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Autore: Spensieratezza    28/06/2018    5 recensioni
Spin off della storia "il quinto mondo." e sesta storia del ciclo delle fiabe.
Castiel e Gabriel raccontano a Dean e Sam, lo sbocciare della loro storia d'amore, iniziata in Paradiso, ma non rivelata mai veramente, fino a quando non si sono rincontrati dopo la presunta morte di Gabriel, nel mondo delle fiabe
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Gabriel
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Più stagioni
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Come nelle favole'
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Quando arrivarono a casa di Jensen, i genitori non c’erano. C’era solo Misha ma era a letto.

“Fratello.” Disse Jensen andando subito da lui.

“Jensen…” gemette Misha, vedendolo entrare.

“Jensen dove sei stato?”

“Non ti preoccupare. Ora sono qui. Cos’hai? È tutto a posto? Niente di grave, spero.”

“Come…sapevi che stavo male?” chiese Misha tossendo di nuovo.

“Misha, smetti di farmi domande e dimmi cos’hai.”

Misha con gli occhi lucidi rispose:

“Consunzione.”
 
Il gelo invase la stanza. “No. Non è possibile.”

Tubercolosi… pensò Jared sgomento.
 
“NO.” gridò Jensen. “No. Non in questo secolo!! NON TU. CI DEVE ESSERE UNO SBAGLIO.”

“Nessuno sbaglio, Jensen…”

“Perché non me l’avete detto…oh mio dio…ma stai tranquillo, ti guariremo..la tubercolosi non è più una malattia incurabile…guarirai..ora ci penso io…” disse Jensen singhiozzando, accarezzandogli i capelli.

“Jensen, và a prendergli un bicchiere d’acqua, guardo io MIsha.” Disse Jared.

Jensen era talmente sconvolto che andò in cucina senza protestare.
 


Jared appena Jensen si allontanò, mise una mano sulla fronte di Misha e sgranò gli occhi appena lo fece.

Mio dio…questo ragazzo ha pochi giorni di vita…forse ore…
 
Jensen tornò in stanza e Jared si allontanò subito da lui.

Jensen gli diede da bere personalmente dalle sue mani e poi riprese a singhiozzare ai piedi del letto e Jared provò una dolorosa morsa allo stomaco a vedere Jensen soffrire.

Non poteva sopportarlo. Avrebbe messo fine a quello stesso dolore in quel momento, se avesse potuto. Non poteva vedere il ragazzo che amava, soffrire.
 
“Jensen, c’è qualcosa che possiamo fare per aiutarlo.” Disse subito.

Jensen lo guardò con gli occhi colmi di speranza.

“Ma devo tornare al mio castello. Lì ho qualcosa di magico che potrebbe aiutarlo.”

“Vengo con te.”

“No, sarebbe inutile e stressante per te. Aspettami pure qui. Non è lontano. Tornerò presto.”

Jared non poteva lasciare che Jensen soffrisse per la perdita di suo fratello. Era per questo che…anche se gli faceva male, sacrificarsi era l’unica soluzione. Non sarebbe stata vita per Jared, continuare a vivere la sua vita vedendo Jensen infelice, sapendo che avrebbe potuto fare qualcosa per salvarlo e non l’ha fatto.

Era per questo che doveva donargli la sua rosa. Quella che manteneva la sua linfa vitale e lo teneva in vita.

Non poteva sapere per certo se avrebbe salvato Misha ma doveva provarci.

Lui aveva perso Dean, non avrebbe permesso che anche Jensen provasse lo stesso dolore.





Con grande sollievo di Jensen, Jared riuscì a tornare non troppo tardi e senza inconvenienti né incidenti. Quando tornò, lo abbracciò forte.

Sgranò gli occhi però, quando vide la rosa incantata tra le braccia di Jared che gliela porgeva.

“Che significa?” domandò.

“Devi darla a tuo fratello. Credo che il suo potere magico potrà guarirlo.”

“Jared, no…è tua. Io non posso…”

“Jensen, questa è un’emergenza. Lascia perdere le sciocchezze come il diritto di precedenza o le manie di possesso.”

“Ma ti succederà qualcosa se io…?”

A questo punto Jared sfoggiò il suo miglior sorriso e la sua risata più convincente.

“Ma no! Non mi succederà niente! Ne ho decine di rose così, hai visto la mia fontana? Posso attingere al loro potere in mille modi diversi. Modi che tu non puoi neanche immaginare. Hai visto quanti decenni sono rimasto in vita e tra l’altro sempre giovane? Come avrei potuto se avessi attinto da una sola rosa?” mentì.

Gabriel nel frattempo, era nascosto in un angolo della stanza, invisibile, che si consumava di preoccupazione per Misha. Aveva scoperto di potersi rendere invisbile, forse quel potere gli era affiorato per via del troppo stress e della paura di farsi scoprire lì da loro.




Jensen dopo quell'episodio, ricordò improvvisamente di essere Dean e quindi andò da Jared per spezzare la maledizione.

Gabriel si precipitò da lui. "Castiel!! Tu..stai bene!" disse.

Dopo che Jared e Jensen ebbero spezzato la maledizione della bella e la bestia, si presero la loro prima notte insieme e la fata ne approfittò per incontrare Misha e Gabriel.

"Sono contenta che sei guarito, Misha." disse lei.

"Aspetta, tu CHI SEI?" chiese Gabriel, mettendosi davanti a Castiel, per impedirgli di fargli del male.

"Sono una fata."

"Le fate NON ESISTONO. " "Sì, invece. Per tutto questo tempo sono stata spiritualmente vicino a Jared, sperando che riuscisse a spezzare la maledizione. Ora ci è riuscito. Potete festeggiare." disse sorridendo.

"Jensen..ha spezzato la maledizione?" chiese Castiel attonito. Gabe davanti a lui, si mise una mano sulla bocca, mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime.

I poveri angeli non potevano sapere di trovarsi davanti proprio Amara.


"Vogliamo vederli!" disse Castiel, cercando di uscire immediatamente dalla casa, ma la fata sprangò la porta con un gesto della mano.

"MA CHE...PERCHè STAI FACENDO QUESTO? NON CAPISCI CHE.." cominciò Castiel, ma Gabriel si mise davanti all'angelo.

"Gabriel?? Ma che stai facendo?"

"Possibile che non l'hai ancora capito, Castiel? Quella donna..è AMARA."

"CHE COSA?

Castiel si girò verso la fata.

"Dice la verità??"

La fata fece per aprire bocca, ma Castiel la anticipò.

"è TUTTA COLPA TUA QUELLO CHE è SUCCESSO??" gridò Castiel.

"Ascoltami, Castiel. Quello che è fatto ormai è fatto, non guardare più indietro, ma guarda AVANTI. Loro lo stanno facendo e dovrete farlo anche voi, dovete prendere una DECISIONE, anzi, sarà tuo fratello GABRIEL a farlo."

"Cosa?? Gabriel...ma che.." Cas stava tremando, non capendo dove quella fata malefica volesse andare a parare.

La fata guardò entrambi gli angeli e all'improvviso il suo sguardo divenne come di fuoco, maligno. In un istante, il suo vestito verde smeraldo, scomparve, per lasciar posto a un lungo vestito nero con mantello. Sembrava la morte con la falce.



"Ho vissuto nell'oscurità per molto tempo, sapete, imprigionata dal mio caro fratello, dov'ero ho potuto vedere MOLTE COSE, ma quello che ho visto più di tutto, è che l'essere umano è EGOISTA, quando deve scegliere, sceglie per sè stesso, non per salvare l'altro. Mi sono divertita, sapete, a testare ognuno di voi, a vedere che scelte avreste fatto, su quale piatto della bilancia sarebbero cadute. Sull'egoismo o sull'altruismo." disse Amara tenendo i due palmi delle mani in alto.

Tu sei malata.." disse Gabriel.

"Sam e Dean hanno superato brillantemente la prova! Anzi, tutte le prove. Mi hanno stupito. Davvero. Hanno dimostrato di anteporre il benessere dell'altro a loro stessi! Sam si è addossato la colpa del siero per salvare suo fratello Dean dalla furia degli spiriti, Dean è addirittura RINATO e nonostante questo, è tornato da suo fratello e ha spezzato la maledizione! Vogliamo parlare di Sam? Ha atteso tutti questi anni che suo fratello Dean tornasse da lui e quando poteva avere la speranza di salvarsi, ha preferito salvare TE." disse la fata indicando Castiel.

"Questo..ti dispiace??" disse Castiel sarcastico.

"Tutt'altro! Mi commuove! Mi commuove anche tutto quello che ha fatto il tuo VERO fratello, per te. Tutto quello che ha sacrificato. è commovente."

"Questo si chiama AMARE!!" rispose Gabriel con sguardo feroce e Castiel guardandolo si sentì arrossire. "Tu potrai non apprezzarlo, ma molte persone sì!"

"Oh, ma io lo apprezzo ecome!" disse Amara, scioccandoli. "Non avete ancora capito perchè ho fatto tutto questo? Non è solo per prendermi una rivincita nei confronti del caro Dean, ma per prendermi una rivincita nei confronti del MIO CARO FRATELLO, DIO!"

"In...in che razza di modo contorto, far soffrire NOI, ti farebbe prendere una rivincita SU DI LUI'??" urlò Gabriel.



"Io volevo capire, SAPERE, quanto in là si può SPINGERE un fratello, per amore di un altro fratello! Volevo SAPERE, se la mancanza d'amore che mi ha dato mio fratello, si riflettesse in TUTTI GLI ESSERI o solamente IN ME!" 

"Ma tu hai perdonato Dio!! Ti avevamo visto volare con lui!" disse Castiel scioccato.

"Pfff..certe cose non si dimenticano facilmente, certo gli voglio bene, ma non potevo DIMENTICARE. Per questo ho messo alla prova Dean e Sam, volevo vedere quando si sarebbero spezzati, quando avrebbero accettato di abbandonarsi a vicenda, pur di salvarsi! Beh, non è successo..tutto sommato sembra che si vogliono davvero bene." disse la fata guardandosi le unghie.

"Bene!" ruggì Gabriel furibondo. "Ora hai avuto la tua perversa e malvagia risposta, LASCIALI ANDARE. LASCIA ANDARE TUTTI!" gridò Gabriel.

"Questo.." disse lentamente la fata. "Dipende da te, Gabriel." 

"Cosa??"  chiese Gabriel impallidendo.

"Sapete, all'inizio ero interessata solamente a Sam e Dean, ma poi sei arrivato tu, Castiel.. e mi sono appassionata così tanto anche al vostro amore fraterno, che..ho deciso di farvi entrare a far parte del cast di personaggi. Oh, Gabriel ha sacrificato così tanto per te... certo tu hai fatto ben poco per lui, eri troppo occupato a stare sotto le sottane dei Winchester, non è vero??"

"Non ti permettere di mettere in dubbio il mio affetto per Gabriel!!" disse Cas minaccioso.

"Oh, ma a me non interessa mettere in dubbio il tuo, mi interessa mettere in dubbio il SUO!" disse la fata guardando Gabriel con un sorrisetto.

Gabriel impallidì, mentre la fata gli faceva più vicino.

"Sam e Dean hanno infranto la maledizione, ma non possono ancora lasciare questo mondo, fino a che non ricorderanno chi sono, certo, avrebbero un aiuto in più se potranno contare sul sostegno di un amico, nel momento in cui il loro mondo crollerà un'altra volta, non è così?"

"Gabriel! Non ascoltarla!" disse Castiel, spaventato. Non capiva cosa intendesse Amara, ma aveva capito benissimo il suo intento di manipolare il fratello.

 

"Tra poco dirò ai due innamorati che potranno vivere una nuova e splendida vita in un mondo di pace e amore, l'età dell'Oro, sta a te decidere se darò a loro anche un regalo aggiuntivo, un biglietto in più per Orolandia! Disgraziatamente, i biglietti sono esauriti. Ne ho solo uno." disse la fata con aria triste.

Gli angeli restarono di stucco. 

"Comprendo il vostro dilemma." disse la fata in tono comprensivo. "Se do il biglietto a uno di voi, l'altro resterà da solo, libero di tornare nel suo mondo! Sono una persona generosa in fondo, no? Naturalmente non è una scelta tirannica, potete anche prendere il mio gentile omaggio e..." fece un finto gesto di strappare un biglietto invisibile.

"Naturalmente, se decidete di strappare il biglietto, tornerete tutti nel vostro mondo, perchè non posso mica rischiare che voi due rimaniate qui una volta che siete andati fuori TRAMA, non è vero? Sareste un pericolo per me! Quindi, direi che la scelta è chiara. Niente biglietto, tutti e due a casa, oppure.."

"No!! Non sceglieremo niente, noi non ci faremo manipolare!!!" gridò Castiel.

"Oh, ma la scelta non è tua, vero, Castiel? La scelta è di Gabriel. Avanti, cosa scegli?" chiese la fata.

Castiel si volse a guardare Gabriel con espressione affranta.

"Sam e Dean hanno ancora bisogno di te, Castiel..io..vorrei portarti con me...ma non posso essere egoista.."

"Gabriel! No! Ci deve essere un altro modo!" 

"Sai quanto odio separarmi da te..e sai che mi sacrificherei io per riportarti a casa e restare io quaggiù..ma..non ho lo stesso potere con loro, che hai tu su di loro!"

La fata ridacchiò, citando una frase di telefilm. "Facciamo tutti questi giochi di potere con le persone a cui vogliamo bene!" 

"Non posso lasciarti, Gabriel, non posso lasciarti un'altra volta! Resteremo insieme, se lei ci riporterà nel nostro mondo, troveremo un modo per tornare indietro, di nuovo, INSIEME!" disse Castiel, prendendogli le mani, con gli occhi lucidi.


Gabriel, con gli occhi traboccanti di lacrime, riuscì comunque a riservargli un sorriso. Sembrava felice.

"La luce che è ora nei tuoi occhi, Castiel. Non sai quanto a lungo ho visto quella luce quando guardavi loro e quanto a lungo ho sperato di vedere quella luce riflessa nei miei occhi, Castiel...e finalmente sta accadendo.."

Castiel sorrise più apertamente, pensando che Gabriel aveva accettato ormai, ma l'arcangelo gli spezzò il cuore definitivamente. Lasciando scivolare le mani dalle sue, lo gelò.

"Ma non spetta a te questa decisione, fratello."

Castiel era impalludito, mentre Gabriel si rivolgeva verso la fata. "Sono pronto."

"NO!! NO! IO NON TE LO PERMETTERò, MI HAI SENTITO?? NON PUOI FARLO!!" 



Lo sguardo di Amara però, alle parole di Gabriel, era ritornato fiammeggiante e aveva spinto malamente Cas da parte, come una dea della resurrezione.


"GABRIEL, TI SCONGIURO, NON FARLO, TI HO GIà PERSO UNA VOLTA, NON VOGLIO PERDERTI DI NUOVO!" 

Castiel era impossibilitato a muoversi per via della forza che lo teneva legato alla porta, Gabriel aveva sollevato il capo, a occhi chiusi e le lacrime gli scendevano copiosamente sul viso.

"Non sta a te scegliere, Castiel. "disse Gabe.

La fata sembrò addolcirsi per un momento. Gli tolse via due lacrime dal viso e mise le sue mani sul viso di Gabe.

"Non piangere. Sìì orgoglioso, perchè hai superato la mia prova."

Quella frase sembrò calmare Gabriel e il suo volto si trasfigurò di una nota di fierezza. Fece un debole sorriso e un attimo dopo, la fata gli toccò la fronte e lui scomparve, sotto lo sguardo attonito di Castiel.  






















Note dell'autrice: eccomi qui ragazzi, siccome Gabriel non compare per le mie due storie sulle fiabe, era importante colmare le lacune e far capire come mai non si è visto xd era importante anche far capire ad un certo punto come aveva fato ad andarsene! Non mi aspettavo venisse un capitolo così tanto angst! Si capisce che ci ho messo parecchio sentimento?? xd mettetemi personaggi che piangono perchè l'amico si sacrifica e io ci vado a nozze xd confesso che pima di scriverlo non mi aspettavo tanto angst, ero sinceramente convinta che questa parte sarebbe stata molto corta xd sempre più misteri svelati! Alla fine Amara confessa di aver fatto tutto questo anche perchè GELOSA dell'amore fraterno di sam e dean prima e di quello tra gabe e cas dopo! :) 

confesso di essermi emozionata molto a scrivere questo capitolo, penso si capisca :))

la frase in grassetto "facciamo sempre questi giochi di potere con le persone a cui vogliamo bene" è di REIGN. Prima di cominciare a far schifo, era un GRANDE TELEFILM :D

pps niente è dato al caso, altra cosa importante è quello che dice Gabe a Cas! "ho sperato a lungo che tu mi guardassi come guardi loro" qualcosa nel cuore di Cas è cambiato e Gabe è come se lo percepisse e ne è felice! Questa è stata la mia intenzione da sempre, non volevo che si innamorassero in maniera "banale" diciamo. Volevo che Gabe conquistasse e facesse inanmorare Cas piano piano fino a fargli quasi mancare l'aria, se ci siamo capiti :))
   
 
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