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Autore: terryoscar    05/07/2018    8 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Libera uscita
 
 
Sono qui sdraiato sul mio letto, vedo il Generale soddisfatto dopo avergli detto che Andrè è funzionante, bene, adesso spero che stia più tranquillo e che sia più ben disposto a lasciarmi in pace, magari riesco anche ad eludere la sua sorveglianza e riesco a stare un po’ con mia moglie …. Forse sono troppo ottimista!

“Sassoin non dormi?”
“Come potrei?! Signore, sto pensando a mia moglie!”
“Ahahahah ma tu non pensi ad altro?”
“Signore ma Voi non desiderate stare con madame? … Forse siete avanti con gli anni e ormai Vi siete addormentato …”
“SASSOINNN!!”
“Perché urlate Signore, è quella l’impressione che mi date, visto i discorsi che fate, siete un uomo, abbiate un po’ di comprensione!”
“Ahahahaha Sassoin, ce la stai mettendo tutta per convincermi a lasciarti andare, vero?”
“Beh si, dopo tutto non è mica un reato lasciarmi andare qualche ora con mia moglie!”
“Se ti fossi comportato bene, ti avrei anche accontentato, ma visto che sei un tipo che va a cacciarsi di guai … NO!!!!”
“Calmatevi calmatevi ho capito, niente moglie … però Generale, io sinceramente non riesco a immaginarvi con la vostra …”
“Come ti permetti sfacciato!!”
“Non fraintendete le mie parole, Voi valete non lo metto in dubbio, altrimenti non avreste avuto ben sei figlie ihihih”
“Non me lo ricordare!”
“Già! Voi avreste voluto invece sei maschi, non è vero?”
“Uhmmm …”
“Beh, io non conosco le altre Vostre figliole però, con l’ultima …… non avete nulla da lamentarvi, è un maschio mancato ahahahahah …. Povero amico mio ahahahah!”
“Si lo so! Povero Andrè, spero che l’accontenti sempre e che non si ribelli al suo volere, l’unica cosa che vorrei, è che la convincesse a lasciare il servizio militare.”
“Oh Generale!!! Quanto lo desidero anch’io!! … Sapete?! Io non scherzo affatto quando dico che è davvero tremenda, ci da del filo da torcere … Ahahahahah “
“Beh e adesso perché ridi?”
“Sto pensando a quando è arrivata in caserma, Voi non sapete lo scompiglio che ha portato in mezzo a noi…”


Ascolto Sassoin incuriosito.

“Avanti racconta.”
“Siete davvero sicuro di volerlo sapere?”
“Altrimenti non te l’avrei chiesto!”
“Bene … Appena tutti noi abbiamo saputo che in realtà era una donna, ciascuno di noi ci è andato sul pesante …”
“Anche tu immagino.”
“Ihihih Io più di tutti Generale ihihih!”
“Continua …”
“Generale non vorrei urtare i Vostri sentimenti di padre …”
“Avanti …”
“Se proprio insistete …. La sera prima di metterci a letto, il Comandante era il nostro argomento preferito … “
“Siete sicuro che devo proseguire?”
“Avanti …”
“Bene, cosa possono fare degli uomini in astinenza, e per di più dei soldati nelle loro brande?!! ….Siete sicuro Signore?!”
“AVANTI SASSOINNN!!!”
“Calmatevi, altrimenti non posso proseguire e poi avete già capito, Voi non lo avete mai fatto?”
“SASSOINN AVANTIII!!”
“Mi fate paura, non posso proseguire.”
“SASSOIN se non vuoi che ti trafigga con la spada, parlaaaa!!!”
“Signore, ho l’impressione che mi ammazzereste comunque, tanto vale dirvelo. Dunque, ogni sera le nostre brande facevano certi rumori per via del cigolio, l’unica branda che non si muoveva era quella di Grandièr, e Voi sapete perché …”
“MALEDETTI!!”
“Noi Signori? Ma se non la volevamo vostra figlia, ma lei niente … Voi la conoscete, più le eravamo ostili e più si incaponiva, per questo che compiango il mio amico.”
“Lei … lo … sapeva?”
“Che non la volevamo? Certo!!”
“Ma no IMBECILLE!!”
“Allora sapere cosa?”
“Ooooh ma sei così tardone? Dico delle vostre .. irriverenze …”
“Ma certo che si, e poi mica si trovava in un convento di frati, era in una caserma, e poi se proprio lo volete sapere, questo non è niente!”
“Cos’altro avete fatto?!!”
“Beh a lei …. Niente … ma … qualche dispettuccio … ssiii …”
“MALEDETTI IMBECILLI!!”
“E no Signore, Voi come avreste reagito se foste stato comandato da una donna?!! Avanti rispondete?! Noi soldati vediamo soltanto le donne nel letto, e una in mezzo a noi e per di più bellissima e attraente, sapete che sogni proibiti che ti istigano a fare? Altro che il libro che mi avete sequestrato!!”
“Continua …”
“Poi?! ….. Sapeste quando saliva a cavallo …. Ooooh … Che spettacolo! Che commenti! Che Voglia!”
“E POI SASSSOIN?!!! ….”
“Non ci penso nemmeno, Voi mi ammazzereste e sareste capace di uccidere anche il povero Gerard! Io ci tengo alla pellaccia e poi adesso ho anche una moglie e voglio godermela, chiaro Signore?!!”
“Non usare quel tono con me … soldato indisciplinato!!”
“Io sarò anche un soldato indisciplinato come dite Voi, però sono un buon soldato, ve lo ha detto anche Vostra figlia! … E poi non pensateci più, è acqua passata, noi a parte quel … periodo, al Comandante la rispettiamo e l’ammiriamo, quindi state tranquillo!”
“E … Andrè, cosa diceva Andrè di tutto questo?”
“Poveraccio … a volte resisteva e altre volte ci prendeva a botte per difenderla …. Quante ne ha prese per amore del Comandante! In seguito si è dimostrata un’ottima persona, in svariate occasioni, ci ha difesi dai suoi superiori, e abbiamo capito che è davvero una persona generosa, abbiamo cominciato a rispettarla, e così anche Andrè, che era mal visto da noi perché era il suo servetto, è diventato nostro amico.
Bene spero che adesso vi riteniate soddisfatto! Buona notte Generale.”
“Buona notte un accidente, soldato Sasson, dopo quanto mi hai raccontato dovrei ammazzarti, altro che dormire con me!”
“Neanche io ci tengo a dividere la stanza con Voi, mandatemi dalla mia Sabrina!”
“STA ZITTO IMBECILLE!!! Vorresti anche il premio per tutto quello che avete fatto passare a mia figlia?”
“Signore, ve lo ripeto, non la volevamo e poi … è tutto cambiato, nessuno più le manca di rispetto, anzi!”
“Meglio per voi!”
“Buona notte Signore.”
“Buona notte IMBECILLE!”
“Ahahahahahah!”




“Gerard, come ti senti? Meglio Comandante, però non posso muovermi …”
“Oscar credo che tre giorni non siano assolutamente sufficienti …”
“Si lo penso anche io Andrè …. Gerard deve ristabilirsi prima di rimetterci in marcia.”
“Mi dispiace Comandante!”
“Ma cosa dici La Salle? Non è certo colpa tua! Tu devi solo pensare a rimetterti in sesto …. Io torno in camera mia, a domani.”
“A domani Comandante.”

“Aspetta Oscar ti accompagno.”

Siamo nel corridoio, l’uno accanto all’altro, davanti alla porta della sua camera.

“Oscar …”

La guardo e le sfioro appena la guancia.

“Andrè potrebbe vederci qualcuno!”
“Si …. Hai ragione … a domani Oscar!”
“A domani Andrè!”




E’ sera! Sono passati già quattro giorni dal nostro arrivo a Chambery, come era prevedibile dobbiamo fermarci per una settimana, sperando che La Salle si ristabilisca. Mio padre e Alain, non fanno che discutere, credo che quando torneremo a casa quei due sentiranno la mancanza, l’uno dell’altro.
Il proprietario della locanda ci ha detto che stasera difficilmente staremo tranquilli, infatti come ogni mese, nella locanda c’è una festicciola accompagnata dal ballo, naturalmente siamo stati invitati.




Faccio venire mio Padre in camera mia.
“Cosa c’è Oscar?”
Guardo Sabrina e le dico: “Ti spiace lasciarmi da sola per qualche minuto?”
“Ma si certo Oscar, a dopo.”
Appena Sabrina esce, dico a mio Padre:
“Padre ho deciso che Alain oggi sarà in libertà!”
“Ti ricordo che Sassion è agli arresti.”
“Padre Vi ricordo che Alain, oltre ad avervi dimostrato di essere un bravo soldato, Vi ha anche salvato la vita!
Ha tutto il diritto di ricevere un riconoscimento, in questo caso, oltre ad avere la giornata libera avrà anche la nottata a sua disposizione.”
“Cosa, ma sei impazzita?!”
“Assolutamente, è un mio soldato e così ho deciso, pertanto io questa notte dormirò nella Vostra stanza e lui nella mia, discorso chiuso!!”
“Ora capisco perché Sassoin dice che tutti in caserma ti rispettano! E capisco anche perché Sassoin è così sfrontato, sono indisciplinati a causa tua!”
“Ora basta Padre, così ho deciso e così sarà! Stanotte divideremo la stanza.”

Esco dalla mia camera, sento mio padre: ”Dove vai?”
“Ma è mai possibile che Voi mi dobbiate controllare continuamente?”
“No no che dici?!! Va pure.”
“Bene a dopo Padre!”



Vado in camera di Alain e lì ci trovo anche Sabrina. Entro e chiudo la porta.
“Alain debbo parlarti …”
“Mi preoccupate Comandante, non credo di aver fatto nulla.”
“Ma no Alain, non ho nulla da rimproverarti.
Sono venuta a dirti che almeno per oggi non sei agli arresti e ….”
“Dite davvero Comandante?”
“Mi conosci, non ho l’abitudine di scherzare. Non solo hai la giornata libera ma anche la …. Ehmm … la notte ….”
“Davvero Comandante?!!”
“Si certo, prendi le tue cose e trasferisciti nella mia stanza, io passerò la notte qui con mio Padre.”

Vedo Alain e Sabrina felici, Alain per la contentezza da’ un bacio veloce a sua moglie, e mi dice: “Grazie Comandante!”
“Ora vado a prendere la mia roba per portarla qui, tu nel frattempo fai la stessa cosa.”
“Comandante Oscar perché l’avete fatto?”
“Hai salvato la vita a mio padre, e non solo, hai come sempre dimostrato di essere un valido soldato, ma questo non significa che tu debba andare a caccia di guai Alain, intesi? E vedi di non farmi pentire di queste ore di libertà che ti ho concesso! Ricorda che mi sono messa contro mio padre, per agevolarti, e non farmene pentire.”
“State tranquilla Comandante, e poi come potrei trascorrere le ore di libertà che mi avete concesso se sarò chiuso in camera con mia moglie?!!”
“Ehmm … Questo è affar tuo non mi interessa.”

Sabrina mi dice: “Grazie Oscar … Alain ha ragione quando mi dice che siete buona.”
“A dopo, e adesso Alain sbrigati che dobbiamo sistemare gli alloggi!”


E’ sera, nella locanda cominciano i festeggiamenti, la musica giunge fino alle stanze, mio padre è di sotto ed io sono ancora in camera, ho fatto un bagno e sono pronta per incontrare il mio Andrè.
Sento bussare.

“Avanti.”
“Oscar sei … pronta?!!”

Andrè non mi lascia rispondere che si avventa sulle mie labbra e mi bacia con impeto, sento la sua passione sul mio corpo, mi accarezza i capelli, si allontana appena dalle mie labbra, mi sussurra: “Ti amo …”
Mi bacia ancora e ancora, mi allontano da lui e gli dico: “Andrè non vorrei che mio padre entrasse, stavolta non c’è Alain a salvarci ahahah!”
“Si lo so, è chiuso nella stanza con sua moglie già da tempo! ….. Oscar io … io … vorrei …. Attendo impaziente il momento che…. che tu…..tu sia mia ….”

Si avventa nuovamente sulle mie labbra, fino a farle diventare rosse, e dopo avermi stretta a lui con fervore mi dice: “E’ meglio andare, altrimenti …. La vuoi una tazza di cioccolata?”
“Si Andrè.”
“Poi sai cosa facciamo Oscar! Ci intratteniamo un po’ di sotto e magari dopo passeggiamo un pochino, che ne dici?”
“Va bene Andrè andiamo!”

Andrè ed io attraversiamo il corridoio e appena giungiamo davanti alla porta della mia camera, udiamo dei gemiti, mi sento a disagio con Andrè, evito di guardarlo, e con indifferenza scendiamo di sotto, vediamo la gente suonare, ballare e bere a volontà.
Mio padre è seduto a un tavolo in compagnia di alcuni ospiti, sembra trovarsi bene con loro. 
Andrè si avvicina all’oste e gli chiede due tazze di cioccolata e prendiamo posto a un tavolo in un angolo del locale, anche se è un posto appartato, ovviamente la musica e l’allegria giunge fino a qui.

“Oscar, il dottore ha detto che La Salle deve rimanere ancora a riposo per qualche giorno, purtroppo si allontana ancora il nostro rientro a casa.”
“Su Andrè non pensiamoci … oh guarda ci portano la cioccolata!”

Il garzone si avvicina e posa le tazze.

“Grazie.”

L’assaggiamo.

“Uhmm … E’ buonissima …”
“Oscar …”
“Si …”
Mi piacerebbe ballare con te, ma ci scambierebbero per due strani ahahah!”
“Si ahahahah …. Andrè, mi è piaciuto molto ballare con te a Venezia, chissà quando avremo un’altra occasione!”
“Beh, di sicuro alla festa del nostro fidanzamento!”
“La festa del nostro fidanzamento, come suona strano!”
“E’ strano sentirtelo dire, però che bello!!”
Andrè mi prende la mano sotto il tavolo, e mi guarda con desiderio, io lascio la sua mano e gli dico: “Andrè ti prego non guardarmi così, non siamo soli.”
“Si hai ragione … amore …”

Vedo mio Padre avvicinarci al mio tavolo e mi dice: “Io torno in camera, sono stanco!”
“Buona notte Padre.”


Percorro il corridoio e passo davanti alla stanza di Sabrina e Sassoin e penso: “Accidenti … è davvero tremendo, non si controlla nemmeno un po’ se non fosse che sono tutti di sotto e non ci fosse la musica, ascolterebbero tutte le note di Sassoin.
Non resisto penso ad alta voce e rido” Ahahahaha accidenti a te sei davvero tremendo, spero che Andrè sia come te! Ah Marguerite, quanto mi manchi!!!”
Entro in camera e continuo a pensare ad alta voce: “Marguerite, moglie mia, quanto tempo senza di te!
Sassoin ha insinuato che io sia ormai fuori gioco, se solo sapesse!!! …..
Sento talmente la tua mancanza Marguerite che desidero almeno scriverti.”

Prendo penna e calamaio, dei fogli, mi siedo dietro al tavolo e comincio a scrivere.



 
“Per strada fa davvero freddo, è meglio rientrare Oscar.”
“Si Andrè, però è stata una bella passeggiata, queste strade sono davvero caratteristiche, e così tutto diverso, da Parigi.”

Entriamo nella locanda, la festa è finita e i garzoni stanno pulendo la sala, entriamo,salutiamo e ci precipitiamo nelle nostre stanze, ci avviciniamo con un poco di imbarazzo davanti alla stanza di Sabrina, Andrè e io ci guardiamo appena, per fortuna che almeno adesso sentiamo ridere e nulla più.

Andrè mi lascia davanti alla porta, mi sfiora appena con le sue labbra e mi dice: “A domani Oscar … sognami …”
“Sorrido, gli rispondo: “ Anche tu.”
“Ormai non faccio altro Oscar … Buona notte, Oscar ti amo .”
“Buona notte Andrè.”

Entro in camera mia vedo mio padre dormire, che strano, mi aspettavo che mi aspettasse sveglio per farmi il terzo grado, meglio così.
Mi preparo per la notte, indosso la camicia.
Penso: Andrè, è così dolce e paziente … è davvero l’uomo giusto per me che sono esattamente il contrario, e poi lo amo ……

Vedo sullo scrittoio una lettera, non è ancora stata sigillata, di sicuro l’ha scritta mio Padre, non resisto e la leggo ……



 
Mia adorata Marguerite,
il nostro viaggio di ritorno prosegue, non senza qualche inconveniente. Freddo, neve, soste scomode …. ed un soldato irriverente.
Spero solo che la nostra amata figliola si dimetta dall’esercito appena rientrata a Parigi, Ti prego mia amata, aiutami a convincerla! Non vuole il congedo! Vuole restare a capo della brigata B dei soldati della guardia metropolitana parigina! Ma non si è mai vista una cosa simile! Certo non si era mai vista una donna tra i soldati, lo so, è colpa mia. Ma davvero, una donna sposata, se poi sarà madre, meglio quando sarà madre, a capo di una brigata di uomini rozzi ed indisciplinati, davvero è troppo, anche per me!
Ti prego, mia amata, aiutami a farla ragionare. Anche Andrè è d’accordo con lei! Le ho scelto un marito troppo permissivo, troppo tranquillo. Andrè dovrà imparare ad imporsi!
Imporsi, con Oscar, ci riesco a fatica persino io. 
Ho bisogno del tuo aiuto, e del tuo consiglio. Ci sono dei momenti in cui dubito che i nostri ragazzi siano normali, insomma, si guardano, si annusano, si sfiorano … .ma nulla di più. Non che io voglia che loro facciano qualcosa, però …. mi vengono tanti dubbi: sapranno cosa fare? Perché io non ho minimamente provveduto a quel tipo di educazione, e adesso ho paura. Almeno con Andrè, avrei dovuto assicurarmi che ricevesse la giusta educazione, completa. Un errore a cui ora devo rimediare, ma non è più un ragazzino, e non è facile.
Insomma, in tutta onestà, io al posto di Andrè … ecco …..non mi limiterei a guardare negli occhi la donna che amo, meglio, non mi sono proprio limitato a guardarti negli occhi!
Ma loro nulla!
Io voglio i miei nipotini! Voglio tanti piccoli Jarjayes! Ma come faccio con questi imbranati?
Temo che dovrò seguirli in camera da letto per assicurarmi che provvedano!
Ma insomma, sono solo un povero padre preoccupato …. se almeno ci fossi tu, qui con me, sapresti consigliarmi. E poi con te, forse, nostra figlia sarebbe più aperta al dialogo.
Eppure, resto convinto che Andrè abbia un grande potenziale, credo che saprà rendere felice la nostra piccola Oscar, sotto ogni punto di vista! È un bel ragazzo, muscoloso, arguto, simpatico, sempre sorridente! 
Vedo spesso Oscar perdersi a osservarlo, sono sicuro che siano fatti l’una per l’altro! Se solo si svegliassero un poco …..non troppo …. mi basterebbe capire che sono due adulti, in ogni senso.
Ieri ho avuto la solita discussione con quel soldato irriverente, Soisson. Credo che abbia sorpreso i nostri piccoli in atteggiamenti un poco equivoci. Secondo lui, non devo preoccuparmi. Forse Andrè si sarà confidato con questo ragazzo? In fondo sono amici. Spero che sia così, e che tutto vada come auspico.
Quanto mi manchi, Marguerite! Ho voglia di abbracciarti, di stringerti, di baciarti e …. Beh …. sono un uomo, ho voglia di perdermi in te. E tutti questi pensieri, non mi aiutano certo! E poi, viaggiamo con una coppia di giovani sposi …. che in questo momento si trovano nella stanza a fianco … .ti assicuro che se nostra figlia e nostro genero ci metteranno lo stesso impegno di questi due …… la discendenza è assicurata!
Spero che questo viaggio volga al termine il prima possibile, non ho più l’età per certe fatiche, seppure ci fermiamo in ottime locande ogni volta che è possibile. E poi a Parigi sarà più facile controllare certe faccende, magari chiamiamo a palazzo il dottor Lassonne, come precettore, una bella lezione scientifica, tutta teoria. Oppure potrei consegnare ad Andrè alcuni di quei libelli, proibiti, quelli che ho sequestrato in gioventù! Li ricordi …..quando mio padre scoprì certe letture …..me le diede di santa ragione, seppure ero già piuttosto adulto!
E se penso poi a tuo padre! Cielo! Mi sfidò a duello, voleva farmi la pelle, quando scopri che non aspettammo il matrimonio! Ti ricordi, quel pomeriggio di pioggia, fummo sorpresi dal temporale e dovemmo rifugiarci nelle scuderie. Tra la paglia, tutti bagnati, ridevamo di gusto! Come eri bella! Come sei bella! Quel pomeriggio diventasti mia moglie! 
Eh, mia amata, quanto tempo è passato, quante cose sono cambiate.
Non vedo l’ora di avere i miei piccoli nipoti da crescere, da istruire nell’uso delle armi, nella lotta, nella disciplina …. ed anche ad arrampicarsi sugli alberi e fare disperare i loro genitori! Vorrei per loro, tutto quello che ho vietato a Oscar! Abbracci e carezze comprese. 
A te lo posso confidare, credo che tu avessi ragione, sono stato eccessivo con la nostra piccola figliola. Troppo rigido, troppo freddo. Ora devo rimediare, aiutami tu, mia amata.
Ora ti lascio, cercherò di dormire un poco, siamo a Chambery, ci fermeremo qualche giorno per riposarci.
A presto, mia amata! Sono certo che ti sognerò, il tuo profumo, la tua dolcezza, i tuoi capelli setosi, la tua pelle diafana…..vorrei perdermi nei tuoi occhi, accarezzare il tuo viso coprendolo di mille baci, percorrere il tuo profilo, raggiungere il tuo seno, ancora florido, morbido, i tuoi fianchi e poi ritornare su. Fermarmi a baciare ogni centimetro della tua pelle, sentirti pronunciare il mio nome e rinnovarti la mia devozione. Perdermi in te, fino a sfinirmi, perso nei tuoi gemiti di piacere.
Ti sognerò, sognerò tutto ciò, come ogni notte che passo lontano da te.
Con affetto,
Tuo Augustin



 
   
Sento mio padre muoversi.
 
“Hai capito mio padre? Cosa scrive a mia madre! E pensare che lo facevo quasi santo! Alla sua età …. e critica pure Alain!! Ah ah ah….”
Poso la lettera sullo scrittoio, rido non mi rendo conto di aver svegliato mio padre.

“Oscar sei tornata? Perché mai ridi? Sei felice figliola? Andrè ti ha fatto … divertire? Su cara dimmi qualcosa!”


Penso ancora alla lettera che ho appena letto e continuo a ridere irrefrenabilmente.


“Ahahahahah Scusatemi Padre io non volevo svegliarvi.”
“Ma Oscar stai bene, comincio a preoccuparmi!”
“Vi preoccupate per me se sono felice, Vi preoccupate se sono triste, Vi preoccupate se non mi congedo …. Ma insomma Padre, Voi non vi siete mai preoccupato per me e adesso cosa Vi succede?”
“Lo vuoi proprio sapere?”
“Certo!”


Vedo mio Padre guardarmi severamente e mi dice: “Sono preoccupato per i nipoti che mi dovrai dare!!”
“Che?!! Ma … che significa?”
“Senti Oscar, tu sai come si fanno?”
“Eh!!! Ma … ma … Padre, comincio a preoccuparmi, Vi sentite davvero bene?”
“Oscar figliola non ti arrabbiare, e cerchiamo di parlare seriamente …. Ascolta … qualcuno te l’ha mai spiegato? … Magari Nanny?”
“Nooo!!!”
“No, figliola, ne sei sicura?”
“No Padre, Voi siete assurdo!!”
“Io non ti capisco Oscar, sii più esplicita, allora lo sai o no come si fanno i bambini?”
“Ahaha Padre! Padre Vi prego ahahah non ce la faccio più, ma cosa avete, sentite per caso la mancanza di Alain o cosa? Perché siete davvero assurdo!!”
“No no no Oscar, la faccenda è più grave di quanto possa sembrare. Ti prego dimmi solo se lo sai e poi ti giuro che non tornerò più sull’argomento … Giuro!!”
Incrocio le braccia e con atteggiamento canzonatorio gli dico: “Padre, in via del tutto eccezionale, stasera Vi parlerò come un figlio parla a suo padre … dunque …”
“Su avanti figliola, non farmi stare sulle spine.”
“Padre io ho frequentato per quasi vent’anni il bordello più famoso di tutta l’Europa. E Voi mi chiedete  se sono a conoscenza di come si fanno i bambini, e alla mia età?!! Con tutto il rispetto ma Voi avete qualche problema.”
“Ma Oscar a quale bordello ti riferisci? Non mi pare che tu sia uscita da Parigi se non per le poche licenze che hai ricevuto.”
“Ahahah Ma padre, non c’è bisogno di uscire dalla Francia per frequentare un bordello dove ci sono depravati di ogni genere, ma cosa avete capito?!! Basta recarsi a Versailles e lì impari proprio tutto, soprattutto come si fanno i bambini ahahah! …. Pensate che tante volte mi è bastato passare per i corridoi e assistere a delle lezioni di … concepimento, lì non si preoccupano nemmeno di chiudere la porta, ma Voi forse non lo sapevate? Poi Padre Vi devo raccontare di quando ho preso servizio presso i soldati della guardia?”
“No no no … ti prego, Sassono ieri mi ha raccontato qualcosa, ed è più che sufficiente!
Bene Oscar possiamo chiudere qui l’argomento, quello che volevo sapere adesso lo so, e ora ti auguro una buona notte … e mi raccomando, quando arriverà il momento figliola .. fa in modo che Andrè si senta motivato, mi comprendi?”
“Si certo, Vi comprendo benissimo; Andrè e io Vi prenderemo ad esempio ahahah”
“Oscar Oscar non scherzare!!”
“Ma no Padre non scherzo affatto, stasera ho capito che non andate d’accordo con Alain, perché Voi eravate come lui ahahahah!”
“Continuo a non capirti.”
“Capisco io Padre, capisco io ahahahah!!!”
“Però concedetemi un ultima cosa, anzi due  ..”
“Cosa?”
“Non pensavo che i miei nonni fossero così tremendi e se pensate di spiare me e Andrè la prima notte di nozze, be’ vi sbagliate di grosso.”
“Ma che dici, io… spiare te e Andrè!!! Ma come ti salta in mente una cosa simile, casa nostra non è mica Versailles!”
“Ahahah Si padre …. Ahah Buona notte padre!”
“Continuo a non capirti!”
   
 
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