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Autore: terryoscar    25/06/2018    7 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Ah, questi giovani


“Tuo padre è davvero … tremendo Oscar, ha pensato di mettere del laudano nella tisana ad Alain e Sabrina … certo che averlo come avversario farebbe paura a chiunque ahahah!”
“A te fa ridere mio padre, Andrè?! Io invece, più lo conosco e più rimango costernata … quando si prefigge un obbiettivo, non c’è ma che tenga. Certo che come stratega …. non ce n’è per nessuno! ”

Sentiamo bussare.

“Avanti.”
“Buongiorno Comandante … Andrè!”
“Buongiorno a te Alain, e Sabrina?”
“E’ rimasta di sotto, sta facendo colazione, io sono salito per vedere come state Comandante.”
“Meglio Alain, grazie, e poi un altro giorno di riposo non può che giovarmi. Sai che dobbiamo metterci in marcia domani mattina, sarà una giornata faticosa e dovremo dormire in tenda, prima di arrivare a Pavia … conosceremo un’altra città, però!”
“Già … non ho mai visto tanti posti in vita mia come in questo viaggio.
Bene Comandante, mi fa piacere vedervi meglio, spero solamente che non ci siano nuove complicazioni durante il viaggio. Debbo ammettere che il mio spirito di avventura non era poi tanto avventuroso, comincio a stancarmi, desidero tornare a Parigi quanto prima …. Ah già! Appena tornati a casa, il buon vecchio Generale, ha giurato e spergiurato un’infinità di volte di sbattermi dentro, e la mia avventura non finirà tornando a Parigi.”
“Ehi Alain che ti prende, ti vedo giù di tono!”
“Si Andrè .. e … che …. mi gira male … beh vedi ho passato una brutta nottataccia che … oh, scusate quasi dimenticavo che con noi c’è il Comandante, bene io vado, a dopo Andrè.”

Vedo Alain giù di tono, dico ad Andrè: “Va’ da lui, è strano, e poi si capiva benissimo che voleva parlare con te.”
“Va bene Oscar torno presto, però dammi un bacio.”

Mi chino a lei, l’abbraccio e le do un bacio.

“A tra poco Oscar.”
“A dopo Andrè.”

Vedo Alain camminare lentamente nel corridoio, lo chiamo: “Alain, aspetta!”
“Cosa c’è Andrè?!”
“Io? Tu piuttosto, cos’hai?”
“Cosa vuoi che abbia Andrè! Tutto questo comincia a pesarmi …”
“Alain che ti prede, non ti sei mai lamentato fino ad ora, sei un ottimo soldato, è per questo che Oscar ti ha scelto per la missione.”
“Si si Andrè … ma qui ci si dimentica che oltre ad essere dei soldati siamo anche degli uomini, diamine!”
“Alain, capisco che tu adesso sia preso da tua moglie ma …”
“Ma cosa vuoi capire Andrè!! Tu … tu … tu amico mio devi spiegarmi come diavolo fai! Ma davvero riesci a resistere?! IO … io al posto tuo, sarei impazzito e … e invece sei vivo e vegeto, e soprattutto ti vedo tranquillo, insegnami come fai, perché io proprio non ci riesco … Andrè ... mi sorge un dubbio …”
“Quale?”
“Non è che tuo suocero, a tua insaputa, ti somministri qualche diavoleria per … per tenere a bada i tuoi bollenti spiriti?! Sai, a me comincia a venire qualche dubbio.”
“Ma cosa dici Alain?”
“Perdonami Andrè, ma non è … normale … tu … tu … ma insomma non senti nessuno stimolo? A … parte quella volta che ti sei battuto con la spada al palazzo del Doge … io non ho visto alcuna reazione in te, mi capisci?”
“Ma Alain ti rendi conto di cosa dici? Io non sono come te, io …”
“Non sei come me! Allora sentiamo come sei, perché io rinuncio a capirti, ma insomma il Comandante ti tira oppure no?”
“Alain smettila, ma che modi hai di parlare?”
“E dai Andrè sono un uomo, possibile che qui nessuno lo capisca? Nemmeno tu Andrè!”
“Ma dimmi Alain, ma io, cosa posso fare?”
“Come che puoi fare? Aiutarmi è ovvio!”
“Ma come Alain?”
“Trova il modo di …... di …… insomma che io e Sabrina … non so …… magari convinci il vecchio pazzo a concederci stanotte, a darci la possibilità di …… stare con mia moglie Andrè, come debbo dirlo .. io ne ho bisogno! Capisci adesso?”
“Si si perfettamente, ma il problema è un altro, come farlo capire al Generale? Tu lo sai che è un osso duro!”
“Certo che lo so, ed è per questo che chiedo aiuto a te.”
“Ma Alain credi che mi ascolterebbe?”
“Non lo so, ma almeno provaci …. Andrè e se convincessi il Comandante a lasciare dormire Gerard nella sua stanza …”
“Di Oscar?!!”
“Si si Andrè Gerard nella stanza del Comandante …”
“Nooo .. no tu sei pazzo Alain! … Alain nella stanza della mia fidanzata!!! Dico, sei matto?!! …”
“Ascoltami Andrè, basta convincere il Comandante e ..”
“E’ fuori discussione, secondo me tu ormai non ragioni più!!!!”
“Ma come potrei ragionare in queste condizioni, ma ti rendi conto, ho l’acqua a portata di mano e non riesco a dissetarmi!”
“Nooo! Alain ci rinuncio, basta!”
“Andrè guarda se è per Gerard puoi stare tranquillo, lui ha troppo rispetto per il Comandante, non oserebbe minimamente farle qualche proposta indecente, e poi lui è un po’ come te, pensa alla sua fidanzata che lo aspetta a Parigi! Su Andrè comprendimi.”
“Ora basta Alain di idiozie per stasera ne hai dette abbastanza io … Scordatelo! Va bene tutto, ma la mia fidanzata non dormirà con un uomo che non sia io! Sono stato chiaro? Eh … sarò anche un santo ….. ma così si esagera!”
“Insomma Andrè, se nemmeno tu mi capisci, chi altro può farlo, accidenti a te Grandièr ma si può sapere una volta per tutte come riesci a resistere?”
“Alain smettila!”
“No Andrè, io ho il sospetto che tu non sia proprio normale, e credo che il vecchio pazzo debba cominciare a preoccuparsi seriamente se vuole la sua discendenza, perché con un genero come te, qui la dinastia dei Jarjayes, rischia di andare in via di estinzione!”
“Cosaaa?!!”
“Su su Andrè, non fingere di non capire!”
“Alain!”
“Dimmi, allora mi aiuterai?”
“Va’ al diavolo!!”
“No ti prego Andrè, aiutami, se ti ho offeso amico, scusami, è la disperazione che mi ha fatto parlare.”
“Io direi piuttosto che stai sragionando Alain.”

Vedo Andrè andare via, furioso, entra nella camera del Comandante, è evidente, stavolta ho esagerato, maledizione a me, avrei dovuto parlargli in maniera diversa.

“Andrè cos’è quella faccia, hai forse discusso con Alain?”
“Magari Oscar, per lo meno avrebbe tutto più senso, invece no, ho dovuto ascoltare le sue idiozie.”
“Ma si può sapere cosa ti ha detto?”
“Aaaah tutte eresie … pensa che è così disperato perché vuole stare con sua moglie che …”
“Che?”
“No Oscar .. è .. assurdo.”
“Allora Andrè, continua.”
“Quel pazzo mi ha chiesto di convincerti ad accettare di far dormire nella tua stanza stanotte Gerard, è … è assurdo! ……. Cosa c’è non parli?”
“Cosa vuoi che ti dica Andrè, è davvero disperato però …… Andrè è … è così … importante?”
“Cosa?”
“Andrè, ma di cosa parliamo?”
“O … Oscar ma …”


Vedo Oscar guardarmi con curiosità, non so cosa risponderle, cosa dovrei dirle che nemmeno io sono un Santo?! Che la desidero, che mi impongo di controllarmi, che di notte la sogno e non sono sogni esattamente casti, che……non so neppure io che cosa….. Sono in imbarazzo …. non voglio turbarla … insomma, lei è così …..ingenua, fiduciosa e…..

“Andrè scusami, non avrei dovuto farti una domanda simile, io …”
“Lascia stare Oscar …”

Oscar è seduta a letto, la guardo, non resisto più, tutti questi discorsi non mi hanno lasciato indifferente, mi avvicino a lei, mi siedo accanto a lei, le prendo il viso tra le mani, la bacio con impeto e passione, le cado addosso e ci ritroviamo sdraiati sul letto, uno sull’altra, la stringo a me, il mio bacio diventa sempre più intimo, esigente, la accarezzo, prima piano piano, leggero, il viso, i capelli, il loro profumo, il collo, bianco, liscio e poi giù, le mie mani sembrano animate di volontà propria, le sbottono un poco la camicia, e la bacio, la copro di baci …. la bocca, la punta del naso, prima un occhio e poi l’altro e poi … poi scendo, le gote, arrossate, il collo, l’orecchio destro, una spalla che ho scoperto, bianca, dove c’è una vecchia cicatrice, che copro di piccoli baci …..e una mano a percorrerla tutta, la sua schiena, le natiche …. e risale, fino al seno …. sento di desiderarla, non capisco più nulla, non mi sono spinto mai a tanto, la desidero, la voglio, sento che lei non mi resiste ma si abbandona a me, lei mi sussurra appena : “Andrè … io ti amo …”
“Oscar ti amo anch’io …. Perdonami ma io … non sono un Santo …. Sono soltanto un uomo ….”

Le sussurro piano, un po’ ansante, con la voce roca …

Continuo a baciarla, le mie mani la esplorano, è così morbida, calda, dolce e impacciata. Ma è mia, è qui, tra le mie braccia, abbandonata. Il suo profumo, i suoi capelli che mi solleticano il naso, le sue mani, magre che sfiorano leggere i miei capelli. È timida, ma si lascia guidare, mi lascia fare, mi permette di sfiorarla, di assaggiarla con tanti piccoli baci.

“Ti desidero Oscar è un sussurro la mia voce, vicino al suo orecchio. Un soffio, un alito, piano, roco, con tono dolce, rassicurante. Lei sussulta appena alle mie parole, mi sfiora il viso e……un rumore, forte. 


Sentiamo la porta spalancarsi all’improvviso, sentiamo una voce fredda e gelida alle nostre spalle:
“Si Può sapere cosa diavolo succede qua dentrooo?!!! Andrè! La malattia di Sassoin ti ha per caso contagiatoo?!!”

Mi sollevo di scatto, Oscar e io abbiamo i capelli scompigliati, le nostre labbra sono rosse e gonfie, siamo rossi in viso, un po’ affannati, con il respiro corto ed in imbarazzo …. il Generale è lì di fronte a noi, che ci guarda con severità e continua: “Allora Andrè, non ho ancora ricevuto una risposta, ti ha dato di volta il cervello o cosa?”
“Signore ma …”
“Niente ma Andrè, cosa stai combinando? Cosa state combinando?! Non permetto a Sassoin di stare con sua moglie, figurati se concedo a te di … di …. Con … mia … si insomma Andrè, vedi di darti una calmata ragazzo mio, hai aspettato vent’anni, non puoi aspettare ancora qualche settimana? E tu Oscar, che sei una donna, come ti salta in mente di … concederti prima …..e poi ricomponiti, diamine!”
Mi sono ripresa dallo sconcerto, e ritorno ad essere il comandante de Jarjayes, accidenti a mio Padre! Come stavo bene tra le braccia di Andrè!

“Ora basta Padre! Come vi siete permesso di entrare senza bussare?”

"Io ho bussato, eccome se ho bussato! Ma evidentemente eravate troppo presi da......per fortuna che sono entrato! Altrimenti …. .”
“Altrimenti cosa! E ora basta Padre, uscite di qua!”
“Vedo che la grinta ti è tornata! Mi fa piacere, ma vedi di calmarti!!! Capito Oscar?! E tu Andrè, che sei tanto ponderato, cerca di ridimensionarti, chiaro?! Certe cose, solo dopo il matrimonio! Che vi piaccia o meno! Qui comando io! E che sia ben chiaro a tutti e due!”


Vedo mio padre uscire dalla mia stanza sbattendo la porta.


Accidenti a loro, non si capisce più nulla, l’unico che non mi da problemi è La Salle, per fortuna che mi sono unito alla missione … altrimenti qui non si sarebbe capito nulla, ma so cosa fare, dirò all’oste di mettere stasera nelle pietanze laudano per tutti, così vediamo se qui non si danno tutti una calmata! Pufff che fatica tenere a bada questi giovani!!!


Vedo Oscar rossa in viso che si allaccia la camicia, anch’io tento di ricompormi, ma debbo confessare a me stesso che anche per me sta diventando tutto più complicato. Oscar è bellissima, resisterle diventa davvero difficile dopo quanto successo, tra noi due percepisco disagio, se non fosse entrato il Generale chissà cosa sarebbe successo. Ormai mi sono ricomposto e dico appena: “Oscar è meglio che io vada, però …”

Mi avvento nuovamente su di lei e la bacio ancora, e con più passione, so che non posso andare oltre, mi allontano dalle sue labbra, la guardo ancora e le dico: “Ci vediamo dopo Oscar.”
“Si …. Si … a dopo Andrè” sussurro, un poco confusa. Ho bisogno di qualche minuto per riprendermi, e schiarirmi le idee….

Vedo il Generale fuori di se, gli dico: “Signore che vi prende, perché quella faccia, è successo qualcosa al Comandante?”
“Sta zitto Sassoin, vedi di non farmi arrabbiare ulteriormente, che già lo sono. Solo tu manchi, e concludiamo in bellezza!”

“Cos’ha il Generale Alain?”
“E chi lo sa Sabrina, è uscito così dalla stanza del Comandante, può darsi che abbia trovato Andrè addosso a sua figlia, solo così mi spiego tanta rabbia ahahah!”


Sono furioso vado dall’oste e gli dico: “Cambio di piano buon uomo, niente tisane di laudano stasera, ma laudano nelle pietanze per tutti! Sapete, domani dobbiamo partire di buon’ora e abbiamo tutti bisogno di riposare.”
“Bene Signore come volete, seguirò le Vostre indicazioni!”


Sabrina entra nella nostra stanza, tranquilla.
“Madame Oscar posso parlarvi?”
“Certo Sabrina dimmi, cosa c’è?”
“Vedete madame io vorrei chiedervi un favore se posso …”
“Parla pure senza imbarazzo.”
“Vedete ….… Voi siete una donna e quindi mi potrete capire quanto sto per dirvi; avete anche Voi un fidanzato e sapete benissimo come vanno certe cose, e quanto sia difficile stare accanto a un uomo senza stare con lui intimamente, credo che anche Andrè abbia le stesse esigenze del mio Alain, e Voi le mie madame …”
“Co .. come?”

Mi sento arrossire, le gote calde …. santo cielo! Ma che discorsi fa?!! Ma questa, cosa si è messa in testa? E poi certi discorsi …. Io …. oddio e adesso?

“Io e Alain vorremmo trascorrere almeno una volta la notte insieme e …
Cosa c’è madame, ho detto qualcosa di sconveniente, avete un’espressione di disagio, non vorrei mettervi in ulteriore imbarazzo.”
“E’ che io …. Sabrina … non … pensavo che …”
 
Balbetto, non so cosa dire, non mi sono mai sentita tanto in imbarazzo … neppure nelle perquisizioni dei bordelli parigini …..questa ragazza è …..o forse sono io ad essere un poco bacchettona?!!! No, lei è una donna sposata …. lei può, lei deve …..ma io … certi discorsi …


“Cosa volete dirmi Madame?! Che Voi non sentite certe necessità?!”

Sto avvampando, la schiettezza di questa ragazza va aldilà di ogni dire, non so cosa risponderle. Perché in realtà, non so neppure io cosa voglio! Cielo, Andrè! Mi hai confusa …. un respiro, poi un altro, ancora uno, si si … respira respira ….…. su forza Oscar, ritrova la tua proverbiale calma! Caspita, sono il colonnello Jarjayes, non mi faccio intimidire da certi discorsi … .insomma ….forse un pochino…..ma un bel duello no? Vero? Proprio a me doveva capitare …..santo cielo!

“Scusate la franchezza, non volevo essere inopportuna, se non potete fare nulla per noi, non fa nulla …”
“No, non è che … insomma …. Io…..ecco……non so uff…, va bene …. vedrò cosa……cosa fare, Sabrina.”
“Oh grazie grazie madame!”

Sabrina mi ha lasciata senza parole, sono confusa, data la mia situazione, ha dato per scontato che io e Andrè …….. ma come, allora siamo solo noi …….. strani? Davvero, sono tremendamente confusa: Andrè, cosa mi hai fatto?! Le sue mani, le sue carezze, i suoi baci …. leggeri, come piume, e poi appassionati, esigenti …..le sue mani …. le vorrei ancora … no, ma cosa penso! Vorrei tanto poter parlare con mia madre … parlare … ma come si fa?!!! ……. 
Intanto andrò a parlare con l’oste, sono sicura che stasera mio padre farà mettere laudano nelle pietanze di tutti, per sincerarsi anche di me e di Andrè. Lo conosco troppo bene …. e poi, al suo posto, lo farei anche io! Buon sangue non mente ….
Mi metto in ordine, mi guardo allo specchio, si, sono presentabile, forse un po’ accaldata, e scendo di sotto, vado dall’oste e gli dico: “Buona sera, signore.”
“Buona sera, in cosa posso servirvi?”
“Vedete, so che mio padre vi ha ordinato di aggiungere del laudano …”
“Si Signore, mi ha detto di metterlo nelle pietanze di tutti nella cena di stasera, perché domani dovete partire.”
“Si lo so, ma c’è stato un cambio di programma, dovrete metterlo soltanto nelle pietanze di mio padre … sapete?! … Noi non partiremo subito, ma lui ha detto comunque che ha bisogno di riposarsi e preferisce un poco di laudano nelle sue pietanze.”
“Va bene Signore, come volete.”

Certo che sono strani questi francesi …. valli a capire! Laudano per dormire ….

“Ah un’altra cosa, per stasera ho bisogno di avere disponibile di un‘altra stanza.”
“Si certo Signore, ecco qua la chiave, stanza sedici.”
“Vi ringrazio, mi raccomando massima discrezione.”
“Certamente Signore.”


Infilo velocemente la chiave in tasca, salgo di sopra, trovo nel corridoio Alain e gli dico: “Vieni in camera mia, devo parlarti.”
“Sissignore.”


In camera c’è Sabrina che si sta spazzolando i capelli, appena ci vede, ci chiede: “E’ successo qualcosa? Alain perché sei qui?”
“Non so, il Comandante mi ha detto di venire …”
“Debbo parlarvi …”
“Cosa succede Comandante?”

Tiro fuori la chiave e dico loro: “Questo è il mio regalo di nozze …. all’insaputa di mio padre, vi ho procurato una stanza dove trascorrerete la notte.”
“Co .. comandante dite davvero? Non mi state prendendo in giro?”
“Alain, ma a una condizione …”
“Si si, tutto quello che volete Comandante!”
“Che per tutta la durata del viaggio tu ti comporti da bravo soldato quale sei, senza darmi problemi, è chiaro?”
“Ve lo giuro Comandante, grazie!! …. Ma come faremo con il Generale, lui è sempre in agguato?!”
“A lui ci penserò io, non dovrete preoccuparvi, l’importante è che siate fuori dalla stanza prima dell’alba, e anche se la camera è dall’altra parte del corridoio, fate comunque attenzione a non farvi scoprire, intesi?”
“Oh grazie madame!”
“Finalmente avete capito anche Voi, qualcosa della vita Comandante! Non esiste soltanto il dovere ma anche il piacere.”
“Basta Alain, hai parlato già troppo per i miei gusti, e adesso va’ via che non voglio che mio padre sospetti nulla.”


Sono rimasta sola nella stanza, tra un po’ si cena, gli altri sono di sotto, io preferisco rimanere anche per stasera in camera, e sono sicura che Andrè verrà a farmi compagnia.
Sento bussare.

“Oscar …”
“Andrè … sapevo che saresti venuto.”
“Ti dispiace?”
“Ma cosa dici? Su vieni, posa la cena sul tavolo, adesso ti raggiungo.”

Ci sediamo a tavola gli dico: “Sai?! Sarei potuta scendere ma non mi andava, ho preferito rimanere qui.”
“Oscar, ho visto Alain felice come una Pasqua, chissà cosa gli sarà preso!”
“Uhmmm …”
“Cosa c’è? Tu sai qualcosa?”
“Si, gli ho procurato una stanza per stanotte …”
“Cosa? Tu hai fatto questo?!!”
“Perché ti meravigli tanto Andrè, non penserai mica che io sia insensibile? O forse si?!”
“Ma no cosa dici, è solo che non mi aspettavo che tu … ma dimmi come faranno con tuo padre che sorveglia sempre tutti?”
“Vedi, a lui ci ho pensato io, ricordi che stamattina ha parlato del laudano che ha fatto mettere nelle tisane?”
“Si certo.”
“Dopo che è entrato … qui … ho immaginato che l’avrebbe fatto anche con noi …”
“Cosa?”
“Di che ti meravigli Andrè, lui è capacissimo anche di altro …..e dopo quello che ha visto …..beh, insomma ….”
“Si lo so ma …”
“Ma niente, ho parlato con l’oste e fingendo di sapere tutto, mi ha confermato che gli aveva ordinato di mettere nella cena di stasera, laudano per tutti.”
“Ma …”
“Nessun ma, non conosci mio padre? Beh io si, e così ho trovato una scusa, ho ordinato che fosse servito solo a lui. Così Sabrina e Alain avranno tutta la libertà che desiderano. Ovviamente poi quiete fino a Parigi! È il mio regalo di nozze ….”


Sto cenando in compagnia di Sabrina, Gerard e il vecchio pazzo. 
Il Generale è di fronte a me, mi guarda e mi dice: “Sassoin ti vedo soddisfatto, ti è forse successo qualcosa di particolare?”
“Cosa volete che mi accada di bello in queste condizioni Signore! E’ solo che prendo la vita con ottimismo, altrimenti impazzirei!”
“Bravo Sassoin, così si parla, è inutile prendersela per le cose che non vanno come vorremmo ahahahah! … Vero Sassoin? “
“Si certo Signore!”
“Mi fa piacere che tu la pensi come me ahahah…. E poi sicuramente il tuo buon umore è dovuto al fatto che hai riposato perfettamente ieri notte, visto che ho ragione? Il sonno è ristoratore, è un’ottima cura per il corpo e per la mente, e vedrai che stanotte dormirai ancora meglio ahahah!”
“Non ne dubito signore, sono sicuro che dormirò benissimo.”

Per fortuna che il comandante è stata comprensiva e ha avuto un po’ di pietà per me.

Il Generale continua a guardarmi con occhi furbi e tra un boccone e l’altro continua a dirmi: “Domani mattina, partiremo subito dopo aver fatto colazione. La Salle, Sassoin, avete preparato tutto per la partenza?”
“Sissignore è tutto pronto.”
“Benissimo ….. uhmm … la cena è davvero squisita stasera, sarà perché ho appetito!”

“Bene, l’ultimo bicchiere di vino, e vado a letto, comincio a sentirmi stanco.”
“Infatti Signore, vi vedo piuttosto stanco stasera.”
“E voi dovreste fare la stessa cosa e non fare tardi!”
“Certo Signore, anch’io sono stanco, andrò a letto!”
“Quindi vieni anche tu La Salle?”
“Sissignore …. Buona notte Sabrina … Alain!”
“Buona notte a voi!”

Sabrina ed io rimaniamo da soli, ci scambiamo uno sguardo pieno di complicità, le dico: “Sabrina appena saranno entrati nella loro stanza, noi andiamo.”
“No Alain, è meglio che non entriamo nella nostra stanza insieme, ricordati che per tutti siamo due uomini, quindi dobbiamo fare attenzione che non ci scoprano.”
“Hai ragione Sabrina, allora tieni …. Questa è la chiave e aspettami, io arrivo tra un po’.”
“Va bene Alain a dopo.”

Vedo Sabrina salire al piano di sopra, mentre Andrè viene di sotto, si avvicina e mi dice: “Alain tutto bene?”
“Benissimo amico, grazie alla tua fidanzata, stanotte potrò stare con mia moglie! Le sarò sempre riconoscente, e tu Andrè, vedi di approfittarne, visto che mia moglie ti lascia la camera libera, non perdere questa occasione e sta con lei, dimentica il vecchio pazzo ; proprio tu che hai già perso tutto quel tempo aspettando che lei si decidesse … va da lei e falla tua senza pensarci! ……. Ehi Andrè. Perché mi guardi in quel modo strano?”
“E come ti guarderei?”
“Non lo so, ma sei strano!
“I tuoi discorsi Alain …””
“Vuoi dirmi che i miei discorsi sono strani?” No Andrè se non ti infili nella camera del Comandante adesso, quello strano sei tu! Beh fa come ti pare, io ti ho parlato come si parla a un fratello … a domani Andrè!”
“A domani Alain!”

Vedo Alain percorrere la scalinata e svoltare dall’altra parte del corridoio. L’oste si avvicina con il vassoio della cioccolata e mi dice: “Ecco Signore, come sempre sono fumanti.”
“Grazie!”

Afferro il vassoio e vado di sopra, apro la porta, Oscar è ancora seduta al tavolo, sta aspettando la cioccolata.

“Ecco qua Oscar, è bollente come piace a te!”
“Grazie Andrè.”




“Sabrina … dove sei?”
“Alain … sono dietro il separé, sto tentando di slacciare le fasce, ma da sola non ci riesco!”
“Aspetta che ti aiuto.” 
Sono emozionato, vado dietro il separé, la guardo, forse con bramosia, non resisto più, comincio a slacciarle le fasce fino a toglierle, e tra un giro e l’altro comincio a baciarla: il collo, la schiena, la giro a me, e mi prendo con passione la sua bocca, ho ancora le fasce in mano, le getto a terra, vedo i suoi seni: “Dio come sei bellissima!”
Le mie mani frugano il suo corpo, sono ovunque: sfioro la sua schiena, i suoi splendidi seni, i fianchi, lentamente le sfilo i pantaloni, è qui davanti a me in tutta la sua bellezza.
Non resisto ancora, la prendo tra le braccia e la porto sul letto appoggiandola delicatamente, la bacio, mi sento di impazzire, non penso ad altro, adoro il suo profumo, non riesco più a rimanere in silenzio.

“Sabrina, quanto ti ho desiderata … il tuo profumo mi fa impazzire ….”
Sono sopra di lei, continuo a baciarla, il suo corpo freme dalle mie carezze, non resisto più; mi sollevo appena da lei, mi sfilo la maglia, gli stivali, i pantaloni …. Sono nudo di fronte a lei, non sembra per nulla imbarazzata anzi mi invita a non perdere tempo, è più impaziente di me, in un attimo sono su di lei … finalmente è mia!




Oscar ed io abbiamo appena finito di sorseggiare la tazza di cioccolata, tra noi due si è creata una strana atmosfera, siamo rimasti in silenzio per tutto il tempo. Ma siamo rilassati, tranquilli. 

“Andrè non hai detto una sola parola da quando sei entrato, ti è successo qualcosa?”
“No no Oscar … è che … io …. Ti guardo Oscar e … e sei così bella che … è meglio che vada via Oscar … non vorrei che tu …ti sentissi a disagio per quello che è accaduto stamattina io …. Non vorrei deluderti ecco!”

Mi alzo dalla sedia, anche lui fa lo stesso, siamo l’uno di fronte all’altro, mi sento emozionata … che strana sensazione che provo, penso alle parole di Sabrina e mi sento confusa.

“Oscar sei strana …”
“No Andrè, sono semplicemente confusa … sai?! Sabrina mi ha detto delle cose che ….”
“Cosa ti ha detto?”
“Lei … noi … lei pensa che … da per scontato che tra noi …. si insomma Andrè, mi ha detto che io come donna potevo capirla visto che ho un fidanzato e quindi ….. posso comprendere l’esigenza di ….. Oh Andrè ti prego basta! Ma in che discorso sono incappata?! …. Io ….” 
La vedo gesticolare, stringersi le mani, ha lo sguardo abbassato, le gote rosse. Decisamente è in imbarazzo! Ma quanto è bella!
“Oscar …. Io ti amo e lo sai e per te farei qualsiasi cosa, questo tu lo sai.”

Mi avvicino a lei, le mie mani si posano sulle sue spalle, sono magre, sottili, il suo viso è vicinissimo al mio, sento il suo respiro affannato, non riesce a guardarmi, le alzo viso con un dito, le sfioro le labbra con le mie, un piccolo bacio e un altro ancora, sento che trema tra le mie braccia, la stringo a me, sento ancora il profumo dei suoi capelli, mi inebriano … la stringo sempre di più, la bacio una, due volte, lentamente ci trasciniamo sul letto, ci sfiliamo le scarpe senza allontanarci l’uno dall’altro, le sbottono la camicia, mi accorgo che non indossa le fasce, non resisto e mi libero della mia camicia, rimango con i soli pantaloni.

Sento lo sguardo di Andrè sulla mia pelle, brucia dal desiderio, ha gli occhi più scuri del solito, sento il mio corpo tremare, siamo sdraiati sul letto, abbracciati stretti, Andrè si appoggia sui gomiti per non pesarmi addosso, sono confusa, non so se voglio …… questa per me è una situazione nuova, mi spaventa, avverto l’eccitazione di Andrè e istintivamente cerco di allontanarmi, sono avvampata, non riesco a guardarlo, tremo all’idea di dirgli anche una parola. Sono confusa, dispiaciuta di non riuscire a concedergli quello che lui desidera, ma io….io sono a disagio, è tutto così complesso! Le sue mani, le sue carezze, il suo profumo, la sua pelle calda, il suo petto appoggiato appena al mio….sta succedendo tutto troppo in fretta, troppo presto.

“O .. Oscar …”
“Andrè per .. perdonami Andrè ma io … io non… me la sento … scusami … io non volevo … ti prego Andrè comprendimi … io non posso …. Almeno ….. adesso”

Mi avvicino prendo la sua mano, guardo l’anello, gliela bacio e le dico: “Oscar non devi giustificarti …. Saprò aspettarti …non ti chiederei mai di fare qualcosa contro la tua volontà, qualcosa per cui non sei pronta”

Vedo i suoi occhi brillare e con un sorriso dolcissimo mi dice: “Grazie Andrè!”

Oscar prende la mia mano, la bacia, vedo le lacrime scendere copiosamente, con gli indici le asciugo il viso, sfioro le sue labbra con le mie, non resisto l’abbraccio, la stringo a me, le sussurro: “Oscar non piangere, saprò aspettarti!” Si appoggia a me, la sua testa sulla mia spalla, e restiamo così, abbracciati stretti per un tempo lungo. Ci basta questo abbraccio per ritrovarci, per calmarci e rasserenarci. Un abbraccio dolce, che sa di casa, di accoglienza, di rispetto.

Mi allontano da lei, mi dice: ”Dove vai Andrè?”
“Nella mia stanza, domani lo sai dobbiamo partire e …”
“Andrè se … se … non ti chiedo troppo …vorrei che tu dormissi con me stanotte … ti prego Andrè.”

Le sorrido, vado da lei, la guardo è ancora imbarazzata, timida, bellissima, le dico: “ Ma certo Oscar, se lo desideri, se ne sei sicura, se è quello che vuoi, rimarrò con te stanotte.”
Mi sorride, annuisce appena, e con occhi scintillanti mi dice: “Grazie Andrè.”

Non aspetto ancora, l’abbraccio nuovamente, la bacio, siamo distesi sul letto, stretti l’uno tra le braccia dell’altro, ci sussurriamo parole dolci e piene d’amore, finché non ci addormentiamo.
 Abbracciati, nel piccolo letto di Oscar, come quando eravamo bambini. Un temo in cui tutto era più semplice, un tempo che sta ritornando, o meglio noi stiamo ritornando ad essere quei bambini allegri a cui bastava poco per essere felici, un abbraccio….e qualche marachella da combinare!


“Accidenti che mal di testa, ma cosa mi è successo! Credo di aver dormito profondamente, ma che ore sono? … Le sei del mattino!”
Mi giro nel letto, mi volto verso quello di Andrè e mi accorgo che è intatto, getto per aria le coperte e scattando in piedi impreco: “ Maledizione ma dove ha dormito Andrè!!”

Sono in camicia da notte infilo solamente le ciabatte e mi precipito fuori dalla mia camera in cerca di Andrè, mi chiedo: ma dove diavolo ha dormito?!! … Mi sorge un dubbio, dopo averlo scoperto ieri mattina nel letto di Oscar, non vorrei che si fosse intrufolato nuovamente nel letto con …. Mia figlia! No … no … guai a te Andrè se così fosse … 
A passo marziale mi dirigo in camera di Oscar, entro senza bussare, piano, leggero come un felino, sono in camera, li vedo …. Non urlo, mi contengo e non so nemmeno io perché, cammino in punta di piedi, dormono profondamente.
Vedo Andrè senza la camicia, e quella di mia figlia è in parte sbottonata, dalle coperte escono i piedi e parte delle gambe, senza calze. Sembrerebbero quasi nudi…..
Accidenti a loro lo sapevo questi hanno fatto …..
Un momento! Non voglio essere precipitoso voglio prima controllare. In fondo, non faccio nulla di male, io!
Sollevo lentamente le coperte, voglio controllare senza svegliarli.
OH! Meno male, hanno indosso i pantaloni, allora non è successo niente …. Spero. In fondo non si sarebbero rivestiti se fosse successo … spero … dovrò proprio aumentare la sorveglianza!
Sorrido ed esco dalla stanza di soppiatto.
Chiudo lentamente la porta, non voglio che si accorgano della mia presenza, non voglio che dicano di me che sono invadente. 
Perché io non sono invadente, sono solo un padre premuroso che ha a cuore il benessere della propria figlia e del suo fidanzato. Certo, sono un ottimo padre, e sarò un suocero come nessun altro….e chissà quanti nipotini mi daranno….dunque, diciamo uno ogni 2 anni, uhm…Oscar non è più giovanissima, ma credo che 4 o 5 potranno darmeli!

Percorro il corridoio, decido di controllare nella stanza di Sassoin, apro e vedo La Salle dormire, ma il letto di Sassoin è intatto.
Ma dove sarà finito?! Un momento, se Andrè era nella stanza di Oscar … a dormire quasi sicuramente, allora Sabrina dov’è?! E’ chiaro!! Quei due sono insieme!! Ah me l’hanno fatta!! … Ma dove saranno?!
Percorro il corridoio, ma dove li cerco, non posso mica aprire tutte le camere … Dove diamine saranno?!!
Passo davanti a una porta, sento dei rumori … origlio, no sono gemiti, provengono da dietro questa porta, spio dal buco della serratura, ma quello è …
Spalanco la porta con irruenza, vedo Sassion sopra Sabrina, nudi, in atteggiamenti inequivocabili …. Urlo: “SASSOINNN cosa stai combinando!?”



Mi alzo di scatto da sopra Sabrina, copro la mia donna con le coperte, sono nudo, sento il Generale:
”Sassoin in piedi ATTENTI!!”
“Ma Signore sono nudo.”
“Non mi importa Sassoin, alla mia età non mi meraviglio più di niente, su alzati!”

Mi alzo dal letto nudo come mamma mi ha fatto e mi metto sull’attenti. Che vergogna …. no anzi … sull’attenti  …. che guardi pure! E gli faccio anche il saluto militare!

“Sassoin rivestiti, ti aspetto fuori.”
“Sissignore!”

Vedo il Generale uscire dalla porta, mi giro verso Sabrina, e mentre mi vesto impreco: “Maledizione a quel dannato pazzo, non lo sopporto più!!”
“Alain ti prego calmati.”
“Ma come posso calmarmi quello … quello …. Mi sta rendendo la vita impossibile!”
“Alain, tutto sommato il Generale non ha torto, tu sei in missione e ….”
“Non me lo ricordare Sabrina …. Se avessi saputo … io … non ….. no … ma che dico? Se non fossi andato in missione non ti avrei conosciuta …. Oddio adesso cosa succederà?

Lo sento sbraitare: “Sassoin sbrigati!”
“Sissignore, agli ordini Signore!” Ma questo vuole svegliare tutti?!!!

Vedo Alain uscire dalla porta, povero caro, chissà adesso cosa gli accadrà?

“Sassoin seguimi, vieni in camera mia, dobbiamo parlare!”

Percorriamo il corridoio e in men che non si dica siamo nella stanza del Generale.
“Su entra e chiudi la porta.”
“Signore …”
“Sta zitto, tu devi parlare quando te lo dirò io. Sassoin, hai trasgredito a un ordine, e questo sai come si chiama? Insubordinazione!! Sassoin come devo fare con te, sei propenso alla ribellione, sarai anche un buon soldato ma sei indisciplinato soldato Sassoin, quando metterai la testa a posto?!!”
“Signore io non credo di aver fatto nulla di grave, volevo solo stare con mia moglie, siete stato giovane anche Voi o sbaglio?”
“Certo che si Sassoin, ma io, quando ero con il mio esercito fuori con le missioni, non ho mai fatto quello che hai fatto tu Sassoin, aspettavo di tornare a casa da mia moglie e non mi andavo certo a chiudere nei bordelli e tanto meno andavo a caccia di donne!!”
“Ma Signore, Voi non mi avete mica trovato in un bordello, ero con mia moglie, è mai possibile che Voi non lo capiate?”
“Certo che ti capisco Sassoin, cosa credi che sia fatto di pietra? Mi pare di avertelo già detto, tu prima di tutto in questo momento sei un soldato, devi resistere fin tanto che tornerai in patria!! Ti è così difficile aspettare?!!”
“Certo che si Signore, è mai possibile che Voi non capiate, io …. Io …”
“Basta Sassoin, a quanto pare è inutile discutere con te, d’ora in avanti tu dormirai con me, e questo è quanto, intesi?”
“Sissignore…”
“Non fare quella faccia, tu adesso lo sai che dovrai prepararti per il viaggio, e sicuramente non avrai riposato affatto, sarai stanco e debilitato e se lungo la via dovessimo essere attaccati? Noi avremmo un uomo in meno su cui contare, questo spero che tu lo capisca Sassoin, e adesso va che tra poco si parte.”
“Agli ordini Signor Generale!” ma….e Andrè? Dov’è?
   
 
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