Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: terryoscar    02/07/2018    8 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Il  dubbio di Amleto: Essere o non essere 


Ho appena lasciato Andrè, sta svolgendo il suo turno di guardia con La Salle.
Poche parole e tanta tenerezza, è bastato per capire cosa celasse dietro il suo silenzio, e poi me l’ha detto: mi desidera … quelle parole mi rimbombano ancora nella testa, mi emozionano.
Lui me l’ha confessato e io invece …



“Oscar non riesci a dormire?”
“Sabrina! … Ti ho svegliata!”
“No … non riesco nemmeno io a dormire anche se ho sonno … penso alla mia vita che ha subito un cambiamento radicale, non avrei mai pensato che mi sarei innamorata, sapete io non mi ero mai innamorata di nessuno, Alain è il mio primo amore … mi sono sposata, o meglio sono stata obbligata a sposarmi con un uomo che ho detestato con tutta me stessa, e non potete certo immaginare cosa si prova dividere il letto con un vecchiaccio che ti fa solo repulsione.
Adesso che ho conosciuto l’amore con Alain, sono rinata e … non posso certo nasconderlo che mi manca … soprattutto la notte sento la sua mancanza … credo che Voi mi capiate benissimo, visto che non riuscite nemmeno Voi a dormire … anche Voi vorreste dividere il letto con Andrè, come io con Alain, vero?”

I discorsi di Sabrina mi emozionano.

“Vorrei essere già a Parigi per poter dividere la mia vita con Alain e … sono sicura che come soldato si comporterà meglio all’idea di avere una moglie che l’aspetta a casa … anche se so che con i suoi precedenti dovrà farsi il carcere, ma non importa saprò aspettarlo.”
“Sabrina tu … ti sei resa conto di amare Alain in pochissimo tempo e hai lasciato tutto per … unirti a lui … così in fretta che …”
“Vi sembra incredibile?”
“Si.”
“In alcuni casi può accadere, Voi ci avete messo un po’ per capire di amare Andrè, ma lui invece, da quello che mi ha raccontato Alain, Vi ha sempre amato e Voi non ve ne siete mai accorta.”
“Si, è così.”
“Immagino il povero Andrè quanto avrà sofferto, per un uomo poi!”
“Sostieni che per un uomo è tutto più difficile?”
“Certo che si Oscar, per un uomo innamorato e non corrisposto e per di più che non cerca compagnia altrove è una sofferenza indicibile, ed è … davvero ammirevole. Lo giuro non ho mai sentito una cosa simile in vita mia, anzi, ho sentito di uomini che anche se innamorati delle proprie mogli, comunque cercano altre donne per soddisfare i propri … istinti, magari quelli che non riescono a placare con le proprie donne.”


Le parole di Sabrina mi turbano, mi tiro su e le dico: “Ma quello non è amore per la propria donna, ma solo una forma di egoismo.”
“Può darsi Oscar che è come dite, però questa è la realtà di tanti, io sono sicura che il mio Alain non mi deluderà mai, e Voi … beh si vede che Andrè Vi ama, siete una donna molto fortunata! …….. Credo che sia meglio riposarsi Oscar, domani ci aspetta un’altra giornata faticosa, domani sera ci fermeremo in una locanda, vero? ”
“Si … si saremo a Oulx ormai non manca molto per raggiungere le Alpi e li dovremo fronteggiare il gelo, quello vero, non certo quello che conosciamo qui.”

Sabrina dorme ormai da un po’, io sono sveglia, ormai qualsiasi discorso che mi fa Sabrina mi turba …. forse era meglio se avessi svolto il turno di guardia con Andrè, almeno sarei stata in sua compagnia …. però ammetto di essere stanca!

E’ mattina siamo nuovamente in marcia, mio padre è come sempre in testa a tutti, accanto a lui ormai, immancabilmente c’è Alain seguito da Gerard. 
Sabrina e io siamo quasi a pari passo, Andrè è poco più avanti a me, nessuno dice nulla. 
Guardo il cielo, è nuvoloso ma di tanto in tanto il sole fa capolino e riscalda appena l’aria gelida. 
E’ pomeriggio, per fortuna le condizioni del tempo non ci hanno creato particolari problemi, siamo arrivati ad Oulx prima del previsto.
Ammiro le strepitose montagne che ci circondano, il monte Seguret che si staglia, la valle verso Bardonecchia e quella che attraverseremo, verso il Monginevro, sono di una bellezza unica, anche Sabrina ne rimane affascinata, le guarda con meraviglia. Entriamo in paese, percorriamo le strade, vedo gente per strada, passiamo davanti a una bottega di un fabbro, a un panificio e ancora a una sartoria, finalmente arriviamo alla locanda. Si trova nel centro del paese, in una piccola casa in pietra.

Entriamo, è l’unica del paese, mio padre dice all’oste: “Buona sera, cerchiamo un alloggio per noi, come vedete siamo in sei, e ci serve anche un ricovero per i nostri cavalli.”
“Benissimo Signori, per i cavalli non c’è alcun problema, è solo che non dispongo di molte camere, sono quasi tutte occupate, ne ho a disposizione solamente due, vedo Signori che siete in sei, e per fortuna siete tutti uomini.”
“Non Vi capisco buon uomo due stanze non sono comunque sufficienti, non possiamo nemmeno dividere le stanza in coppia e quindi siamo di fronte a un bel problema.”
“Ecco Signore una soluzione io l’avrei, ora mi spiego, dunque: c’è una piccola depandance qui fuori, due di voi potrebbero occupare quella, tanto siete tutti uomini adulti!”

Vedo mio padre accigliarsi, guarda prima tutti noi e poi risponde all’oste: Sicuro che non ci sia un’altra soluzione?”
“Assolutamente no Signore, venite con me e ve la mostro.”
Percorriamo le scale e l’oste continua: “Ma Signori siete tutti uomini, non vedo dove nasca il problema.”

Nessuno di noi risponde.

Il locandiere apre la porta e dice: “Guardate! E’ troppo piccola per un secondo letto, pur volendovi accontentare, non è possibile … uno di voi può alloggiare qui, gli altri tre nella stanza adiacente e due nella dependance.”
Sento la voce di Alain: “Questa stanza va benissimo per Sa … per il gracilino.”

Mio padre lo guarda e rimane in silenzio.

Il locandiere ci mostra l’altra stanza: “ Ecco questa è la più grande, un letto matrimoniale e uno singolo.”

Sento ancora Alain intervenire divertito: “ Qui staremo benissimo: io, Voi Signore e Gerard.”

E infine l’uomo ci mostra la dependance: ”Ecco e questa è la dependance, non è nemmeno poi tanto grande, qui però abbiamo un letto matrimoniale! E poi c’è un bel caminetto per riscaldare l’ambiente e non è troppo distante dalla locanda!”

Vedo Alain soddisfatto e sarcasticamente continua: “Benissimo Signore, li potranno dormire Andrè e Oscar: Due uomini forti e coraggiosi come loro, possono tranquillamente dormire anche fuori la locanda, certo, se ci fosse stato una donna con loro allora si che sarebbe stato pericoloso! ”

Mio padre assume un’espressione a dir poco infastidita e dice all’oste: “ Siete proprio sicuro che non c’è altro modo di sistemarci?”
“Mi dispiace Signore, ma le stanze come già di ho detto poco fa, sono tutte occupate. Bene se vi può interessare abbiamo un’ottima cucina e più tardi verrà servita la cena.”
Mio padre mormora appena: “Ma certo, quando sarà pronta la cena avvisateci e Vi raccomando caldamente, pietanze abbondanti!”
“Si Signore, a dopo!”

Mio padre spalanca la porta della dependance, entriamo, ci scruta severamente e dice: “Ci troviamo in una situazione alquanto particolare, vorrei potervi disporvi in modo diverso ma …. Sembrerebbe che non ci siano altre soluzioni se non quella che ha detto Sassoin.”

Vedo Alain sorridere, e dice: “ Signor Generale se per Voi è un problema che il Comandante divida il letto con Andrè, io una soluzione ce l’avrei.”
“Sentiamo Sassoin.”
“Dunque Il Comandante Oscar può occupare la stanza assegnata a Sabrina, e io e mia moglie possiamo prenderci la matrimoniale, e Voi, Andrè e Gerard potete occupare questa!”
“Te lo scordi Alain, se ti fossi comportato correttamente ti avrei anche assecondato, ma dato le circostanze, mi fido più di Andrè che divida a stanza con mia figlia che tu con tua moglie, e poi ti ricordo che sei agli arresti, quindi le camere vanno disposte quanto segue: Tua moglie nella stanzetta, noi tre qui e … ehmmm … Oscar con Andrè!”

Vedo Andrè sbiancare in viso, lo vedo confuso e poco sicuro di se.

Mio padre continua: “ Andrè, lo sai mi fido di te!”

Andrè non risponde, è distratto tutti se ne accorgono e Alain incalza: “Ehi Andrè cos’hai? Per caso non ti va bene la sistemazione?! Il Generale, non può certo far dividere la stanza del Comandante con Gerard!”
“Cominci a dire idiozie Alain?”
“Ma no Generale è solo che vedo Andrè un po’ perplesso e …”
“Sono solo stanco Alain, non preoccuparti, e adesso se non vi dispiace, vorrei darmi una rinfrescata e riposare un po’ prima che sia servita la cena!”
“Si certo Andrè va pure.”
“A dopo Generale.”
“Aspetta Andrè vengo con te!”

Vedo mia figlia seguire Andrè, più tardi andrò a fare loro un discorsetto.


Entro nella stanza con Andrè, rimaniamo per qualche istante in silenzio, è palese, dopo quello che mi ha confessato ieri sera, c’è imbarazzo tra di noi.
Stanotte divideremo lo stesso letto ma con un altro spirito, se prima d’ora Andrè non mi ha mai detto di desiderarmi con tutta l’anima, ieri lo ha fatto.
Lui continua a rimanere in silenzio, prende i vestiti puliti dalla sua borsa, e prima di entrare nella toilette, mi dice: “Oscar se ti va, vai prima tu.”
Mi siedo stancamente sulla sedia e gli dico: “ No Andrè fa pure, voglio riposare qualche minuto.”
“Come vuoi Oscar, allora vado.”

Lo vedo entrare e chiudere la porta. Non riesco a non pensare alle sue parole: “Ti desidero”
Sarà non solo imbarazzante, ma anche difficile stavolta dividere il letto con lui, però lo dovremo fare.

Andrè esce dalla toilette, io, che nel frattempo ho preparato i miei vestiti puliti, mi appresto ad entrarci ma prima lui mi dice: “Ti ho lasciato l’asciugamano pulito sulla spalliera della sedia.”
“Be bene Andrè.”
“Oscar …”
“Si?!!”
“Dopo cena che ne dici se ci facciamo preparare una tazza di cioccolata?”
“Ma si … certo Andrè!!”

Entro felice in bagno, mi sento più rilassata dopo che Andrè mi ha parlato, spero che supereremo questo disagio quanto prima.

Sento bussare alla porta, e senza che l’ospite attenda risposta, entra.

“Andrè, dov’è mia figlia?”
“E’ nella Toilette Signore.”
“Meglio così, almeno possiamo parlare in tutta tranquillità.”
“Cosa succede Generale?!”
“Niente … niente di importante Andrè … beh veramente …”
“Immagino già cosa Vogliate dire Signore, Vi impensierisce il fatto che io e Oscar dividiamo la stanza, o meglio che stanotte divideremo il letto, vero Signore?”
“…. E … Già … Appunto …”
“State pure tranquillo, io non potrei mai fare nulla, se Oscar non volesse.”
“A … Andrè ma … allora se mia figlia volesse tu … tu …”
“Signore, non credete che io e Vostra figlia siamo abbastanza cresciuti da saperci comportare?”
“Beh si .. però.. “
“Signore ma in fondo di cosa Vi preoccupate? Che Oscar ed io …”
“Sccc .. non voglio che mia figlia ci ascolti e poi se ascoltasse certe cose, si arrabbierebbe, diventerebbe una belva, e io voglio evitare qualsiasi discussione con lei, quindi Andrè come ti dicevo, io sono sicuro di te e quindi sono tranquillo.”
“Se Voi veramente foste sicuro me, di Noi, non sareste venuto nemmeno a parlarmi di certe cose Signore.”
“Andrè, ma perché mi parli così?”
“Signore, io …”

Sento Oscar irrompere nella stanza.

“Padre, tutto bene? … Ah già quasi dimenticavo … siete venuto a farci le Vostre solite raccomandazioni, vero?”
“O .. Oscar non incominciare a mancarmi di rispetto!”
“Siete Voi che lo fate Padre non certo io, e adesso, se volete scusarmi, ho bisogno di rimanere da sola.”
“Con … Andrè?”
“Anche!”
“Uhmm … tra poco si cena, vi aspetto di sotto, a dopo.”

Mio padre esce, guardo Andrè e gli dico: “Non cambierà mai … ma quando torneremo a Parigi le cose dovranno cambiare.”
“In che senso?”
“Vedrai Andrè …” 

In alcuni momenti Andrè mi guarda, ed altre volte evita di farlo. Abbiamo trascorso delle giornate fantastiche: Verona, Venezia, Torino … ma da quando abbiamo lasciato il Forte Exilles, Andrè non è più lo stesso, qualcosa è cambiato in lui, adesso so cos’è.

Abbiamo appena finito di cenare, il primo ad alzarsi da tavola è Gerard.

“Io vado in camera sono stanco, buona notte a tutti!”
Rispondiamo: “Buona notte Gerard.”

Anche Sabrina poco dopo si congeda: “Anch’io vado a dormire, buona notte.”

Vedo Alain alzarsi e dice: “Ti accompagno Sabrina!”
Mio padre incalza immediatamente: “Dove credi di andare Sassoin, rimani seduto, debbo continuamente ricordarti che sei in arresto? Adesso io e te andiamo in camera e andiamo a dormire, su alzati!”
“Siii Signore!”
“Sei stanco Sassoin?”
“Di questa situazione si Signore.”
“Su su animo Sassoin, manca poco ormai e saremo finalmente a Parigi!”
“Poco dite? Ma se dobbiamo attraversare ancora le Alpi!”
Mio padre ci guarda e dice: “A domani.”
“A domani Padre.”
“A domani Signore.”

Rimaniamo soli e Andrè va dall’oste e chiede due tazze di cioccolata.
Andrè è ancora al banco, quando la porta della locanda si spalanca e insieme ad essa entra una folata di aria gelida. Entra una donna molto bella ma volgare, è una di quelle donne in cerca di compagnia notturna, nonostante che nella locanda ci siamo svariati uomini, appena vede Andrè gli si avvicina immediatamente.
L’accarezza la testa e gli dice: “Bellissimo moro che ne dici di divertirci un po’?”
Ascolto quelle parole, mi sento ribollire il sangue, vorrei prenderla a fil di spada, mi rendo conto che la rabbia e la gelosia sono delle cattive consigliere, non do il tempo ad Andrè di reagire alle avance di quella donna, che mi alzo di scatto e mi avvicino ad lui, guardo con severità la donna, Andrè si accorge di me che sono alle sue spalle,mi guarda. 

La donna ribatte: “Oh scusate non sapevo di essere di troppo … capisco …”
Sfacciatamente accarezza il viso di Andrè e dice: “Però che peccato bel moro, mi sarebbe proprio piaciuto passare una notte di passione sfrenata con te!”

Senza indugiare gli prende il viso con le mani e gli da un bacio sulla guancia e gli dice: “Almeno lasciati dare un bacio  … sei bellissimo!!”

Andrè scosta il viso, e la donna ride sguaiatamente, si allontana e si avvicina ad a un tavolo dove ci sono altri avventori.



L’oste ci porge la cioccolata, Andrè prede le due tazze e mi dice: “Preferisci berle qui o andare in camera?”
“Vorrei gustarmela in camera Andrè.”
“Si, forse è meglio.”

Andrè prende il vassoio e ci rechiamo nel nostro alloggio, siamo al piano di sopra, percorriamo il corridoio passiamo davanti le camere per raggiungere la dependance, appena arriviamo davanti a quella dove alloggia mio padre vediamo la porta di aprirsi, lo vedo fare capolino e appena ci troviamo di fronte ci guarda con severità e ci dice: “Una buona tazza di cioccolata calda eh? Almeno vi farà dormire tranquilli! Almeno spero … vi auguro una BUONA NOTTE …. Andrè .. Oscar …”
“Buona notte a Voi padre!”
“Buona notte Signore.”

Mi padre non chiude la porta finché noi non ci allontaniamo verso il nostro alloggio, anche se sinceramente dubito che lo faccia.

Entriamo ci sediamo intorno al tavolo, siamo l’uno di fronte all’altra, abbasso lo sguardo e comincio a sorseggiare la mia bevanda bollente, Andrè mi guarda, amorevolmente, anche lui assapora la bevanda e mi dice: “Però quella della nonna è imbattibile!”

Alzo lo sguardo, gli sorrido, e dico: “E’ vero! … la nonna è insuperabile, non solo nel preparare la cioccolata, ma anche i suoi pranzetti, confesso che comincia a mancarmi casa.”
“Anche a me Oscar …… Oscar ma ci pensi che al nostro rientro, la nostra vita cambierà di colpo?!!”
“Già … da soldato e Comandante quale siamo, ci ritroveremo fidanzati e da li a poco …. Sposati.”

Rimango in silenzio, sento lo sguardo di Andrè addosso, mi dice: “Cos’hai? Perché sei cosi particolarmente taciturna?”

Alzo lo sguardo e gli chiedo con sfrontatezza: “Sono molte le donne che in passato si sono offerte a te?”
“Cosa?!! Ma Oscar, perché mi fai questa domanda? E’ per via di quella donna?”
“Per via di quella e di altre. Andrè so benissimo che quando uscivi la sera con i soldati della Guardia, la maggior parte di loro andavano con le prostitute e …”
“Credi che io abbia fatto la stessa cosa?”
“MA NOOO COSA DICI?!!”
“E allora perché questa domanda?”
“Niente, scusami Andrè, non avrei dovuto nemmeno dirti certe cose …”
“Perché?!! Dopo tutto è un tuo diritto chiedere e sapere … in fondo sono il tuo fidanzato sbaglio?! …. Comunque se vuoi saperlo, ti dico che non sono mai stato con una prostituta … non potrei … perché nel cuore ci sei stata solo tu e …. A cosa sarebbe servito? Stare con altre donne quando sai che il tuo cuore appartiene soltanto a una sola!!”

Rimango in silenzio, arrossisco, mi sento in un vicolo cieco: che stupida che sono!!
Ancora un altro sorso e un altro ancora e ho finito di bere la cioccolata, tengo la tazza in mano, vicino l viso, come a volermi nascondere un poco, non riesco a fronteggiare lo sguardo di Andrè, mi alzo e gli dico: “Mi sento stanca, credo che andrò andare a letto.”
“Si ….. va … pure.”

E’ di spalle, la vedo allontanarsi, si siede al bordo del letto e si toglie gli stivali, non va nella toilette per cambiarsi, si mette a letto vestita: non mi meraviglio affatto della sua decisione, la conosco … non si sarebbe mai messa la camicia da notte per poi infilarsi a letto con me, non mi resta che fare la stessa cosa …..
Aspetterò che si addormenti, e poi la seguirò …. Come sempre ….
Eppure abbiamo condiviso il letto un’infinità di volte, ma dopo quel …. Sogno o … incubo che ho fatto, nulla è come prima, la desidero ardentemente e starle vicina per me ormai è diventata una sofferenza.
Credo che sia l’ultima delle donne rimaste sulla terra, che pur amando un uomo, non si concede ancora, lei è così, non posso farci nulla, devo ancora aspettare ….. aspettare … ormai non faccio altro da una vita,che aspettarla … .Resisterò, come sempre … però …. quanto è bella, tenera con questo atteggiamento un po’ impaurito, dolce. Si, è dolce, anche quando ci battiamo con la spada, quando facciamo a botte, lei è sempre dolce, i suoi occhi …. potrei perdermi.


“Signor Generale, vi vedo un tantino agitato, se non siete tranquillo per via del Comandante e di Andrè, possiamo porvi rimedio in qualsiasi momento, basta far prendere il mio posto ad Andrè, ed io e Sabrina prenderemo il loro.”
“Non riesci a non pensare ad altro tu?”
“E Voi non sapete pensare ad altro che alle due colombelle? … Ma lasciateli tranquilli, e se proprio dovessero combinare qualcosa, che ben venga, dove sarebbe il problema! E smettetela di fare tanto il moralista, in fondo siamo quasi alle soglie dell’ottocento e certi pregiudizi vanno superati!! 
Guardate noi per esempio, non siamo mica degli esempi di virtù: io non ho fatto altro che passare da una donna all’altra senza problemi, certo finché non ho trovato la donna che mi ha fatto perdere la testa e non solo quella … e Voi comunque non avete aspettato il matrimonio per stare con Vostra moglie, scusate ma è ciò che ho ascoltato in una delle Vostre discussioni con Vostra figlia e …”
“Smettila Sassoin, tu per i miei gusti hai parlato un po’ troppo, finiscila!”
“Si certo … non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire ahahahah!”
“Hai finito di dire idiozie Sassoin?”
“No! Permettetemi ancora di dirvi un ultima cosa, se proprio non riuscite a stare tranquillo, andate a controllarli, tanto con Andrè è sicuro che non succeda nulla, strano che non l’abbiate ancora capito.
Anzi, in proposito io comincerei a preoccuparmi, se proprio deve davvero sposare Vostra figlia, magari a quei due visto al di fuori può anche andare bene, ma non so a Voi che ambite a dei nipoti, se proprio dovete stare poi tanto tranquillo … io al Vostro posto li metterei prima alla prova, non si può mai sapere!
Evidentemente anche Voi cominciate a darmi ragione, visto che stasera siete di poche parole Signor Generale … beh Vi lascio a una buona notte!”

Dannazione Sassoin … cominci a mettermi dei dubbi in testa … temo che tu cominci ad avere ragione, quei due sanno fare solo insinuazioni, per divertirsi alle mie spalle, ma in realtà non hanno mai combinato nulla …. E in tutta sincerità la cosa comincia a preoccuparmi non poco. Maledizione ……
Stavolta li andrò a spiare, ma solo per assicurarmi che quei due siano davvero normali oppure è come dice Sassoin: debbo cominciare a preoccuparmi.

Si è addormentata, adesso posso andare a dormire anch’io. 
Mi levo gli stivali e in punta di piedi mi avvicino, lentamente alzo le coperte e mi infilo nel letto.
La vedo, dorme profondamente siamo l’uno di fronte all’altra, com’è bella!
Si muove appena, vedo le sue labbra schiudersi, mormora appena: Andrè …
Mi sogna, mi ama … vorrei tanto accarezzarla, baciarla, stringerla a me e …. Averla … oddio è meglio non pensarci, non voglio rovinare tutto, ho aspettato una vita … ancora un po’ …. non cambia nulla …. posso farcela …..devo farcela ….
Mi giro di schiena, non voglio vederla per non soffrire, ma il mio istinto di uomo non ne vuole sapere, devo cercare di non pensare, Andrè non pensare a lei … pensa … ecco pensa al Generale …  si si … il Generale, ad uno dei suoi discorsivi  …. su su Andrè dai ….  che ti passa …. potrebbe uccidermi, il Generale …
Questa, sarà davvero una notte lunga e difficile!


Sono dietro la porta di mia figlia già da un pezzo, non sento nulla, davvero quei due stanno dormendo? Se così fosse, comincio davvero a preoccuparmi. 
Se Andrè fosse davvero normale, non starebbe certo a dormire, a meno che … non … siano troppo discreti .. cercano di fare meno rumore possibile … devo controllare … non posso vivere nell’incertezza, quei due cominciano davvero a preoccuparmi.

Apro lentamente la porta, piano piano, poco poco, sbircio appena nella stanza, non ci posso credere …. Quei due dormono davvero, allora Sassoin ha ragione!!! Devo preoccuparmi davvero? 
Scruto, mi accerto nuovamente …. Stanno davvero dormendo .. noooo … non è possibile …. Temo davvero che Andrè non sia normale!!
Chiudo lentamente la porta, cammino silenziosamente lungo il corridoio, sono costernato, confuso, preoccupato, mi chiedo: cos’ha Andrè che non va? No no .. domani farò un discorsetto con lui, voglio assicurarmi che sia tutto a posto … eppure quella volta che l’ho visto nella sala d’armi al palazzo del Doge, era ben evidente la sua reazione, non vorrei che avessi preso un abbaglio. Cavolo, io al posto di Andrè non resisterei …. mi scoccia ammetterlo …. Però …. no no … domani gli farò un bel discorso …. magari li faccio duellare di nuovo, così controllo ….
Entro silenziosamente nella mia stanza e mi infilo nel mio letto, quando all’improvviso sento la voce di Sassoin: “Allora Signore, immagino che la situazione di là, sia tranquilla, altrimenti non Vi vedrei certo così tranquillamente pensieroso!”
“Sta zitto imbecille!!”
“Uhmmm … non c’è dubbio .. ho ragione, quei due non stanno combinando nulla di buono.
Mi sa Signor Generale che Vi dobbiate preoccupare sul serio, quei due difficilmente Vi daranno i nipoti che tanto desiderate, secondo me sono due asessuati!”
“Se non la smetti …. Io …”
“Più di mettermi in isolamento, cos’altro potrei aspettarmi da Voi?! …. Generale ma non è che quando erano due ragazzini li Avete educati talmente severamente che li avete inibiti?”
“Ora basta SASSOIN!!!”
Sento Gerard che dice: “ Finiscila Alain, ma cosa credi che siano tutti come te? E lasciaci dormire in pace che domani ci aspetta un lungo viaggio, e poi sono affari del Comandante e di Andrè se hanno o meno certi problemi, vero Generale?”

Maledizione, adesso ci si mette anche La Salle a fare certe insinuazioni.
Domani devo assolutamente parlare con Andrè!!!
Oh mia amata Margherite, se solo tu fossi qui con me, mi aiuteresti a capire!!! Questi qui mi faranno impazzire …..

Mi sono appena svegliata, guardo accanto a me, Andrè non c’è, lo cerco nella stanza ma non lo vedo.
E’ mai possibile che sia già andato via?! Forse non ha nemmeno dormito! Ma no il cuscino è ancora caldo … ho capito Andrè, hai voluto svegliarti prima di me per non mettermi a disagio.

Vedo Andrè passare davanti alla mia porta con il vassoio in mano, lo saluto: “Buongiorno Andrè!”
“Buongiorno Signore, dormito bene?”
“Io si e … tu?”
“Bene Signore.”
“Uhmm… vedo che porti la colazione in camera …”
“Vi dispiace Signore se non scendiamo con Voi?”
“No no, non di certo figliolo, anzi, quando avete l’opportunità, sarebbe opportuno di farlo più spesso, sai?!! E’ un modo affinché tu e Oscar passiate un po’ più di tempo insieme … per … per … conoscervi sempre … di più …. mi spiego Andrè?”
“Sinceramente no, non riesco a capirvi Signore.”
“Non preoccuparti adesso di questo figliolo, va e porta la colazione a mia figlia, va …. Andrè e … senza fretta, fate con … comodo!”

Non rispondo, non capisco stamattina il Generale, ma cosa gli avrà preso? Ma ….!

Apro la porta entro, vedo Oscar ancora a letto, mi vede mi sorride.
Le sorrido anch’io, le dico: “Buongiorno Oscar.”
“Buongiorno a te Andrè, ma che bella sorpresa, mi hai portato la colazione!”
“Su dormigliona, alzati, oppure preferisci che te la porti a letto?!!”
“Ma no Andrè lascia a tavola adesso arrivo.”
Mi alzo dal letto, il tempo di essere presentabile e lo raggiungo.
Prima che io mi sieda, mi sento afferrare la mano, e trascinare. Sono tra le braccia di Andrè e mi bacia con passione, non mi baciava dall’altra sera da quando mi ha detto che mi desidera.
Lo sento così ardentemente passionale che ho quasi dimenticato ogni cosa …..i suoi baci, le sue mani tra i miei capelli, poi una scorre lungo la nuca, raggiunge il collo, mi accarezza leggero, poi scende giù per la schiena e si ferma in basso ….. il suo profumo, le sue labbra, sanno di dolce, di buono. Mi sento tranquilla, tra le sue braccia, un angolo di quiete, di paradiso. Lui. Il mio Andrè, quanto lo amo!


Che mi scoprano pure non mi importa, sono dietro la porta, Andrè l’ha lasciata socchiusa, li spio, vedo che si baciano … e che bacio, fin qui è tutto normale, almeno è un inizio, si ma dopo? E’ il dopo che mi preoccupa, no no entro stasera parlerò con lui, non mi scappi Andrè!
Vediamo se è davvero il caso di preoccuparsi ….. continuo a guardarli, certo che quei due a baciarsi non si risparmiano, è meglio che me ne vada non vorrei che si accorgessero di me, e come ha detto Sassoin io li inibisca, no, non lo vorrei mai, qui ne va di mezzo la mia discendenza!!!

Ci raduniamo davanti alle scuderie, sistemiamo i cavalli, mio padre ci dice: “Passeremo per Monginevro, ed entro stasera ci fermeremo a Briançons … e adesso in marcia!!”
   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: terryoscar