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Autore: httpjohnlock    01/07/2018    3 recensioni
“Mio caro Watson, come si bacia una donna?" Il mio amico, il signor Sherlock Holmes, pareva tremendamente serio.
"Mi state prendendo in giro, immagino. Non sapete come dare un bacio ad una donna?" I miei occhi erano fissi nei suoi. Mai mi sarei aspettato una simile rivelazione.
“Difficilmente è materia di studio.”

Questa storia non mi appartiene, è una traduzione di "Kissing Sherlock Holmes" di T.D. McKinney.
Genere: Avventura, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 7 (2nd pt) 




 
Era piuttosto affascinante, guardare Lucy attraverso la porta tra la camera da letto e il salotto mentre raddrizzava la cravatta di Holmes. Non si può dire che a lui fosse piaciuto tanto, ma al contrario del suo solito non la spinse via. Forse per la mia amicizia con lei. E quest'ultima sembrò rendersi conto che non gestiva bene la vicinanza con le donne, e che non voleva allontanarsi da me; le sue cure erano brevi e concise, e il suo sorriso comprensivo.
“Mi prenderò cura del vostro collega, Sherlock. Andate ad intrattenere il vostro amico chirurgo che è stato così gentile da venire qui. E il povero Robert può fare da supporto morale. È a pezzi, e la vostra amicizia significa molto per lui.”
“Beh, oserei dire che assicurare che le persone intorno a me mantengano uno spirito gioviale non sia proprio il mio lavoro.” Spazzò via un pelucco probabilmente inesistente dal suo polsino immacolato. “Tuttavia, cercherò di non aggiungere altra tristezza.”
Un rapido bussare alla porta fu seguito quasi immediatamente da una voce e una figura familiare. “Sherlock? Sir Thomas è già in salotto. Non siete ancora pronto per la cena?”
Holmes s'irrigidì, le sue spalle già dritte si tirarono indietro. “Winnie! Una signora non deve mai entrare nella stanza di un gentiluomo senza prima esser stata invitata.” Il suo tono fece peggiorare il mio mal di testa. Lo conoscevo bene, essendone stato vittima vari volte. Generalmente in merito a qualche svarione che avevo fatto riguardo un caso o quando le mie capacità deduttive non raggiungevano i suoi precisi standard.
Povera ragazza.
“Zia Lucy è qui.” Il suo tono non era molto caldo.
“Come di regola ha bussato ed è stata invitata.” Il tono freddo della voce di Holmes rivaleggiava con l'impacco di ghiaccio che avevo usato per la mia testa.
“Ovviamente.” Lucy era tutta tranquilla. “Il signor Holmes ha ragione. Una signora non deve mai entrare nella stanza di un gentiluomo senza prima bussare e ricevere il permesso di farlo. Non sarei mai entrata nella camera di Lord Wyre senza fare così. Anche da una moglie ci si aspetta che in queste faccende mostri la giusta delicatezza.”
I toni calmi e gentili di Lucy sembravano solo star esacerbando la nipote.
“Non mi aspetto delicatezza. Mi aspetto di essere trattata come la sposa di Sherlock, non come la sua serva. Avete ricoperto il ruolo in modo ammirevole, cara zia.  Indietreggiando e precipitandovi al minimo capriccio dello zio. Non vi siete neanche mai permessa di chiamarlo col nome.”
“Winnifred! Ora basta. Lord Wyre ed io eravamo molto felici. Era un uomo nobile e con una decenza.” Lucy si raddrizzò. “Mi rendo conto che sei in procinto di prepararti per un matrimonio e che hai un sacco di cose di cui occuparti. Pertanto, ignorerò questo sfogo.”
“Ignorarlo!” La voce della signorina Winnifred aumentò di tono e volume, e io trasalii.
“Winnifred!” Holmes tuonò interrompendo qualsiasi cosa lei stesse per dire. “Basta.” Modulò considerevolmente il suo tono, senza più minacciare di sgretolare le pareti con la sua ira. “Non permetterò che Watson venga disturbato in questa maniera. Ha bisogno di riposto e tranquillità. Finché non si riprenderà, farete meglio a non farmi visita qui. Nel caso mi voleste, dovrete solo mandare una domestica.”
La bella bocca della ragazza si aprì. “Mi state… mi state vietando di vedervi?” Indirizzò lo sguardo verso di me e poi di nuovo verso Holmes, il suo shock si condensò in una freddezza che rivaleggiava quella di Holmes. “Ovviamente. Capisco perfettamente. Vi vedrò in salotto, se sarete così gentile da presentarvi giù prima che inizi la cena.” Si sforzò di annuire con grazia a sua zia e a me, ma la sua uscita fu ostentata.
Lucy sospirò. “Sherlock, posso solo scusarmi per quest'orribile spettacolo—”
“No, no, cara signora. Non avete nulla di cui scusarvi. Winnifred è tristemente testarda ed eccessivamente schietta. Tuttavia, come mia moglie, imparerà a moderare il suo comportamento verso uno più adeguato per una giovane della sua età e rango.”
Per un istante, avevo quasi creduto che avrebbe davvero sposato la signorina Farnham ed occupatosi di insegnarle le buone maniere. Raramente ero stato così spaventato. Un tale matrimonio sarebbe stato solo un tormento, per loro e per chi li circondava. Mi sistemai più a fondo sui cuscini e desiderai che il caso finisse, così sarei potuto tornare al pacifico caos di Baker Street.
Consapevole dell'ora tarda, Holmes non indugiò. Non riuscii a invidiare coloro che al piano di sotto erano stati costretti a reggere la sua compagnia. Conoscevo tutti i suoi stati d'animo, e quello spiacevole scontro con la sua fidanzata ne portò uno particolarmente tremendo. Si sarebbe alternato tra un'espressione corrucciata e il più tagliente dei commenti. Per le ore successive niente avrebbe potuto soddisfarlo o placarlo. La signora Hudson ed io lo evitavamo quando certe ire gli ribollivano dentro. La noia della mia stanza o l'atmosfera conviviale del mio circolo erano di gran lunga più accettabili dell'essere preda della sua lingua affilata come un rasoio. “Temo che la cena non sarà un affare piacevole.”
“Temo che questo matrimonio non lo sarà.” Lucy si sistemò sulla sedia che Holmes aveva posizionato per lei accanto al mio letto. “Oh caro. So che non sta a me dirlo, ma Winnifred non è il tipo di ragazza di cui il vostro amico ha bisogno.”
“Sono certo che troveranno un accordo.” Grazie a Dio, non me ne dovevo preoccupare. Immaginarlo era già abbastanza preoccupante.
“No. Winnifred dovrà piegarsi alla volontà di Sherlock Holmes o lui la distruggerà.” Sospirò. “Mia nipote è un po' viziata. Ma più di tutto, ha sempre avuto una forte personalità. Anche da bambina, riusciva a dare ordini anche a chi era più grande di lei, tutta da sola. Non aveva mai incontrato nessuno che le tenesse testa. Fino ad ora.”
“Robert a colazione sembrava farlo piuttosto bene. Poi ha avuto il supporto del visconte, di nuovo.” Un solletichio m'irritò la gola e fui costretto a interrompere le mie osservazioni per chiederle un bicchiere d'acqua.
La mia impotenza m'irritava. Con tutta grazia, versò un po' di acqua e limone e insistette per aiutarmi a sollevare la testa per bere. “Non dovete essere il cavaliere errante tutto il tempo. Lasciate che mi prenda un po' cura di voi.” Come potevo non cedere a quella dichiarazione così lusinghiera? La ringraziai e mi godetti l'acqua rinfrescante.
Posò il bicchiere accanto alla caraffa di vetro intagliato prima di sistemarsi al mio fianco. “Charles, visconte Toddington, ha sempre avuto una certa capacità di resistere alle suppliche di Winnifred. Sfortunatamente, trascorre poco tempo con lei. Temo che Charles desiderasse un figlio maschio. Stravede per Robert e per lui è stato un vero padre. Ma non ha questo legame con Winnifred. E la sua gelosia fa spesso capolino.”
“Sembra che stia tentando di essere il figlio che lui desiderava.”
Rimuginai sul suo comportamento nel breve periodo in cui l'avevo conosciuta.
“Sfortunatamente, una simile donna di solito necessita di mantenere la sua forza indiscreta affinché quest'ultima possa piacere agli uomini. Il risultato della signorina Farnham è piuttosto... differente.”
“Estremamente differente.” Lucy sospirò. “È un po' una sfida per tutti noi. Non voglio dir niente di lei, John, ma sta per diventare un aspetto fisso nella vostra vita. E non ditemi che vi aspettate che una volta sposatosi vedrete di meno il signor Sherlock Holmes. È ovvio sia dai vostri scritti che dal suo atteggiamento che un tale evento non si verificherà. Probabilmente una volta diventata la signora Holmes vedrete Winnifred molto più di me.”
Parte di me voleva dirle la verità, per alleggerire i suoi timori; sembrava così preoccupata per tutti noi. Ma Holmes difficilmente mi avrebbe ringraziato, oltre al fatto che dirle che il fidanzamento era una farsa avrebbe significato dirle perché Holmes fosse davvero lì, e non potevo farlo. Così mi sporsi e le diedi una pacca sulla mano. “Sono certo che ce la caveremo. È una casa grande. E ho ancora qualche paziente a Londra, anche se ho lasciato la mia attività generale.”
“Avete pensato di ritirarvi, allora? Di scrivere?” Un sorriso, l'espressione di una tale dolcezza femminile che lo ricambiai. Davvero, era la più piacevole delle presenze. “Potreste considerare di sistemarvi qui nei dintorni. È una graziosa regione. My own property adjourns this one. I will be Sherlock’s nearest neighbor.”
Ridacchiai, anche se quel leggero soffio d'aria mi fece pulsare di nuovo la testa. “Mia cara Lucy, mi sono ‘ritirato’ dalla medicina diverse volte. Non sembra che ne sia capace. Ma non riesco a pensare ad una ragione migliore per la quale visitare quest'area che per continuare la nostra conoscenza.”
Le sue gote si colorarono di un delicato e amabile rosa. “Mi piacerebbe, John. Mi sforzerò di sopperire a qualsiasi spiacevolezza che potreste incontrare con Winnifred.”
Ci fu un leggero bussare alla porta e lei si alzò ad aprire, tutta grazia e bellezza. Sul serio, se non fosse per il fatto che il mio cuore fosse — e sarebbe sempre stato — di Holmes, avrei potuto davvero innamorarmi di Lady Lucy Wyre.
Tornò sorridendo al mio capezzale con un vassoio. “Ora, gestirete questa cosa da solo come un classico uomo, o lascerete che vi aiuti?”
“Holmes giura che sono il peggior paziente mai esistito. Il che devo dire che è improbabile, dato che ho il suo brillante esempio da emulare. Tuttavia, per voi, cara lady, rinuncerò alla mia immagine per le vostre gentili premura.”
“Bene.” I suoi occhi fiordaliso brillarono. “Allora non dovrò provarvi di quanto io possa essere scortese.”






ANGOLO DEL TRADUTTORE
E così vi lascio!
Mi si prospetta davanti un periodo particolarmente intenso
per vari motivi, tra cui il dover studiare
praticamente un intero programma di un anno, 
bc mi son ritirato da scuola per problemi vari.
Non credo che riusciò ad aggiornare prima di settembre, 
perciò ringrazio chi è arrivato fin qui e chi vi arriverà, e auguro buone vacanze a tutti!
(Mi racc, divertitevi e fottetevene di chiunque non merita il vostro pensiero).
... E ovviamente rewatchate/recuperate la qualsiasi serie tv/film di Sherlock e il suo husband.

Marco,
xo
  
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