio Padre….poco male!”

La guardo e sorrido. Annuisco.

“E va bene Oscar, mi metterò un po’ accanto a te.”
Oscar mi sorride soddisfatta: si vede che è stanca, ma il suo sorriso mi illumina la serata. Spero che un po’ di riposo la faccia riprendere. La guardo, è così bella, ha l’aria indifesa in questo momento! Nessuno direbbe che è il terribile comandante Jarjayes! 

Siamo al piano di sotto a cenare, sono in compagnia di mia moglie, La Salle e il vecchio pazzo.
Debbo riconoscerlo: pazzo si, ma anche comprensivo, non mi ha sbugiardato davanti a Sabrina e di questo gli sarò sempre grato.

Durante la cena dico: ”E così il Comandante dopo il tuffo nel fiume si è beccata un raffreddore, era quasi inevitabile, con la temperatura dell’acqua così gelida, sfido chiunque. Generale, saremo costretti a fermaci qualche giorno, vero?”
“Non possiamo fare altrimenti Sassoin, con Oscar in quelle condizioni, non mi sembra il caso di metterci in viaggio, sarebbe d’intralcio e i rischi aumenterebbero … quindi rimarremo finché non si sarà ristabilita completamente. 

Abbiamo finito di cenare, il Generale si appresta ad andare di sopra da sua figlia, Sabrina si è allontanata un attimo e io rimango seduto a tavola con Gerard.

“Gerard, ora che siamo rimasti soli debbo parlarti.”
“Cosa c’è Alain?!”
“Devo chiederti un immenso favore, se sei mio amico, non puoi negarmelo!”
“Sentiamo cosa vuoi!”
“Voglio approfittare del fatto che il vecchio è tutto preso dal Comandante che sta poco bene per …”
“Per ..?!”
“Si insomma … Gerard, lasciami la stanza per un paio d’ore!”
“Cosa? Ma Alain, sei fuori di testa, ancora con questa storia! E se il Generale lo venisse a scoprire?”
“Oh su andiamo Gerard! Lui è preso da sua figlia, in questo momento non penserà certo a me!”
“Io non ne sarei tanto sicuro Alain!”
“Cos’è una scusa la tua per non lasciarmi la stanza libera?”
“Certo che no Alain, è solo che in caso tu venissi scoperto, io non ne so niente, intesi Alain?!!”
“Oh si grazie amico!”
“Però devo prima andare in camera a prendermi una maglia di lana e la cappa, con il freddo che fa in strada almeno mi premunisco!”
“Non so come ringraziarti Gerard!”
“Vedi di non farti scoprire, Alain, altrimenti passiamo tutti dei guai,  io primo che mi sono lasciato convincere.”

Vedo Gerard andare di sopra, Sabrina torna nuovamente al tavolo con in mano due tisane, una è per lei l’altra e per me.

“Tieni Alain, è calda, non può che farci bene!”
“Grazie Sabrina!”

La bevo senza chiedere nemmeno cosa sia, quel che conta che abbia un sapore gradevole. E poi me l’ha portata mia moglie…..mia moglie, che bel suono!
“Uhmmm … davvero buona Sabrina, cos’è?”
“Me la dava sempre mia madre, prima di andare a letto, è un vero tocca sano per togliere la tensione, e dopo quanto successo ne abbiamo proprio bisogno!”

Guardo Sabrina con irrequietezza e le dico: “Ascoltami, ho parlato con Gerard, e abbiamo concordato che ci lascia la stanza libera per un paio d’ore, e così noi potremmo stare un po’ da soli.”
“Ma Alain e se venissimo scoperti?!! Sai mi sentirei a disagio con il Generale.”
“Ma no, non lo devi pensare affatto! Quell’uomo non può fare anche a noi quello che sta facendo al Comandante e al povero Andrè. Ascoltami Sabrina adesso lui è in camera del Comandante e poi andrà a dormire, non penserà certo a noi, e quindi …”
“Vediamo Gerard stretto nella sua cappa che uscendo ci dice: “Bene amici io vado a farmi un giro per il villaggio per un paio d’ore, a dopo!”
“A dopo Gerard!”

Prendo le mani di Sabrina e le dico: “Hai sentito? Starà fuori per un po’, su vieni andiamo!”
“Ma Alain …”
“Sccc …. su vieni, approfittiamo che non è nei paraggi!”

Entriamo furtivamente nella mia stanza, faccio molta attenzione che non ci scopra il matto, chiudo immediatamente la porta; finalmente siamo dentro, il mondo è chiuso fuori! Soprattutto il vecchio pazzo non ci ha visti! 

“Sabrina .. Sabrina finalmente soli!! Non vedevo l’ora!”
“Sccc.. Alain, non vorrei che ti sentisse qualcuno! Non dimentichiamoci che le camere degli altri non sono poi tanto lontane da questa .”
“Si si si …. Hai ragione .. ma io non vedo l’ora di averti! …. Vieni qui!”
“Calmati Alain, non scappo mica .. ahah!”
“Tu credi? Con tutto quello che ci succede, lo temo eccome … su vieni sul letto e baciami.”

Mi tolgo appena la maglia di lana, trascino sul letto Sabrina, lei è sotto di me, comincio a baciarla e ad accarezzarla, sento il suo profumo, mi inebrio di lei, penso di non resistere ancora un minuto di più sono al limite della resistenza fisica e mentale.
Mi levo appena le scarpe, comincio a slacciare il vestito della mia Sabrina, ormai lei è in sottoveste, mi sento di impazzire all’idea di averla, non ci posso credere, mi sembra un sogno.

“Sabrina … come sei bella! …. Non vedo l’ora che tu sia mia … non avrei potuto resistere ancora a lungo … ti amo … ti amo da impazzire amore …”
“Alain … Alain … ti amo anch’io e .. ti desidero …”
Le nostre bocche si cercano, le nostre mani sono dappertutto, i nostri corpi sono al limite della resistenza … ci desideriamo … gemiti e sussurri riempiono la stanza.

Un tocco forte e deciso irrompe nella nostra intimità.

“Sassoin Sassoin … apri Sassoin …”
“Accidenti il vecchio pazzo. Dannazione proprio adesso!”

Mi alzo velocemente da Sabrina, per fortuna che indosso ancora i pantaloni, Sabrina è spaventata si alza velocemente dal letto, indossa ancora le sottovesti sono bianche, la guardo che delizia, mi fa perdere ancora la testa, nonostante che quel rompiscatole sia fuori ad aspettare.

“Cosa facciamo Alain?”
“Sta calma Sabrina, nasconditi nella toilette.”
“Si si Alain vado …”
“Allora Sassoin cosa diavolo aspetti per aprire, tanto so che sei la dentro, su aprirmi!!”
“Un attimo Signore, datemi un po’ di tempo sono nella toilette!!”

Guardo Sabrina sempre più spaventata e le dico: “ Su raccogliamo i tuoi vestiti, fa prestooo!!”

“Lo sapevo Alain, quello che avevi proposto era difficile!”
“Ma che dici? Sarebbe andato tutto per il verso giusto se …. Se … accidenti a quel ….”

“Sassoin ma si può sapere quanto tempo ti serve ancora? Ricordati che sei un soldato non una femmina!! Avanti sbrigatii!”
“OH Signore adesso mi da anche della femmina, non può essere!”

Sabrina è nascosta nella toilette, io apro la porta.

“Signore! …”
“Sassoin!.... Cosa ti succede Sassoin, mal di pancia o cosa?!!”
“Signore ma perché siete così diffidente nei miei confronti?”
“Io Sassoin?!! Ma no cosa dici! Io ho piena fiducia nei soldati che mia figlia ha scelto di portare in missione …se ti ha scelto ci sarà un motivo, ed io mi fido del giudizio di mia figlia….”

Vedo il Generale guardarsi intorno, come se sospettasse qualcosa.

“Cosa c’è Signore, qualcosa che non va?”
“No no vedo che è tutto tranquillo … ascolta Sassoin dobbiamo fare due chiacchiere …”
“A … a riguardo di …. Cosa Signore?!”
“Uhmmm … cosa hai detto Sassoin?”
“Io Signore?! Voi piuttosto, mi avete detto che volete parlarmi…”
“Sassoin vedo che sei stanco, cosa ti prende?”
“Non lo so Signore ma … mi è venuto sonno all’improvviso … non so perché.”

Vedo in un angolo della stanza le calze di Sabrina, accidenti, sono sicuro che il Generale le abbia viste ed è per questo motivo che non se ne va.

“Sassoin sei sicuro di star bene? Non fai che sbadigliare!”
“Si Signore … No Signore non capisco ma … non mi reggo in piedi ..”
“Si si lo vedo … bene adesso che mi sono sincerato che tu stia per crollare dal sonno, posso anche andare, a domani Sassoin!”
“A domani Signore.”

Il Generale si avvicina alla porta, si gira mi sorride con ironia e mi dice: “Sassoin …”
“Si signore …”
“Comincio a preoccuparmi sai?!”
“Non capisco signore!”
“Non credevo che oltre a interessarti di libri di opere d’arte … indossassi anche calze da .. donna … si sa nell’esercito ci sono svariati … tipi di … uomini, anche promiscui, ma non pensavo che tu … facessi parte di quella categoria!”
“No Signore non sono certo mie, ma mi ci vedete con un paio di calze da donna? Voi lo sapete che a me piacciono le donne, i loro indumenti, ma da qui a indossali ce ne vuole ahahah!”
“Si si lo so! Proprio perché so che ti piacciono le donne, non mi spiego allora perché vedo riversate sul pavimento un paio di calze femminili!”
“Do … dove? … A quelle! Ma sono di .. La Salle!”
“Come?!! La Salle è promiscuo?”
“Ahahah ma no! Almeno credo, è solo che lui si è portato dietro qualche indumento della sua fidanzata, sapete, ne sentiva la mancanza, e … e .. la notte prima di addormentarsi, lo vedo annusare …”
“Veramente Sassoin? E poi che fa?! Dopo essersi inebriato del loro profumo le getta nell’angolo della stanza? Uhmm davvero interessante … bene è evidente che nell’esercito francese c’è un po’ di tutto, è meglio che io non faccia altre domante, tanto vedo che tra un po’ tu caschi da sonno. Buona notte Sassoin.”
“Buona notte Generale.”

Lo vedo ridacchiare, so che non ha creduto a una sola parola che gli ho detto, ma non mi importa, chiudo la porta, e mi precipito nella toilette, non ci posso credere: vedo Sabrina seduta sul pavimento appoggiata al muro che dorme profondamente.

“Sabrina Sabrina … su svegliati, dai Sabrina … niente non si sveglia, però che strano anch’io ho sonno, ma cosa ci succede?”

Predo in braccio Sabrina e l’adagio su letto, sento il sonno sopraffarmi, mi sdraio accanto a lei e senza nemmeno rendermene conto, sento gli occhi chiudersi e mi addormento immediatamente.

Eh Sassoin credevi farmela? Ti sei sbagliato di grosso ragazzo, mi servi lucido e riposato, non stanco per le tue notti amorose. Il viaggio è lungo e difficile, e per giunta con una donna al seguito.
Anche se adesso mi detesti, vedrai un giorno mi darai ragione! 
Mi avvicino all’oste e gli dico: “Domai stessa dose di Laudano nelle tisane di quei due giovani, intesi?”
“Sissignore!”
“Bene tenete buon uomo, questa è la vostra ricompensa.”
“Grazie Signore!”


Sono passate anche più di due ore, Alain può tenersi più che soddisfatto, adesso basta sono tornato alla locanda, fuori fa freddo e io sono tutto infreddolito, uff … che freddo!
Salgo le scale e percorro il piccolo corridoio, busso: “ Alain Alain posso entrare?! ……. Che strano non risponde … Alain ci sei? … Spero che non sia ancora troppo impegnato con sua moglie, perché io sono stanco, e ho bisogno di dormire.”

Busso ancora, niente. 

Mi decido apro la porta, e vedo i due sposini dormire nel letto.

“Ehi e io cosa faccio adesso?!”

Mi avvicino ad Alain silenziosamente e continuo a chiamarlo scuotendogli il braccio.

“Alain svegliati svegliati. ……. Santi lumi! Ma cosa succede questi ci hanno dato di brutto, e adesso dormono così profondamente, e io che faccio?! Ho sonno maledizione!!”

Guardo la poltrona e mi rassegno: non mi resta che dormire lì, fin tanto che non si svegliano.

E’ quasi l’alba, mi sveglio tutto indolenzito, guardo Alain e sua moglie dormire beatamente, accidenti, ho passato una brutta nottataccia a causa loro. Mi alzo dalla poltrona, cammino per sgranchirmi le gambe, inciampo su una sedia, faccio inevitabilmente rumore, Alain si sveglia di soprassalto.
“Gerard, che diavolo succede?”
“Oh scusami tanto amico per averti svegliato, sai? Non era certo mia intenzione!”
“Cosa fai dell’umorismo adesso?”
“No Alain, non faccio umorismo, ma sai, ho passato una brutta nottataccia su quella poltrona, per merito tuo!”
Sabrina si sveglia, è imbarazzata.
“Oh che vergogna! Scusami, scusami Gerard, io non so … come sia successo io …”
Sabrina è in sottoveste e io quasi urlo al mio amico:” Vedi di uscire Gerard, da il tempo a mia moglie di rivestirsi e poi rientra!”
Sono furioso e con tono sarcastico gli dico: “Agli ordini Sassoin!!”
“Cerca di non fare lo spiritoso Gerard, che non è come credi tu, e adesso su vai via, esci!”
Sabrina mi guarda, e mi dice: “Alain, non so cosa sia accaduto ma io … io … non ricordo nulla. Ricordo solo che ero nella toilette e poi nient’altro.”
“Ti sei addormentata Sabrina, ti ho preso in braccio e ti ho portata a letto, e subito dopo mi sono addormentato anch’io …. Sabrina, ma cosa abbiamo bevuto ieri sera?”
“Alain era sola un infuso di camomilla e nient’altro!”
“E’ tutto così strano, secondo me non era affatto camomilla, ma altro!”


Mi sveglio accanto ad Oscar, mi rendo conto che è mattina. Ma come! Che ci faccio qui ancora in questa stanza, e Sabrina dove ha dormito?
Vedo Oscar aprire gli occhi, si stiracchia, mi guarda e mi chiede: “Buongiorno Andrè … ma tu hai dormito qui … con me?”
“Si Oscar .. sinceramente io … si pensavo di non dormire così tanto, e che Sabrina venisse in stanza e mi svegliasse invece … ma cosa sarà successo?”
“Non lo so Andrè!”
“Oscar come ti senti?” 
“Meglio Andrè, domani ci rimetteremo in viaggio.”

Sentiamo bussare alla porta.

“Avanti.”
“Andrè hai dormito in camera di mia figlia?!”
“Ehmm … si Signore, io non so come sia potuto accadere … mi domando di Sabrina … cosa ne è stato!” Rispondo al Generale piuttosto imbarazzato….
“Ahahah tranquillo Andrè, è tutto a posto: la ragazza ha dormito nella stanza di Sassoin …”
“Cosa? Signore, e Gerard?”
“Non è proprio come voi due pensate … vedete, i due sposini hanno dormito davvero, o meglio ci ho pensato io a farli dormire …”
“Non capisco Padre, cosa intendete dire?”
“Vi spiego, Sabrina prima che ci servissero la cena, ha ordinato all’oste di portare dopo cena a lei e a Sassoin, della camomilla, io che ormai conosco quel soldato da strapazzo, ho immaginato benissimo quali fossero le sue intenzioni con sua moglie, e siccome a me, a noi, servono soldati capaci e attivi, ho chiesto all’oste di preparare ai due sposini una camomilla corretta, con del laudano …poche gocce, giusto per assicurare loro una notte tranquilla e riposante!”
“Cosa avete fatto Padre?!!”
“Quello che hai appena sentito Oscar, e così hanno dormito tutta notte, senza pensare ad altro. 
L’unico a rimetterci, è stato il soldato La Salle, poveraccio, ha dormito sulla poltrona tutta la notte!”
“E voi come lo sapete padre?”
“Semplice: li ho spiati … quindi ragazzi è tutto come sempre sotto controllo, se qualcuno non l’avesse ancora capito, a me, non la fa nessuno!”
“Ah … su questo non ho alcun dubbio Padre, non a caso avete ordito ogni dettaglio minuziosamente.”
“Esattamente figliola, piuttosto dimmi, come ti senti?”
“Meglio Padre, domani mattina potremo proseguire il nostro viaggio.”
“Benissimo figliola, ancora un giorno di riposo e si riparte, destinazione Pavia”


“Alain, ti avevo detto un paio d’ore non tutta la notte, ma dico non ti sazi mai!!”
“Magari fosse come dici tu, guardi che ti sbagli, non è come pensi, tra me e mia moglie non è successo niente, non so come spiegartelo ma abbiamo dormito e basta!”
“Ma va a raccontarlo a qualcun altro Alain, magari ad Andrè, può darsi che lui ti creda, ma non certo io!”
“Te lo giuro Gerard, è andata davvero così!”
“Senti trovane un’altra, tanto non ti credo, e puoi scordarti che io ti ceda nuovamente la stanza, d’ora in avanti arrangiati come puoi, tanto amico mio non si muore se ti astieni qualche settimana!”
“Tu sei pazzo Gerard, vuoi davvero vedermi morto?”
“Meglio vederti morto Alain, che io massacrato su una poltrona, e adesso Alain lasciami dormire in pace, che sono distrutto a causa tua, fuori dalla stanza!!”


Esco dalla camera, sono costernato, mi chiedo cosa sia successo davvero, non mi è capitata mai una cosa simile, certo che se lo sapesse il Generale, lui sarebbe l’unico a gioirne … ma!!”
Percorro stancamente le scale , vado al piano di sotto per fare colazione, trovo il matto seduto, è solo, ho l’impressione che mi aspetti.

“Dormito bene Sassoin?!”
“A si certo, certo Signore, ho dormito benissimo!”
“Mi fa davvero piacere Sassoin, è così che ti voglio: riposato e fresco come una rosa, sempre pronto, in guardia ad affrontare il nemico …”

Lo guardo, ho l’impressione che mi stia prendendo in giro, non so chi dei due sia il più burlone: se io o lui, ma ho l’impressione che si stia divertendo alle mie spalle, come se sapesse tutto.

Il Generale guarda l’oste e dice: “Porta una colazione abbondante stamattina, che questo giovane ha bisogno di energie, per affrontare la giornata ahahahahah!!”
   
 
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