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Autore: GattyP    04/07/2018    4 recensioni
Ecco la quarta (e penultima) fanfic della saga, con protagonisti Lily Anderson e Peter O’Neil, ad Hogwarts nello stesso anno in cui è ambientato "Il principe mezzosangue". Ormai si sta avvicinando lo scontro finale e, alla fine dell’anno, anche Lily e Peter saranno impegnati nella prima battaglia di Hogwarts… Intanto però dovranno fare nuove esperienze e affrontare nuove avventure… Viene rispettato integralmente il Canon.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Anderson-O'Neil saga'
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Capitolo 8.

 

Un the a MacDonald Castle

 

 

In effetti Aragog spirò e, nel giorno successivo, mi fu detto, Hagrid gli fece un bel funerale, a cui parteciparono anche Harry Potter e il professor Lumacorno. Io e Lily prudentemente rimanemmo lontani… io specialmente, che avevo paura che scoprisse che il responsabile della morte del ragnaccio fossi io.

La possibilità di utilizzare magia oscura con grande facilità era in effetti un po’ sconcertante: mi tornavano alla mente alcuni particolari su cui non avevo abbastanza ragionato negli anni passati. In primis la volontà del Cappello Parlante di smistarmi a Serpeverde, casa in cui era stata collocata mia sorella: se non fosse stato per Lily, che aveva fatto una diversa richiesta al Cappello, ora forse sarei stato amico di quel disgraziato di Whyte e magari infatuato di Voldemort, come metà dei membri di quella casa… Inoltre riflettevo sul mio antenato, Onellius, mago molto malvagio e molto oscuro, aveva creato il Bosco degli Inferi per poter praticare, insieme ai suoi “amici” la “Caccia al Babbano”… una pratica rivoltante solo a pensarci… Non potevo poi non considerare la facilità con cui avevo adoperato l’incantesimo Imperius sia a Durmstrang (quando me l’avevano insegnato), sia, l’anno prima, contro la squadra d’Inquisizione… Infine mi dava da pensare la stessa facilità con cui mi ero, con molta naturalezza e senza alcuna esitazione, sbarazzato dei ragni, e di Aragog, nel recente scontro… Mi sembrava quasi di essere “contaminato”, di essere indegno di Lily, che era la bontà in persona e voleva bene a tutti gli esseri viventi, compresi gli animaletti più strani… insomma mi sentivo a rischio di passare “dall’altra parte”, dalla parte dei malvagi seguaci di quel pazzo mago chiamato Voldemort… Sarei scivolato, magari senza accorgermene, nel “lato oscuro” della magia?

Era questo il dubbio che mi tormentava in quei giorni. Per fortuna Lily, che, da brava legilimens, riusciva a cogliere i miei pensieri (avevo desistito da tempo dall’impedirglielo) mi consolava: - No, Peter. Sei la persona più buona che conosco. Non devi farti questi problemi. Noi vogliamo il bene del mondo magico, di tutti i maghi e i babbani, di tutte le creature esistenti… se i mezzi non sono proprio ortodossi, l’importante è che siamo mossi da buone intenzioni…

E poi concludeva sempre con: - … e io ti voglio tanto bene… - che non era legato logicamente a quello che aveva detto precedentemente, ma mi rendeva tanto felice.

 

Verso la fine di maggio tornammo nel Bosco degli Inferi, la dimensione parallela in cui si accedeva tramite un portale in un bagno del sesto piano di Hogwarts, e dal quale si potevano poi raggiungere altri portali disseminati sulle Isole Britanniche. Uno di questi era in Irlanda, e lo avevamo già utilizzato un paio di volte; un altro alla Gringott e poteva essere un bel sistema per penetrare in banca non visto (se fossimo stati dei rapinatori). Avevamo anche esplorato vari altri, che però conducevano generalmente in luoghi abbandonati da secoli (effettivamente, quando furono costruiti, i maghi vivevano isolati, spesso in castelli: tutte quelle abitazioni erano state, col tempo, abbandonate). Uno degli ultimi che esplorammo doveva però riservarci una sorpresa. Come al solito, c’era una piccola iscrizione all’esterno, su un lato del portale: In questo caso solo alcune lettere: NOAH MDON.

Il primo era un nome proprio, probabilmente…

- E se MDON stesse per MacDonald? - chiese, perplessa, Lily. Pensava alla famiglia scozzese a cui era affettivamente legata e di cui, di fatto, faceva parte, se non altro perché tutti i membri di quella famiglia l’avevano vista crescere e le volevano bene.

- Beh, potrebbe essere chiunque … - provai a dire.

- Dai, andiamo a vedere…. D’accordo?

Mettemmo gli anelli tra le labbra (lo facevamo sempre, per prudenza, ogni volta che attraversavamo per la prima volta un portale), oltrepassammo insieme il portale, detta la formula e… uscimmo da un grande specchio: avevamo davanti una bella scalinata e, sulle pareti, statue e grandi stemmi…. Quel posto l’avevo già visto, in effetti…

Subito Lily divenne visibile: - Ehi, Peter, ma ci troviamo proprio sulla scalinata di MacDonald Castle! Questo posto l’ho visto centinaia di volte! C’è allora un collegamento tra il Castello e il Bosco degli Inferi!

- Evidentemente… - confermai io. Anch’io avevo rimesso l’anello al dito ed ero tornato perfettamente visibile.

- Buongiorno, signorina Lily. Buongiorno signor O’Neil. Benvenuto al Castello. Posso chiedervi come avete fatto ad arrivare? - sentimmo dire dietro di noi: era Sskarr, uno dei fedeli elfi domestici di casa MacDonald.

- Ciao, Sskarr - disse Lily - Che piacere rivederti! Non ci crederesti. C’è qualcuno nel castello?

- Certo. La padrona, Mary MacDonald. Vi devo annunciare? - rispose impassibile l’elfo.

- Sì, grazie!

Mary MacDonald, una bella donna di una quarantina di anni, scese subito da noi e ci abbracciò, particolarmente colpita nel vederci.

- Mary! Peter! Come diavolo siete arrivati? Non eravate ad Hogwarts? Tutto bene?- ci disse.

- Ciao, zia. Tutto bene, non preoccuparti. Non so se lo sai, ma c’è un passaggio, un portale che collega Hogwarts e MacDonald Castle…

Lily l’aveva sempre chiamata ““zia”, anche se tecnicamente non lo era. Le due erano molto legate, lo sapevo.

- Oh, mio Dio. Siete passati per un portale? - Mary MacDonald era sconcertata

- Sì, in quel grande specchio lungo le scale… Ma ti raccontiamo tutto, se lo vuoi - disse Lily.

- Aspetta. Dico agli elfi di preparare il thé… Dai, andiamo in salotto…

E così brevemente informammo Mary MacDonald del sistema dei portali e del Bosco degli Inferi. Le spiegammo che cos’era quel luogo, chi lo aveva costruito, che Silente era intervenuto sui passaggi rimasti e che ora, di fatto, solo noi due (e Silente) potevamo utilizzarlo, che potevamo spostarci in pochi minuti da Hogwarts all’Irlanda, a MacDonald Castle e in altri luoghi…

- Mi sembra quasi incredibile, Lily… Mi ricordo che anni fa avevo letto del passaggio in uno dei vecchi libri di famiglia, ma non spiegava dove fosse, né come utilizzarlo. Mi sembra di ricordare che anche mio padre lo cercasse, ma senza risultati… Mi sembra quasi incredibile… Mi raccomando, non rischiate, ragazzi: potreste capitare in luoghi poco raccomandabili… Mi meraviglio che Silente…

- Beh, Silente non sa delle nostre esplorazioni, come non sa di tante altre cose… - disse Lily - Ci ha comunque aiutato in diverse occasioni…

- Non fidatevi troppo di quell’uomo! - esclamò a questo punto Mary MacDonald - Non è cattivo, lo so, cerca sempre di far trionfare il bene… ma è uno spaventoso calcolatore, anche troppo cinico, e, talvolta, poi, scambia per bene ciò che non lo è…  so cose che farebbero cambiare opinione sulla sua correttezza a chiunque…

Il discorso era molto enigmatico. Silente non mi sembrava una persona cinica e calcolatrice. E anche Lily era, penso, della mia idea.

- Non so… forse dovremmo sapere qualcosa? - chiese Lily.

Mary MacDonald era combattuta: aveva forse parlato troppo. Ma doveva dare una spiegazione a quello che aveva accennato. Così si decise a parlare.

- Questa storia, ragazzi, riguarda Judith, mia cugina, la madre di Aileen. Ma lei non ricorda niente, quindi, mi raccomando, è un argomento molto delicato che non può uscire da questa stanza…. Solo io, i tuoi genitori, Lily, e, naturalmente, Silente sappiamo cosa è successo…. Una volta io, tua madre, tuo padre e Lily Evans, la madre di Harry Potter, che era una nostra cara amica, facemmo un viaggio insieme…

Avevo capito a cosa alludesse. Mary MacDonald ignorava il fatto che noi da un pezzo sapevamo ogni cosa ed era volutamente generica: il viaggio era stato quello che i quattro avevano fatto ad Imo nemore, o come diavolo si chiamava quel luogo, da cui avevano portato indietro la profezia che riguardava proprio Lily.

- …e incrociammo, anche se indirettamente, il cammino sia del Signore Oscuro, sia di Silente. In quel tempo Judith e suo fratello Conan avevano intenzione di passare dalla parte del Signore Oscuro, presi da una sbagliata volontà di vendicare la morte della loro sorellina…

- Conan e Judith avevano una sorella? - chiese Lily.

- Sì, la piccola Esther… era una maganò e frequentava una scuola babbana. Però le volevamo tutti molto bene… Fu uccisa da un babbano ubriaco che la investì con la sua automobile, e che poi fuggì senza prestarle soccorso. Non fu mai trovato. Il Signore Oscuro gli promise quel nome (non so come lo conoscesse) e il suo appoggio per la vendetta, se loro avessero preso una profezia che lo riguardava.. che era lo stessa per cui anche noi ci eravamo mossi. In definitiva, incrociarono la strada di Silente, furono catturati… non da noi, noi eravamo indipendenti… o quasi… ma questo non c’entra con la storia. Insomma furono portati davanti a Silente… Lui cancellò ad entrambi la memoria, sostituendola con nuove informazioni… Da quel giorno sia Judith sia Conan pensano che Esther sia morta di malattia e non ricordano di aver collaborato con il Signore Oscuro…

- Non è proprio un comportamento corretto, ma forse non poteva agire diversamente.. - disse Lily.

Sì, in effetti, non c’era niente di particolarmente grave… anzi, aveva protetto i due MacDonald da eventuali problemi con la giustizia.

- … Sì, ma non sapete il resto - continuò Mary MacDonald -  Resettò la loro memoria anche per proteggere due suoi uomini che… avevano seviziato e violentato per più giorni la povera Judith… Quei due delinquenti separarono Judith dal fratello, che consegnarono subito a Silente, e torturano la mia povera cugina… Silente ne venne dopo qualche giorno a conoscenza, ma non prese nessun provvedimento serio nei confronti di coloro che l’avevano violentata… se non cancellare la memoria a Judith, perché non ricordasse niente!

- Ma è orribile! - disse Lily inorridita. E anch’io stentavo a credere ad una cosa del genere! Silente che copriva degli stupratori!

- Sì, è orribile. Io l’ho saputo da una fonte attendibilissima: James Potter, il marito di Lily Evans, che mi raccontò tutto qualche giorno prima di morire… aveva un gran peso sulla coscienza… non mi disse chi erano i responsabili della violenza, ma mi raccontò che Silente aveva voluto mettere tutto a tacere, “per il bene superiore”, diceva. Naturalmente Judith non sa niente… e vi prego di tenere per sempre per voi questo segreto.

- Certo, signora MacDonald - dissi. E anche Lily assentì. Era ancora scioccata…

- Vi ho raccontato tutto per mettervi in guardia, perché non mi sono mai fidata, e non mi fido di Silente, anche se ha le migliori intenzioni del mondo, immagino. Ma ha la tendenza alla macchinazione e a non preoccuparsi della sofferenza che provoca con i suoi complicati piani per salvare il mondo magico… Sono anni inoltre che ho paura… ho paura di cosa possa succedere quando Judith verrà a sapere tutto…

- Ma nessuno glielo dirà, zia - intervenne Lily. - Noi non diremo niente a nessuno!

- Prima o poi lo saprà… Le magie di memoria scompaiono quando muore colui che le ha create… e Silente, come tutti, non è immortale. Dicono anche che la sua salute non sia più quella di una volta e che l’ultimo duello con il Signore Oscuro l’abbia particolarmente debilitato… Non so, a quel punto, quale sarà la reazione di mia cugina… Ma adesso basta parlare di queste vecchie storie di famiglia… Ve l’ho raccontata solo per mettervi in guardia… Prudenza, mi raccomando, e non assecondatelo… Ma ora parlatemi di voi. Tutto bene tra voi due?

 

Rimanemmo un’altra oretta a MacDonald Castle, poi ritornammo indietro fino allo specchio, accompagnati da Mary MacDonald, che ci invitò a tornare, quando volevamo, nel Castello, dato che ora avevamo la possibilità di spostarci direttamente da un luogo all’altro. Oltrepassati lo specchio, ci ritrovammo nel Bosco degli Inferi e, poco dopo, eravamo di nuovo ad Hogwarts.

Lily era spaventata e molto preoccupata per quello che aveva sentito… - E’ la cosa più brutta per una donna essere violentata… Povera Judith… e non ricorda niente. Adesso ho paura anch’io di cosa succederà quando Silente morirà. E sappiamo che avverrà al massimo tra qualche mese… ce l’ha detto lui stesso, ricordi, Peter?

Sì, ricordavo perfettamente: il Preside aveva i giorni contati, ormai. La situazione sarebbe stata effettivamente molto ingarbugliata… c’era il pericolo che Judith MacDonald, la gentilissima madre di Aileen (l’amichetta di Lily, quasi una sorella per lei), si riaccostasse a Voldemort, se non altro per vendicarsi delle persone che l’avevano tanto fatta soffrire in passato… E in quel caso noi due e Judith avremmo potuto trovarci a combattere su barricate opposte…

 

Ci furono poi, in qual maggio, altri importanti avvenimenti. Intanto si erano formate due nuove coppie: Ron Weasley con Hermione Granger (Ron aveva troncato, finalmente, con Lavanda, che però l’aveva presa proprio male e fu necessaria una specie di terapia di autostima da parte di Lily, che si assunse, nell’occasione, il compito di “consolatrice ufficiale” di Lavanda) e Ginny Weasley con Harry Potter. Ginny aveva smesso con Dean, con cui per altro aveva spesso litigato negli ultimi tempi; Harry era innamorato di lei (almeno così sembrava a Lily, che ci aveva azzeccato: le ragazze hanno più naso per queste cose…). Durante i festeggiamenti per la vittoria nella partita di Quidditch contro proprio Corvonero (ricordo la delusione per la sconfitta: tra l’altro Potter neanche giocava, perché era in punizione, ma i due Weasley furono in quella occasione superbi) i due si baciarono (e non fu un bacio casto: se fosse stata presente la McGranitt, sarebbe svenuta!), incuranti del fatto che si trovavano in mezzo ad una cinquantina di Grifoni festeggianti (e sotto gli sguardi truci di Dean Thomas e Lavanda Brown). Noi non eravamo presenti (eravamo tornati mogi mogi nella nostra Casa, dopo la sconfitta nella partita di quidditch), ma la notizia si sparse subito, praticamente in diretta (il mondo magico sembra quasi un piccolo paese, dove tutti conoscono tutti). Nei giorni successivi Harry e Ginny erano raggianti e si aggiravano per Hogwarts, mano nella mano, appartandosi in ogni luogo, incuranti di tutto e di tutti… e, dato che erano i “cocchi” della McGranitt, potevano anche permettersi licenze che a noi “mortali” non erano concesse (tantomeno a me!).

 

Beh, Judith MacDonald prima o poi ricorderà ciò che le è successo quasi vent’anni prima (e non penso che abbia intenzione di perdonare chi le ha fatto del male, che sia o non sia dalla parte di Silente). Cosa faranno Peter e Lily? Si schiereranno con persone a cui sono affettivamente legati o si opporranno?

Appuntamento sabato prossimo con il nono capitolo (Ultimo colloquio con Silente). Un ringraziamento a  ace95, AdhoMu e Barbie_Ettelaine_91 e un abbraccio a tutti. GattyP  :)

   
 
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