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Autore: terryoscar    28/06/2018    8 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Scandalo in convento


Siamo a tavola a fare colazione, ci siamo tutti meno mia figlia e Andrè, ieri dopo l’intera giornata fuori sono tornati tardi, era notte, e non mi hanno dato alcuna spiegazione eloquente, anzi, mi ha lanciato una delle sue provocazioni, voleva insinuare il dubbio, ma io diffido da ciò che mi ha detto; conosco Andrè e non credo che ….. però non è detto, anche mio suocero aveva fiducia in me, eppure … beh, è inutile pensarci, tanto ormai quel che è fatto è fatto, spero che almeno siano discreti … ma quel Sassoin … ci prende gusto a infierire, anzi, è di fronte a me, e mi sorride come un imbecille, si sta divertendo alle mie spalle, è convinto del fattaccio ….. dannazione!

“Signor Generale, siete piuttosto silenzioso, cosa vi succede, siete pensieroso!”

Ipocrita, lo sai benissimo perché sono pensieroso, hai voglia di prendermi in giro Sassoin? Ebbene ci sto!

“Io Sassoin?!! Ma no! E’ solo che sto pensando alla partenza di domani e alle prossime tappe che faremo.
Lasceremo Torino e torneremo in Val di Susa, pernotteremo un paio di giorni in tenda, e poi dovremo fermarci nuovamente in un monastero.”
“No no Vi prego Generale, lì proprio no!!”
“Davvero Sassoin! E perché mai?! Io mi ci sono trovato benissimo, tu no?”
“Certo che no Signore …. Lì … lì … non fanno altro che pregare e io …”
“A già dimenticavo, sei un miscredente, a te piacciono gli eccessi, vero Sassoin?”
“Ahahahah … Questa poi Alain ahahah!”
“Gerard ti prego non metterci anche tu!”
“Ma cos’hai contro i frati Sassoin?! A parte te, nessuno ha avuto di che lamentarsi, e credo che anche tua moglie si troverà bene, vero Sabrina?”
“Certo Signore per me non è un problema.”
“Sentito Sassoin?!! Nemmeno tua moglie ha da ridire qualcosa, sei sempre tu a lamentarti.”
“Ma Signore, sicuramente si ricorderanno di Andrè e il Comandante, cosa faranno, indosseranno nuovamente il saio?”
“Ahahahahah ti piacerebbe prenderli ancora in giro, vero? Ma nooo … ci fermeremo vicino a Susa …… non è lo stesso monastero del viaggio di andata! Così non saranno nemmeno costretti, a pregare in continuazione come è accaduto, l’altra volta. Mi dispiace Sassoin ma il tuo divertimento, sarà molto più limitato.”
“Non Vi comprendo Signore …”
“Comprendo io Sassoin … comprendo io!”

E’ quasi mezzogiorno, sento bussare alla mia porta.

“Avanti …”
“Oscar sei sveglia!”
“Si Andrè, mi sono svegliata da poco, devo ammettere ero stanca.”

Mi avvicino a lei, l’abbraccio e la bacio, la guardo e le dico: “Però ne è valsa la pena, ieri è stata una giornata stupenda!”
“Cosa ti è piaciuto di più di Torino?”
“La Basilica Oscar, è stupenda! E poi il panorama visto dalla torre … è davvero indescrivibile!”
“Già … peccato che ci siamo persi nel bosco, altrimenti non avremmo fatto tardi, e non saremmo tornati alla locanda così stanchi, abbiamo camminato così tanto che ero davvero distrutta!”
“Si può dire che ieri abbiamo girato tutta la città ahahah!”
“Oggi, è preferibile rimanere qui, ci attendono due giorni di cammino, turni di guardia per te e dormire all’addiaccio.” 

Sono dietro la porta, Andrè la lasciata socchiusa, quindi non debbo preoccuparmi, ho ragione di pensare che di Andrè posso fidarmi, non è successo nulla tra mia figlia e Andrè, meno male! Per fortuna che questo ragazzo che ho educato personalmente, non è un amorale come Sassoin e come …… sono stato io. E’ proprio un ottimo ragazzo …. Anche se mi chiedo come diavolo farà ad avere tutto questo controllo! Ma … l’importante che tiri fuori il meglio di se con mia figlia il giorno delle nozze … in quel caso si che mi preoccuperei …. Però debbo ammettere che un tantino comincia a preoccuparmi, e se non fosse proprio normale? Io non avrei resistito al posto suo! Ma noo che diavolo dico?! Dannazione a te Sassoin, è tutta colpa tua se mi vengono questi dubbi!

“Oscar ho sentito dei rumori …”
“Sicuramente sarà mio padre che ci starà spiando Andrè …. Però voglio divertirmi …….. aspetta che penso a qualcosa.”
“Ti prego Oscar!”
“Sccc lascia fare a me!”


Alzo la voce per farmi sentire da mio padre.

“Andrè, ieri è stato il giorno più bello della mia vita! È stato così  …. Bello,non avrei mai immaginato che si potessero provare certe sensazioni! È stato così …. Così ….”

Bisbiglio appena: “Ma cosa dici Oscar?! Tuo padre chissà cosa potrebbe pensare!”
“E’ ciò che voglio Andrè.”
“Oh Andrè, Andrè, io …. alla prossima tappa dovremo trovare il modo di restare ancora …. soli!”
“Oscar …”

Vedo mio padre entrare senza bussare.

“Ehmm … E così ieri avete trascorso una bella giornata?! Mi fa piacere, ma mi dispiace deluderti Oscar, il prossimo ristoro sarà in un convento, nei pressi di Susa.”
“A quanto pare non perdete l’abitudine di origliare, vero Padre?”
“Non fare queste insinuazioni Oscar, sono passato per caso ed ho ascoltato quello che hai detto.”
“Si lo so Padre, non ne dubito, siete proprio passato per caso.”
“Cosa vorresti insinuare?!”
“Nulla Padre nulla, è solo che …… chissà perché vi ritrovo continuamente dietro la porta della mia stanza, sempre e soltanto per caso!”
“Non vorrai offendere tuo padre … spero!”
“Ma certo che no! So che siete in buona fede … quindi tranquillo Padre.”
“A … meno male!”



Siamo riuniti nella sala di sotto per pranzare, questa volta ci siamo tutti, Alain mi guarda, e con un sorriso malizioso mi dice: “Ehi Andrè, su dai raccontaci come è andata la vostra gita fuori porta, è stata interessante vero?”
“Alain desidero risponderti io al posto di Andrè, se permetti ..”
“Certo, certo Comandate su raccontate pure!”
Vedo Oscar che sorride e dice: “ Non sai cosa ti sei perso Alain, è stato davvero indimenticabile, tu non sai nemmeno cosa non hai visto!”
“Ah si Comandante, allora su raccontate!”
“Concludo io Alain …”
“Oh dimmi pure Andrè.”
“Oscar e io ci siamo divertiti davvero, ed inoltre abbiamo assaporato dei cibi squisiti … davvero ottime pietanze, e poi abbiamo assaggiato una bevanda al cioccolata davvero strepitosa, aspetta … Oscar come si chiamava?”
“Bicerin …”
“A si bicerin, sai Alain dovresti provarla, anche se non è nè vino e nè birra, sono sicuro che ti piacerebbe è solo che …”
“Che? …”
“Non ti renderebbe alticcio … nooo … anzi, rimarresti sobrio e non potresti dire stupidaggini!”
“Ahahahah Tienitela Alain ahahah!”
“Gerard! Ridi pure, ma il nostro Andrè non ce la racconta tutta …. O scusate Generale!”
Oscar interviene e con tono sarcastico gli risponde: “Oh ma su Alain, quanto sei curioso, e poi perché non ci racconti tu che genere di bellezze hai visto, oppure hai preferito non conoscere questa splendida città e rimanere nell’assoluta totale ignoranza …. Alain!!”
“Colpito Comandante!”
“Davvero?! Mi fa piacere … Alain!”

Vedo mio Padre sorridere, e intervenire: “ E dopo aver detto stupidaggini a sufficienza Sassoin, adesso parliamo di questioni serie. Niente uscite e tanto riposo, ci aspettano due giorni intensi di viaggio.”
“Sissignore!”
“Bene e adesso buon appetito!”
“Buon appetito a tutti!”

E’ pomeriggio, Sabrina e Alain sono di sotto a chiacchierare, e Andrè bussa alla mia porta, come sempre porta il vassoio con due tazze fumanti.
“Ciao Oscar.”
“Ciao Andrè, hai portato la cioccolata?”
“Diciamo di si, in realtà ho preferito portarti il bicerin, visto che ci è piaciuto tantissimo, ho pensato che lo possiamo gustare solamente fin tanto che saremo in questo posto!”

Andrè poggia il vassoio sul tavolo, si avvicina e mi da un bacio. Leggero, un bacio di saluto, tenero. Quanto è dolce il mio Andrè!
Ci sediamo e sorseggiamo questa meravigliosa bevanda fumante.

“Tra un paio d’ore si cena Oscar, anche se non è possibile sarebbe bello farlo qui!”
“Si è vero, ma purtroppo dobbiamo rimandare … Andrè hai visto la faccia di mio Padre a pranzo, quando abbiamo punzecchiato Alain?”
“Si Oscar, glielo si leggeva in faccia che era soddisfatto per le allusioni che gli hai fatto ahah!”
“Già … però continua ad origliare, hai visto stamattina?”
“Oscar, già è tanto che non ci insegue più dappertutto come ha fatto a Venezia, dobbiamo riconoscere che comincia a fidarci di noi ahahah!”
“Andrè a quanto pare riesci a scherzare anche sull’invadenza di mio Padre ahah!”
“Oscar, invadente o petulante, gli sarò sempre grato di avermi concesso la mano di sua figlia che amo con tutto il mio cuore!”
“Andrè …”
Ci abbracciamo stretti, mi siedo sulle sue ginocchia e mi appoggio al suo petto, la testa sulla sua spalla. Ne assaporo il profumo, infilo le dita nei suoi capelli.
Lei è qui, in braccio, tranquilla. Appoggio una mano sulle sue gambe, con l’altra le cingo la schiena e piano la accarezzo. Si è abbandonata completamente, è rilassata, con gli occhi socchiusi, i capelli scomposti che arrivano a solleticarmi il naso …. la bacio sul capo, quanto la amo. Ammetto, almeno con me stesso, che vorrei di più, ma Oscar mi ha fatto capire che non è il momento. Aspetterò, intanto mi godo di questi sprazzi di intimità, soli noi due, stretti. Mi sorride, mi parla, mi accarezza … le sue mani tra i miei capelli … restiamo così a lungo ….





L’alba è passata da poco, siamo nuovamente in viaggio, ci siamo lasciati alle spalle la città di Torino, portiamo con noi un’altra parte di questa bellissima Italia.
Stiamo percorrendo la valle, abbiamo trascorso la prima e la seconda notte nelle tende, tutto sommato abbiamo trascorso le notti in tutta tranquillità, l’unico inconveniente è il freddo, siamo costretti a portare quasi sempre i cavalli al galoppo, vogliamo arrivare il prima possibile al convento, ormai è certo: tra qualche ora cadrà la neve!”

“Dobbiamo affrettarci, anche se non manca molto al convento, dobbiamo affrettarci, comincia a cadere la neve, rischiamo di essere sommersi!”
“Si Generale!”

Fa davvero freddo, le mani sono talmente ghiacciate che facciamo fatica a stringere anche le briglia del cavallo, sento le guance fredde, nemmeno le maglie e la cappa che indosso riescono a scaldarmi, è davvero impensabile quanto faccia freddo.
Eccoci, finalmente bussiamo alla porta del convento.
Ci aprono due prelati.

Mio padre dice: “Buona sera padre, abbiamo bisogno di ristorno e fermarci per un paio di giorni.”
“Ma certo signori, prego accomodatevi.”

Uno dei due frati ci dice: “Portiamo i cavalli nella stalla e poi vi accompagneremo nelle vostre stanze, ma prima dovrò avvisare il priore.”
“Grazie padre!”
“Venite prego da questa parte.”

Il Padre superiore viene informato dell’arrivo di alcuni pellegrini che chiedono ospitalità, e poco dopo ci raggiunge per conoscerci.
Ci dispongono nelle celle, il prelato ci dice: “Visto che siete in sei, vi assegnerò tre stanze, in ciascuna alloggeranno due di voi.”
Padre Francesco ci guarda e dice: “ Ecco questa è la prima camera, qui potreste alloggiare voi e …”
Vedo mio padre intervenire immediatamente: “ Se non Vi dispiace decidiamo noi chi e con chi dividere le camere, non vorrei sembrarvi maleducato ma … vedete padre?! Anche se viaggiamo insieme, tra noi ci sono degli … screzi e allora vorremmo …”
“Capisco Signore non dovete giustificarvi, assegnate pure le stanze nella maniera che terrete opportuno. Bene noi vi lasciamo, avete tutto il tempo di sistemarvi, sappiate che il suono della campanella annuncia l’ora dei pasti e l’ora della preghiera.”
“Grazie Padre, a dopo.”
“Signori … a dopo!”

Appena i due prelati si allontanano mio Padre ci guarda e dice: “Sassoin tu dividi la stanza con me, Andrè con La Salle e naturalmente Sabrina con mia figlia. E’ tutto chiaro?”
“Come sempre Generale!”
“Meno spirito Sassoin, cosa ti aspettavi? Di dividere la stanza con tua moglie?”
“Magari!! Ma non ci speravo!” 
“E non ci sperare, e vedi di rigare dritto e non dare alcuno scandalo, non dimenticare che ci troviamo in un luogo sacro Sassoin!”
“E come potrei scordarlo, io preferisco i turni di guardia ai turni di preghiera che tra poco cominceranno, e poi continuo a dire Signor Generale, ma quanti peccati avranno questi da farsi perdonare, per pregare così tanto?”
“Sassoin Sassoin , è inutile cha cominci a polemizzare, piuttosto, ringrazia il cielo che con il freddo che fa, abbiamo un posto caldo per ristorarci, e adesso chiudi quella bocca ed entra nel tuo alloggio. Sassoin non dimenticare … io e te .. insieme!”
“Si Signore … appassionatamente insieme … come sempre!”



Ciascuno di noi occupa il proprio alloggio, ci cambiamo, ci scaldiamo, ne avevamo proprio bisogno, fuori si gela. Il tempo di stenderci un po’ sulle brande ed ecco che ascoltiamo il suono della campanella.

“Madame Oscar, forse è l’ora della cena?”
“No Sabrina, se non ricordo male questa è l’ora della preghiera, la cena verrà servita tra un’ora. Penso che ci lasceranno tranquilli almeno per ora, visto che siamo appena arrivati.”

Passato il tempo della preghiera, sentiamo suonare per la seconda volta la campanella, subito dopo vediamo frate Francesco bussare alla nostra porta.

“Signori, la cena è pronta, potete seguirmi da questa parte.”

Nel corridoio ci uniamo agli altri, ci guardiamo appena nell’assoluto silenzio, il luogo ce lo impone.

Arriviamo nel refettorio: la stanza è enorme: sul lato corto è posizionato il tavolo che accoglie il Padre Priore ed i confratelli più importanti, ai lati partono due tavoli su cui siedono tutti i restanti componenti della comunità monastica, e gli ospiti. Come immaginavo vedo su un lato un leggio, su cui è posta una copia del Vangelo. Ad ogni pasto, un fratello si occupa della lettura di una Sacra Scrittura. 
Mio padre ha già preso posto a tavola, e il Priore appena ci vede ci accoglie.
“Avanti fratelli accomodatevi, i posti vuoti sono quelli riservati a voi”
Prendiamo posto, io sono accanto a Gerard, Andrè è accanto a mio padre, mentre Alain e Sabrina casualmente si siedono vicini. 
Questa volta Alain non si avventa sul piatto e aspetta che il frate lettore cominci la preghiera. Tutti noi chiniamo la testa e ringraziamo nostro Signore!
Il Priore, seguito dagli altri frati, comincia a recitare le preghiere di rito, a cui noi ci uniamo, a voce bassa.
Dopo la preghiera, il Priore dice: “Fratelli buon appetito!”
Il pranzo procede in assoluta tranquillità, accompagnato dalla voce del frate lettore. 




Sento la mano di Alain afferrare la mia, sussulto, e per il timore di essere scoperti la tiro, guardo Alain con rimprovero, ma lui anche se non mi guarda sorride.

Dopo aver desinato, padre Francesco ci dice: “Fratelli tra un’ora, ci raccoglieremo in preghiera nuovamente e saremo lieti se vorrete unirvi a noi presso la cappella. Sarete avvisati dal suono della campana che scandisce il nostro tempo.”
Il primo a rispondere è Alain: “Scusatemi Padre, ma io sono stanco dal viaggio, preferisco riposarmi, se non vi dispiace mi ritiro nella mia stanza.”
Padre Francesco guarda Alain e dice: “Assolutamente signore, vi capisco, e mi pare che Voi siate una persona un po’ debilitata, il viaggio Vi affatica particolarmente fate pure, però vi aspetto per il raccoglimento di domani mattina all’alba.”

Vedo Alain sorridere forzatamente e dire: “Non mancherò padre.”

Mentre gli altri si uniscono alle preghiere sentendosi costretti, io mi chiudo in camera mia.

Mi lascio andare stancamente sul letto e borbotto: “Accidenti a loro, sempre la stessa storia! So che ho fatto la figura dello zoticone, ma non mi importa, già è tanto che dovrò sacrificarmi domattina all’alba, figurarsi anche adesso, mi dispiace per Sabrina che si sta sorbendo tutto quel chiacchiericcio.”

Mi sono appisolato sulla mia branda, quando sento la porta della mia stanza spalancarsi, e chiudersi di botto.

“Oh mi dispiace Sassoin di averti svegliato!”
“A siete Voi Signor Generale.”
“Complimenti Sassoin riesci sempre in qualche modo a eludere gli obblighi.”
“Obblighi? Ma quali obblighi signore?! Non siamo mica in caserma!”
“Sassoin! Se nessuno non ti ha mai dato delle dritte, evidentemente tocca a me farlo, ci sono obblighi a cui è necessario adempiere per ragione sociale caro il mio soldato, e bisogna adattarsi alle regole del luogo che ci ospita!”
“Quanto siete complicati Voi nobili Signore!”
“Non è una questione di rango o di nobiltà Sassoin, non hai visto che anche tua moglie ha preso parte al raccoglimento?”
“Ma lei è una donna. E le donne sono portate per la preghiera io invece no!”
“Nessuno ti ha mai insegnato a credere in Dio Sassoin?”
“Certamente, mia madre che riposi in pace, credo in Dio ma son ben lontano da qualsiasi forma di fanatismo, Signore.”
“Uhmmm hai un modo tutto tuo di porti Sassoin.”
“Signore con tutto il rispetto, ma Voi credete davvero che quei frati li fuori siano così, come dire, sottomessi alla disciplina monastica? Beh io non ci credo.”
“A si, e cosa pensi in merito Sassoin, sentiamo.”
“Davvero Volete saperlo?”
“Si certo, è un modo di conoscersi meglio Sassoin, su avanti parla.”
Mi alzo in piedi, siamo faccia a faccia e gli dico:” Signore Voi pensate davvero che quelli lì rispettino davvero il voto di castità?”
“ Secondo te?”
“Secondo me no! Quelli sono esattamente uomini come me e Voi signore e poi fanno tanto i moralisti. Signore, i Santi stanno in cielo non in terra! ……. Cosa c’è Signore … per caso le mie parole vi hanno scandalizzato?”
“Ci vuole ben altro che scandalizzarmi Sassoin!”
“A già dimenticavo a Voi scandalizza solamente se Andrè e il Comandante anticipassero i tempi ahahah!”
“Sassoin, ormai sei irrecuperabile!”
“Buona notte Signore.”
“Buona notte.”




Sabrina ed io abbiamo appena indossato la camicia da notte, e ci mettiamo a letto, a entrambe il sonno sta tardando e cominciamo a palare.

“Oscar è tanto che conoscete Andrè?”
Sorrido.
“Cosa c’è Oscar, ho detto qualcosa che non dovevo?”
“No no Sabrina, tu non hai detto nulla di sconveniente, anzi, sorrido perché se ci penso è … davvero incredibile da quanto tempo io e Andrè ci conosciamo: da venticinque anni, siamo praticamente cresciuti assieme”
“Quanti?!! Ma! …”
“Ahahah lo sapevo che avresti reagito così, capisci perché prima mi hai vista sorridere?”
“Si ma … ma … da quando Voi …”
“Siamo fidanzati? Da quasi un mese e mezzo.”
“Oh capisco … e Voi Oscar dopo tanti anni vi siete accorta solo adesso di amare Andrè?”
“Ahahah lo so Sabrina! Per certe cose sono proprio tardona ahahah!”
“Però Oscar Voi … cioè Voi e Andrè siete così innamorati che ho l’impressione che voi due siate così in sintonia che … si insomma … non date l’impressione di due che stanno insieme da un mese, non so se rendo l’idea!”
“E invece si Sabrina, ti ho capito benissimo … vedi?! Andrè mi ama da sempre, ma come ti ho già detto prima, io per certe cose vado a rilento, cioè sono io che mi sono resa conto da poco di amarlo. Io … beh, l’ho sempre considerato come un fratello.”
“Ho capito Oscar …. Oscar posso farvi una domanda?”
“Dimmi pure.”
“Alain dice che …”
“Che?”
“No no scusatemi niente …”
“Ma no di pure …”
“No no dimenticate …”
“Ma su Sabrina non ti preoccupare, parla, e poi conosco benissimo le allusioni di Alain quindi … tranquilla non mi scandalizzano.”
“Ecco vedete … lui dice che Andrè è sempre stato innamorato di Voi e che quando i soldati erano in libera uscita e andavano a donne, Andrè si è sempre rifiutato, lui rimaneva seduto a bere, magari qualche bicchiere di troppo e basta e … niente donne, solo per amore Vostro.”
“E’ questo che ti ha detto Alain?” 
“Si … lui infatti mi dice sempre che il Vostro fidanzato potrebbe far parte della schiera degli Angeli!”

Rimango sbigottita dalle parole di Sabrina, mi emoziono e non certo di poco, sento il cuore battere forte e le gambe tremare una sola parola riesco a ripetermi: il mio Andrè! Arrossisco un po’, involontariamente. Quanto è dolce il mio Andrè!

“E poi cos’altro ti ha detto Alain?”
“Vedete … non vorrei essere inopportuna e non vorrei che Vi arrabbiaste con lui …”
“Ma no Sabrina tranquilla, continua …”
“Lui dice che …. dice che tra Voi e Andrè non … si … insomma lui dice che Voi … non c’è mai stato niente e che voi siete strani.”
“Cosa? Secondo lui se il mio Andrè mi aspetta è strano?!”
“Si.”
“Certo che la sua concezione di amore è davvero strana, per lui il rapporto intimo con una donna è fondamentale.”
“Beh Oscar, forse Voi parlate così perché … Voi … si insomma … non avete mai …. Vedrete che quando lo farete con la persona che amate non potrete più farne a meno, anzi, lo troverete bellissimo e sarete Voi stessa a cercarlo ……. Oscar mi dispiace, Vi ho fatto arrossire. Non volevo essere così schietta … perdonatemi”
“No no è solo io che …. Io … non so.”
“Vi ho messo in difficoltà però … vedrete Oscar …. quando arriverà quel momento mi darete ragione … bene forse è meglio non … dire altro …. Buona notte Oscar.”
“Buona notte Sabrina!”



Buona notte? Come riuscirò a dormire tranquillamente, dopo aver parlato di certe cose? E poi io ..io ..non sono mica fatta di pietra! Andrè lo amo … lo desidero …. Però … io ancora …. Non riesco. 


PARIGI

“Madame che ne dite di questo corsetto per Oscar .. guardate com’è bello! Già mi immagino addosso alla mia bambina la prima notte di nozze!”
“Nanny… mi meraviglio di te ahahahah! Su su vediamo cos’altro c’è … voglio la biancheria più bella che c’è per Oscar, voglio che Andrè rimanga senza parole quando la vedrà!”
“Mio nipote madame Margherite, oltre ad Oscar non vede nient’altro ne abiti ne biancheria intima. Lui è innamorato perso di Oscar, e per lui non esiste altro!”
“Lo so nanny!”
Guardo madame Beltrin e dico: “Mostratemi i capi più belli, e poi vediamo per gli abiti.”
“Certo madame Jarjeyes!”
Per la mia piccola figlia voglio qualcosa di particolare, è ora che si tolga quelle camice di taglio maschile ed indossi una bella camicia da notte in pizzo, di quelle che scivolano sul corpo. È una bella donna, è temo che lo capisca anche lei! 
“Dunque vediamo, camicia da notte in seta e pizzo, vestaglia, biancheria intima in seta  … .si … decisamente ci siamo. Tutto bianco, mi raccomando!”
“E poi voglio per lei dei vestiti semplici, ma molto femminili. Nulla di eccessivo, potrebbe non gradire, ma qualcosa di particolare …  ah … le calze! E poi scarpine! Si, decisamente qui serve di tutto! Un corredo completo e molto di più!, su Nanny aiutami, che poi dovremo provvedere anche ad Andrè!”





E’ pomeriggio, è da poco passata l’ora della preghiera, Sabrina e gli altri sono tornati nelle loro camere mentre io e Andrè abbiamo preferito intrattenerci nell’atrio. 
“Oscar sei pallida stai bene?”
“Si … certo Andrè … sto bene …”
Sento il cuore in gola, ripenso ancora alle parole di Sabrina, mi hanno turbata e stare vicino ad Andrè mi emoziona … moltissimo. Arrossisco un po’ istintivamente …..vorrei poter parlare un po’ con Andrè, sentire il suo calore, ma qui non è possibile. 
“Oscar se hai bisogno di riposo, andiamo, ti accompagno in camera tua.”
“Andrè preferirei prima fare due passi per i corridoi del convento.”
“Come vuoi andiamo.”


 
 
So che il Comandante e Andrè sono in giro per il convento, io ne approfitto per salutare Sabrina, vado in camera sua, busso, entro, chiudo la porta.

“Alain, cosa ci fai qui?!”
“Come cosa ci faccio! Voglio vedere un attimo mia moglie.”

Mi avvicino, l’abbraccio, la bacio.

“Cosa fai Alain? Potrebbero sorprenderci!”
“Ma cosa dici, oltre al Comandante non potrebbe entrare nessuno, a meno che non bussino alla porta … su vieni qua … dammi un bacio ….. ti desidero Sabrina, non resisto più …”
“Alain ti prego potrebbero sorprenderci …”
“Ancora un ultimo bacio e poi vado via...”

“O MIO DIOOO …. MA COSA SUCCEDE?!!”

Le grida di padre Francesco ci fanno indietreggiare, il panico ci assale, ora si che siamo nei guai.

“SANTO CIELO CHE SCANDALO!!!”

Mi avvicino al frate e lo invito a mantenere la calma.

“NO no vi prego non è come Voi pensate … calmatevi …. Vedete …”
“Ma cosa dovrei vedere?! Ho già visto abbastanza, questo è un luogo sacro, non di perdizione! O Signore! … Due uomini che si baciano … NON E’ POSSIBILE!!! Mi sembra che si stia avverranno la profezia dell’apocalisse …. SIGNORE nel nostro convento!!”
“No un momento non è come pensate frate … vedete ….”
“MA COSA DOVREI VEDERE? HO GIA’ VISTO A SUFFICIENZA!!”
“Sccc … vi prego non gridate … ve .. vedete lui non è un uomo, ma una donna ed è mia moglie!”
“COSA?!!”

Sentiamo delle grida provenire dalla mia stanza, Andrè ed io ci precipitiamo immediatamente, vediamo una piccola folla di frati radunati ed inoltre c’è anche mio padre.
Mi avvicino e chiedo: “Cosa sta succedendo?”
Padre Francesco mi guarda e urla come un ossesso: “ COSA SUCCEDE? SIETE VOI SIGNORI CHE DOVETE SPIEGARMI COSA SUCCEDE!!”
“Vi prego Padre calmatevi!”
“Calmarmi dite? Ma come faccio a calmarmi se in convento accadono cose simili?!”
Andrè interviene: “Ma frate Francesco ci spiegate cosa è accaduto?”
“Chiedetelo a questi signori, anziché chiederlo a me!”

E’ la prima volta che vedo Alain spaventato, mai prima d’ora l’avevo visto così, nemmeno nelle missioni più pericolose, o di fronte al pericolo, anzi, in determinate situazioni ho l’impressione che non tema nemmeno la morte e adesso sembra avere la morte addosso. 
Il Generale è rimasto in silenzio, vedo che anche lui è caduto nell’imbarazzo totale.

“Alain, si può sapere cosa è successo?”
“Vedi Andrè .. io e … Sabrina … ho provato a spiegare al frate che siamo marito e moglie … ma non vuole sentire ragioni!”

Vedo il Generale, Oscar e Gerard sbiancare in volto, lo guardano con occhi severi.

Il priore che intanto è stato avvisato interviene, e guardando il Generale dice: “Mi meraviglio di Voi Signore che siete un uomo di una certa età e Vi ritenevo un Gentil uomo e invece mi avete nascosto una cosa così importante, in mezzo a voi c’è una donna, e per di più ha diviso la stanza con un uomo che non è suo marito!”

Vedo la mia Oscar fare un passo in avanti e dice: “Padre Priore, ci dispiace avervi ingannato, ma vedete, innanzitutto Sabrina non ha dormito con un uomo che non è suo marito, ma ha dormito con me che sono una donna! …”
“Cosa?!! Vo .. Voi siete … anche Voi una donna?”
“Sissignore! … Vi prego … con tutto il rispetto allontanate tutti e parliamone in privato se non Vi dispiace.”
“Va bene madame, Voi e tutti gli altri, venite nel mio studio.”

Vedo mio padre guardare Alain con rabbia, e a passo marziale, tutti noi siamo al cospetto del Padre Priore.
Vedo mio Padre per la prima volta basito, e prendo la parola: “Vedete Padre, innanzitutto ci scusiamo per avervi nascosto che siamo due donne. La ragione per cui l’abbiamo fatto è perché stiamo portando a termine una missione da parte di Sua Maestà l’imperatore Josefh …”
“Come posso credervi, visto che mi avete già mentito .. e poi quello che è successo in cella, non ha nulla a che fare con la missione!”

Vedo mio padre avanzare e dire: “Avete perfettamente ragione Padre, punirò questo soldato appena rientrati in patria, statene pure certo!… Vedete Padre, io sono un Generale dell’esercito francese e come ha detto poc’anzi mia figlia, anche lei Colonnello dell’esercito, siamo in missione segreta, per conto delle loro maestà, quindi spero che vogliate capire la nostra situazione e tenere assoluto riserbo della faccenda … Avete tutto il diritto di dubitare Padre, non posso dimostrarvi la veridicità delle mie parole, ma Vi chiedo di fidarvi della nostra parola e se per Voi rappresentiamo un problema, allora lasceremo immediatamente il convento.”
Vedo il Padre Priore rimanere in silenzio, noi ci congediamo, ma lui ci dice: “Un momento Signori, voglio credervi, in fondo dovete passare l’ultima notte in convento, è sera e fa molto freddo non sarebbe giusto da parte mia lasciarvi andare via, però le due Signore dovranno cambiare di stanza immediatamente, dovranno alloggiare nell’ala della foresteria riservata alle donne! 
Voi Signori potete andare e le donne adesso le accompagnerò personalmente nella loro stanza!”

Vedo mio padre a disagio, ma si fa animo e risponde: “Grazie Padre, e Vogliateci scusare quanto accaduto.” 

Lasciano la stanza e poco dopo io e Sabrina veniamo accompagnate al nostro alloggio.


Durante il tragitto per raggiungere la stanza, vedo il Generale altero, e pronto a scoppiare contro di me, Andrè e La Salle entrano nella loro stanza, e io e il Generale nella nostra. 
Rimane in silenzio e mi guarda, il suo sguardo mi ricorda quello di sua figlia, non urla, ma con molta calma, una calma irreale, mi dice: “Sassoin per te non ci saranno più libere uscite, ritieniti agli arresti sin da questo momento e al nostro rientro prenderò i dovuti provvedimenti, e adesso sparisci dalla mia vista, mettiti a letto e potrai alzarti soltanto per i tuoi bisogni corporali!”
“Sissignore!”



“Andrè, stavolta Alain l’ha combinata grossa, certo che il Generale adesso ha tutti i suoi buoni motivi per punirlo e sbatterlo agli arresti.”
“Già, adesso Alain ha davvero finito di scherzare!”


Vedo Sabrina gettarsi sul letto e disperarsi e tra i singhiozzi mi dice:” Oscar … mi dispiace … Alain ci ha messo nei guai … mi dispiace per il disagio che Voi e Vostro padre avete dovuto subire a causa nostra …. Sono mortificata.”
Vedo Sabrina disperarsi, le dico: “Quello che è successo tutto sommato per me non è nuovo, assumere il comando dei soldati non è certo una cosa da poco, le insubordinazioni sono all’ordine del giorno, e Alain non è mai stato un soldato tranquillo, ma questo non significa che non sia un buon soldato, anzi, lo ritengo uno dei migliori.
Ma adesso dovrà assumersi le sue responsabilità e mio Padre in veste di superiore sia nei miei confronti che nei suoi, dovrà prendere i dovuti provvedimenti e io non potrò intercedere in suo favore … credo che tutto sommato una punizione gli potrà soltanto essere da monito e magari si renderà conto che sarebbe il momento di comportarsi da uomo adulto!”


L’indomani all’alba, dopo che tutti abbiamo preso parte alle preghiere del mattino e fatto colazione, salutiamo il Padre Priore, e riprendiamo il nostro viaggio.
Prossima tappa è il forte di Exilles.
   
 
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