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Autore: MagiaOscura    02/07/2018    1 recensioni
In questa mia storia analizzo più epoche. Parto dagli ultimi mesi di vita di James e Lily Potter per poi toccare l'anno di presidenza di Piton fino ad arrivare alla nuova generazione: un vero e proprio Ciclo. Spero che questa mia idea sarà di vostro gradimento.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Lily Evans, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Severus Piton | Coppie: James/Lily, Lucius/Narcissa, Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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“Muoviti Rose, dobbiamo andare a fare spesa per Hogwarts!”

Hermione Granger era rimasta la stessa e, nonostante fossero soltanto le sei di mattina, già urlava per tutta l'abitazione per svegliare Ron e i figli, immersi nel sonno.

Dopo circa dieci minuti di urla, la famiglia scese. Ron aveva gli occhi ancora semi - chiusi e sbagliava rumorosamente mentre Rose e suo fratello minore Hugo semi - addormentati si accomodarono a tavola aspettando la colazione.

“Hermione, certe volte non lo so perché ti ho sposata” borbottò Ron scontento per non aver potuto dormire fino a tardi.

“Perché ti serve una donna che ti dia delle regole, visto che sei un bambino di quasi 40 anni"

“Mamma, potrò andare al Ghirigoro, mentre tu e papà fate gli altri acquisti?” chiese Rose alla madre, che già stava lavando i piatti.

“Bene, eccone un'altra che passerà sette anni in biblioteca" disse Ron sarcastico, ricevendo un’occhiataccia di Hermione.

“Certo" rispose la donna.

La famiglia, incoraggiata dalle urla di Hermione, si preparò velocemente e verso le otto tutti si smaterializzarono a Diagon Alley.

“Bene – disse Hermione col suo classico tono di comando – Ron e Hugo con me, Rose puoi fare un giro e andare dove vuoi, eccoti alcune monete"

“Ma perché!?” protestarono in coro Hugo e Ron

“Perché tua figlia è molto più matura di te, Ronald, mentre Hugo è troppo piccolo…dietro di me"

“Ciao a tutti!” disse Rose. Solo Hermione rispose al saluto della figlia, mentre Ron e Hugo erano troppo imbronciati.

Rose era la classica Weasley: capelli rossi e qualche lentiggine, anche se non così tante come nella sua famiglia, occhi verdi ereditati dalla nonna materna, ma il carattere autoritario lo aveva preso dalla madre. Come Hermione, anche lei odiava il disordine ed era estremamente precisa su ogni cosa. Del padre aveva preso l'abilità coi pugni e suo cugino James ne sapeva qualcosa, visto che commise il fatale errore di farla arrabbiare. Rimediò un pugno al naso.

La ragazza entrò nel Ghirigoro e rimase incredibilmente affascinata dall'enorme quantità di libri presenti di qualsiasi genere.

Erano presenti tanti ragazzini di circa undici anni, tutti intenti a comprare il materiale per Hogwarts. Rose notò un libro particolare che si intitolava ‘Chi sono io? Lo smarrimento del grande mago Gilderoy Allock"

Ron raccontò ogni dettaglio su come Allock perse la memoria e a Rose scappò un sorriso nel leggere che l'uomo perse la memoria in un feroce duello contro dei maghi oscuri della Transilvania.

Rose estrasse dalla tasca la lista dei libri di testo necessari per Hogwarts e decise di cercare con calma: Storia di Hogwarts di Bathillda Bath, Manuale degli Incantesimi Volume primo e Infusi e pozioni magiche.

Per un'ora Rose girò i vari scaffali fino a quando, oltre ai libri scolastici, non comprò anche dei volumi che parlavano delle erbe magiche e della storia della magia contemporanea. Mentre la ragazza ormai era alla cassa, qualcuno le diede una spinta e passò davanti a lei.

“Ehi! C'ero prima io!” protestò la ragazza visibilmente contrariata.

“E adesso ci siamo noi, problemi? Scarica tutta la roba così andiamo a comprarti il completo per Hogwarts” disse l'uomo.

Quest’ultimo era piuttosto alto anche se magro, biondo, leggermente stempiato, vestito completamente di nero e con un bastone da passaggio col manico a forma di serpente argentato. Il ragazzino, probabilmente suo figlio, era praticamente identico, se non fosse stato per la differenza d'età.

Tra l’ira di Rose la commessa fece il conto ai due che se ne andarono piuttosto velocemente, evidentemente andavano di fretta.

“C'ero prima io, non è giusto!” protestò vivacemente Rose.

“Scusami piccola, ma quelli sono pezzi grossi, meglio non calpestare i piedi a loro…per scusarmi ti sconterò quello che hai preso" disse con dolcezza la commessa.

“Saranno pezzi grossi ma mia madre è il vice – ministro della magia”

La commessa scrutò attentamente Rose che si sentì molto a disagio.

“Non starai parlando di Hermione Granger per caso!?”

“Si, è mia madre" rispose con naturalezza Rose, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

“Tieni, ti regalo tutto ciò che hai preso" disse la commessa, infilando tutti i libri presi da Rose in un enorme sacco.

“Ma non è necessario – disse la ragazza visibilmente imbarazzata - poi mia madre non è arrogante come quei due"

“Si ma è anche grazie a tua madre se io posso ancora lavorare e vivere essendo nata babbana”

Rose, anche se imbarazzata, accettò il regalo della commessa che infondo fu estremamente gentile e qualche metro più in là si ritrovò con la famiglia. La ragazza riconsegnò ad Hermione i soldi non spesi e raccontò quanto successo.

“Visto Ron quando dico che tua figlia è molto più responsabile di te?”

Ron non rispose di nuovo se non borbottando qualcosa di difficile comprensione, mentre Rose raccontò l'episodio al Ghirigoro e subito il padre disse:

“Biondi, arroganti e ragazzino somigliante al padre: dovrebbero essere dei Malfoy”

“Ronald, ma piantala, non è che solo loro sono arroganti e presuntuosi" disse Hermione.

“Si ma aggiungi a questo che sono poco raccomandabili ed ecco fatto” disse Ron con tono saggio, convinto di aver detto qualcosa di assolutamente geniale.

La famiglia fu raggiunta da Arthur e Molly Weasley, facendo una piacevole sorpresa ai nipoti.

“Mamma, papà! Come mai da queste parti?” chiese Ron ai genitori.

“Volevamo farvi una sorpresa piacevole e noto che tu non sei molto felice di vedere i tuoi genitori” lo rimproverò Molly.

“Non quando tua moglie ti priva di quel poco di autorevolezza coi tuoi figli” disse cupo Ron, venendo fulminato con uno sguardo per l'ennesima volta da Hermione.

“Sentite miei cari – disse vivacemente Arthur – io mi prendo i ragazzi mentre voi restate insieme, qualche minuto da soli, ci pensiamo noi ai ragazzi”

Ron gradì molto la proposta del padre e infondo anche Hermione visto che era la prima a riconoscere il fatto di essere troppo stressata.

“Bene – disse Arthur – a Rose mancano i vestiti. Molly tu compra un animale per nostra nipote, io vedo gli abiti"

Molly Weasley accettò e insieme a Hugo, grande amante di animali, andò all'Emporio del Gufo, mentre Arthur e Rose si diressero da Madame Malkin, proprietaria del miglior negozio di abbigliamento di Diagon Alley.

“Bene, tesoro – disse Arthur entrando nel negozio tutto contento – nulla mi potrà rovinare questa giornata. Ottima dormita, abbiamo preparato un'ottima cena per voi nipoti visto che ci saranno anche Teddy e Victoire…”

Arthur Weasley non terminò la frase che cambiò espressione sul volto: da sorridente e allegro a cupo e di cattivo umore.

“Arthur Weasley…con una delle sue tante nipoti”

Colui che parlò era un uomo dai capelli bianchi, una volta biondi e insieme a lui c'era una donna di quasi 40 anni con un caschetto.

“Lucius Malfoy” disse Arthur Weasley per salutare in modo molto forzato l'uomo.

“Vedo che ha portato una minima parte della sua enorme discendenza, Arthur” disse Lucius Malfoy sorridendo malignamente.

Rose notò che l'uomo era molto somigliante all'uomo con cui si scontrò al Ghirigoro.

Lucius Malfoy guardò Rose dal basso verso l'alto.

“Guarda Pancy, i nostri amici sono diventati ricchi…la ragazza ha un paio di scarpe nuove" disse l'uomo alla donna col caschetto che rise in modo alquanto fastidioso. Rose fu tentata dal rispondere a tono ma fu fermata da Arthur Weasley che le poggiò la mano sulla spalla.

“Evidentemente lei basa la sua vita solo ed esclusivamente sulle apparenze”

Lucius Malfoy fece finta di non sentire e continuò a fissare l'abbigliamento di Arthur e Rose.

“Sentiamo, Arthur…la ragazza non mi sembra molto pulita, sa a che cosa mi riferisco”

“E la sua fedina è abbastanza pulita?” disse Arthur Weasley che ormai tratteneva a stento la rabbia e stesso discorso valeva per Rose.

“Lo devo dire, Arthur…sua nipote è una piccola volgare mezzosangue” disse con enorme disprezzo Lucius Malfoy, mentre Pancy Parkinson rideva.

Arthur Weasley stava per aggredire l'uomo, ma fu preceduto da Rose che con un pugno colpì Lucius Malfoy in pieno naso, che cadde a peso morto.

“Ma sei impazzita stupida mocciosa!?” strillò Pancy Parkinson rumorosamente.

Lucius Malfoy sembrava quasi privo di sensi e sanguinava copiosamente dal naso, mentre Pancy Parkinson cercava di mantenerlo cosciente.

“Qualcuno ci aiuti!!! Il signor Malfoy sta morendo!” urlava la donna, chiedendo l’intervento della clientela che sembrava piuttosto divertita.

“Rose, sarà meglio tornare un'altra volta” disse Arthur Weasley, spingendo la nipote fuori dal negozio, capendo che restare qualche minuto in più avrebbe portato alcuni problemi, soprattutto con Molly che aveva ordinato al marito di comportarsi bene qualsiasi cosa fosse accaduta.

Nonno e nipote uscirono dal negozio come se nulla fosse accaduto, fino a quando non dovettero incorrere nell’ira congiunta di Hermione e Molly.

“Ma si può sapere cosa avete fatto tutto questo tempo!? Vi abbiamo lasciati da soli per due ore e neanche l'ombra di un vestito!” dissero in coro le due donne, piuttosto infastidite.

Pressati dalle due, Rose e il signor Weasley raccontarono la verità, scatenando il boato di Ron.

“Ah sì? – chiese Hermione sospettosa a Rose – e chi ti ha insegnato a fare a pugni? Io no di certo”

Alla ragazzina non sfuggì lo sguardo che la madre lanciò a Ron e svuotò il sacco, raccontando di come il padre le insegnò a dare buoni pugni.

“Ma Hermione!? Non vorrai punirci perché nostra figlia ha dato un pugno meritato a Lucius Malfoy!?” disse scandalizzato Ron.

Molly, che si era raccomandata di non fare brutta figura, afferrò Ron per l'orecchio facendogli uscire qualche lacrima dagli occhi.

“Rose non sarà punita ma tu sì. Trasformare una ragazzina in un maschiaccio aggressivo. A letto senza cena”

“Ma mamma! Non puoi togliermi quel poco di autorità paterna che mi rimane!” protestò Ron, lamentandosi non poco, perché Molly tirò con ancora più forza l'orecchio del figlio.

I Weasley tornarono a casa più tesi che mai, ma altrettanto si poteva dire dei Malfoy.

Era proprio nella farmacia che si trovavano quest’ultimi.

“Stupida ragazzina, me la pagherà, parola mia!” imprecava Lucius Malfoy, mentre aspettava che il farmacista gli rimettesse a posto il naso.

“A forza di provocare succede questo, signor Malfoy" disse una donna vestita in modo elegante come tutti i Malfoy, tranne per l'espressione sul volto che non mostrava il classico disprezzo tipico di questa famiglia.

“Astoria, tuo suocero è stato quasi ucci…” provò a dire Pancy Parkinson preoccupata.

“Ucciso da un pugno al naso? Pancy, non ci credi neanche tu" disse Astoria irritata. Lucius Malfoy sembrò volere rispondere alle parole della nuora, ma preferì tacere soprattutto perché Draco odiava quando discutevano.

Quest'ultimo invece sorrideva malignamente e fece uno sguardo d'intesa a Pancy Parkinson.

“Pensi anche tu a quello che penso io?” chiese l'uomo.

“Oh sì, certo…se non sbaglio tra Rita Skeeter e Hermione Granger non correva buon sangue…ci aiuterà volentieri.” disse Pancy Parkinson con tono di voce saggio.

“Ma non provate vergogna a prendervela con una ragazzina? Meno male che Scorpius non è presente" disse Astoria mettendosi una mano sulla fronte.

“Ragazzina!? Quella è un demonio!” disse Lucius Malfoy rosso di rabbia. La giornata terminò tra i lamenti di Lucius Malfoy, che fingeva di essere morente anche dopo che il suo naso fu rimesso a posto e soprattutto quando arrivarono Scorpius pieno di dolci e Narcissa Malfoy e proprio davanti a loro l'uomo diede sfoggio delle proprie capacità teatrali, generando in Astoria un'espressione colma di imbarazzo, visto che tutta la farmacia osservava Lucius Malfoy nei suoi lamenti.

   
 
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