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Autore: kyonnyuchan    30/06/2018    2 recensioni
La desolazione dei nostri desideri. La cenere che circonda lo Yesman che all'improvviso ci rendiamo conto di essere diventati.
Era così che volevamo andasse la nostra esistenza?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ognuno ha un ruolo, nella società.

Importa volerlo?

No.

Alla fine ti si vestirà addosso.

Non importa come, non importa se ti calzerà a pennello, o se lo troverai scomodo...

Ti si cucirà intorno all'anima.

All'inizio non ti accorgerai delle punture dell'ago, più flebili della puntura di una zanzara.

No. Te ne renderai conto quando sarà troppo tardi.

Quando sarai vestito di tutto punto, per fiondarti nella ressa dei pendolari.

Penserai a quello stronzo del tuo capo.

Penserai a quegli infami dei colleghi.

Penserai a quella pratica da finire.

Penserai al crossfit con le amiche, non si sa mai, per stare in forma.

Penserai all'aperitivo d'obbligo, per scambiarsi per un paio d'ore vaghe futilità.

Penserai ad andare a dormire.

Penserai a svegliarti e ricominciare da capo.

Sempre.

Giorno dopo giorno.

E poi?

E poi ti guarderai le mani, così vuote.

E ti renderai conto che i tuoi occhi non ammirano un fiore da anni.

E Dio sa quando è stata l'ultima volta che hanno puntato verso l'alto, al cielo!

Quando è iniziato?

E' stato il mondo del lavoro, brutto e cattivo?

Forse...

O forse tutto è iniziato ancora prima...

Quando?

A ogni 'che palle' che hai sussurrato a scuola.

A ogni cosa che hai dato per scontata.

A ogni pretesa di sapere già tutto.

A ogni convinzione che chi avevi davanti avesse torto.

Chiodi implacabili, che sigillano la bara della tua umanità.

Hai deciso che niente ti poteva stupire, che niente ti poteva affascinare.

Che la curiosità verso il mondo fosse imbarazzante.

Lamenti ingiustizie che tu stessa ti sei procurata.

Desideri riempire un vuoto che tu stessa ti sei premurata di mantenere tale.

Era così divertente, da bambini, prima che esplorare il mondo, prima che dire 'bello!', invece di lamentarsi a ogni volta di strada, sembrasse la cosa più naturale da fare.

Inizi a ricordarti quello che ti dicevano a quel catechismo cui da anni hai smesso di credere:

'Se non diventerete come bambini non entrerete mai nel regno dei cieli'

Cosa intendevano davvero, con quella frase?

Resta un vuoto che non sai colmare.

Nella pancia per la perenne dieta.

Nel cuore, per quel sesso fatto giusto per sport, o, peggio, per dovere.

Nella testa, per quella folle e affamata Steve Jobs che non sei.

   
 
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