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Autore: ReSiLiEnCy    26/06/2018    0 recensioni
la vιтa é colмa dι ιмprevedιвιlι e ѕcoмode ѕιтυazιonι, perѕιno l'anιмo pιυ' ғorтe ed ιnтrepιdo, coмe qυello dι вaĸυgoυ ĸaтѕυĸι, pυo' тrovarѕι ιn dιғғιcolтa'.
annaѕpando тra le ѕυe perѕιѕтenтι paranoιe, вaĸυgoυ ѕι ritroverá coѕтreттo ad aғғronтare la ѕυa pιυ' grande paυra.
"ιl мιo cυore... non é coѕι' vιrιle coмe тe lo aѕpeттavι."
ⓘⓝⓕⓞ
La seguente storia:
✒N O N contiene spoiler anime/manga;
✒non segue l'opera originale, i fatti e gli eventi sono puramente inventati da me medesima;
✒é incentrata sulla ship Bakugou x Kirishima;
✒contiene accenni sulla ship Midoriya x Uraraka;
✒contiene personaggi inventati da me medesima;
✒tratta di personaggi non presentati/ben approfonditi nell'opera (es. I genitori)
✒N O N contiene scene di carattere sessuale.
[Storia pubblicata anche su wattpad. Lo annuncio solo per evitare accuse di copiatura]
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter Six

Bakugou era stato tutta la notte a riflettere sulla faccenda. Si era imposto di risolvere le proprie questioni interiori per arrivare ad una sana conclusione.

Sembrava così difficile, eppure incredibilmente non ci dovette pensare più di tanto.
Lo aveva già capito a scuola, il giorno prima. Deku, per una volta, non si era rivelato inutile. Paragonandosi a lui -al suo rapporto stretto con Uraraka- Bakugou riuscí a mettere i puntini sulle i.

Chissà da quanto Kirishima si era accorto dei suoi sentimenti. Era molto probabile che con qualche piccolo gesto Kirishima stesse tentando di trasmetterlo a Bakugou già da tempo, per renderlo consapevole. 
Invece al biondo non sarebbe mai passato per la testa un fatto simile.

Non era riuscito a vedere il vero stato d'animo di Kirishima.
Ma non era riuscito a vedere neanche il suo stesso stato d'animo.

Bakugou aveva sempre provato del piacere con la sua sola presenza. Provava una sorta di felicità che però non riusciva a trapelare all'esterno di quella dura corazza. Infatti l'apparenza era sempre stata un'altra e sapeva che sarebbe stato sempre così perché era nel suo essere.
E anche Kirishima lo sapeva.

Bakugou, quella notte, percepì una sorta di desiderio e una sensazione di vuoto. 
All'improvviso si rese conto di volerlo vicino. 
Come sarà dormire con lui? Pensò.

E quella mattina si stava dirigendo a scuola con l'impazienza di incontrarlo. Dove parlargli con urgenza, dirgli quelle parole così vere, da sempre celate nel suo cuore, ma così imbarazzanti, tanto che non voleva assolutamente ripeterle. Era troppo orgoglioso anche su questo. Quindi converrebbe a Kirishima di ascoltarlo attentamente.

•••

Bakugou percorse i corridoi della Yuuei in modo calmo ma allo stesso tempo con un passo lungo e rapido. Preferiva parlare con lui in privato, ma per farlo dovevano uscire dalla classe, e quindi doveva arrivare prima del professor Aizawa.

I corridoi erano inspiegabilmente silenziosi. Così monotoni. Ogni classe e finestra erano ben chiuse, come se niente doveva entrare o uscire. 
Se non fosse che si era nel bel mezzo della settimana, Bakugou avrebbe pensato di esser andato a scuola in un giorno festivo.

L'unica porta che si rivelò aperta fu proprio la classe 1-A. 
Senza diminuire la velocità del suo passo svoltò per entrarvi ma si piantò a terra: i suoi compagni erano già arrivati, seduti ai propri banchi in attesa del professore, calmi.

Tutti tranne Kirishima.

Non aveva la certezza che sarebbe arrivato in ritardo oppure che anche quel giorno sarebbe stato assente. Non lo poteva dedurre, era presto dopo tutto.

Perché tutti sono già qui? E perché non stanno chiacchierando come loro solito?

Provò a pensare ad un Aizawa arrabbiato, con gli occhi iridescenti e furiosi, che minacciava la classe di non emettere un fiato fino al suo ritorno in classe. 
Ma per andare dove? E poi Aizawa non era un uomo puntuale, a quell'ora a regola starebbe ancora dormendo nel suo sacco a pelo, gettato da qualche parte per la scuola. 
Era presto anche per lui, quindi Bakugou scartò subito quell'ipotesi.

«Buongiorno ragazzi.» una voce cupa riecheggiò tra le pareti della classe.

Bakugou sussultò e si girò, incontrando lo sguardo stanco ma severo del professore. 
Dalla serie parli del diavolo e spuntano le corna.

Ti hanno tirato via di forza dal sacco a pelo o cosa?  pensò il ragazzo.

Aizawa non gli disse nulla, lo guardò male e basta. A Bakugou bastò ed infatti andò al suo posto senza fiatare. Una strigliata dal prof non la voleva proprio.

Mentre l'uomo faceva l'appello, Bakugou pensò a come fare per la sua situazione: mandare un messaggio forse era il metodo meno imbarazzante per lui, ma non si sarebbe sentito realizzato, doveva dirglielo in faccia. Per cui tanto valeva aspettare la ripresa di Kirishima e il suo ritorno a scuola, oppure poteva evitare tale attesa ed andare a trovarlo a casa.

Un paio di colpi lo ridestò dai suoi pensieri. Provenivano dalla porta, qualcuno stava bussando.
Il professore diede il permesso di entrare e dopo qualche secondo, che sembrò un eternità, la porta si aprì.

Bakugou si aspettò vivamente di veder entrare Kirishima, con il suo solito sorriso raggiante e un'espressione da pirla per l'imbarazzo del ritardo.
Invece vi entrò una ragazza. Aveva la divisa della scuola.

Ma chi é questa? Non l'ho mai vista prima.

Beh, Bakugou effettivamente non faceva caso nemmeno ai suoi compagni, non c'era da stupirsi se non si ricordava di un'alunna di un'altra classe.

Per esser adolescente aveva un fisico poco proporzionato ma slanciato. I suoi lunghi capelli ondeggiavano in modo elegante lungo la schiena, erano di colore grigio cenere e lisci. Avanzò nell'aula con portamento aggraziato e calmo e si affiancò al professore, poi voltandosi verso la classe dimostrò di avere dei grandi occhi chiari.

«Bene. Lei sarà una nuova alunna della classe 1-A, quindi vedete di andare d'accordo. Presentati.»

Bakugou sbuffò e posò il mento sulla mano, guardando altrove. Non gli importava sapere il nome di quella, aveva altro per la testa. 
Ma qualcosa non andava. Lo sentiva dentro.

Non appena riportò lo sguardo sulla nuova arrivata, vide che prese posto all'unico banco vuoto della classe.
Quello di Kirishima. La cosa lo fece  irritare e non poco.

«Ehi! Quel banco é occupato!»  voleva urlargli contro, ma la voce stranamente non gli uscì.

Cosa?

«É un piacere conoscerti.» disse Kaminari alla ragazza nuova. A lui si unirono anche altri.

«Finalmente siamo una classe completa.» affermò Sero.

Ma é stupido? Non avevamo bisogno di una tipa a caso.

«Giá. Quel banco vuoto era così noioso.» disse poi Ashido.

«Ma siete impazziti?!» Bakugou volle urlare ancora, ma per la seconda volta non si sentì nulla.

Mentre Bakugou lottava contro se stesso per poter emettere anche un fiato, l'intera classe era impegnata a socializzare con la nuova arrivata. Tutti accerchiati nel posto che spettava di diritto ad un'altra persona, non a lei.
Era sbagliato.

Ragazzi?!

Kaminari sorrise quasi di sollievo «É stato davvero seccante non avere nessuno dietro per tutto l'anno.»

Ehi...cosa significa?

«In effetti avere un punto vuoto metteva a disagio.» aggiunse Jirou.

Ascoltatemi cazzo!!!

Niente.

E Kirishima? Ragazzi...

Nessuno lo ascoltava.

Che ne é stato di Kirishima??

Bakugou era presente ma non esisteva.
 

CHE STA SUCCEDENDO?!?!

 
   
 
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