- La fine della Storia -

Fra aveva appena messo giù il telefono…certo che in quei sei giorni in cui era stata in gita ne erano successe di cose…Marco le aveva appena finito di raccontare e Fra, se da una parte non poteva fare ameno di essere contenta per il suo amico, dall’altra stava malissimo…risentì nella testa la voce del ragazzo, al settimo cielo per la contentezza…

//- Cioè ti rendi conto? Mica stiamo parlando di una persona qualsiasi! Qui si parla di Andrea che mi ha baciato! -

- Ho capito Teso’ -

- Ti giuro che io ancora non sto realizzando…Andrea mi piace da tipo settembre e senti un po’ che mi ha scritto nel messaggio: “Sei troppo bello e mi piaci un sacco”…ma secondo te con “bello” cosa intende? Che gli sto simpatico? – A Francesca scappò un sorriso…ma come faceva a non accorgersene? Possibile che fosse davvero così ingenuo da non rendersi conto di quanto fosse stupendo?

- Teso’ “bello” vuol dire”bello”, sennò diceva “simpatico”! -

- Ma dia ti pare?! E’ lui che è bellissimo! -

- Anche tu sei bellissimo, io te l’ho sempre detto! -

- Vabbè…comunque mi piace troppo! -\\

E in quel momento Fra  aveva preso una delle decisioni più dure di tutta la sua vita…questa storia doveva finire, quando Marco si sarebbe messo con Andrea, e se non era Andrea sarebbe comunque stato un altro, tra loro sarebbe cambiato tutto e lei lo sapeva…non era sicura di farcela ma ormai la decisione era presa, gli avrebbe dato un ultimo bacio e poi basta.

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La campanella era suonata, Fra si alzò prendendo una sigaretta, Dio solo sapeva se ne avrebbe avuto bisogno “dopo”. Entrò in bagno, venendo accolta dall’immancabile nube di fumo e lì trovò Marco, stupendo come al solito, con i capelli un po’ scompigliati e alzati dal gel, una maglietta nera che gli stava da dio e i soliti jeans, per i quali andava fatto lo stesso discorso della maglietta…quando lo vide la sua determinazione vacillò ma stavolta non poteva permetterselo, tantopiù che in quel momento lui stava parlando proprio con Andrea…il famoso Andrea…Marco la salutò con un bacio sulla guancia e lei e Andrea si scambiarono un cenno di saluto, si erano parlati solo qualche volta, ma niente di più.

- Teso’ hai da accendere? – Il ragazzo le passò l’accendino e lei si accese la sigaretta odiandosi un’ennesima volta per la sa stupidità…ora fare il terzo incomodo era proprio quello che le ci mancava! Fortuna che vide entrare due sue amiche, così si mise a parlare con loro cercando di fare la vaga noncurante…non aveva nessunissima intenzione di dare la minima possibilità ad Andrea di capire quello che le si stava agitando nel cuore e nella mente. Fu quando sentì due braccia prenderla per la vita e vide Andrea andarsene che capì che era arrivato il momento, fece un respiro profondo e salutò le sue amiche, uscendo dal locale pieno zeppo di persone, portandosi Marco dietro.

- Tesò mi accompagni al bagno giù di sotto? Voglio vedere che faccia ho! – Beh, si disse, in parte era vero e solo al bagno del piano della segreteria c’era lo specchio…

Scesero le scale, mano nella mano, come al solito e fu solo quando arrivarono in bagno che Fra lasciò la mano di Marco, girandosi e attirandolo a se, fissandolo negli occhi…Marco capì al volo e le prese il volto tra le mani…Fra toccò quelle labbra che tante altre volte aveva sfiorato per l’ultima volta come si era ripromessa, anche se Marco di questo non sapeva nulla, cercando di imprimere nella sua mente ogni particolare di quel bacio…l’ultimo bacio che Fra si sarebbe concessa con lui, il suo primo amore…perché quello era per lei Marco…

Quando si staccarono Fra fece uno sforzo per ricacciare nuovamente le lacrime che minacciavano di travolgere le fragili barriere che ancora le trattenevano e abbracciò ancora più strettamente il ragazzo, poi lo salutò frettolosamente, anche per non permettergli di accorgersi che aveva gli occhi lucidi, avviandosi per il lungo corridoio e poi su per le scale...in quel preciso istante la campanella suonò…la ricreazione era finita così come era finita questa storia. La campanella smise di suonare e Fra si fermò un attimo in cima alle scale Facendo un respiro profondo mentre una lacrima le scendeva già per la guancia.

- Beh…adesso basta! – E varcò la soglia che portava al piano del liceo,  ritrovandosi quasi nello stesso punto dove tutto era cominciato.